Fino a 800mila euro per le PMI Emiliane

La Regione Emilia Romagna sceglie di puntare sulla qualificazione innovativa dei suoi 14 distretti produttivi.

E’ stato presentato, in occasione dell’incontro organizzato dall’Unione Parmense degli Industriali e il Consorzio Spinner, il bando “Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici”.

Il bando prevede finanziamenti per progetti innovativi e tecnologici con costi fino 800mila euro. In particolare si punta allo sviluppo di knowledge management, design management, open innovation, e alla costruzione di reti di imprese nell’ambito della ricerca e dello sviluppo.

Il bando è rivolto alle PMI, ma saranno ammissibili anche le grandi imprese se in partenariato con almeno 4 piccole e medie imprese indipendenti. I soggetti attuatori del programma sono invece le strutture di ricerca industriale o di trasferimento tecnologico che abbiano ottenuto l’accreditamento regionale, tra cui il Sistema Confindustria Emilia Romagna.

I programmi di sviluppo, per poter essere finanziabili, dovranno avere un costo complessivo compreso tra i 400 mila e gli 800 mila euro, in base al numero delle imprese coinvolte e delle aggregazioni realizzate, e saranno finanziabili anche fino al 100% delle spese sostenute. Il bando scado il prossimo 21 ottobre.

Alessia Casiraghi

Ravenna: contributi dalla Camera di Commercio alle piccole imprese del territorio

La Camera di Commercio di Ravenna, ha emesso un bando che gli consentirà di erogare contributi diretti alle piccole imprese nei settori del commercio al dettaglio, dei pubblici esercizi, dei servizi, del turismo e dell’artigianato operanti in provincia di Ravenna per l’acquisizione di mezzi e beni volti a migliorare la fruibilità dei servizi per le persone in condizioni di disagio fisico e motorio.

Possono beneficiare del bando le singole imprese con sede legale e/o unità operativa nella provincia di Ravenna che rientrino nella definizione di piccola impresa data dalla Commissione europea.

Sono considerate ammissibili, al netto di Iva, le seguenti tipologie di spese:

  • le spese di progettazione nel limite del 20% dell’investimento globale;
  • le spese di realizzazione o innovazione di impianti e adeguamento spazi interni;
  • le spese per acquisto di macchinari, attrezzature e mezzi mobili sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda e documentate da regolare fattura di acquisto.

Per quanto riguarda il contributo, il suo ammontare sarà riconosciuto fino ad un massimo pari al 30% delle spese ammissibili (al netto di IVA) e, comunque, non superiore a € 3.000,00 per ciascuna impresa.

I soggetti interessati dovranno inviare la domanda di contributo, dal 1 gennaio al 30 aprile 2011, attraverso una delle seguenti modalità:

  1. posta elettronica certificata (PEC): protocollo@ra.legalmail.camcom.it;
  2. raccomandata A/R (CCIAA di Ravenna | Ufficio Nuove imprese ed Incentivi | Viale L.C. Farini, 14 – 48121- Ravenna)

A Bologna c’è un progetto che sostiene i nuovi imprenditori

A Bologna, la Confartigianato ed Emil Banca Credito Cooperativo hanno siglato negli scorsi giorni  un accordo per sostenere le neo-imprese del capoluogo emiliano nei loro primi anni di vita. Starter, così si chiamo il nuovo progetto, prevede un pacchetto di servizi rivolto alle imprese in fase di start-up che unisce consulenza finanziaria, consulenza economica e servizi bancari.

La Cna e Serfina, la sua società di consulenza finanziaria, per questo progetto mettono a disposizione delle neoimprese le proprie sedi ed i propri consulenti; Emil Banca invece mette a disposizione un plafond di 5 milioni di euro.

Ecco nel dettaglio cosa prevede Starter per le nuove imprese:

  • la consulenza finanziaria e la stesura del business plan a cura di Serfina srl, la società di Cna Bologna;
  • la consulenza e la gestione delle pratiche con gli enti pubblici per l’apertura della nuova attività (a cura di Cna);
  • l’assistenza amministrativa e la tenuta della contabilità semplificata per la durata di 2 anni (a cura di Cna)
  • la dichiarazione annuale dei redditi (a cura di Cna);
  • il conto corrente Emil Banca per un periodo di 2 anni dalla data di avvio dell’impresa, a condizioni agevolate (l’impresa usufruisce delle stesse condizioni delle aziende che hanno il migliore rating);
  • pos con canone gratuito;
  • home banking con canone gratuito;
  • incontri periodici con un consulente per verificare l’andamento del progetto imprenditoriale.

