Come cambia la fatturazione nel 2013

Dall’1 gennaio 2013 la legislazione italiana, per quanto riguarda le fatturazioni, è stata adeguata a quella Ue, come deciso anche dal decreto Salva Infrazioni.

Le modifiche salienti sono relative in particolare al decreto Iva e si fanno sentire soprattutto sugli adempimenti dei contribuenti. Per questo richiedono un tempestivo allineamento dei sistemi gestionali che tenga conto dei nuovi obblighi che derivano dalle previsioni comunitarie.

D’ora in poi sarà obbligatorio, per i soggetti passivi stabiliti nel territorio nazionale, emettere fattura anche per le operazioni carenti del requisito della territorialità e territorialmente non soggette ad Iva.

In questi casi al posto di indicare l’ammontare dell’imposta, vanno riportate le seguenti diciture:

  • inversione contabile se si tratta di operazioni effettuate nei confronti di soggetti passivi debitori in un altro stato UE;
  • operazione non soggetta se effettuate fuori dall’Ue, indipendentemente dallo status del committente/cessionario.

Non rientra nelle modifiche il plafond, poiché per il suo calcolo non si tiene in considerazione delle operazioni non territoriali, mentre effetti sono previsti sul volume d’affari.

Diventa obbligatorio indicare in fattura:

  • per le cessioni o prestazioni nei confronti dei soggetti passivi, il numero di partita IVA dell’acquirente/committente nazionale o numero di identificazione Iva se il soggetto è stabilito in un altro Stato Ue;
  • per le cessioni o prestazioni nei confronti dei privati, il codice fiscale del soggetto nazionale che agisce quale consumatore finale.

Per quanto riguarda la numerazione della fattura, ora non è più prevista la numerazione per anno solare.
Ciò significa che non è più possibile ricominciare ogni anno con la numerazione dal numero 1 perché due fatture non possono avere lo stesso numero, anche se da un anno all’altro.

Le alternative per il contribuente sembrerebbero essere queste:

  • continuare con la numerazione del 2012 (per cui se l’ultima fattura del 2012 era ad esempio la numero 109, la prima fattura del 2013 sarà la 110);
  • ricominciare nel 2013 con la numerazione da 1, aggiungendo però l’anno di emissione (ad esempio 1-2013, oppure 2013-1 ecc). In questo modo si eviterebbero numeri troppo lunghi.

E’ stata anche introdotta la fattura semplificata, dotata di un contenuto ristretto, ma limitata alle operazioni di importo complessivo non superiore a € 100 e alle note di variazione.
La fattura semplificata non può essere utilizzata per le cessioni intracomunitarie, né per le operazioni extraterritoriali nei confronti di soggetti passivi che siano debitori d’imposta in altri Stati dell’UE.

Tra le agevolazioni, ecco quelle più importanti:

  • la possibilità, in caso di cessionario o committente stabilito in Italia, di riportare come dati del cessionario/committente solo il codice fiscale o la partita Iva;
  • rispetto alla fattura ordinaria che richiede di indicare la natura, qualità e quantità dei beni ceduti o dei servizi prestati, nella fattura semplificata basta indicare in modo più generico l’oggetto dell’operazione;
  • anziché imponibile e imposta basta indicare il corrispettivo e i dati per calcolare l’Iva.

Vera MORETTI

Ecco le novità del Decreto salva-infrazioni

Tante le novità contenute nella bozza del Decreto salva-infrazioni da presentare a Bruxelles.
Il ddl contiene 37 articoli e permetterebbe di “chiudere 21 procedure d’infrazione e 10 Casi Eu pilot”, come si legge dalla presentazione.

Inoltre, “si darebbe attuazione a 2 decisioni della Commissione europea per le quali i termini dalla stessa dati sono già scaduti, si recepisce una direttiva di imminente scadenza, si recepisce una direttiva già scaduta e si evita l’avvio diretto di due procedure di infrazione”.

Tra i provvedimenti, come previsto, c’è una diminuzione delle sanzioni, considerate da Bruxelles troppo aspre, ma anche la fattura elettronica e il congedo parentale.

Vediamo nel dettaglio le novità più salienti:

  • Congedo parentale ad ore: Arriva il congedo parentale anche su base oraria. I genitori avrebbero la possibilità, anziché di assentarsi del tutto, di diminuire l’orario e di avere così un periodo di congedo proporzionalmente più lungo.
  • Sanzioni Fisco per fondi a estero: Taglio alle sanzioni sulla violazione degli obblighi di dichiarazione delle attività estere. Per quanto riguarda le violazioni sul quadro Rw si potrà applicare “la sanzione amministrativa pecuniaria dal 3 al 15% dell’ammontare degli importi non dichiarati“. Per gli intermediari che non segnalano operazioni estere la sanzione va dal 10 al 25%.
  • Money transfer: Vengono inseriti tra gli enti che devono monitorare tutte le operazioni di valore pari o superiore ai 15.000 euro.
  • Fattura elettronica semplificata: LA fattura digitale avrà valore “in merito all’autenticità dell’originale, all’integrità del contenuto e alla leggibilità della fattura“. Sulla conservazione si stabilisce che “le fatture create in formato elettronico e quello cartaceo devono esser conservate in modalità elettronica“. Arriva poi la fattura semplificata per gli importi sotto i 100 euro.
  • Viaggi tutto compreso: Maggiore tutela per chi sceglie questo tipo di viaggi, poiché raddoppia dal 2 al 4% la quota dell’ammontare del premio delle polizze di assicurazione obbligatoria come fonte di alimentazione del Fondo nazionale di garanzia che è tenuto ad intervenire quando i tour operator falliscono. Il Fondo dovrebbe coprire il prezzo versato dal consumatore e il suo rimpatrio nel caso di problemi nel viaggio.
  • Ritoccata imposta aerei: Viene estesa anche agli aerei non immatricolati nel registro tenuto dall’Enac la cui permanenza in Italia si protragga per una durata anche non continuativa superiore a 6 mesi nell’arco di 12 mesi.

Il decreto, inoltre, prevede provvedimenti anche per quanto riguarda le galline ovaiole e la gestione dei rifiuti tra le Regioni, ma anche il problema dello smaltimento dei grandi elettrodomestici, della sicurezza ferroviaria e dei sistemi di telepedaggio.

Vera MORETTI