Disoccupazione agricola 2023, quando viene pagata?

Le procedure per il pagamento della disoccupazione agricola 2023 sono ormai in dirittura d’arrivo, infatti manca poco al tanto agognato pagamento della prestazione in favore di persone iscritte negli elenchi dei lavoratori agricoli.

Chi riceverà la disoccupazione agrciola 2023?

La dispccupazione agricola è una prestazione economia in favore dei lavoratori del settore agricolo, braccianti, che generalmente non sono impegnati per l’intero anno con le prestazioni agricole. Si tratta di una forma di welfare e integrazione del reddito.

La disoccupazione agricola viene pagata in favore di:

  • operai agricoli a tempo indeterminato;
  • operai agricoli a tempo determinato;
  • piccoli coloni;
  • compartecipanti in aziende familiari;
  • piccoli coltivatori diretti che hanno versato volontariamente fino a 51 giornate di iscrizione negli elenchi nominativi agricoli;
  • operai agricoli stagionali con contratto a tempo indeterminato;
  • operai agricoli che si dimettono per giusta causa.

Per poter ottenere la prestazione è condizione necessaria aver maturato nell’ultimo biennio (2021-2022) almeno 102 giornate lavorative.

Possono ricevere la prestazione della disoccupazione agricola coloro che hanno presentato istanza entro il 31 marzo 2023 e che risultavano iscritti nella lista dei lavoratori agricoli.

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Quando arriva la disoccupazione agricola?

I primi assegni di disoccupazione agricola 2023 sono stai emessi dall’Inps in questi giorni. Non tutti i lavoratori però riceveranno la prestazione nello stesso giorno, infatti le istanze sono ancora in fase di lavorazione e saranno smaltite man mano. Entro il mese di luglio, tutto coloro che hanno presentato la domanda e che naturalmente si trovano nella condizione di dover ricevere la prestazione, riceveranno gli importi.

Come avviene il calcolo della disoccupazione agricola?

Per calcolare l’importo della disoccupazione agricola occorre moltiplicare il numero di giornate effettivamente lavorate nel 2022 per il 40% della retribuzione media giornaliera risultante dalle buste paga dell’anno precedente.

A questo importo deve essere detratto;

  • il 9% di contributo di solidarietà pagato fino a 150 giornate lavorative;
  • trattenute Irpef;
  • eventuale trattenuta effettuata da sindacati e patronati.

Il numero massimo di giornate indennizzabili nel 2023 relative al 2022 è di 182 giornate.

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Disoccupazione agricola: pubblicato l’elenco dei lavoratori agricoli

È disponibile sul sito Inps l’elenco dei lavoratori agricoli a tempo determinato che possono accedere al sussidio di disoccupazione agricola 2023.

A cosa serve l’elenco dei lavoratori agricoli?

Dal primo gennaio 2023 fino al 31 marzo 2023 i lavoratori agricoli con contratto a tempo determinato, i coloni, compartecipanti familiari, piccoli coltivatori diretti che nel 2022 hanno lavorato in agricoltura dovevano presentare domanda per accedere alla disoccupazione agricola.

Ora sul sito dell’Inps sono disponibili gli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli delineati in base alle comunicazioni all’Inps fatte dai datori di lavoro. Nel caso di mancata comunicazione, il lavoratore pur avendo presentato regolare domanda non potrà accedere alla prestazione, proprio per questo è bene controllare, in questo modo non trovando il proprio nominativo sarà possibile presentare ricorso.

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Come controllare l’elenco dei lavoratori agricoli?

Per controllare l’elenco nominativo dei lavoratori agricoli 2022 è necessario andare sul sito dell’Inps e accedere con le proprie credenziali (Spid, Cie, Cns). Una volta effettuato l’accesso occorre andare alla voce “Prestazioni e Servizi” da qui, è necessario selezionare la voce “Elenco dei lavoratori agricoli subordinati”.

A questo punto si è pronti a vedere l’elenco, ma è necessario selezionare la provincia di riferimento, il Comune di residenza e infine cliccare su “visualizza elenco”.

Si aprirà un documento PDF con i nominativi per i quali risultano pagati i contributi agricoli e che quindi potranno accedere alla prestazione.

Ricordiamo che i documenti restano online solo per pochi giorni, dovrebbero essere accessibile fino al giorno 15 aprile 2023. Il consiglio è di affrettarsi a controllare se il proprio nome è inserito per evitare ritardi.
La prestazione viene invece erogata nei mesi estivi generalmente tra giugno ed agosto.

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Disoccupazione agricola 2023: attivo il trascinamento delle giornate agricole per accedere alla prestazione

Le aziende agricole hanno tempo fino al 24 febbraio 2023 per presentare la dichiarazione di calamità per il trascinamento giornate agricole. Tale opzione consentirà agli operai agricoli di ricevere prestazioni assistenziali e previdenziali come la disoccupazione agricola 2023 anche se non si raggiunge il requisito minimo previsto per legge.

