Export in crescita ma la quota di mercato cala

Secondo il Rapporto Istat-Ministero Sviluppo economico nel 2010 l’Italia ha aumentato  le esportazioni  con una percentuale del +15,8% sul 2009 mentre le importazioni  sono aumentate del +23,4). La quota di mercato è però passata dal 3,3 per cento del 2009 al 3 per cento del 2010.

Nel rapporto si legge, inoltre, che ”in un quadro internazionale caratterizzato dalla ripresa del commercio mondiale, ma anche da forti pressioni competitive sui prodotti del Made in Italy, si riduce la quota di mercato dell’Italia, che passa dal 3,3% del 2009 al 3% del 2010

Il mercato cinese che gode delle esportazioni mondiali di merci più elevate (10,6% nel 2010), registra il maggiore incremento (+0,8 punti percentuali) rispetto al 2009. A seguire a livello di quote mondiali di prodotti scambiati, gli Stati Uniti (8,6%), la Germania (8,5%), il Giappone (5,2%) e la Francia (3,5%).

 

L’olio extravergine in Giappone parla italiano

Importante traguardo per il made in Italy alimentare: l’Olio Dante, a partire da luglio, sarà commercializzato dalla Nippon Flower Mills, grazie al più importante accordo a lungo termine sottoscritto da un’azienda meridionale per la distribuzione in Giappone di prodotti alimentari di alta qualità.

Si tratta di un contratto tra gli Oleifici Mataluni di Montesarchio (Benevento) e la Nippon, uno dei più grandi canali giapponesi di distribuzione, che verrà stipulato il 13 luglio. Biagio Mataluni, Presidente Oleifici Mataluni spiega: “E’ il coronamento di un lungo percorso avviato tre anni fa con la Nippon, che ha voluto testare accuratamente i nostri prodotti ed esaminare lo stabilimento e le linee di produzione. Abbiamo iniziato a concepire ed approfondire il progetto commerciale nel 2008. L’anno successivo abbiamo adattato la produzione agli standard qualitativi richiesti dai giapponesi. Quindi, abbiamo deciso di dedicare una intera linea esclusivamente al Giappone, realizzando un packaging innovativo ed un blend di alta qualità. Infine, nel 2010 abbiamo avviato il test operativo sugli scaffali e collaudato la logistica in vista dell’approvazione definitiva. E’ stato un periodo propedeutico al contratto di esclusiva per la distribuzione dei nostri prodotti in Giapponeconclude Matalunie rappresenta anche la prima fase di un complesso e ambizioso processo di internazionalizzazione che stiamo affrontando“.

La bottiglia in cui sarà venduto l’olio nostrano sarà in Pet per garantire maggior leggerezza, garantendo tutta la sicurezza necessaria grazie agli studi del Centro di ricerca degli Oleifici Mataluni (riconosciuto nel 2010 dal Miur).

Positivi i dati sull’export del made in Italy

A maggio la crescita delle esportazioni coinvolge tutti i principali comparti, con particolare intensità per i prodotti energetici (+35,3%) e tassi più contenuti per i beni strumentali (+21,8%), i beni di consumo (+19,8%) ed i prodotti intermedi (+17,9%).

Crescono anche le importazioni di beni di consumo non durevoli (+24,3%) e, con un tasso inferiore alla media, quelle di energia (+13,2%). Questi prodotti contribuiscono in misura pressoché simile alla crescita complessiva delle importazioni.

I mercati più dinamici all’export sono: Svizzera (+43,4%), paesi Mercosur (+39,6%), Russia (+27,3%), Turchia (+22,5%) e Cina (+21,4%).
L’andamento delle esportazioni è inferiore alla media verso i paesi OPEC (+6,2%), il Giappone (+8,8%) e l’India (+16,5%).

La crescita delle importazioni è sostenuta dai paesi ASEAN (+42,9%), dalla Russia (+36,9%), dall’India (+35,5%), dalla Turchia e dai paesi Mercosur (entrambi +26%).
In forte diminuzione sono, invece, le importazioni dai paesi OPEC (-19,1%) e dal Giappone (-11,4%).

Complessivamente, a maggio si amplia il disavanzo commerciale con i paesi extra Ue, che raggiunge -1,8 miliardi, rispetto a -1,5 miliardi di maggio 2010.

Link doc Istat.

Export, notizie incoraggianti. Nel primo semestre +12,6%

Nel primo semestre di quest’anno l’export ha segnato un rialzo del 12,6%, rispetto allo stesso periodo del 2009. Questo è quanto quanto emerge dai dati dell’Istat sulle esportazioni delle Regioni italiane, che evidenziano ”aumenti particolarmente rilevanti per l’Italia insulare (+49,2%), dovuti al forte incremento del valore delle vendite all’estero di prodotti petroliferi raffinati.

Anche l’Italia meridionale e quella centrale – aggiunge l’Istituto – registrano incrementi superiori alla media nazionale, pari, rispettivamente, a più 15,3% e più 14%”.

Buongiorno Italia! A maggio ottimi segnali di ripresa dall’industria italiana. E salgono anche le esportazioni.

