Contributi datori di lavoro per chi assume percettori assegno di inclusione

Il reddito di cittadinanza è destinato ad essere sostituito dall’assegno di inclusione, una misura ridotta rispetto al primo. Il decreto lavoro non prevede solo questa misura, infatti connesso all’assegno di inclusione vi è l’esonero contributivo per chi assume i percettori di assegno. Ecco come funzionerà.

Agevolazioni per chi assume percettori di assegno di inclusione

Dal 2024 prendono il via le nuove misure per l’inclusione di disoccupati, non solo un aiuto economico per le famiglie in difficoltà, ma anche agevolazioni per coloro che decidono di assumere i percettori dell’assegno. In base alle norme adottate con il decreto lavoro, i datori di lavoro potranno ottenere fino a 8.000 euro per le assunzioni.

I benefici contributivi per i datori di lavoro variano in base alla tipologia di contratto che viene stipulata.

In particolare in caso di contratto a tempo indeterminato, apprendistato o trasformazione di un contratto a tempo determinato in uno a tempo indeterminato si può ottenere il massimo del vantaggio, cioè una sgravio contributivo del 100% fino al valore massimo di 8.000 euro.
Nel caso in cui si provveda a un contratto a tempo determinato, lo sgravio contributivo potrà invece ammontare al 50% fino a un valore massimo di 4.000 euro.

Lo sgravio riguarderà i contributi previdenziali e non prevede effetti sulla maturazione dei requisiti pensionistici e sugli importi della futura pensione, in poche parole lo sgravio andrà ad avvantaggiare il datore di lavoro, ma non danneggerà il lavoratore al momento della percezione della pensione. Lo sgravio contributivo sarà calcolato su base mensile e avrà una durata massima di un anno.

Lo sconto non riguarderà i contributi assicurativi, cioè i premi da versare all’Inail.

Sanzioni per i datori di lavoro

Sono previste sanzioni per i datori di lavoro che licenzieranno coloro che sono stati assunti con i benefici fiscali previsti per l’assunzione dei percettori del reddito. In particolare dovranno restituire l’incentivo fruito, maggiorato di sanzioni civili. Sono esclusi da tale disposizione i licenziamenti per giusta causa e per giustificato motivo.

Come ottenere i benefici previsti per l’assunzione di percettori assegno di inclusione

I datori di lavoro per ottenere il beneficio devono inserire la loro proposta di lavoro nel Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa ( Sisl). Benefici sono previsti anche per le Agenzie per il lavoro che effettuano la mediazione volta all’assunzione dei percettori dell’assegno di inclusione, in questo caso il contributo previsto è del 30% dell’incentivo massimo annuo.

Contributi sono previsti anche in favore dei percettori di assegno di inclusione che avviano un’attività di lavoro autonomo, rinunciando così alla misura welfare. Potranno ottenere un beneficio aggiuntivo pari a sei mensilità dell’assegno, nei limiti di 500 euro mensili.

Leggi anche: Dal Reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione, cosa cambia?

I 10 lavori più richiesti e quelli più introvabili a dicembre 2021

La ricerca di personale dipendente delle imprese nel mese di dicembre 2021 segna 354 mila nuove potenziali assunzioni. In realtà, molti di questi posti di lavoro rimarranno scoperti. Si stimano, infatti, 133 mila profili introvabili, pari al 37,5% del totale dell’offerta di lavoro da parte delle imprese. Per alcuni profili, addirittura, oltre 6 posti su 10 rimarranno di difficile reperimento. Ecco dunque quali sono le professioni più ricercate dalle imprese in numeri assoluti e quelle più introvabili a dicembre 2021 secondo il rapporto di Unioncamere e Anpal.

Quali sono le 10 professioni più richieste nel mese di dicembre 2021?