Cos’è il trascinamento giornate agricole per calamità e perché  è importante per la disoccupazione agricola 2023

Con la circolare 5 del 17 gennaio 2023 l’Inps ha reso note le modalità per richiedere la dichiarazione di calamità per il trascinamento delle giornate agricole. L’articolo 21 comma 6 della legge 223 del 1991 prevede la possibilità per i lavoratori agricoli di beneficiare del trasferimento giornate. Questo beneficio consiste nel riconoscimento di giornate ulteriori rispetto a quelle effettivamente lavorate e viene effettuato in favore di  lavoratori agricoli che hanno dovuto interrompere l’attività lavorativa a causa di eventi eccezionali e calamità. Questo beneficio negli anni passati è stato riconosciuto anche per le interruzioni dei lavori dovute all’emergenza Covid.

Affinché i lavoratori possano beneficiare di questa opportunità è necessario che abbiano accumulato almeno 5 giornate lavorative nel 2022 e che siano quindi iscritti negli elenchi dei lavoratori agricoli e abbiano lavorato presso un’impresa:

  • che si trovi collocata in un’area dichiarata calamitata;
  • abbia ottenuto interventi di prevenzione e compensazione dei danni per calamità naturali o eventi eccezionali (articolo 1, comma 3, DL n. 102/2004).

Come ottenere il trascinamento giornate agricole

Affinché sia riconosciuto il trascinamento giornate agricole è necessario, come specifica la circolare 5 dell’Inps del 17 gennaio, che l’azienda agricola trasmetta all’Inps entro il 24 febbraio 2023 la dichiarazione di calamità naturale. La trasmissione della dichiarazione è telematica, occorre andare sul sito Inps e identificarsi con il proprio codice Spid, Cie o Cns. Il percorso è:

  • Prestazioni e servizi
  • Dichiarazione calamità (Aziende agricole)”.

Dopo l’effettuazione di questo semplice passaggio da parte dell’azienda agricola, i lavoratori agricoli potranno accedere al beneficio del trascinamento giornate e usufruire delle prestazioni legate al numero di giornate effettivamente lavorate. Si tratta del riconoscimento dei contributi previdenziali e della disoccupazione agricola 2023 che, come risaputo, può essere goduta solo se nell’arco dei due anni il lavoratore abbia maturato almeno 102 giornate lavorative.

Ricordiamo che possono ottenere il beneficio del trascinamento giornate agricole i lavoratori agricoli con contratto a tempo determinato, piccoli coloni, compartecipanti familiari in aziende che abbiano ottenuto il riconoscimento dello stato di calamità.

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Disoccupazione agricola 2023, è già possibile presentare la domanda

La disoccupazione agricola 2023 è un’indennità spettante ai lavoratori del settore dell’agricoltura che lavorano solo per una parte dell’anno, l’obiettivo è integrare il reddito di coloro che di fatto eseguono lavori stagionali. Per poter accedere a questa prestazione è necessario presentare istanza, per ottenere la disoccupazione agricola 2023 è necessario presentare la domanda nel periodo tra il primo gennaio 2023 e il 31 marzo 2023.

Cos’è la disoccupazione agricola e a chi spetta nel 2023

La disoccupazione agricola è un’indennità  ( definita anche Naspi agricola) spettante a:

  • operai agricoli a tempo determinato iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti;
  • piccoli coloni che sottoscrivono un contratto per la coltivazione di un fondo e o allevamento di bestiame per un numero massimo di giornate lavorative nell’arco dell’anno di 120;
  • operai agricoli con contratto a tempo indeterminato che lavorano solo per una parte dell’anno;
  • compartecipanti familiari;
  • piccoli coltivatori diretti;
  • operai agricoli che si dimettono per giusta causa;
  • in caso di dimissioni volontarie, la disoccupazione agricola spetta solo per le madri lavoratrici durante il periodo della gravidanza.

Affinché i lavoratori possano ottenere il sussidio di disoccupazione agricola 2023 è necessario che nel biennio precedente abbiano maturato almeno 102 giornate lavorative.

Come ottenere la disoccupazione agricola 2023

La domanda per ottenere la disoccupazione agricola 2023, come detto in precedenza può essere presentata dai lavoratori che ne abbiano i requisiti entro il 31 marzo 2023, la presentazione dell’istanza avviene esclusivamente per via telematica. Il lavoratore può inviare autonomamente l’istanza attraverso i servizi online messi a disposizione dall’Inps, accedendo ai servizi con l’uso di un codice Spid, Cie e Cns e compilando il modulo Sr25. Una volta effettuato l’accesso al sito Inps, si segue il percorso:

  • Domande prestazioni a sostegno del reddito
  • Disoccupazione e/o Anf Agricola e su prestazione domande.

Trascorso il termine per la presentazione della domanda, l’Inps proseguirà alla verifica e la prestazione sarà erogata in un’unica soluzione tra il mese di giugno e luglio 2023.

L’importo corrisponde al 40% delle retribuzione media dichiarata dal datore di lavoro per le giornate effettivamente lavorate nell’anno per il quale si chiede la prestazione. A questo importo deve essere detratto il 9% a titolo di contributo straordinario (fino a 150 giornate lavorate), l’Irpef e l’eventuale trattenuta sindacale.

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