Startup creative, l’universo di Dimensione3

Dimensione3, una giovane startup pugliese dalle grandi possibilità, si propone sul mercato con una nuova generazione di tecnologia di stampa lenticolare, immagini stampate ed applicate su pannelli che appaiono tridimensionali ad occhio nudo. I pannelli tridimensionali Dimensione3, ovviamente, possono essere impiegati in molti ambiti, come poster pubblicitari, vetrine, espositori, insegne, scenografie, oggetti di arte e design. Per conoscere più nel dettaglio la nuova azienda, oggi abbiamo incontrato l’amministratore delegato Giulio Derobertis.

Dott. Derobertis, di cosa si occupa la vostra startup precisamente?
Dimensione3 applica un’antica tecnica per ottenere la tridimensionalità delle immagini: l’autostereoscopia. L’immagine stereoscopica viene stampata su un supporto piatto. Grazie a speciali strati a essa sovrapposti, tramite la rifrazione di singoli punti in precise direzioni, riesce a generare, in chi la osserva, l’illusione della tridimensionalità ad occhio nudo senza bisogno di utilizzare occhiali o altri dispositivi.
Oggi, con la specifica lente impiegata nei pannelli Dimensione3, si raggiungono performance senza paragoni rispetto alle tecnologie analoghe, in termini di profondità dell’illusione tridimensionale (fino ad un metro), di risoluzione e di qualità complessiva dell’immagine. Le lenti Dimensione3, inoltre, hanno la caratteristica esclusiva di poter essere riutilizzate infinite volte semplicemente sostituendo la stampa all’interno del pannello.
Con la tecnologia Dimensione3 le immagini diventano reali, vive, generano stupore ed emozione, si prestano quindi come uno straordinario strumento di marketing per aziende, agenzie e concessionarie pubblicitarie.
Dimensione3, oltre a fornire i prodotti, realizza tutte le complesse attività che consentono di sviluppare un’immagine 3D, dalla progettazione creativa tridimensionale alla grafica 3D, dagli scatti fotografici stereoscopici alla conversione di immagini bidimensionali in formato 3D, fino alla stampa.

Da dove nasce l’idea?
L’origine della startup risale ad una vecchia passione di uno dei soci fondatori, Antonio Orlando, che da diversi anni realizza attività di ricerca sulle tecnologie lenticolari, ed in generale sulle tecniche tridimensionali. Nel suo percorso di ricerca ha individuato una società statunitense che rappresenta un punto di eccellenza nel settore, con cui ha avviato una fruttuosa collaborazione, contribuendo anche allo sviluppo del prodotto, la lente che oggi è oggetto di un brevetto industriale.
Nel 2013, l’opportunità di sviluppare un business con questa tecnologia, è stata resa possibile dall’incontro con gli altri membri del team: il gruppo si è composto di figure specialistiche complementari, fondamentali per realizzare una startup, con l’ingresso di Giulio Derobertis, esperto di startup e sviluppo business, e Mario Soranno che si occupa di sviluppo hardware, software ed elettronica. Dimensione3, a meno di un anno dalla sua fondazione avvenuta ad ottobre 2013, si appresta ora a lanciare i propri prodotti all’edizione 2014 di SMAU Milano, presentando i primi esemplari inediti di questa sorprendente tecnologia. Nel suo recente percorso di sviluppo, Dimensione3 ha raggiunto diversi traguardi, tutti molto importanti per lo sviluppo della startup.
Subito dopo la costituzione ha svolto attività di fundraising coinvolgendo 4 investitori privati, in parallelo ha presentato domanda di finanziamento ad Invitalia per la misura Smart&Start che ha avuto esito positivo. Avendo conseguito una solidità finanziaria e organizzativa e la conseguente credibilità, ha siglato un contratto di licenza esclusiva per l’Italia per l’impiego e la commercializzazione delle speciali lenti coperte da brevetto internazionale, provenienti dagli Stati Uniti.
Successivamente sono stati svolti i primi test di mercato che hanno confermato un forte interesse e potenziale di sviluppo.
A maggio 2014, Dimensione3 ha lanciato un sito ecommerce specializzato nella vendita di filamento per stampanti 3D con marchio www.makerspal.com. L’obiettivo è stato quello di anticipare il flusso ricavi e consentire la copertura dei costi di base, diversificando l’offerta ma allo stesso tempo senza defocalizzare l’attività dal suo core business.
Oggi Dimensione3, dopo aver messo a punto la propria offerta di prodotti e servizi, sta avviando l’attività commerciale con lo sviluppo di diversi canali di vendita, e si appresta al lancio ufficiale con la partecipazione a SMAU Milano dal 22 al 24 ottobre 2014.

