Quando comunicare il codice Iban all’Agenzia delle entrate?

I contribuenti che hanno il sostituto di imposta, ad esempio i lavoratori dipendenti e i pensionati, ricevono da questi gli eventuali rimborsi a carico dell’Agenzia dell’entrate, ma cosa succede a chi invece non ha il sostituto di imposta? In questo caso è necessario comunicare il codice Iban per l’accredito, ecco come fare.

Come comunicare il codice Iban all’Agenzia delle entrate

Comunicare il codice Iban all’Agenzia delle entrate è molto semplice, infatti non occorre recarsi presso gli uffici territoriali, ma basta seguire la procedura online. L’attività preliminare da compiere è registrarsi ai servizi online messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, in particolare sul sito Fisconline oppure Entratel. All’atto della registrazione si riceve un codice Pin da utilizzare per i successivi accessi.

Una volta effettuata la registrazione per poter fornire i dati in modo da ricevere sul proprio conto corrente i rimborsi dell’Agenzia è necessario indicare:

  • il codice Iban del conto corrente sul quale si vogliono ricevere i rimborsi;
  • Codice BIC/SWIFT
  • PIN dell’azienda, per le operazioni che riguardano tutte le tipologie società.

La comunicazione del codice Iban è una procedura molto semplice, infatti non è necessario scaricare software particolari, tutto può essere fatto semplicemente accedendo al sito. Il sito è diviso in macro-aree, per poter procedere è necessario andare alla voce “rimborsi”. Accedendo a tale sezione ci sono ulteriori 5 voci tra cui selezionare: basta scegliere al prima, cioè “Accredito rimborso su conto corrente”.

Il codice Iban per poter essere inserito deve avere determinate caratteristiche, in particolare deve essere intestato o cointestato al soggetto beneficiario del rimborso.

Come chiedere il rimborso con il codice Iban

Effettuato l’inserimento del codice Iban per procedere alla richiesta di rimborso con accredito occorre selezionare la voce “Accedi alla Richiesta di accredito su conto corrente”.

Visto il sistema di sicurezza messo a punto dall’Agenzia delle entrate, una volta inserita la richiesta occorre confermarla, l’utente potrà quindi vedere il riepilogo ed effettuare, dopo il controllo, la conferma definitiva inserendo anche il codice Pin.

Occorre ricordare che persone fisiche e titolari di partita Iva devono inserire lo stesso codice Pin utilizzato per l’accesso ai servizi online, mentre le società devono inserire il Pin dell’azienda, diverso da quello utilizzato per l’accesso al sito. In questo caso l’accesso al sito avviene con il Pin del rappresentante legale, mentre la richiesta di rimborso con il codice Pin della società.

Leggi anche: Rimborsi Agenzia delle Entrate per i deceduti a chi spettano? Si ereditano?

Fisco: differenza tra compensazione orizzontale e verticale. Guida

Quando effettuiamo dichiarazioni fiscali possono maturare dei crediti fiscali, gli stessi possono essere riscossi sotto forma di rimborsi, oppure utilizzati in compensazione. In alcuni casi è la legge a determinare se si può optare tra questi due strumenti o deve essere utilizzato uno dei due. Questo strumento consente di ridurre gli importi fiscali da versare attraverso i crediti vantati nei confronti del fisco e può essere orizzontale o verticale.  Quali sono le differenze tra compensazione orizzontale e verticale?

Differenza tra compensazione orizzontale e verticale

La compensazione verticale viene anche definita interna e prevede la possibilità di compensare il credito generato da una determinata imposta (ad esempio per effetto di detrazioni, deduzioni o rettifiche anche spalmate su più anni di imposta) con un debito fiscale della stessa natura. Ad esempio un credito Iva viene compensato con un debito Iva.

La compensazione orizzontale è invece più ampia e permette di compensare un credito fiscale anche con imposta di diversa natura, ad esempio un credito Iva può essere compensato con un debito generato da altra imposta come l’Ires o addirittura con debiti di natura previdenziale.

Caratteristiche e limiti della compensazione orizzontale

Naturalmente le compensazioni orizzontali sono più ampie e proprio per questo la legge stabilisce dei limiti. La di bilancio 2022 prevede che queste possano essere operate solo nel limite di 2 milioni di euro annui.

Nel caso in cui ci siano debiti iscritti a ruolo il cui termine di pagamento sia già scaduto è preclusa la compensazione orizzontale per importi superiori a 1500 euro. Infine, in caso di crediti superiori a 5.000 euro per ottenere tale beneficio è necessario il visto di conformità.

La compensazione orizzontale può inoltre essere effettuata solo a partire dal 10° giorno successivo alla presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito fiscale.

La compensazione orizzontale può avvenire esclusivamente con l’utilizzo del modello F24 presentato telematicamente attraverso i servizi Fisconline o Entratel. In caso di operazioni non regolari è prevista l’applicazione di una sanzione pari a 1.000 euro.