Inoltre sarà possibile ottenere finanziamenti start-up per investimenti come beni strumentali, arredi, ristrutturazioni, e liquidità per licenze, avviamento, scorte. Questi finanziamenti, accompagnati da business-plan predisposti e valutati da Cna e Serfina, possono arrivare fino a 500.000 euro, il preammortamento è di 2 anni al fine di agevolare la fase di avvio dell’impresa, la garanzia del Consorzio Cna Unifidi copre dal 50 all’80% del finanziamento.

Starter può essere richiesto da tutte le imprese che si sono costituite e/o iscritte alla Camera di Commercio di Bologna dal primo luglio 2010 in poi.

Per maggiori informazioni e per richiedere i servizi del progetto Starter si può contattare una filiale di Emil Banca oppure una delle sedi della Cna Bologna.

A Reggio Emilia un contributo per le imprese che partecipano a fiere e mostre all’estero

La Camera di Commercio di Reggio Emilia ha stanziato un fondo per finanziare le imprese della provincia che partecipano a mostre e fiere all’estero. Lo stanziamento complessivo è di 200.000,00 euro.

Sono ammissibili le richieste di contributo per la partecipazione a Fiere e mostre all’estero senza vincoli di localizzazione. Sono ammissibili esclusivamente domande per la partecipazioni a fiere e mostre che si svolgono dal 26 ottobre 2010 al 26 ottobre 2011.

Le richieste devono essere presentate a partire dal 30 novembre 2010.

La domanda debitamente compilata e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto istante dovrà essere indirizzata alla Camera di Commercio di Reggio Emilia – Servizio Segreteria Direzionale – Via Crispi 3– 42121 Reggio Emilia con consegna a mano o, in alternativa, la domanda potrà essere inviata via posta raccomandata allo stesso indirizzo, farà fede il timbro dell’ufficio postale accettante.

La domanda potrà essere inviata anche tramite posta elettronica certificata alla seguente casella di posta: cciaa[at]re.legalmail.camcom.it. 

Ogni impresa può presentare una sola domanda di contributo sul nuovo bando per la partecipazione ad una sola fiera. I contributi saranno assegnati in ordine cronologico di arrivo della domanda di contributo fino ad esaurimento dei fondi.

Qualora si verifichi l’eventualità di compresenza di domande ammissibili per un importo superiore alla disponibilità collegata all’importo massimo di erogazione residuo, le relative contribuzioni verranno ridotte a mezzo di una semplice assegnazione proporzionale, basata sulla percentuale tra importo disponibile e importo corrispondente alla somma delle richieste di contribuzione, da applicare alle singole iniziative concorrenti.

Il limite massimo di finanziamento per ogni singola iniziativa corrisponde al 40% delle spese sostenute e ammissibili.

In ogni caso il limite massimo di contribuzione per ogni singola iniziativa è così suddiviso:

  • Fiere in paesi UE: Euro 5.000,00 per contributi a singole imprese
  • Fiere in paesi extra UE: Euro 10.000,00 per contributi a singole imprese

Tale contributo non è cumulabile con altre agevolazioni di fonte pubblica riguardanti la stessa manifestazione fieristica.

La Camera di Commercio di Ferrara stanzia un fondo per creare nuovi posti di lavoro e far crescere la competitività