Si intravedono segnali di risveglio per l’industria italiana. A maggio, secondo i dati Istat, arrivano segnali molto positivi dal fatturato e dagli ordinativi. Il fatturato segna valori record: è aumentato dello 0,8% su base mensile, dopo il +0,5% di aprile. Nel confronto con maggio dell’anno scorso, invece, c’è stata una crescita dell’8,9%, dopo il +6,4% del mese precedente: si tratta – comunica l’Istat – dell’aumento più significativo dal febbraio del 2008. Anche gli ordinativi sono da record. A maggio sono cresciuti del 26,6% su base annua, dopo il +20,6% del mese prima, segnando il record assoluto dall’inizio della nuova serie storica, nel 2005. Nel confronto mensile invece, c’è stato un aumento del 3,2%, con una frenata rispetto al +4,8% di aprile (dati destagionalizzati).

Imprese italiane all’estero: 100 imprese in Giordania e Libano.

Saranno 103 le aziende, provenienti da 14 regioni ed operanti in 17 settori merceologici che parteciperanno alla missione promossa da Unioncamere, Ice e Promos per promuovere l’imprenditoria italiana in Giordania e Libano, dove margini di crescita sono rilevanti, visto che quest’area rappresenta meno del 10% del volume complessivo dei nostri scambi commerciali.

Tra i settori merceologici, le rappresentanze più numerose saranno quelle nell’arredamento e design (33 imprese), energia e ambiente (19 le presenze), infrastrutture e costruzioni (18) e Servizi (17). Tra le regioni di provenienza, il drappello più numeroso in assoluto è quello del Veneto (27 le imprese partecipanti), seguito da Lazio (18) e Lombardia (16).

A Sondrio nasce il Club degli Esportatori.

A Sondrio, la Camera di Commercio lancia un importantissimo progetto per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo. Il ”Club degli esportatori”, così si chiama l’iniziativa, è un progetto rivolto a tutte le micro, piccole e medie imprese della provincia e punta a internazionalizzare il sistema imprenditoriale della provincia di Sondrio che si caratterizza infatti per una ridotta apertura nei confronti dei mercati esteri. Il grado di apertura all’export della provincia è al di sotto non solo della media di una regione di punta come la Lombardia ma anche di quella italiana. Obiettivo del progetto e’ quindi quello di creare un sistema di relazioni e di aiuti per favorire le esportazioni, per condividere competenze ed esperienze, scambiare informazioni e conoscenze, divulgare le opportunità, promuovere una nuova cultura dell’internazionalizzazione.

PIL in crescita. Secondo Eurostat + 0,5% per l’Italia.

Le esportazioni con un + 2,5% e le importazioni con un +4%, secondo i dati di Eurostat, fanno da traino per la crescita della zona-euro. Su base annua, nel primo trimestre 2010 il Pil dell’Eurozona torna positivo dopo mesi e mesi di segno meno, aumentando dello 0,6% rispetto al -2,3% degli ultimi tre mesi del 2009, il secondo e terzo trimestre 2009 avevano fatto segnare un vero e proprio crollo del Pil (-4,3% e -5,1%).

Confcommercio presenta il Rapporto sul Terziario. Nel 2010 crescita dello 0,7%.

È stato presentato a Roma, presso la sede nazionale di Confcommercio a Roma, il Rapporto sul Terziario 2010 curato dall’Ufficio Studi della Confederazione. Ripresa lenta in un clima d’incertezza. Pmi penalizzate dalle difficoltà di accesso al credito. A illustrare la ricerca è stato il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, che ha analizzato al tempo stesso i cambiamenti del mercato e l’evoluzione delle imprese del terziario. Secondo Bella, “la situazione complessiva del commercio mondiale è ancora caratterizzata da grande incertezza. L’euro debole favorisce le esportazioni ma aumentano i rischi di importare inflazione”. “Anche sui mercati azionari domina l’incertezza – ha osservato Bella- e la cosa non sorprende visto che spesso la Borsa anticipa l’andamento dell’economia reale”. Per quanto riguarda l’andamento dei consumi, la ricerca ha evidenziato come la fiducia delle famiglie sia andata calando negli ultimi mesi. Secondo la ricerca presentata, emergerebbe un quadro congiunturale di luci ed ombre legato al fatto che la crisi abbia colpito in tempi e modi diversi i settori di attività e per questo, l’uscita dalla crisi stessa sarà differenziata e la recessione, terminata in alcuni settori, presenta ancora pericolosi strascichi nei comparti più vicini al consumatore finale. Uno dei fattori più penalizzanti nel superamento della crisi resta la difficoltà di accesso al credito da parte delle piccole-medie imprese. Infine, per ciò che riguarda il quadro macroeconomico, Confcommercio ha rivisto al ribasso la propria stima di crescita per il 2010 a +0,7% da +0,8% e per il 2011 prevede un aumento dell’1%. I consumi delle famiglie, secondo la Confederazione, cresceranno dello 0,6% quest’anno e dell’1,1% per il 2011.