Perché un giovane italiano dovrebbe avventurarsi nel progetto di una startup?
Lo scenario economico negli ultimi 10 anni si è completamente rivoluzionato in Italia e nel mondo, e in questo contesto la realizzazione di un’idea imprenditoriale può essere una buona opportunità per un giovane, a volte anche l’unica vista l’assenza di occasioni di lavoro.
E’ fondamentale tuttavia che ci siano tutte le condizioni giuste per affrontare una startup, altrimenti può diventare un’esperienza estremamente complicata e rischiosa.
In tutti i casi lo sviluppo di una startup è un percorso pieno d’insidie e ostacoli, è bene quindi i giovani siano pronti al sacrificio, e che perseverino anche di fronte alle difficoltà per riuscire nella sfida.
Per contro, l’entusiasmo e la gratificazione che può dare una startup ben riuscita sono impareggiabili.

Quali sono le maggiori difficoltà che può incontrare una startup durante l’inizio del proprio cammino?
Le difficoltà nascono dalla complessità e dall’unicità di ogni progetto, possono variare di caso in caso, ma ce ne sono di ricorrenti che riguardano pressoché tutte le startup.
Può sembrare banale, ma il primo problema può riguardare proprio l’idea di business, è facile innamorarsi della propria idea imprenditoriale senza tuttavia verificarne la validità in termini di mercato, realizzabilità, ecc.
Un altro problema può riguardare il business plan, è fondamentale definire un buon progetto, realizzabile e concreto. Il business plan viene sviluppato spesso in maniera troppo ottimistica, con una stima sopravvalutata dei ricavi e sottovalutata dei costi, perché nelle prime fasi si tende a rendere il proprio business attraente agli investitori. Molto spesso tuttavia si verifica il contrario, con i ricavi che stentano ad arrivare ed i costi che continuano ad assorbire risorse nel tempo.

Un altro problema ricorrente è quello del reperimento dei capitali, che soprattutto in Italia risulta sempre un’operazione estremamente difficile.
Pur essendo nate nuove forme di finanziamento, come il crowdfunding, ed essendo numerosi i piccoli investitori in cerca di idee vincenti, resta sempre difficile convincere un partner finanziario ad investire nella propria startup.
L’accesso al credito bancario è un altro problema pressoché impossibile da risolvere, che impedisce a molte buone idee di decollare. Le banche concedono credito sempre con maggiore diffidenza, anche alle imprese che hanno una storia, immaginiamo cosa succede per le startup che non hanno quasi mai bilanci depositati, e comunque difficilmente hanno chiuso i primi esercizi in attivo. La composizione del team può risultare un altro punto delicato per una startup, non è infrequente che sorgano problemi nel gruppo. Inizialmente, quando si concepisce una startup, si è condizionati da spinte emotive basate sull’entusiasmo che portano a costituire il team per amicizia o per condivisione di un sogno, e meno per le competenze di ognuno. Quasi sempre, invece, i componenti del team team si conoscono in profondità solo durante l’effettiva esperienza di startup.

La fase di passaggio “dalla teoria alla pratica”, cioè dal sogno alla realtà è un’altra insidia che a volte si sottovaluta: la fase di entusiasmo iniziale deve concretizzarsi nell’obiettivo reale di lanciare il prodotto/servizio sul mercato e generare ricavi, questo passaggio è faticoso e tarda ad arrivare, generando una disillusione che può creare tensione e stress nel team.

Jacopo MARCHESANO

Smau 2012, imprese: esserci o soccombere

Presentata oggi a Milano la 49esima edizione di Smau, quella che lancia il Salone verso il mezzo secolo di vita e che, alla faccia dei decenni, si proietta sempre di più verso il futuro. Come? Continuando a proporsi come la più grande palestra dell’innovazione italiana, nella quale gli oltre 50mila imprenditori e manager attesi si alleneranno a vincere la sfida dell’innovazione per competere sul mercato. E in un momento come questo, già è tanta roba…

L’amministratore delegato di Smau, Pierantonio Macola, è stato chiaro: “Dopo 4 anni di tour in giro per l’Italia e 25 eventi sul territorio che ci hanno portato a entrare in contatto con oltre 300mila imprese, Smau è oggi in grado di proporre un programma di allenamento per rendere i nostri visitatori professionali dei Campioni di Innovazione e che prevede la partecipazione dei migliori trainer sul mercato, il rispetto di una dieta equilibrata fatta di formazione e aggiornamento professionale e, non ultimo, il contatto diretto e la condivisione di esperienze con i campioni in carica perché nel business, come nello sport, il talento è virale“.

