Dichiarazione Imu, slitta al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione

Mentre la legge di bilancio 2023 è ormai passata alle Camere e deve essere approvata entro il 31 dicembre 2022 al fine di evitare l’esercizio provvisorio, il Governo lavora all’altro importante appuntamento ormai annuale, il decreto Milleproroghe e tra le novità c’è lo slittamento del termine per la presentazione della dichiarazione Imu.

Slitta il termine per la presentazione della dichiarazione Imu

Il decreto Milleproroghe, in base alle prime indiscrezioni, si compone di 22 articoli, come il nome stesso dice contiene proroghe dei termini in scadenza. Tra le proroghe più importanti previste per i prossimi mesi c’è quella relativa alla dichiarazione Imu relativa all’anno di imposta 2021. Il termine attualmente previsto per la dichiarazione Imu è il 31 dicembre 2022, siamo ormai agli sgoccioli e molte persone hanno già provveduto a rendere la dichiarazione, mentre altre sono in procinto di farla, visto che con i tanti giorni festivi previsti, quelli realmente utili sono molto pochi.

A ciò si aggiunge che la sentenza della Corte Costituzionale di ottobre 2022 che ha escluso dai soggetti obbligati a pagare l’Imu i coniugi che hanno due abitazioni e ognuno ha la residenza anagrafica e dimora abituale in una di esse. Situazione che ad esempio si verifica quando i due coniugi lavorano in due città diverse e quindi hanno l’esigenza di avere due abitazioni in uso. La sentenza ha creato dubbi e ritardi tra coloroc he devono presentare la dichiarazione e forse c’è proprio tale motivazione dietro la decisione del Governo Meloni di far trovare questo regalo sotto l’albero, cioè la proroga del termine.

Lo stesso con il decreto Milleproroghe slitta al 30 giugno 2023. Sei mesi in più di tempo per rendere al dichiarazione. Ricordiamo che il decreto Milleproroghe ha la forma del decreto legge, cioè provvedimento caratterizzato da urgenza che entra in vigore immediatamente e che deve essere convertito in legge entro 60 giorni, in caso contrario perde efficacia immediatamente. Questo vuol dire che già nelle prossime ore potrebbe diventare definitivo.

Altre misure previste nel decreto Milleproroghe

Tra le misure previste anche il rifinanziamento del contratto di espansione che aiuta le aziende in difficoltà finanziarie che favoriscono l’esodo anticipato dal lavoro dei dipendenti vicini alla pensione.

Prorogati per tutto il 2023 anche gli aiuti alle aziende che esportano, hanno filiali o sedi in Ucraina, nella Federazione Russa e in Bielorussia.

Infine, per tutto il 2023 i medici potranno continuare a inviare ricette mediche ai pazienti con e-mail o altri servizi di messaggistica, il servizio era stato introdotto in via eccezionale durante la pandemia ed era in scadenza al 31 dicembre 2022.

Nuove scadenze fiscali nel decreto Semplificazioni: ecco le novità

Il decreto Semplificazioni porta nuove scadenze fiscali per i contribuenti. Sono numerose le novità. Ecco le principali.

Aiuti di Stato: arriva la proroga dei termini per la presentazione della dichiarazione

La prima cosa da sottolineare è che la proroga per la presentazione dell’autodichiarazione Aiuti di Stato ha ottenuto l’approvazione proprio come richiesto dall’Associazione dei Commercialisti.

Ne avevamo già parlato nell’articolo: Arriva il 14 giugno la proroga termini per la dichiarazione Aiuti di Stato Covid.

Deve però essere sottolineato che non è stata indicata la data entro la quale si dovrà provvedere. Questo vuol dire che dovremo aspettare un altro decreto al fine di conoscere la data definitiva entro la quale sarà necessario adempiere. C’è un’elevata probabilità che la data sarà fissata al 31 ottobre proprio come richiesto dai diretti interessati. Spostato anche il termine previsto per la trasmissione da parte dell’Agenzia delle Entrate al Registro Nazionale Aiuti (RNA), tale adempimento dovrà essere effettuato entro il 31 dicembre.

