Sconti estivi addio, ora la benzina è sempre a prezzo pieno

Con la prima settimana di settembre si dice addio, definitivamente, agli sconti estivi sulla benzina.
Le compagnie non tengono conto del calendario e fanno finire l’estate con un mese di anticipo, andando così a compromettere ancora di più il difficile rientro dalle ferie.

Finite le promozioni, dunque, si deve fare i conti con i prezzi “pieni” 7 giorni su 7, con le punte massime che toccano 2,019 e 1.853 euro/litro, rispettivamente per benzina e diesel. Le medie nazionali sono stabili a 1,931 e 1,815 euro/litro.

Per quanto riguarda la situazione di oggi, la benzina va dall’1,924 euro/litro di Esso all’1,931 di TotalErg e IP (no-logo a 1,824).
Per il diesel si passa dall’1,808 euro/litro di Tamoil all’1,815 di TotalErg e Q8 (no-logo a 1,703).
Il Gpl infine è tra 0,750 euro/litro di Esso ed Eni e 0,771 di Shell (no-logo a 0,773).

I no-logo salgono a causa dell’aumento delle quotazioni internazionali e del ritorno ai prezzi da settimana lavorativa.

Vera MORETTI

Benzina, nuovo record sul servito

L’aumento del prezzo del carburante sembra inarrestabile: la verde ha toccato il nuovo record di 2,013 euro al litro nel centro Italia, mentre in alcuni distributori del Sud Italia ha raggiunto 1,850 euro al litro.

La situazione nazionale vede invece una media, considerando il servito, di 1,916 euro al litro per la benzina e di 1,800 euro/litro per il diesel: si va dai 1,920 euro/litro per la benzina di Eni agli 1,906 di Tamoil, mentre per il diesel i prezzi spaziano da 1,793 di Tamoil a 1,803 di Eni e Shell.

Si è intanto concluso il penultimo weekend di sconti sul self service, con Eni come punto di riferimento per i competitor, ma i prezzi finali sono stati inevitabilmente più alti rispetto all’inizio della promozione: il ribasso Eni, per esempio, è stato 1,750 euro/litro per la benzina e 1,650 per il diesel (contro l’avvio rispettivamente a 1,600 e 1,500 eur/litro).

Francesca SCARABELLI

La fine dell’estate regala una benzina sempre più cara

La benzina è alle stelle e quello che si temeva, ovvero il superamento della soglia di 2 euro al litro, è avvenuto.

L’estate, dunque, è torrida non solo per il caldo record registrato da nord a sud Italia, ma anche a causa dei rincari dei carburanti, che lasciano i consumatori in ginocchio e sempre più alla ricerca di pompe no-logo e di prezzi ribassati, offerti da molte compagnie nei fine settimana estivi.

Le punte massime, con la benzina a 2,008 euro/litro, sono state toccate nel Centro Italia, in particolare in Toscana e in Umbria, mentre, per quanto riguarda il gasolio, è più caro al Sud Italia, con la cifra record di 1,843 euro/litro.

Analizzando nel dettaglio la situazione nazionale, i prezzi medi serviti vanno da 1,906 di Tamoil a 1920 di Eni e Totalerg (no logo a 1819).
Per il diesel si passa da 1,797 di Esso a 1803 di Eni, IP e Shell (no logo a 1695).
Il Gpl è a 0,784.

Si tratta di una situazione che tiene conto delle quotazioni internazionali, e che vedrà, ne siamo sicuri, sempre più code nei prossimi due week-end presso le pompe self che offrono sconti irrinunciabili.
A questo proposito, è il penultimo fine settimana utile, dopodiché, a meno che le maggiori compagnie non applichino nuove offerte, i prezzi si unificheranno.

Il rientro dalle vacanze sarà ancora più amaro.