Smau 2012 prevede oltre 600 momenti formativi e informativi brevi, della durata massima di 50 minuti ciascuno, in cui imprenditori e manager avranno la possibilità di comprendere le opportunità offerte dalle moderne tecnologie digitali. Approfondimenti specifici saranno poi dedicati alle Unified Communication & Collaboration, dell’Information Security e della Stampa digitale e del document management. Su questi temi, Smau e il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria presenteranno ben tre convegni.

E a proposito di giovani imprenditori, il presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda Alvise Biffi ha le idee chiare su Smau e chi fa impresa under 35: “La partecipazione dei Giovani Imprenditori a Smau – ha dichiarato – consolida e amplia un rapporto sinergico che, fin dal patrocinio allo Smau speed dating 2011, dimostra come il mondo digitale presente a Smau e la formula dell’evento siano elementi indispensabili per l’imprenditoria“.

Così come Paolo Pasini, Professor della SDA Bocconi School of Management, ha spiegato l’importanza di una formazione puntuale e concreta per le imprese, soffermandosi in particolare sulla centralità di strumenti come la Business Intelligence e le Analytics, che oggi sono per le aziende come un “navigatore” che tende sempre più a produrre informazioni analitiche e in tempo reale.

Insomma, per le piccole imprese che vogliono fare business senza dimenticare che le tecnologie digitali sono imprescindibili per evolversi e sopravvivere, Smau 2012 è un appuntamento da non perdere.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA E’ MEDIA PARTNER E TI REGALA L’INGRESSO

Smau 2012, Infoiva media partner della fiera

C’era una volta lo Smau fatto di effetti speciali, musica, show, hostess seminude. Era lo Smau di fine Anni ‘90 – inizio Anni Duemila, quello del boom della net economy che tanto rapidamente è esploso quanto rapidamente è poi imploso, facendo tornare negli ultimi anni Smau alle sue origini. Ovvero a essere una fiera – anche se è riduttivo definirla tale – dedicata all’Information & Communications Technology, dove le aziende parlano tra di loro e con la pubblica amministrazione con l’obiettivo primo che ciascuna di loro ha: fare business con, sullo sfondo, il meglio dell’innovazione e della tecnologia per le imprese. Del resto, se Smau significa Salone Macchine e Attrezzature per l’Ufficio, un motivo ci sarà.

La scorsa settimana vi abbiamo raccontato la filosofia di questo Smau 2012, che si avvicina al traguardo del mezzo secolo con la sua 49esima edizione (17-19 ottobre, Fieramilanocity, qui i dettagli), in uno scenario di profonda trasformazione economica e competitiva nel quale, come sottolineano dalla fiera, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresentano, per le imprese italiane di ogni dimensione, una leva strategica fondamentale ma ancora poco sfruttata.

Oggi vogliamo sottolineare il valore dei convegni, dei seminari, dei workshop business e di quelli formativi che fanno da cornice a un’area espositiva nella quale le aziende incontrano le altre aziende e le pubbliche amministrazioni, in un vero mercato delle idee e delle nuove tecnologie. Perché informarsi e aggiornarsi – oltre a proporre prodotti innovativi – è il modo migliore di restare sul mercato.

E vogliamo anche dirvi, cari lettori, che Infoiva sarà media partner ufficiale della fiera. Una media partnership che viene naturale, viene dal dna della nostra testata che parla al professionista e alla piccola impresa da un mezzo, come il web, che più tecnologico non si può. Infoiva sarà a Smau per raccontarlo dall’interno, per tastare il polso al mondo delle imprese, per capire se, veramente, la tecnologia può essere il punto da cui ripartire per risalire dal buco nel quale la crisi le ha cacciate.

E se anche voi volete essere della partita, Infoiva vi regala un ingresso omaggio a Smau 2012: perché più siamo, meglio è per la nostra economia.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA TI REGALA L’INGRESSO

Smau 2012, il futuro è già qui

 

Innovazione, Business, Trade e Smart City. Quattro ingredienti semplici che mescolati insieme danno vita a Smau, l’appuntamento dedicato all’informatica e alle nuove tecnologie che aprirà i battenti mercoledì 17 ottobre, per una 3 giorni in rete ospitata nei padiglioni di Fieramilanocity.