Le nuove scadenze fiscali nel decreto Semplificazioni

Questa però non è l’unica novità: tra le proroghe approvate, infatti viene posticipata la data entro la quale coloro che hanno avuto delle variazioni devono provvedere all’invio della dichiarazione IMU. Fino al decreto Semplificazioni la dichiarazione IMU doveva essere presentata entro il 30 giugno, ora il termine è spostato al 31 dicembre 2022.

Cambia anche il termine per la presentazione della dichiarazione Lipe ( liquidazioni periodiche Iva) terzo trimestre, in questo caso la variazione è di sole due settimane e passa dal 16 settembre 2022 al 30 settembre 2022.

Infine, cambia il termine per la presentazione della dichiarazione per l’Imposta di Soggiorno, questa slitta dal 30 giugno 2022 al 30 settembre 2022.

Maggiore tempo a disposizione vi è anche per la trasmissione dei registri Intrastat all’agenzia delle Dogane, Accise e Monopoli per le operazioni intracomunitarie , in questo caso il contribuente potrà adempiere entro la fine del mese successivo rispetto al periodo di riferimento.

Queste non sono le uniche novità previste nel decreto Semplificazioni, infatti vi è un aumento anche degli importi dell’assegno unico per i disabili.

I dettagli nell’articolo: Assegno Unico disabili: cambiano gli importi. Le novità del Decreto Semplificazioni.

Dichiarazione Imu entro il 30 giugno

La fine di giugno porta altre importanti scadenze fiscali. Nello specifico, ricordiamo ai proprietari o ai titolari di altri diritti reali di godimento su beni immobili, che scadrà il 30 giugno il termine per presentare la dichiarazione Imu sia per gli immobili per i quali l’obbligo dichiarativo è sorto dall’1 gennaio 2014, sia per quelli per i quali il possesso ha avuto inizio nel 2014 o per i quali, sempre lo scorso anno, sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.

Ricordiamo che la dichiarazione IMU deve essere consegnata al Comune sul cui territorio si trovano gli immobili, oppure spedita utilizzando una raccomandata in busta chiusa con la dicitura “Dichiarazione IMU 2014”; la dichiarazione Imu deve essere compilata utilizzando il modello approvato con D.M. 30 ottobre 2012.

La dichiarazione Imu può anche essere trasmessa in via telematica utilizzando un account di posta elettronica certificata. La presentazione della dichiarazione IMU vale anche ai fini Tasi, come specificato dalla Risoluzione n. 3/DF del 25.03.2015.

Dichiarazione Imu prorogata al 4 febbraio

A grande richiesta, la data del 30 novembre, come data ultima per presentare la dichiarazione Imu, è stata prorogata: ora c’è tempo fino al 4 febbraio per mettersi in regola con la tassa.
La decisione, comunicata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata dettata soprattutto dalle modifiche apportate al provvedimento nel corso dell’iter parlamentare di conversione in legge.

La norma, infatti, ora prevede che la dichiarazione debba essere presentata entro 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che ha approvato il relativo modello, pubblicazione avvenuta lo scorso 5 novembre.

Questo rinvio si riferisce agli immobili per i quali l’obbligo di dichiarazione è sorto dal 1° gennaio 2012, ma i proprietari possono sempre usufruire dei termini “ordinari” è cioè possono assolvere l’obbligo non entro il 4 febbraio, ma nei 90 giorni a disposizione dalla data in cui si è divenuti proprietari della casa o da quando si sono verificate variazioni che vanno ad incidere sulla determinazione dell’imposta.

Questa proroga, comunque, non ha nulla a che vedere con il saldo Imu, la cui scadenza è fissata per il 17 dicembre.

Vera MORETTI

Altra proroga per l’Imu?

Non c’è pace per la dichiarazione Imu e sembra sia in arrivo l’ennesima proroga.

Dopo che la scadenza era slittata al 30 novembre, ancora una volta serve più tempo, per fare chiarezza su chi è davvero tenuto a compilarla e chi, invece, può astenersi.
Per questo, un maxiemendamento sposterebbe la fatidica data al 4 febbraio 2013.