Cos’è Fisconline, il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, per gli adempimenti fiscali comodamente online, mette a disposizione dei contribuenti due canali telematici. Uno è Entratel, che è in prevalenza utilizzato dalle imprese, e l’altro è Fisconline che, invece, è un canale telematico utilizzato in prevalenza dai privati cittadini in qualità di persone fisiche. Vediamo allora, nel dettaglio, di capire cos’è Fisconline, il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate, e soprattutto come si accede e come funziona.

Come si accede al servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate Fisconline

L’accesso al canale telematico Fisconline è possibile solo tramite le credenziali. Ovverosia, per le persone fisiche residenti in Italia, muniti di SPID, che è il Sistema Pubblico di Identià Digitale. Con la Carta di Identità Elettronica (CIE) e con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Inoltre, Fisconline è accessibile tramite le credenziali sia ai cittadini italiani che sono residenti all’estero, sia alle società ed ai soggetti che sono diversi dalle persone fisiche. Ma a patto che, si legge sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, si tratta di contribuenti che, diversi dalle persone fisiche, presentano la dichiarazione dei sostituti d’imposta per un numero massimo di 20 soggetti percipienti.

Cosa si può fare grazie a Fisconline, dal pagamento delle tasse alle fatture

Avere le credenziali di accesso a Fisconline, per un privato cittadino e per una micro e piccola impresa, significa poter assolvere a tutti gli obblighi fiscali senza mai doversi recare sul territorio in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate. E questo anche perché, tra l’altro, per la stragrande maggioranza degli adempimenti fiscali l’accesso al canale telematico del Fisco è obbligatorio.

In quanto quasi sempre non è più ammesso, per esempio, il pagamento delle tasse con i moduli cartacei. E lo stesso dicasi pure per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi. In più, grazie alle credenziali di Fisconline i contribuenti possono accedere, per le fatture elettroniche, pure al portale ‘Fatture e Corrispettivi‘ dell’Agenzia delle Entrate.

Da Fisconline alla gestione di tutto il ciclo della fatturazione elettronica

Questo significa che la persona fisica o la piccola impresa, che è titolare di partita IVA, grazie all’accesso a Fisconline, dal portale ‘Fatture e Corrispettivi’, dopo l’accesso tramite le credenziali, può generare, può trasmettere e può ricevere le fatture elettroniche attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) che è gestito dall’Agenzia delle Entrate.

F24: chi può presentarlo cartaceo?

Con una circolare, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di utili delucidazioni riguardanti la presentazione dell’F24 per via telematica e in quali casi è possibile presentare la vecchia presentazione cartacea.

Vanno presentati obbligatoriamente per via telematica i modelli F24 a saldo zero, quelli contenenti crediti utilizzati in compensazione, con saldo finale maggiore di zero, oppure i modelli F24 con saldo superiore a mille euro.
Gli F24 a saldo zero possono essere presentati direttamente dal contribuente tramite i servizi F24 web o F24 online delle Entrate o attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel, oppure chiedere l‘aiuto di un intermediario abilitato.

Chi presenta, invece, F24 con crediti in compensazione e saldo finale maggiore di zero o con saldo superiore a mille euro può avvalersi, oltre che dei servizi telematici delle Entrate, dei servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia.

I titolari di partite Iva saranno sempre tenuti ad utilizzare la modalità telematica in caso di versamento di imposte e contributi e compensazioni del credito IVA annuale per importi superiori a 5mila euro annui.

La possibilità di avvalersi del modello in forma cartacea sopravvive in presenza di modelli precompilati dall’ente impositore, con saldo finale superiore a mille euro; tale opzione è prevista anche per i soggetti non titolari di partita Iva, nel caso in cui debbano versare, senza utilizzo di crediti in compensazione, somme per un importo totale pari o inferiore a mille euro.

Vera MORETTI

I rimborsi dal Fisco arrivano con bonifico

Le imprese che dispongono di PEC riceveranno direttamente dall’Agenzia delle Entrate la segnalazione della possibilità di ottenere i rimborsi fiscali in accredito postale o bancario.

Nella comunicazione, il Fisco sollecita inoltre gli interessati a comunicare, a questo proposito, il proprio IBAN, per velocizzare i rimborsi stessi.
Tra i più urgenti e diffusi c’è quello relativo alla deducibilità Irap, sul costo del lavoro, che riguarda da vicino 70mila aziende.

Al loro indirizzo di Posta Elettronica Certificata, dunque, le aziende riceveranno la richiesta di consenso per accreditare le somme direttamente sul conto corrente.
Il vantaggio dell’accredito con procedura automatizzata è che i tempi sono molto più veloci, senza contare che la procedura non comporta aggravi per i contribuenti.

La nuova procedura di rimborso fiscale, in precedenza possibile solo per liquidazioni da dichiarazione dei redditi e contributo unificato, è stata da poco estesa a tutte le imposte dirette e indirette.
E’ possibile effettuare le comunicazione e richiedere il rimborso diretto in due modi:

  • per via telematica utilizzando i servizi web Fisconline e Entratel delle Entrate, dall’area riservata agli utenti registrati.
  • allo sportello recandosi presso gli uffici dell’Agenzia e presentando il modelloper la richiesta di accredito debitamente compilato.

