Concorso per giovani giornalisti: scopri Youth4Regions

Sei un giovane giornalista o frequenti la scuola di giornalismo? Per te dall’Unione Europea arriva un’importante possibilità: il concorso Youth4Regions.

Cos’è Youth4Regions?

Youth4Regions è un bando dell’Unione Europea rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni che offre l’opportunità a studenti di giornalismo e ai giovani giornalisti di avere un’esperienza importante all’interno delle istituzioni europee. Non è la prima edizione del concorso, infatti lo stesso è nato nel 2017 con l’obiettivo di avvicinare i giovani giornalisti alle politiche europee e in particolare a quelle di coesione e sviluppo in modo che possano poi diffondere su larga scala le informazioni sui fondi europei.

Il bando è promosso dalla Dg Politica regionale e urbana della Commissione europea e prevede diverse tappe, la prima è la candidatura aperta dal giorno 11 aprile 2022 e fino all’11 luglio 2022. Solo successivamente a tale data si apre la seconda fase.

Come partecipare al concorso per giovani giornalisti Youth4Regions?

Per poter partecipare è necessario inviare un breve articolo compreso tra i 2.500-6.250 caratteri oppure un video dal contenuto giornalistico che illustrino progetto cofinanziato dal FESR (Fondo Europeo Sviluppo Rurale) o FC (Fondo di Coesione).

La selezione consentirà a 38 ragazzi di partecipare alla Settimana europea delle regioni, EU Region’s Week, in programma a Bruxelles dall’8 al 14 ottobre 2022. Le spese di vitto e alloggio saranno a carico della Commissione Europea.

Nel corso di questa settimana i ragazzi potranno seguire lezioni tenute da importanti giornalisti, potranno visitare le istituzioni dell’Unione Europea e partecipare a corsi di giornalismo sugli affari UE. I ragazzi, infine, parteciperanno al concorso premio Megalizzi — Niedzielski per aspiranti giornalisti, che verrà assegnato l’11 ottobre 2022.

Ricordiamo quindi che l’iscrizione al concorso per giovani giornalisti Youth4Regions deve avvenire entro il giorno 11 luglio, la commissione esaminatrice si riunirà il 29 luglio, mentre i vincitori saranno resi noti il giorno 15 agosto 2022.

Per il bando completo e per iscriverti segui il link https://ec.europa.eu/regional_policy/en/policy/communication/youth4regions 

Fondi Europei: il quadro di aiuti all’Italia 2021-2027. Quanti soldi avremo?

OpenCoesione il 14 aprile 2022 ha pubblicato il Quadro degli Aiuti Europei rientranti nella Politica di Coesione e diretti all’Italia. Vediamo come saranno ripartiti i fondi europei che arriveranno all’Italia nei prossimi anni.

Cos’è la Politica di Coesione

I prossimi anni saranno essenziali per la ripresa economica dell’Italia e già ora il governo è impegnato con la corretta gestione dei fondi del PNRR che potranno rappresentare la svolta per l’Italia. Proprio per questo il PNRR è stato  paragonato al piano Marshall che ha aiutato la ripresa dell’Italia nell’immediato dopo guerra. Per capire la ripartizione dei fondi è necessario partire da una breve disamina sulla Politica di Coesione. Si tratta di un quadro politico composto da centinaia di migliaia di progetti diretti ai vari Paesi dell’Unione Europea. Tali progetti ricevono aiuti attraverso i vari fondi. In particolare:

  • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) ;
  • FSE (Fondo Sociale Europeo);
  • Fondo di Coesione (destinato agli Stati Membri con un PIL inferiore al 90% della media del PIL europeo. In questa media non rientra però la Croazia).

L’obiettivo è ridurre il divario economico e sociale tra i vari Paesi dell’Unione Europea.

Fondi Europei: cosa prevede la politica di coesione 2021-2027

Il quadro di aiuti della Politica di Coesione 2021-2027 in favore dell’Italia comprende 148 miliardi e 70,3 milioni di euro. Di questi fondi la maggiore quota andrà alle Regioni del Sud Italia.

Come sono divisi i fondi europei destinati all’Italia?

  • 43,1 miliardi di fondi europei, nello specifico:
    – 42 miliardi e 179,6 milioni a valere su Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e Fondo per una transizione giusta (JTF)
    – 947,7 milioni per i Programmi di cooperazione europea (Interreg)
  • 32,4 miliardi di cofinanziamento nazionale ai PON (programmi operativi nazionali) e ai POR (programmi operativi regionali)

  • 299,3 milioni di cofinanziamento nazionale ai Programmi Interreg

  • 5,2 miliardi per i Programmi operativi complementari

  • 66,8 miliardi per i Piani di sviluppo e coesione finanziati dal FSC 2021-2027 .

Ulteriori Fondi europei destinati all’Italia

Nel frattempo sono stati avviati i negoziati tra Roma e Bruxelles per l’accordo sul partenariato relativo ai fondi 2021-2027. Negli accordi rientra anche il nuovo fondo FEAMPA, Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura che ha una copertura totale di 987,2 milioni, di cui 518,2 milioni di fondi europei mentre la rimanente parte sarà a carico dell’Italia.