La Giunta della Camera di Commercio di Ferrara ha predisposto un piano di azione per fronteggiare la crisi economica e soprattutto per favorire l’occupazione giovanile. Il piano prevede lo stanziamento di 450 mila euro che serviranno da una parte come incentivi diretti alle assunzioni a tempo indeterminato, dall’altra per strumenti di natura indiretta che mirano a far crescere le imprese ferraresi e ad attrarne di nuove sul territorio provinciale (in collaborazione con SIPRO, Agenzia per lo sviluppo), oltre a forme di semplificazione che hanno l’obiettivo di facilitare, per il tramite dei Consorzi fidi, l’accesso al credito e la patrimonializzazione aziendale. E al fine di consentire alle imprese una maggiore possibilità di utilizzo delle misure adottate, verrà realizzata, in collaborazione con le associazioni territoriali di categoria, una speciale Task force di comunicazione, con l’obiettivo di agevolare il più possibile le aziende nell’ottenimento dei finanziamenti necessari. “Abbiamo voluto compiere una precisa scelta di valori e di priorità – ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara – e tra i primi posti di queste priorità c’è il lavoro giovanile. Il Piano – ha proseguito Roncarati – che intende premiare, tra l’altro, la stabilità favorendo l’incremento dei contratti a tempo indeterminato, si caratterizza per due elementi principali: la rapidità di attuazione e la capacità di produrre effetti già nel breve periodo. Va, peraltro, sottolineato come tale disegno debba essere inserito in un più ampio quadro generale definito, da un lato, dalla continuità di alcune importanti politiche camerali per la competitività, quali l’innovazione, l’internazionalizzazione e il marketing turistico, che continueranno a svolgere una imprescindibile funzione di rafforzamento delle “capacità” delle imprese della provincia, dall’altro, dall’avvio delle nuove misure di intervento contenute nel programma di promozione economica della Camera di Commercio per il 2011, che prevede risorse per oltre 3 milioni di euro”. Tra le azioni previste dalla Camera di Commercio, anche misure finalizzate a contrastare la delocalizzazione: in ogni bando che attiverà contributi alle imprese, infatti, sarà inserito un vincolo al mantenimento in provincia di Ferrara dell’unità produttiva. Il vincolo avrà una durata minima di 5 anni e la sua violazione comporterà la revoca totale dell’agevolazione con l’obbligo di restituzione delle risorse ricevute dalla Camera di Commercio.

fonte: AgenParl | Agenzia Parlamentare

Liberi professionisti e Piccole Imprese: a Bologna prestiti a condizioni vantaggiose con Carisbo.

La Provincia di Bologna, in collaborazione con Carisbo, ha messo a disposizione  delle Piccole  e Medie Imprese e dei Liberi Professionisti con partita Iva (singoli o associati) un plafond di 5 milioni di euro per prestiti a condizioni vantaggiose rispetto ai tassi di mercato. I prestiti potranno essere richiesti per: esigenze di liquidità e in genere ristrutturazione della finanza aziendale: ad es. esigenze fiscali per pagamento di imposte, tasse e contributi, anticipazioni e mensilità aggiuntive; piccoli investimenti strumentali inerenti all’attività esercitata dall’impresa o dal libero professionista. Per gli interventi in liquidità vengono riconosciuti i fabbisogni del 2010, mentre sono ammessi gli interventi relativi agli investimenti a partire da luglio 2009.

Nell’erogazione dei finanziamenti verrà data priorità alle imprese di nuova costituzione con meno di 12 mesi, fino al raggiungimento massimo della quota di 2 milioni di euro del plafond complessivo.

I prestiti interverranno a copertura di un importo massimo del 80% del fabbisogno. La concessione del finanziamento sarà subordinata alla valutazione del merito creditizio da parte di Carisbo.

Le operazioni verranno realizzate applicando un tasso variabile indicizzato euribor 3 mesi oltre spread da 0,65 a 1,15. I soggetti interessati al finanziamento potranno richiederlo presso tutte le filiali Carisbo.

A Modena un finanziamento agevolato per le piccole e medie imprese che innovano.

La Camera di Commercio di Modena, la Provincia di Modena, il Comune di Modena e le principali amministrazioni locali hanno creato con proprie risorse un Fondo rotativo per il sostegno agli investimenti delle piccole e medie imprese ed i gruppi di imprese della provincia di Modena che abbiano non più di cento addetti, almeno un’unità operativa nella provincia di Modena, e che siano appartenenti ai settori del manifatturiero e dei servizi alla produzione. Saranno ammesse al finanziamento del Fondo le seguenti tipologie di investimento: innovazione di prodotto o di servizio; innovazione di processo – escludendo la mera sostituzione di impianti – connesso alla crescita e allo sviluppo dell’impresa; innovazione gestionale-organizzativa, compresa l’introduzione di tecnologie per le telecomunicazioni e l’informatica ed i progetti di fusione o di collaborazione formalizzata fra imprese; innovazione commerciale, compresa l’apertura o potenziamento di strutture stabili in nuovi mercati, lo sviluppo di nuovi canali distributivi e progetti di e-commerce.

