Biancofiore (Ance): Pmi pronte a investire in Iran

La fine delle sanzioni economiche nei confronti dell’Iran è una ghiotta e ricca occasione di business per le imprese italiane, a partire dalle imprese edili. Lo sa bene l’ Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) che, a conclusione della prima giornata della visita in Italia del presidente iraniano Hassan Rouhani e degli incontri bilaterali, ha commentato questa apertura attraverso le parole del presidente del Gruppo Pmi Internazionale dell’ Ance, Gerardo Biancofiore.

Le Pmi italiane del mondo dell’edilizia e delle costruzioni – ha detto Biancofioresono pronte ad affrontare la sfida del mercato iraniano che oggi si riapre grazie alla fine dell’embargo. La missione della delegazione governativa iraniana è il frutto del grande lavoro messo in campo da tutti gli attori istituzionali in grande sinergia con Confindustria e Ance“.

L’Italia delle costruzioni – ha proseguito Biancofioreè molto amata in Iran e molte nostre imprese, anche di medie dimensioni ma altamente specializzate, negli ultimi decenni hanno realizzato progetti importanti nel Paese”.

La sfida che ci proponiamo come Pmi dell’edilizia – ha detto ancora Biancofioreè di contribuire alla crescita e alla ripresa economica dell’Iran e al contempo di vivere lo sviluppo economico di quel Paese, a cui ci lega una storia di amicizia e grandi scambi commerciali, non da spettatori ma da protagonisti. Ed in quest’ottica saranno tante le aziende italiane a partecipare a febbraio alla missione del Governo in Iran dedicata ai settori delle infrastrutture e costruzioni ed Oil&Gas, che vedrà la partecipazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. La missione, che fa seguito alla tavola rotonda sulle infrastrutture, tenutasi presso l’ Ance il 15 dicembre 2015, è resa possibile dalla collaborazione con la Farnesina, l’Ambasciata d’Italia a Teheran e l’ICE-Agenzia, oltre al sostegno del Mise e del Mit“.

Filiera edilizia, la ripresa è green

Il settore delle costruzioni ha pagato fin qui un tributo pensantissimo alla grave crisi economica che attanaglia il nostro Paese. Le imprese sono ridotte allo stremo: dall’inizio della crisi a oggi sono andati in fumo un numero impressionante di posti di lavoro e il mercato della casa è inesorabilmente fermo, con l’acquisto di nuove abitazioni da parte delle famiglie italiane cha ha subito un crollo di 74 miliardi di euro rispetto al 2007.

Riportare l’edilizia al centro della politica economica è stato il leitmotiv al Made Expo di Milano, dove si sono incontrate la bellezza di 1.166 aziende nostrane. Unanimemente, il settore da cui ripartire per uscire dall’impasse della crisi economica è il green.

Ormai da diversi anni i canali di finanziamento per le riqualificazioni energetiche si moltiplicano: ecobonus fiscali, certificati, bond, contratti di finanziamento o fondi derivati dall’Unione Europea. Gli strumenti per sviluppare il settore green non mancano, ma le potenzialità non sempre vengono raccolte dagli operatori, anche perché la perenne confusione normativa disincentiva i possibili investimenti nel settore.

A Smart Energy Expo, la fiera sull’efficienza energetica che è in corso di svolgimento a Verona, si affronta il tema della finanziabilità degli interventi più complessi: l’efficienza energetica è in cerca di un sistema finanziario solido che permetta ai privati di sostenere investimenti onerosi e alle aziende di farsi carico dei rischi in operazioni di recupero che coinvolgono diversi protagonisti; che consenta di superare gli ostacoli legati agli elevati costi iniziali e ai tempi troppo lunghi di rientro, barriere per l’accesso al credito.

Jacopo MARCHESANO