In realtà, questa segnalazione non interessa solo le imprese ma anche i contribuenti che possono dunque comunicare il proprio Iban compilando il modello per le persone fisiche. In questo caso, i rimborsi potranno anche essere pagati in contanti presso qualsiasi ufficio postale purché l’importo sia inferiore a mille euro.
Diversamente, il rimborso può essere erogato tramite vaglia cambiario non trasferibile della Banca d’Italia.

Vera MORETTI

Prorogata la scadenza per l’aiuto alle aziende terremotate

I titolari di reddito di impresa colpiti dal terremoto del maggio scorso hanno due settimane in più per inviare all’Agenzia delle Entrate il modello che consente loro di accedere al finanziamento, garantito dallo Stato, per pagare tributi, contributi previdenziali e assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria sospesi in seguito al sisma.
La scadenza iniziale del 16 novembre è stata prorogata al 30 novembre.

Gli interessati, comunque, devono far avere ai loro finanziatori la ricevuta di trasmissione del modello all’Agenzia e l’autocertificazione che attesta il possesso dei requisiti tra il 19 e 30 novembre.

Per coloro che hanno chiesto un finanziamento inferiore rispetto all’effettivo fabbisogno, c’è la possibilità di inviare, anche dopo la scadenza del 30 novembre, una nuova comunicazione che sostituisce integralmente la precedente rivelatasi sottostimata.
In questo caso, la certificazione da consegnare alla finanziaria, comprensiva di ricevuta di trasmissione e autocertificazione, deve essere presentata entro il 16 del mese precedente a quello in cui si intende disporre delle maggiori somme.
Infine, vengono sostituite le istruzioni per la compilazione del modello: fanno fede quelle contenute nell’allegato al provvedimento di modifica.

E’ possibile inviare la documentazione per via telematica: a questo proposito, è disponibile online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il pacchetto informatico che gli interessati, imprenditori o intermediari autorizzati, dovranno utilizzare per l’invio entro il 30 novembre o più tardi, se si tratta di rivedere l‘ammontare del fabbisogno.
Per scaricare la procedura occorre registrarsi ai servizi telematici dell’Amministrazione Fisconline o Entratel.

Nel caso non si usufruisse del pacchetto informatico messo a disposizione dall’Amministrazione, occorre accertare la conformità dei dati inseriti con le istruzioni dell’Agenzia.
La verifica va effettuata con l’apposita procedura di controllo, disponibile online, in grado di segnalare all’istante le eventuali difformità rispetto ai criteri prescritti.
Una comunicazione di avvenuta presentazione assicurerà il contribuente sulla corretta acquisizione del modello da parte dell’Agenzia, in caso contrario il sistema produrrà un messaggio di scarto.

Gli utenti di Fisconline possono visualizzare e stampare la nota direttamente dal sito web, mentre quelli di Entratel devono scaricare il file con le ricevute sul proprio computer ed elaborarlo con l’applicazione Entratel.

Vera MORETTI

Fisconline: le tasse 2.0

Le tasse si pagano con un click. Registrare un contratto di affitto, visualizzare versamenti e atti, pagare le imposte, inviare la dichiarazione dei redditi, da oggi è più semplice e a portata di mouse. Grazie ai nuovi servizi offerti dal sito www.agenziaentrate.gov.it, il fisco diventa 2.0.

Ma come si usufruisce dei servizi messi a disposizione da Fisconline?
Destinatari dell’iniziativa sono tutti i cittadini italiani, anche residenti all’estero. Per accedere alle funzione del sito occorre essere muniti di un Pincode, che è possibile richiedere:

  • online, collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, e seguendo il percorso “Servizi online > Servizi con registrazione”, che consente di scaricare la domanda di abilitazione.
  • per telefono, al numero 848.800.444, selezionando il servizio di assistenza automatico. Le ultime 6 cifre del Pin e la password per il primo accesso saranno recapitate per posta entro 15 giorni dalla richiesta.
  • presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è a disposizione inoltre una brochure che spiega le principali funzionalità del servizio. Grazie a Fisconline da oggi pagare online imposte, tasse e contributi con il modello F24, inviare la dichiarazione dei redditi,  registrare un contratto d’affitto, scegliere la cedolare secca, comunicare le proprie coordinate bancarie per l’accredito dei rimborsi,- ottenere le ricevute telematiche della documentazione inviata, trasmettere istanze, inviare la domanda di definizione delle liti fiscali pendenti di importo fino a 20.000 euro.

Se invece vi occorre raccogliere informazioni, Fisconline vi aiuta consentendovi di consultare ogni volta vogliate la dichiarazione fiscale, i dati catastali degli immobili, i versamenti eseguiti e gli atti registrati.

Per chi ancora non possiede un Pincode, sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono a dispozione alcuni servizi free come il calcolo dell’importo del bollo dell’auto inserendo la targa, o della potenza del veicolo, o ancora verificare la regolarità dei contrassegni telematici, controllare gli importi per la tassazione degli atti giudiziari, verificare la validità di codici fiscali e partite Iva comunitarie. Da oggi il Fisco diventa più leggero, ma solo per le code!