L’agevolazione concessa attraverso il Fondo è composta da:

  1. mutuo a tasso agevolato, concesso tramite istituti di credito convenzionati con il soggetto Gestore del Fondo ed assistito da garanzia concessa da consorzi garanzia fidi;
  2. contributo in conto interessi, cumulato alla prima agevolazione e destinato ad abbattere il tasso di interesse sui mutui concessi fino al raggiungimento di un tasso nominale pari all’1,25%, erogato in un’unica soluzione in forma attualizzata.

Le due tipologie di agevolazione previste sono necessariamente cumulate e non potranno essere concesse in forma separata a soggetti o per progetti diversi da quelli ammessi ai benefici del mutuo.

A ciascun progetto ammesso sarà concesso un mutuo non superiore a euro 200.000 e non inferiore a euro 30.000, per la durata massima di mesi 48, con rimborso trimestrale delle quote.

I mutui devono necessariamente essere assistiti da garanzia rilasciata dai consorzi di garanzia fidi convenzionati nelle seguenti misure: 30% – 50%.

L’impresa è tenuta a scegliere, al momento della presentazione della domanda, una delle banche convenzionate e uno dei confidi associati al Fondo.

La domanda potrà essere presentata con modalità telematica dal 6 al 24 settembre 2010.

Le imprese potranno scegliere se sottoscrivere la domanda on-line con firma digitale o inviarne copia firmata in cartaceo al Gestore a seguito della comunicazione di ammissione alle agevolazioni del Fondo.

Made in Italy: un incentivo alle imprese che partecipano a fiere di settore all’estero.

Importante iniziativa della Camera di Commercio di Forlì-Cesena per incentivare la partecipazione delle imprese della provincia alle fiere che si svolgono all’estero. 

La CCIAA di Forlì-Cesena, infatti ha pubblicato un bando di finanziamento che offre contributi per la partecipazione a fiere di settore che si terranno all’estero alle micro, piccole e medie imprese artigiane dei settori: manifatturiero; informatico ed attività connesse (Istat Ateco 2007, cod. 72 esclusa 33.12 – riparazione e manutenzione di macchinari); di ricerca (cod. 72.1, Istat Ateco 2007); dei servizi di ingegneria integrata (cod.71.12.2, Istat Ateco 2007); della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; del commercio (vendita al dettaglio e vendita all’ingrosso).

Tutte le imprese che intendono beneficiare del contributo devono essere: attive; avere la sede operativa nella provincia di Forlì-Cesena; essere in regola con il pagamento del diritto annuale e non avere in corso procedure concorsuali.

Il contributo non potrà superare il 50% delle spese di noleggio ed allestimento stand nonché di interpretariato. I contributi concedibili non potranno comunque superare i seguenti massimali: euro 6.000 per partecipazioni a fiere e mostre extra U.E.; euro 3.000 per partecipazioni a fiere e mostre all’interno della U.E. 

Ciascuna impresa potrà beneficiare dei contributi per non più di 4 anni per la stessa manifestazione, con riduzione del contributo concedibile al 50% il 3° e 4° anno.

Start-Up, la Regione Emilia-Romagna finanzia le nuove micro-imprese.

Ultimissimi giorni per partecipare al bando di finanziamento per il Sostegno allo Start-up di nuove imprese innovative indetto dalla Regione Emilia-Romagna, che ha prorogato la scadenza dei termini al 22 giugno 2010.

Il finanziamento è rivolto ad imprese di nuova costituzione, anche in forma cooperativa, in possesso dei requisiti di piccola impresa o microimpresa. Necessaria la sede produttiva in Emilia-Romagna ed almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • essere stata promossa nell’ambito delle attività dei Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico e dei Centri per l’innovazione appartenenti alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna;
  • essere stata selezionata come ammissibile al finanziamento da programmi di sostegno pubblici all’avvio di nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza, ovvero da incubatori, promossi da università, enti di ricerca, Regione Emilia-Romagna, altri enti locali, ed avere chiare finalità di sfruttamento dei risultati della ricerca;
  • almeno uno degli attuali soci dell’impresa ha ricevuto una borsa di ricerca (o altra forma di sostegno equivalente);
  • essere sostenuta da un accordo stipulato con università, enti di ricerca, centri di ricerca pubblici comunque operanti sul territorio regionale, per lo sfruttamento dei risultati della ricerca da essi originati;
  • essere composta congiuntamente da soggetti di ricerca (università, dipartimenti, enti di ricerca pubblici o privati, singoli ricercatori, professori, …) e investitori istituzionali (società di venture capital, business angels, fondazioni, …) che hanno come scopo principale della loro attività il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali;
  • operare in uno dei seguenti ambiti di attività settoriali/tematici:
  • biotecnologie, farmaceutica, chimica organica; nanotecnologie, nuovi materiali, chimica fine; meccanica di precisione, strumenti di misura e controllo, sensoristica, biomedicale, elettromedicale; informatica e telematica, tecnologie digitali, audiovisivo; tecnologie per le energie rinnovabili, il risparmio energetico, l’ambiente.

