Ceramiche, il made in Italy che incanta l’estero

Le presenze di buyers e compratori stranieri alledizione 2012 di Cersaie ha raggiunto la quota record di oltre 30.000, ovvero il 32% del totale dei visitatori che hanno partecipato alla fiera di riferimento a livello internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno. Numeri che trovano una perfetta corrispondenza nei dati export per il 2012 dell’industria della ceramica in Italia: circa l’80% della produzione made in Italy è destinata infatti a mercati extranazionali.

Ma qual è la geografia dei Paesi compratori delle ceramiche prodotte nei distretti industriali del Modenese e del resto d’Italia? Qual è il segreto delle ceramiche italiane apprezzate in tutto il mondo? Quanto l’export ha permesso una rinascita del settore, messo a durissima prova dalla crisi della domanda interna e dagli sfortunati eventi sismici che hanno messo in ginocchio le aziende del modenese?

Leggi i dati sull’export dell’industria della ceramica italiana

Le ceramiche italiane puntano sull’export

Oltre 2 miliardi di euro di fatturato nel primo semestre del 2012, grazie soprattutto al giro d’affari dell’export. L’industria della ceramica made in Italy reagisce con grinta alla crisi, segnando solo una leggera flessione (-0,56%) rispetto allo stesso periodo del 2011. Il risultato nasconde però luci e ombre su un comparto dell’industria nazionale che resta il principale player del settore ceramiche a livello internazionale (36,8%):  se la domanda del mercato interno, e in parte di quello Ue, ha subito un forte ridimensionamento, a farla da padrone sono i Paesi extra Ue che registrano aumenti a due cifre.

In Italia si produce, guardando ai metri quadrati, il 20,8% della quota mondiale di ceramica,  superata solo dalla Cina che ne produce il 29,5%. Le posizioni si invertono però se si guarda alla quota export: l’Italia è il principale esportatore internazionale con oltre il 36%, seguito dalla Cina, con il 20,1%, e dalla Spagna che si ferma al 14,9%.

Ma come si sono suddivise le fette di mercato interno ed export nella prima parte di 2012? Le vendite domestiche, riferite al territorio nazionale che ricoprono una fetta pari al 21,2% delle vendite totali, si sono fermate nel 2012 a 501 milioni, con una diminuzione del 16,2% rispetto al 2011. Estendendo lo sguardo al mercato Ue, che vale per il 42,4% delle vendite totali del comparto,  la flessione si arresta invece al -1,4%.

Nel dettaglio, il mercato che maggiormente ha risentito della crisi è stato quello greco (-40,9%), ma va specificato che l’export ellenico riguarda una fetta esigua del fatturato totale (1%). Maglia nera anche a Portogallo, Irlanda e Spagna, con flessioni stimate tra il -25 e il -16%. Il rigore imposto dal governo tedesco ha garantito un +9% nelle vendite del comparto ceramica in Germania che, un mercato che rappresenta una quota pari 10,5% delle vendite totali, performance positiva doppiata solo in Europa dall’Austria, che ha segnato +13,6%, ma che dispone di una fetta più esigua nella quota export (2,7%).

Estendendo lo sguardo fuori dal mercato Ue e verso i Paesi Emergenti, il dato che maggiormente colpisce riguarda l’area del Golfo Persico: il Medio Oriente segna un balzo in avanti del +43,7%, seguito a distanza solo dai mercati di Australia e Oceania, che hanno invece registrato nei primi 6 mesi del 2012 una crescita  pari al +20,3%. Ottime performance anche per il continente Africano che ha chiuso con un +16,5%, mentre al secondo posto fra i mercati più interessanti per l’export di ceramiche made in Italy si confermano il Sud America (+18,4%) e gli Usa (+17,8%).  A registrare la crescita più contenuta infine, come era facilmente prevedibile, il mercato del Far East (11,2%), principale produttore di ceramiche nel mondo.

Alessia CASIRAGHI

 

Un convegno a Milano, ecco come si esporta il Made in Italy

Un’analisi delle opportunità nei Paesi emergenti per la gamma alta del Made in Italy si terrà a Milano, il prossimo 11 luglio.
Il convegno è promosso da Prometeia e riguarda principalmente le imprese dei settori abbigliamento,calzaturearredamento alimentari.

Questo il programma:
10.10 LE NUOVE STRATEGIE DELLE IMPRESE ITALIANE
Luca Paolazzi
Direttore Centro Studi Confindustria

10.20 CRISI E RIPRESA NEI PRODOTTI
DI GAMMA MEDIO-ALTA
Roberto Monducci
Direttore centrale delle statistiche sui prezzi, ISTAT

10.40 QUANTO CRESCERANNO NEL 2011-2016
I CONSUMI DI BENI DI QUALITÀ NEI PAESI EMERGENTI
Alessandra Lanza
Chief Economist Prometeia

11.00 DIBATTITO
Cleto Sagripanti
Presidente ANCI
Filippo Ferrua Magliani
Presidente Federalimentare
Roberto Snaidero
Presidente FederlegnoArredo
Michele Tronconi
Presidente Sistema Moda Italia
Modera:
Luca Paolazzi

12.00 CONCLUSIONE DEI LAVORI
Paolo Zegna
Vice Presidente per l’internazionalizzazione
Confindustria

Rif.: Prometeia, Bologna, Milano, Roma.
e-mail : segreteria-commerciale@prometeia.com

 

Modena: bando per l’internazionalizzazione delle Pmi

Confapi di Modena organizza oggi un incontro con le aziende associate presso la Sala Auditorium il giorno 10 maggio 2011 alle ore 17.30 sul tema “Misura 5.2 D”. Si tratta di un bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna volto a sostenere la partecipazione di aggregazioni temporanee di impresa (ATI) ad iniziative comuni nei mercati esteri, con priorità nei Paesi BRICST (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e Turchia). Il bando si prefigge di favorire l’internazionalizzazione delle imprese locali con apertura verso i mercati esteri.

Possono accedere al bando soggetti composti da almeno 6 piccole e medie imprese, appartenenti allo stesso settore o alla stessa filiera produttiva, con sede principale nel territorio emiliano-romagnolo. E’ previsto un aiuto da 25mila euro fino a 200mila euro a fondo perduto per ciascun progetto. Questi soldi potranno essere investiti per la partecipazione a eventi fieristici di rilevanza internazionale significativi per la filiera di riferimento e interventi di promozione e pubblicità sui mercati esteri, spese di consulenza esterna per realizzazione di studi di fattibilità finalizzati a successivi investimenti all’estero o per ricerca di partner commerciali o industriali, incoming di operatori stranieri. La scadenza per la presentazione delle domande è il 21 giugno 2011 alle ore 16.00.

Tra i Paesi più promettenti si trovano Turchia, Brasile, oltre ad altri paesi quali Serbia, Repubblica Slovacca e Indonesia, con la quale è stato da poco firmato un accordo di collaborazione fra pmi modenesi associate e pmi indonesiane.

M.Z.