Una certezza riguarda l’abitazione principale: dal momento che il Comune è già a conoscenza delle informazioni riguardanti le residenze anagrafiche.
Il documento non deve essere presentato nemmeno per comunicare i figli conviventi di età non superiore ai 26 anni, per i quali è possibile usufruire della maggiorazione della detrazione di € 50.

Eccezioni a questa regola sono:

  • componenti del nucleo familiare che hanno stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel medesimo Comune. Ad esempio, con riferimento all’immobile in comproprietà di 2 coniugi non legalmente separati, destinato ad abitazione principale di uno solo dei 2 poiché l’altro risiede e dimora in un diverso immobile sito nel medesimo territorio comunale, la dichiarazione IMU va presentata dal coniuge che usufruisce, per lo stesso, dell’agevolazione per l’abitazione principale;
  • abitazione principale la cui superficie si estende su più Comuni. La dichiarazione Imu va presentata solamente ai Comuni in cui il soggetto non ha la residenza anagrafica, specificando nella parte dedicata alle Annotazioni che si tratta di “Immobile destinato ad abitazione principale la cui superficie insiste su territori di comuni diversi“;
  • separazione, annullamento o cessazione del matrimonio. L’ex coniuge assegnatario della casa coniugale è tenuto a presentare la dichiarazione Imu solo se il Comune in cui si trova l’ex casa coniugale non è né il Comune di celebrazione del matrimonio né quello di nascita dell’ex coniuge assegnatario;
  • immobili posseduti da cittadini italiani non residenti. La dichiarazione Imu da parte dei residenti all’estero che possiedono immobili in Italia va presentata solo nel caso in cui il Comune abbia deliberato che l’immobile posseduto dagli stessi è considerato direttamente adibito ad abitazione principale.

Si ricorda che sono pertinenze dell’abitazione principale le unità immobiliari classificate nelle seguenti categorie catastali:

  • C/2 (magazzini e locali di deposito; cantine e soffitte se non unite all’unità immobiliare abitativa);

 

  • C/6 (stalle, scuderie, rimesse, autorimesse);

 

  • C/7 (tettoie chiuse o aperte).

In questo caso, però, il contribuente può considerare come pertinenza dell’abitazione principale solo un’unità immobiliare per ciascuna categoria catastale, fino ad un massimo di tre pertinenze appartenenti ciascuna ad una categoria catastale diversa. Entro il suddetto limite di 3 pertinenze, il contribuente può scegliere a quali pertinenze applicare il regime agevolato.

Vera MORETTI

E’ arrivato il modello per la dichiarazione Imu

E’ stato finalmente approvato il modello da utilizzare per la dichiarazione Imu, unitamente alle relative istruzioni.
La Gazzetta Ufficiale, inoltre, ha reso noto che tale dichiarazione dovrà essere presentata per le variazioni avvenute nel 2012 entro 90 giorni dalla pubblicazione.

Facendo un po’ di conti, dunque, se questa regola venisse confermata, tramite l’approvazione definitiva del D.L. Regioni ed enti locali, la nuova scadenza per la presentazione della dichiarazione Imu sarebbe il 4 febbraio 2013, anziché il 30 novembre prossimo.

Vera MORETTI

Ufficializzata la proroga per la dichiarazione Imu

Con il decreto legge 174/2012 è diventata ufficiale la proroga della dichiarazione Imu fino al 30 novembre 2012.

Il Dipartimento delle finanze ha messo a disposizione dei contribuenti sul suo sito una sezione a cui collegarsi per trasmettere, entro il 19 ottobre, contributi ed osservazioni ritenuti utili ai fini della predisposizione definitiva del modello di dichiarazione e delle relative istruzioni.
Per essere sicuri di aver espletato la procedura in modo corretto, bisogna aspettare la ricezione di un’email di conferma, alla quale rispondere.

La partecipazione alla consultazione non costituisce alcun titolo, condizione o vincolo rispetto a eventuali decisioni del Dipartimento delle finanze. Una sintesi degli esiti sarà pubblicata al termine della consultazione.

Vera MORETTI

Dichiarazione Imu: verso proroga al 31 ottobre

Ancora non del tutto dissolte le nebbie sull’Imu. Pare infatti che la dichiarazione Imu potrebbe slittare dal 1° al 31 ottobre. Il modello, infatti, pur essendo stato ultimato, non è stato ancora emanato dal Ministero dell’Economia: mantenere la scadenza all’1 ottobre significherebbe dare troppo poco tempo ai contribuenti per assolvere il loro dovere.

