Finanziamenti Resto al Sud 2021: come si ottengono?

I Finanziamenti del Resto al sud 2021 sono ancora disponibili. Ecco come richiederli e tutte le novità previste per i nuovi imprenditori.

Finanziamenti Resto al Sud 2021: di cosa si tratta?

La legge finanziaria 2021 ha ampliato la platea di chi può richiedere i finanziamenti previsti dal Bando Resto al Sud. Infatti possono accedere tutti coloro che ne fanno richiesta che abbiano un’età compresa tra i 18 ei 55 anni. Attenzione, il limite è stato ampliato fino a 55 anni. Lo scopo è quello di sostenere la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali e professionali. Attività che devono avere la loro sede nelle seguenti Regioni italiane: Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria, Basilicata ed Abruzzo. Ma anche in quelle regioni colpite da calamità sismiche come Lazio, Marche ed Umbria. I fondi messi a disposizione sono pari a 1 miliardo e 250 milioni di euro. 

Finanziamenti Resto al Sud: come ottenere i contributi

Lo Stato vuole favorire l’apertura di nuove attività commerciali soprattutto al Sud della Penisola. Per far questo si impegna a coprire il 100% delle spese ammissibili. In particolare l’agevolazione è così composta:

  • 50% di contributo a fondo perduto;
  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Il prestito non prevede interessi a carico del richiedente, ma di Invitalia.

Invitalia è l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia. Si occupa di gestire tutti gli incentivi e lo sviluppo a favore di start up innovative o nuove idee imprenditoriali. Infine, offre servizi alla Pubblica Amministrazione per accelerare la spesa dei fondi comunitari e nazionali e per la valorizzazione dei beni culturali. È Centrale di Committenza Stazione Appaltante per la realizzazione di interventi strategici sul territorio.

Quali sono le attività finanziabili

Le attività che possono godere delle agevolazioni del Resto al Sud sono:

  • attività svolte da liberi professionisti;
  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • turismo;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone.

Non rientrano le attività di tipo agricolo ed il commercio. Inoltre il finanziamento massimo ottenibile è di 50 mila euro per ogni richiedente. Ma si può arrivare fino a 200 mila in caso di società composte da quattro soci. Mentre per le imprese in forma individuale, il finanziamento massimo ottenibile è pari a 60 mila euro. Infine a supporto del fabbisogno circolante è previsto un ulteriore fondo perduto. Questo è composto da:

  • 15 mila euro per le ditte individuali;
  • fino a 40 mila euro per le società.

Finanziamenti Resto al Sud: Quali sono le spese ammissibili?

Il Progetto Resto al Sud 2021, finanzia e copre le spese relative a:

  • ristrutturazione e manutenzione straordinaria di immobile destinati all’impresa;
  • attrezzature, macchinari ed impianti;
  • la tecnologia, i programmi informatici e la telecomunicazione;
  • spese di gestione per un massimo del 20% del programma.

Non rientrano le spese di promozione, pubblicità, consulenza o personale dipendente. Per questo è bene dire che nelle sedi Invitalia italiane ci sono ottimi consulenti che offrono gratuitamente il loro aiuto.

Entro quanto tempo arrivano i soldi del Resto al sud?

E’ chiaro che tutte le spese sostenute devono essere documentate da ricevute di pagamento, o bonifici o mezzi tracciabili. I tempi di erogazione dovrebbero essere questi: 30 giorni dalla data di ricezione di tutta la documentazione, ma si tratta di un acconto. Mentre ci vogliono 60 giorni per il saldo finale. Ma il saldo finale viene erogato solo dopo un esame della documentazione e a seguito di un sopralluogo per verificare gli investimenti realizzati e le spese sostenute. Invece per quanto riguarda il finanziamento ecco come avviene il rimborso. In base al contratto che si è firmato con l’ente erogatore, ma di solito con il pagamento periodico di rate semestrali costanti posticipate. Gli interessi di pre-ammortamento seguono le stesse scadenze.

Resto al Sud: Quali sono i documenti da presentare

Dal 19 maggio 2021 è possibile presentare domanda di agevolazione con i nuovi criteri introdotti dalla Circolare n. 117378 dell’8 aprile 2021 – e successivamente modificata nella parte relativa all’allegato A –  della Direzione generale per gli incentivi alle imprese – Ministero dello sviluppo economico. Per accedere alla prima fase della valutazione occorre presentare il domanda. Tuttavia è semplice perchè contiene i dati anagrafici o costitutivi di una società, la sede e tutti i dati identificativi. Gli allegati sono vari: la dichiarazione antimafia, la Dichiarazione riepilogativa della società costituita in Italia o all’estero, l’antireciclaggio, i curriculum dell’area manageriale ed imprenditoriale. Tuttavia non può mancare una redazione dettagliata del piano d’impresa comprensiva di budget. Invece nella seconda fase occorre presentare:

  • il piano economico-finanziario;
  • gli approfondimenti economici, tecnici e finanziari.

Tutto viene presentato telematicamente sul sito di Invitalia. Mentre prima del saldo finale sarà effettuato un sopralluogo per valutare la congruità del finanziamento.