Le spese ammissibili, che dovranno essere finalizzate all’avvio dell’impresa e/o alla fase di espansione e sviluppo, ed essere coerenti con il piano di sviluppo dell’attività (business plan), riguardano:

A. investimenti materiali:

  • realizzazione di opere per ristrutturazione e adeguamento funzionale dei locali per l’attività d’impresa o necessarie alla installazione di impianti, macchinari ed attrezzature;
  • acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica, compresi i mezzi mobili con esclusione di quelli per il trasporto di merci e/o persone, strettamente necessari all’attività d’impresa;
  • acquisto di arredi (mobili funzionali all’attività d’impresa con esclusione di suppellettili e complementi di arredo);
  • acquisto di strumenti informatici (hardware);

B. investimenti immateriali:

  • acquisto di brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, acquisto di know-how, purché chiaramente attribuibili al piano d’impresa;
  • software;
  • spese per consulenze specialistiche finalizzate alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale/industriale e alla loro estensione;
  • acquisizione di servizi e prestazioni specialistiche finalizzati all’individuazione di finanziatori, a studi di fattibilità tecnico-economica e finanziaria, di mercato, ambientale e di processo, a progettazioni tecniche, a consulenze per la promozione commerciale, la comunicazione e l’organizzazione, purché chiaramente attribuibili al piano d’impresa. Sono in ogni caso escluse spese di viaggio, vitto e alloggio.

Sono ammessi progetti con programmi di investimento non inferiori a Euro 60.000,00 e l’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale fino alla misura massima del 70% delle spese ammesse e fino ad un contributo massimo di 100.000,00 euro per impresa.

La domanda di ammissione al contributo dovrà essere inviata alla Direzione Generale Attività Produttive Commercio e Turismo della Regione Emilia-Romagna.

In Emilia si premia l’ingegno. Al via il premio Ipr.

La fondazione Cassa di Risparmio di Imola in collaborazione con Innovami, Centro per l’Innovazione e incubatore d’impresa, organizza la nuova edizione del Premio Ipr, volto a sostenere le imprese e gli inventori che hanno l’intenzione e il coraggio di brevettare. In particolare, il premio vuole favorire la protezione di idee innovative ed inespresse (intangible asset), considerate quali fattori determinanti e strategici per l’acquisizione di un rilevante vantaggio competitivo sui mercati esteri.

Il valore dei singoli premi arriverà fino a dieci mila euro e a concorrere potranno essere imprese (con fatturato inferiore ai cinquanta milioni di euro) o persone fisiche che abbiano avviato processi di brevettazione europea e internazionale. I premi, inoltre, copriranno almeno il 50% dei costi di brevettazione europea e internazionale; nel caso si ottenga il brevetto, il premio potrà anche coprire il 100% dei costi.

Elemento indispensabile per partecipare, sarà la residenza della persona o dell’impresa in uno dei 19 comuni di riferimento della fondazione Cassa di Risparmio di Imola.

Gli aspiranti inventori, per concorrere al premio dovranno presentare la documentazione richiesta dal bando, disponibile sul sito di Innovami. Per la presentazione della domanda di partecipazione c’è tempo fino al 31 dicembre 2011. Il premio sarà erogato fino a esaurimento dello stanziamento disponibile e, a parità di altre condizioni, sarà assegnato a chi ha presentato per primo la domanda.

Tra i criteri più importanti per stabilire la misura del premio, vi sono l’eventuale collaborazione con università o centri di ricerca nell’elaborazione dell’invenzione e il numero di settori a cui è potenzialmente applicabile.