Vera MORETTI

Benzina, Italia quasi sul podio mondiale


Dopo gli ormai consueti “sconti estivi” del fine settimana praticati da Eni, Q8, Ip ed Esso – che termineranno però il 1 settembre – il prezzo della benzina continua a salire, aggiudicandosi quasi il podio mondiale (secondo una stima di Bloomberg) per il caro-carburante: prima di noi solo Norvegia, Turchia e Israele.

A pesare sul prezzo della benzina, in Italia, sono per oltre il 50% tasse e balzelli, l’ultimo dei quali introdotto proprio nei giorni scorsi per finanziare la ricostruzione post-terremoto in Emilia Romagna.

A Roma la benzina ha così toccato la soglia record dei 2 euro al litro, costringendo i cittadini a lasciare l’auto in garage o a cercare offerte o le cosiddette “pompe bianche”, cioè quei distributori senza logo che acquistano la benzina a prezzi di mercato.

In media, i prezzi per la benzina al servito sono di 1,878 euro al litro (al servito), mentre il diesel si attesta a 1,767 euro al litro, sempre prendendo in considerazione il servito. La meno cara è Eni per la benzina (1,873 al litro), mentre per il diesel vince Esso con 1,761 euro/litro. La più cara è invece Q8, con 1,888 per la benzina e 1,775 per il diesel.

Francesca SCARABELLI

Carburanti: è guerra al ribasso

C’era da aspettarselo: dopo il super sconto sui carburanti di Eni con la campagna Riparti con l’Eni, è cominciata una vera e propria “guerra” al ribasso.

I primi a fare la loro contro mossa sono stati Q8, che ha proposto, fin dal primo mattino del sabato, prezzi perfino inferiori a quelli di Eni, i cui sconti cominciavano alle 13, e Esso, con prezzi minimi benzina a 1,595 euro/litro e 1,495 per il diesel.
Concorrenziali anche i prezzi dei no-logo e dei centri commerciali come Auchan, Carrefour e Conad.

Per questo motivo, i prezzi dei carburanti anche stamattina si presentavano stabili, con un minimo di dall’1,812 euro/litro di Eni all’1,821 di Tamoil per la benzina, mentre il diesel si presenta con prezzi che vanno da 1,702 euro/litro di Eni e Q8 a 1,708 di Tamoil (no-logo giù a 1,563). Il Gpl infine e’ tra 0,781 euro/litro di Eni e 0,811 di Tamoil (no-logo a 0,770).

Vera MORETTI

Benzina “in saldo” nel weekend, settimana stabile

Prezzi elevati ma senza novità, nell’ultima settimana, sul territorio nazionale: la benzina – considerando il servito, si attesta a 1,820, mentre il diesel si attesta a 1,708.

Le buone notizie arriveranno nel weekend, quando partiranno le offerte promozionali delle compagnie petrolifere. La prima a scendere in campo sarà Eni, che lancia un’offerta a 1,60 euro al litro, 1,50 per il diesel. Q8 ed Esso sarebbero le prossime.

Niente rialzo per la benzina

Il rialzo tanto atteso, e soprattutto temuto, dei prezzi della benzina per ora non è arrivato.

L’aumento delle accise di 2,42 centesimi al litro, entrato in vigore oggi e fino al 31 dicembre per l’emergenza terremoto, è stato evitato grazie ai forti ribassi delle quotazioni internazionali di benzina e gasolio, che hanno lasciato alle compagnie la possibilità di “assorbire” l’incremento delle accise senza aumentare i prezzi.

Per questo, i prezzi si assestano, per quanto riguarda la benzina, tra i 1,817 euro di Esso e i 1,830 di Q8.
Il diesel si presenza con il prezzo più basso presso Eni ed Esso, a 1,712, per raggiungere 1,716 da Q8 e Tamoil. I no-logo si presentano a 1,715 per la benzina e 1.585 per il gasolio.
Il Gpl è tra 0,789 euro/litro di Eni e 0,821 di Shell (no-logo a 0,778).

Vera MORETTI