Le associazioni dei consumatori unite per svelare le eccellenze di Roma

Trattenere ed incuriosire i turisti che approdano nella capitale: questo è l’obiettivo che Cna, Confcommercio, Confesercenti e Unindustria si sono posti con il progetto per la promozione del Made in Italy Excellence in Rome, presentato alla Camera di Commercio.

Da un’analisi sul turismo romano, infatti, è emerso che i visitatori non sempre sanno cosa il territorio ha da offrire loro, e per questo si trattengono in città il minimo indispensabile, 2, 3 giorni al massimo, spendendo sempre meno.
E questo, per l’economia italiana, non è affatto un trend da incoraggiare.

Per questo, le associazioni, unendo le loro forze, cercheranno di attirare l’attenzione dei turisti sugli svariati aspetti che la città eterna può mostrare: dall’artigianato al cibo, dalla moda alla cultura, attraverso una serie di percorsi personalizzati e sempre più innovativi.
Le imprese coinvolte nel progetto, inoltre, riceveranno supporto, consulenza e informazione al fine di migliorare le proposte e l’accoglienza dei visitatori.

Erino Colombi, presidente della Cna, ha dichiarato: “Qualità, innovazione e unicità sono i punti di forza per conquistare i turisti in visita nella Capitale”.

Mentre Valter Giammaria, presidente di Confesercenti di Roma, ha indicato nella “conoscenza della peculiarità dell’offerta e dei prodotti di qualità di Roma”, oltre alla promozione di percorsi emozionali del gusto e dello shopping, le caratteristiche peculiari del progetto.

Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria, ha voluto porre l’accento sul progetto, che “vuole ottimizzare il forte legame esistente tra cultura, turismo e Made in Italy“.

Gli obiettivi, secondo Giuseppe Roscioli, presidente di Confcommercio Roma, sono due: “sostenere le imprese che fanno del made in Italy il loro punto di forza e veicolare l’unicità e il valore del nostro territorio a livello internazionale”.

Vera MORETTI

Imu, una proposta per agevolare gli imprenditori

Brutte notizie per le imprese: le stime sull’aggravio dei costi relativi all’Imu peggiorano. Secondo l’ultima simulazione di spesa effettuata dal CNA di Roma, infatti, gli imprenditori non solo saranno costretti a pagare nel 2012, con l’imposta municipale unica introdotta dalla manovra finanziaria, una tassa tre volte superiore a quella ICI 2011, ma anche con forti disparità di trattamento.

Aziende e imprenditori che svolgono la propria attività in un immobile di proprietà pagheranno un’Imu con rincari fino al 240% per botteghe, autorimesse e laboratori. In più, chi ha un immobile di proprietà è penalizzato rispetto a chi è in locazione. Inutile dire che, in questo modo, l’Imu rischia di incrementare il numero dei fallimenti aziendali.

A fronte di questa situazione, la CNA di Roma ha chiesto al Governo di differenziare il regime tariffario Imu. “Chiediamo – dichiara Erino Colombi, presidente della CNA di Roma, che sia prevista, per gli immobili di proprietà degli imprenditori che vi esercitano l’attività, la stessa aliquota della prima casa, ovvero il 5 per mille (a Roma è questa l’aliquota fissata dal Comune) e non come è adesso il 10,6 per mille”.

d.S.