Dei circa 354 mila profili ricercati dalle imprese nel mese di dicembre 2021, ecco quali sono le 10 professioni con più posti di lavoro a disposizione in numeri assoluti:

  • addetti alle attività di ristorazione con 42.650 offerte di lavoro;
  • addetti alle vendite con 35.410 posti liberi;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia con 25.950 posti a disposizione;
  • conduttori di veicoli a motore con 22.350 offerte di lavoro;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci con 12.120 posti;
  • artigiani e operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili con 10.920 posti liberi;
  • tecnici dei rapporti con i mercati con 10.870 offerte di lavoro;
  • impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali con 10.640 offerte di lavoro;
  • meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili con 9.830 opportunità di lavoro;
  • impiegati addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela con 8.910 posti.

Professioni di elevata specializzazione e tecniche, quali sono i profili più richiesti?

Tra le professioni intellettuali, scientifiche, di elevata specializzazione (20.740 posti in totale) e tecniche (47.630 posti in totale), oltre ai tecnici per i rapporti con i mercati, sono richiesti maggiormente:

  • tecnici della salute con 6.740 posti a disposizione;
  • tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazione con 5.850 posti;
  • ingegneri e professioni assimilate con 5.670 posti;
  • tecnici in campo ingegneristico con 4.840 posti;
  • tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi con 4.600 posti;
  • specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie con 3.770 posti;
  • specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali con 3.440 posti.

Impiegati e professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi: quanti posti sono a disposizione a dicembre 2021?

Tra gli impiegati (30.250 quelli richiesti a dicembre 2021) e chi opera con qualifica nelle attività commerciali e nei servizi (95.320 posti a disposizione), oltre agli addetti alle attività di ristorazione, alle vendite e alle segreterie, accoglienza e affari generali, sonno maggiormente ricercati:

  • gli operatori della cura estetica con 4.9410 posti a disposizione;
  • professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali con 4.770 posti;
  • professioni qualificate nei servizi personali e assimilati con 3.630 posti;
  • impiegati addetti agli sporti e al movimento di denaro con 3.180 posti;
  • gli addetti alla gestione amministrativa della logistica con 2.810 posti;
  • impiegati addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria con 2.670 posti;
  • professioni qualificate nei servizi di vigilanza, sicurezza e custodia con 2.670 posti.

Operai specializzati, quali sono i più richiesti a dicembre 2021?

Tra gli operai specializzati e gli artigiani, ad eccezione delle professioni che rientrano nelle prime 10 tra quelle più richieste, risultano con più opportunità di lavoro per un totale di 58.420 posti:

  1. artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con 8.010 posti;
  2. artigiani e operai specializzati di installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche con 7.090 posti;
  3. fonditori, saldatori, calderai, lattonieri, montatori carpenteria metallica e professioni assimilate con 6.770 posti;
  4. fabbri ferrai, costruttori di utensili e assimilati con 4.270 posti;
  5. artigiani e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento con 2.220 posti;
  6. operai specializzati e artigiani delle lavorazioni alimentari con 2.110 posti.

Quali sono le professioni con più posti tra i conduttori di impianti e gli operai di macchine fisse e mobili?

Tra i conduttori degli impianti e gli operai addetti ai macchinari fissi e mobili, a dicembre 2021 sono particolarmente ricercati (52.930 posti in totale):

  • i conduttori di macchine per il movimento terra, sollevamento e maneggio dei materiali per 6.020 posti;
  • operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali per 4.330 posti;
  • gli addetti ai macchinari dell’industria tessile, delle confezioni e mansioni assimilate con 3.630 posti;
  • gli operai di macchine automatiche e semiautomatiche per le lavorazioni metalliche e per i prodotti minerali con 3.400 posti;
  • operai addetti alle macchine confezionatrici di prodotti industriali con 2.680 posti;
  • i conduttori di convogli ferroviari e altri manovratori di veicoli su rotaie e impianti a fune per 2.670 posti;
  • i conduttori di macchinari per la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche per 2.270 posti.

Quali sono le 10 professioni più introvabili dalle imprese a dicembre 2021?