Come presentare la domanda:

Ecco alcuni semplici passi, ma obbligatori per la presentazione online:

  1. Registrarsi ai servizi online di Invitalia indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario;
  2. Una volta registrati accedere al sito riservato per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e la documentazione da allegare
  3. assicurarsi di disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante delle società già costituita al momento della presentazione, oppure della persona fisica in qualità di socio o soggetto referente della società costituenda.

Dopo l’invio telematico della domanda e degli allegati, viene assegnato un protocollo elettronico. Non ci sono graduatorie: le domande vengono esaminate in base all’ordine di presentazione.

 

 

 

Pronti 5ml pro internazionalizzazione

Finanziamenti agevolati fino a 5 milioni sono disponibili per realizzare progetti di internazionalizzazione, da parte di imprese italiane.
I finanziamenti sono assistiti da garanzie sui crediti derivanti dall’export.

Sono finanziabili:
– acquisto, riqualificazione o rinnovo degli impianti e dei macchinari,
– attrezzature industriali e commerciali;
– acquisizione di partecipazioni non finanziarie all’estero;
– acquisto di terreni e loro riqualificazione, immobili e loro ristrutturazioni;
– accordi di cooperazione e di joint venture con imprese estere,
– promozione, pubblicità, tutela di marchi e brevetti, ricerca, sviluppo e partecipazione a fiere internazionali.

Rinnovato l’accordo del 2010 tra BNL e SACE per finanziare l’internazionalizzazione di imprese con fatturato inferiore a 250 milioni, di cui almeno il 10% già realizzato all’estero.

I finanziamenti, la cui durata è tra 3 e 8 anni, verranno erogati da BNL con garanzia da Sace, per un importo massimo del 70% del totale, che dovrà andare da un minimo di 100mila euro ad un massimo di 5 milioni di euro.

Sono ritenute spese ammissibili quelle per acquisto, riqualificazione o rinnovo degli impianti e dei macchinari, nonché delle attrezzature industriali e commerciali; promozione, pubblicità, tutela di marchi e brevetti, ricerca, sviluppo e partecipazione a fiere internazionali; acquisizione di partecipazioni non finanziarie all’estero; acquisto di terreni e loro riqualificazione, immobili e loro ristrutturazioni; accordi di cooperazione e di joint venture con imprese estere.

 

Come aiutare le pmi in crisi finanziaria? In breve, le buone nuove

Per intervenire sulle imprese locali in crisi finanziaria, sono disponibili interventi di ingegneria finanziaria, con finanziamenti agevolati, rivolti principalmente a ridurre l’esposizione debitoria delle imprese verso le banche o altri soggetti.

La CCIAA di Milano, ha attivato una “misura” a sostegno della liquidità delle imprese milanesi in grave crisi finanziaria.

Sono così accessibili nuovi  finanziamenti bancari agevolati, finalizzati alla riduzione degli oneri finanziari ed al miglioramento degli indici di liquidità, con relativa diminuzione della passività bancarie a breve (debiti verso banche entro l’esercizio).

Il consolidamento potrà anche riguardare, per una percentuale massima del 30% sul totale dell’operazione, altre eventuali tipologie di passività a breve termine.

La misura si rivolge alle imprese con sede legale in Provincia di Milano.

Rif.: Cciaa Milano.

Finanziamenti agevolati per le imprese artigiane lombarda

La Regione Lombardia ha costituito un fondo per finanziamenti a medio/lungo termine, a tasso agevolato, a favore delle imprese iscritte all’Artigianato.
L’agevolazione finanzia:

A) il rafforzamento patrimoniale dell’impresa artigiana, mediante l’aumento del capitale sociale con l’immissione di mezzi finanziari freschi;

B) la crescita dimensionale dell’impresa perseguita mediante l’acquisizione di altra impresa (che non sia già collegata), con l’acquisto delle immobilizzazioni e dell’avviamento, oppure di quote od azioni in misura tale da consentirne il controllo o un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria.

Finanziamenti agevolati: 150 ml dalla BEI alle imprese

La BEI, Banca Europea per gli Investimenti, ha sottoscritto un nuovo plafond di finanziamenti agevolati per complessivi 150 milioni di euro, con durata fino a 15 anni.

Il fondo è finalizzato al finanziamemento di imprese dei settori industriaturismo servizi e, fino al 30 per cento dell’ammontare complessivo del plafond, a imprese attive nel settore dell’energia e dell’ambiente.

I fondi saranno erogati da Bei a Credem e Credemleasing (società del gruppo partecipata al 100 per cento) a fronte di finanziamenti a piccole e medie imprese dei settori industria, turismo e servizi e, fino al 30 per cento dell’ammontare complessivo del plafond, a imprese operanti nel settore dell’energia e dell’ambiente.
L’operazione segue altre iniziative nate nell’ambito del consolidato rapporto in essere tra Bei e gruppo Credem ed è finalizzata a rafforzare le attività del gruppo a sostegno alle piccole e medie imprese.
Il gruppo Credem è presente a livello nazionale con 561 filiali41 centri imprese.