Il rinvio al 31 ottobre potrebbe essere contenuto in un decreto dedicato agli enti locali a rischio dissesto, previsto dal cronoprogramma varato poche settimane fa dal Consiglio dei Ministri. Con l’eventuale proroga si allineerebbe la scadenza della dichiarazione Imu a quella della delibera dei regolamenti comunali sulle aliquote dell’Imu stessa.

Imu: la scadenza per la dichiarazione si avvicina

Ormai ci siamo: il 30 settembre, prorogato all’1 ottobre visto che il 30 è domenica, scade il termine per la presentazione del modello di dichiarazione Imu.

In questi giorni, infatti, è stata presentata una bozza di tale modello, che dovrebbe stabilire, oltre a modalità di compilazione, anche i casi in cui sussiste l’obbligo di presentazione.
Ovviamente, trattandosi di una tassa “nuova”, le incertezze sono molte. Ecco perché servono alcune chiarificazioni.

Il termine dell’1 ottobre riguarda gli immobili, ma, per quanto riguarda i nuovi possessori, la dichiarazione deve essere presentata entro 90 giorni dalla data in cui ha avuto inizio il possesso dei beni immobili, o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.

Nella circolare del 18/5/2012, infatti, è riportato che “occorre in ogni caso garantire al contribuente il rispetto del termine di 90 giorni previsto per la presentazione della dichiarazione”.

Vediamo, dunque, come funziona, e chi coinvolge, il pagamento del nuovo tributo:

  • la dichiarazione IMU non deve essere presentata per gli immobili per cui è stato utilizzato il MUI (modello unico informatico);
  • la dichiarazione deve essere presentata nei casi in cui le modificazioni soggettive ed oggettive che danno luogo a una diversa determinazione dell’imposta dovuta: riguardino riduzioni di imposta; non siano immediatamente fruibili da parte dei comuni attraverso la consultazione della banca dati catastale; in quanto compatibili sono fatte salve le dichiarazioni presentate ai fini Ici.

Nella bozza del modello da compilare vengono elencate una serie di casistiche per le quali vi è l’obbligo dichiarativo, ecco le principali:

  • immobili che godono di riduzioni d’imposta, per esempio fabbricati inagibili o inabitabili di fatto non utilizzati o quelli di interesse storico o artistico;
  • i fabbricati c.d. “beni merce”;
  • i terreni agricoli, anche quelli non coltivati;
  • immobili che sono stati oggetto di atti per i quali non è stato utilizzato il MUI;
  • immobili in locazione o affitto.

L’abitazione principale non comporta l’obbligo di dichiarazione, a parte alcuni particolari casi:

  • coniugi con due residenze distinte nello stesso comune. In questa ipotesi, infatti, le agevolazioni Imu si applicano solo a favore di uno dei due immobili e quindi occorrerà dichiarare l’unità agevolata;
  • l’ex casa coniugale assegnata in sede di separazione, da parte del coniuge assegnatario.

Va ricordato che la dichiarazione Imu va presentata nel comune in cui si trovano gli immobili, perciò, se essi si trovano in più comuni, devono essere compilate tante dichiarazioni quanti sono i comuni e in ciascuna di esse verranno indicati i soli immobili situati nel territorio del comune al quale la dichiarazione viene inviata.

La dichiarazione va consegnata direttamente al Comune indicato sul frontespizio, che ne rilascia apposita ricevuta, oppure può essere spedita in busta chiusa a mezzo del servizio postale, mediante raccomandata senza ricevuta di ritorno, all’Ufficio tributi del comune, riportando sulla busta la dicitura “Dichiarazione IMU”, indicando anche l’anno di riferimento. In questi casi la dichiarazione si considera presentata nel giorno in cui è presentata all’ufficio postale.

La dichiarazione può essere inviata anche dall’estero, tramite raccomandata o mezzo equivalente, ma in questi casi deve essere ben visibile la data di spedizione.

Vera MORETTI