Delle 354 mila potenziali assunzioni nel mese di dicembre 2021, circa 133 posti sono stimati come di difficile reperibilità dei profili richiesti e potrebbero rimanere vacanti. Ecco quali sono le professioni per le quali le imprese fanno più fatica a trovare i profili ricercati:

  • specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali per i quali il 65,2% dei 3.440 posti potrebbe rimanere vacante;
  • fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica e professioni simili con il 59,4% di difficoltà rispetto a 6.770 profili richiesti;
  • gli operatori della cura estetica con il 56,8% di difficoltà;
  • i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi con il 56,5% di difficoltà a reperire i profili giusti;
  • fabbri ferrai, costruttori di utensili e professioni assimilate con il 55,4% di difficoltà rispetto ai 4.270 posti disponibili;
  • operai specializzati e artigiani addetti alla pulizia e all’igiene degli edifici con il 55,2% di difficoltà a reperire profili per i 2.180 posti disponibili;
  • artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con il 53,8% di difficoltà;
  • gli operai di macchine automatiche e semiautomatiche per le lavorazioni metalliche e per la produzione di minerali con il 52,3% si difficoltà;
  • i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e i manutentori di macchine fisse e mobili con il 52,4% dei profili di difficile reperibilità;
  • ingegneri e professioni assimilate con il 52% di difficoltà a reperirne.

Quali sono le 10 professioni dove è più facile che si venga assunti a dicembre 2021?

Tra i profili più facilmente reperibili sul mercato del lavoro a dicembre 2021 (i 10 con meno difficoltà), si ritrovano:

  • professioni qualificati nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia con il 17,4% di difficoltà;
  • gli operai addetti alle macchine confezionatrici di prodotti industriali (solo il 17,8% di difficoltà);
  • impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali con il 17,9%;
  • impiegati addetti all’accoglienza e alle informazioni della clientela (18,1% di difficoltà);
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci con il 21% di difficoltà;
  • gli insegnanti nella formazione professionale, istruttori, allenatori, atleti e professioni assimilate con il 21% di difficoltà a reperire i 2.350 profili ricercati;
  • i conduttori dei convogli ferroviari e altri manovratori di veicoli su rotaie e impianti a fune con il 21,5%;
  • addetti alle vendite con il 21,7%;
  • i tecnici delle attività finanziarie assicurative con il 26,3%  di difficoltà a reperire i 2.890 profili ricercati;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia con il 27% di difficoltà.

Dall’1 luglio gli infortuni si comunicano per via telematica

Dal prossimo 1 luglio scatterà, per i datori di lavoro, l’obbligo a trasmettere esclusivamente per via telematica all’Inail la denuncia a fini assicurativi degli infortuni che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni, entro 48 ore a decorrere dalla ricezione del certificato medico.

L’obbligatorietà non riguarderà solo i datori di lavoro, ma anche per le pubbliche amministrazioni assicurate con la speciale forma della gestione per conto dello Stato, per gli imprenditori agricoli, nonché per i privati cittadini se di datori di lavoro di collaboratori domestici, badanti o lavoratori che effettuano prestazioni occasionali di tipo accessorio.

Prima della scadenza, potrà invece essere ancora utilizzato il modello cartaceo.

Vera MORETTI

Rivalutazione TFR, la scadenza di dicembre

In questa fine anno si affollano le scadenze fiscali un po’ per tutte le categorie professionali, per i dipendenti e gli imprenditori.

Entro il 17 dicembre, per esempio, i datori di lavoro devono versare l’acconto dell’imposta sostitutiva dell’11% sulle rivalutazioni del TFR che hanno accantonato per i propri dipendenti al 31 dicembre 2012. Rispetto alla scadenza ordinaria del 16 dicembre, quest’anno lo slittamento al 17 è dovuto al fatto che il 16 è domenica.

L’adempimento riguarda tutti i sostituti d’imposta, ad eccezione di quelli entrati in vigore nel 2012, che non devono versare l’imposta sostitutiva dal momento che non hanno ancora effettuato alcuna rivalutazione da tassare. Il saldo dovrà essere versato entro il 16 febbraio 2013, termine che subirà un nuovo slittamento dal momento che il 16 sarà un sabato e quindi slitterà a lunedì 18.