Un viaggio a 360 gradi nel mondo dell’Information e Communication Technology, che ha lo scopo di fornire alle imprese – piccole, medie e grandi – tutti gli strumenti indispensabili per dare una svolta al proprio business attraverso le tecnologie digitali. A partire dall’Agenda Digitale, voluta e sostenuta dal Ministro Corrado Passera, fino al fenomeno delle mobile application e alle prospettive di sviluppo e incremento del cloud computing.

Il Convegno di apertura della manifestazione, che si terrà nella mattinata del 17 ottobre, avrà come tema “Innovazione, Imprese e Territori”. Smau si pone l’obiettivo di trasmettere a tutto il mondo del business una profonda cultura dell’innovazione facendo da guida ai diversi soggetti che hanno il compito di potare il cambiamento in azienda – afferma Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau. – Mi riferisco quindi da un lato a imprenditori e manager che necessitano di orientarsi nel mondo delle tecnologie digitali– banda larga in primis, ma anche cloud computing, sistemi di unified communication & collaboration, mobile application, strumenti per il marketing digitale e l’e-commerce – dall’altro al mondo del Canale ICT per il quale Smau vuole essere l’evento di riferimento per fare il punto sulle nuove sfide offerte dall’industria mondiale delle tecnologie digitali fornendo loro una piattaforma unica di incontro e networking tra i maggiori vendor, i distributori e il mondo delle terze parti”.

Quattro le aree tematiche in cui si suddividerà la Fiera: Smau Business, la sezione dedicata al pubblico di imprenditori e manager utilizzatori di tecnologie digitali, Smau Trade, indirizzata al mondo del Canale ICT, e poi ancora Percorsi dell’Innovazione e Regioni, un focus sulle start up con il contributo degli Assessorati alle attività produttive delle regioni italiane e infine Smart City, il futuro delle città intelligenti.

Per l’area Smau Business si attendono più di 250 espositori (HP, Microsoft, Google, IBM, Olivetti, Sap Teleco, Zucchetti) e un fitto calendario di workshop per fare il punto su cloud computing, soluzioni per la mobility, sistemi gestionali integrati, business intelligence, sistemi di Crm, unified communication e collaboration, information security, e-commerce e marketing digitale. All’interno di Smau Business troverà spazio l’evento Expocomm, che quest’anno presenterà un focus specifico sulle unified communication & collaboration e sull’information security.

Smau Trade è il più importante momento di incontro per gli addetti ai lavori dell’ICT Community volto a favorire le occasioni di networking tra i grandi fornitori di tecnologia e i distributori, il mondo dei rivenditori hardware e software, i Var, gli Isv, i System Integrator partecipanti. L’evento prevederà un’area espositiva che presenterà i prodotti e i servizi dei principali player del comparto all’interno della quale, sarà collocato l’Intel Ultrabook Village, un’area in cui saranno riuniti tutti i produttori di ultrabook con tecnologia Intel.

Non solo. Per il mondo degli sviluppatori di App su dispositivi mobile, business e consumer, sono in programma due competition: lo Smau Mob App Award e lo Smau Mob App Camp. Il primo premierà le migliori App in ambito business e consumer basate sui dispositivi mobili di nuova generazione – new tablet, pad e smartphone – mentre lo Smau Mob App Camp sarà un vero e proprio BarCamp in cui confrontarsi sui temi più attuali legati allo sviluppo di APP e ai dispositivi mobili di nuova generazione.

Innovazione significa anche nuove imprese. Alle start up è dedicata l’area Percorsi dell’Innovazione in cui protagoniste saranno oltre 100 start up provenienti da tutta Italia. Si inizia con Premio Smau per le Start Up, in programma mercoledì 17 nel pomeriggio, e si prosegue con lo Speaker Corner, un’area in cui giovedì mattina una selezione di 12 start up avranno la possibilità di presentarsi in pochi minuti ad un pubblico di investitori e imprenditori in visita. Nel pomeriggio è previsto invece lo Speed Date dell’Innovazione, in cui le start up avranno l’occasione di incontrare in soli tre minuti di tempo importanti venture capital, business angels e imprenditori. A un passo dalla Silicon Valley insomma.

Il futuro è già qui. Grazie a Smart City Roadshow, l’iniziativa dedicata alle città intelligenti, che mira a valorizzare le esperienze di comuni piccoli, medi e grandi all’avanguardia e attivi in progetti innovativi, e a promuovere i comuni che hanno sostenuto progettualità virtuose in Italia, tra cui Bari, Bologna, Cosenza, Firenze, Genova, Grosseto, Napoli, Pavia, Ravenna e Torino.

Per conoscere il calendario completo della manifestazione è possibile consultare il sito dedicato alla Fiera Smau.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA TI REGALA L’INGRESSO

Alessia CASIRAGHI