 

Imprese a Milano: più aiuti, più capitale

Le imprese di Milano e provincia possono accedere, tramite bando, a contributi volti all’incremento del capitale sociale.
Possono beneficiare dei contributi le imprese che entro il 31 maggio 2012, deliberino e provvedano patrimonializzazione dell’impresa, per un importo compreso tra 25.000 e 300.000 euro, tramite finanziamento bancario.

La Camera di Commercio di Milano, ha pubblicato il bando che stabilisce la concessione di contributi in conto interessi con l’obiettivo di sostenere le operazioni di patrimonializzazione aziendale.

Possono beneficiare dei finanziamenti agevolati con abbattimento tassi le PMI che, a partire dal 31 maggio 2011 e fino al 31 maggio 2012, deliberino e provvedano, per un importo compreso tra 25.000 e 300.000 euro alla realizzazione di una delle seguenti operazioni volte all’incremento del Patrimonio Netto:

1) Aumento di capitale sociale
L’aumento deve essere deliberato e sottoscritto per intero alla data di presentazione della domanda. Il versamento deve essere effettuato entro 6 mesi dalla data di presentazione della domanda di contributo e comunque entro il 31 luglio 2012.

2) Versamento dei soci in conto capitale
Il versamento deve essere deliberato prima della richiesta del finanziamento all’istituto di credito. I fondi in tal modo vincolati non potranno essere utilizzati per tutto il periodo di durata del finanziamento parallelo concesso, salvo incorporazione nel capitale sociale, o esplicita autorizzazione di Banca, Cooperativa garante e Camera di Commercio pena la revoca del contributo.

3) Finanziamento soci
Il finanziamento soci deve essere effettuato prima della richiesta del finanziamento all’istituto di credito. Il verbale di assemblea che delibera il finanziamento soci deve prevedere l’esplicito vincolo di restituzione del finanziamento solo dopo aver regolarmente completato il rimborso del finanziamento bancario connesso.

La domanda di adesione all’iniziativa deve essere presentata, entro il 31 luglio 2012, attraverso il confidi garante.
I benefici consistono nell’abbattimento del costo di ciascun finanziamento, secondo le seguenti modalità:
– per la parte di spesa fino a 100.000,00 euro: abbattimento totale;
– per la parte di spesa da 100.000,01 fino a 200.000,00 euro: abbattimento di 2 punti;
– per la parte di spesa da 200.000,01 fino a 300.000,00 euro: abbattimento di 1,00 punto.

Rif.: Camera di Commercio di Milano.

Nuove cooperative: in arrivo finanziamenti agevolati

Un plafond di finanziamenti agevolati, per la nascita di nuove cooperative o per il rifinanziamento di quelle operative da meno di 36 mesi è stato promosso da Legacoop, Coopfond, UGF Banca e il sistema dei Confidi.

Potranno ricevere gli aiuti le cooperative di tutti i settori e territori, di nuova costituzione o che siano state costituite al massimo da 36 mesi, purché non abbiano superato i 200.000 euro di fatturato.

Il sostegno previsto dal progetto consiste in finanziamenti a medio termine erogati a fronte di investimenti e finanziamenti a breve per il circolante. L’importo massimo previsto è pari a 100.000 euro per ogni cooperativa.

Tutta la fase istruttoria sarà seguita da Confidi e UGF Banca.

Made in Lombardy, 2 milioni per le imprese del settore manufatturiero

Finanziamenti alle imprese di ogni dimensione appartenenti al settore manifatturiero sono disponibili con i fondi del bando “Made in Lombardy”. Tali finanziamenti possono coprire fino al 100% del programma di investimento e vanno da 200.000 euro fino ad un massimo di 2 milioni di euro, con rimborso fino a 10 anni. Non sono richieste garanzie reali.

Ma qual è lo scopo di Made in Lombardy? Finanziare progetti di investimento volti a:

  • sviluppo competitivo,
  • ricerca e innovazione,
  • ammodernamento finalizzato all’innovazione di processo o di prodotto.
  • Le spese considerate ammissibili:
  • costi per impianti, macchinari, strumenti e attrezzature purché direttamente connessi all’attività di ricerca e sviluppo o alla produzione di nuovi prodotti;
  • spese di deposito, conferma, acquisto di brevetti, licenze e know-how;
  • costi del personale di ricerca e sviluppo, del personale tecnico e di altro personale ausiliario, per le attività di ricerca e sviluppo svolte a valere sul programma di investimento;
  • spese di deposito, conferma, acquisto di brevetti, licenze e know-how;
  • costi dei servizi di consulenza utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca;
  • costi per materie prime e componenti da impiegare nella fase di prototipazione,
  • sperimentazione e collaudo del prodotto/processo sino ad un massimo del 5% del costo del programma di investimento ammesso;
  • spese generali ed altri costi di esercizio sino ad un massimo del 10% del costo del programma di investimento ammesso;
  • opere murarie ed impiantistiche per ristrutturazione ed ampliamento di fabbricati già esistenti entro il limite del 25% della spesa ammissibile sul programma di investimento.