Per la dichiarazione via web, è il momento dei sostituti

di Vera MORETTI

Per la dichiarazione dei redditi di quest’anno, tutti i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti a comunicare la sede telematica dove ricevere via web i modelli 730-4 dall’Agenzia delle Entrate. La scadenza è prevista per il 31 marzo, con proroga al 2 aprile.

Si tratta di una rapida modalità di scambio che fornisce importanti garanzie sulla provenienza dei dati ricevuti, oltre che sulla correttezza degli stessi e la possibilità di trasferire i dati del conguaglio nelle procedure per la preparazione delle buste paga, risparmiando così tempo e costi.

Il prospetto da compilare è unico, con una prima sezione dedicata ai dati relativi il sostituto, mentre i quadri A e B richiedono che si indichi l’utenza telematica scelta per la ricezione dei modelli 730-4. I datori di lavoro non abilitati ai servizi telematici indicano nel quadro B la sede telematica dell’intermediario prescelto.

Il modello prevede anche la casella di revoca, in caso di cessata attività del sostituto e il riquadro di delega obbligatoria in caso di incarico a un intermediario.

Coloro i quali hanno aderito alla sperimentazione dello scorso anno, se non hanno dati diversi da quelli già comunicati, non devono trasmettere il modello.
In presenza di variazioni, invece, è necessario compilare il riquadro comunicazione sostitutiva indicando il numero di protocollo della comunicazione da variare.

Inps: incentivi all’occupazione

L’Inps, con il messaggio n. 2891 del 17 febbraio 2012, intende dare ulteriori chiarimenti alle aziende ammesse agli incentivi all’occupazione previsti dalla Legge n. 191/2009 – anno 2010. Infatti, il nostro maggiore istituto previdenziale comunica che si è conclusa l’istruttoria delle istanze pervenute e la verifica della sufficienza delle risorse stanziate, per la partecipazione delle aziende ammesse ai benefici per l’anno 2010 relativamente agli incentivi all’occupazione previsti, in via sperimentale, dalla legge n. 191 del 23 dicembre 2009, art. 2, commi 134, 135 e 151.

Le aziende ammesse agli incentivi potranno consultare la comunicazione di accoglimento accedendo al sito istituzionale dell’Inps mediante l’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di responsabilità del contribuente”,  che è stata utilizzata per inviare la richiesta del beneficio; le comunicazioni relative al beneficio previsto dal comma 151 contengono in allegato il prospetto di fruizione dell’incentivo.

Alle aziende in questione saranno attribuiti, a cura della Direzione generale, i codici autorizzazione previsti dalla circolare n. 22/2011 in relazione ai tre diversi benefici, ovvero per disoccupati ultracinquantenni, titolari di indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali (comma 134, primo periodo, della disposizione citata) o che che abbiano almeno 35 anni di anzianità contributiva, per i quali siano scaduti determinati incentivi connessi alla condizione di disoccupato del lavoratore (comma 134, secondo periodo, della disposizione citata) e, infine, i disoccupati di qualunque età, titolari di indennità di disoccupazione ordinaria o del trattamento speciale di disoccupazione edile (comma 151 della disposizione citata).

L’Inps ricorda che per le operazioni di conguaglio le aziende utilizzeranno i codici Uniemens illustrati nella circolare citata (paragrafi A.5.3, B.4.3 e D.6.3); le operazioni di conguaglio potranno essere effettuate entro il 16 del terzo mese successivo a quello di pubblicazione del presente messaggio.

Non solo, l’Istituto evidenzia pure che le istruzioni impartite con la comunicazione si riferiscono esclusivamente ai datori di lavoro che operano con il sistema Uniemens; nella fruizione dell’incentivo i datori di lavoro agricolo seguiranno invece le sole indicazioni contenute nella circolare n. 22 del 31 gennaio 2011.

Fonte: gazzettadellavoro.com