Deve essere sottolineato che nei fondi ora visti non rientrano i React Eu, si tratta di 14,4 miliardi contabilizzati nel ciclo 2014-2020. Inoltre ai Fondi Europei devono essere aggiunte ulteriori risorse di 30,6 miliardi del Fondo complementare al PNRR.

Per la PAC ( politica Agricola Comune) l’Italia riceverà invece 27,9 miliardi per il periodo intercorrente tra il 2021 e il 2027, rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea siamo quarti dopo Francia, Spagna e Germania.

Per conoscerere cosa prevede la PAC, leggi l’articolo: Aziende agricole: reso noto il Piano Strategico Nazionale per la PAC

Allo sviluppo rurale (fondi FEASR) saranno invece destinate risorse per 748 milioni di euro, in questo caso riceveranno maggiori quote la Francia e la Polonia.

Fare impresa: come reperire fondi tra investitori e bandi

Nell’aprire o nel fare impresa, l’imprenditore ha necessità di trovare investitori e finanziamenti per portare avanti la propria attività. In questo senso, la liquidità è la parte essenziale per mettere in moto l’attività imprenditoriale. Può capitare, tuttavia, che questa liquidità manchi e ottenere un finanziamento può rivelarsi impresa tutt’altro che semplice.

Primi sostegni al progetto di impresa: familiari e amici

Concretamente, un imprenditore potrebbe avere il progetto di aprire un’impresa. Oppure ha già un’impresa ma vuole finanziare un’idea per espandere il proprio business. Il primo passo potrebbe essere quello di chiedere un sostegno a familiari e amici che potrebbero richiedere zero requisiti e garanzie. Ma non sempre si ha la possibilità di attingere ai risparmi delle persone vicine. In questa situazione è necessario ricorrere a investitori e fondi, con caratteristiche diverse tra loro. Non sempre è difficile entrare in contatto con gli investitori o ottenere un finanziamento: basta avere la giusta idea e intraprendere la strada migliore.

Incubatori e acceleratori per gli strumenti base del fare impresa

Se proprio non si vuole o non si riesce a ottenere il tradizionale prestito della banca, gli incubatori d’impresa e gli acceleratori potrebbero rappresentare una buona soluzione quando si è alle prime armi con il fare impresa. L’imprenditore viene messo nelle condizioni di portare avanti il proprio progetto entrando in quello che può essere considerato un network. In questa rete è possibile avere formazione e assistenza tecnica nel fare impresa, soprattutto per chi è alle prime esperienze. Ma gli incubatori permettono anche di arrivare ai finanziamenti, anche se di importo limitato. Per un’idea di business più articolata, tuttavia, può essere necessario perseguire altre strade, come quella dei Business Angel.

Affidarsi all’esperienza e all’investimento di un imprenditore: il Business Angel

Il ricorso ai Business Angel è già una possibilità più sofisticata del fare impresa. Si entra in contatto con veri e propri “angeli custodi” della propria idea, del proprio progetto, per arrivare a un modello più dichiarato di business. Se l’idea è particolarmente allettante, con basi solide, il Business Angel potrebbe decidere di investire per sfruttare le potenzialità di nascita e di crescita degli affari connessi all’idea stessa. Solitamente, la situazione per la quale si ricorra alla figura del Business Angel è quella di richiedere un sostegno ad altri imprenditori che lavorano nello stesso settore o in un altro attinente del richiedente. Ricorrere al Business Angel è pertanto una strategia che potrebbe dare risultati non solo finanziari, ma anche di gestione della nuova attività per il semplice fatto di rivolgersi a professionisti esperti e navigati.

Piattaforme di finanziatori, il Crowdfunding

Il Business Angel dunque potrebbe rappresentare il primo finanziatore per il soggetto che ha un’idea e che vuole tradurla in impresa, oppure per l’impresa già esistente che volesse aumentare il proprio business. Ma a questi obiettivi arrivano anche le piattaforme di finanziatori, ovvero i Crowdfunding. Si tratta, in questo caso, di più persone che investono per realizzare un progetto. È possibile ricorrere al Crowdfunding mediante apposite piattaforme web che sono facilmente rintracciabili facendo una ricerca su Google.

Consigli per avere finanziamenti con il Crowdfunding

Solitamente, chi fa parte del Crowdfunding è un finanziatore ma è anche un investitore. Ovvero dall’attività di sostegno alle imprese nascenti, alle start up o alle idee in corso d’opera, vorrebbe ricavare il proprio margine di guadagno. E, dunque, è necessario che la propria idea venga scelta dagli investitori tra le tante che arrivano a essere presentate continuamente. È opportuno, dunque, presentare la propria idea:

  • in maniera dettagliata, con tempi e obiettivi;
  • stabilire quale ricompensa concedere agli investitori;
  • scegliere accuratamente la piattaforma alla quale affidarsi, a seconda delle condizioni e delle differenti commissioni.

I Venture Capital per i finanziamenti ad alto livello di rischio

Rientrano tra i finanziatori di imprese e di idee progettuali anche i Venture Capital. Si tratta di uomini d’affari che investono con obiettivi ben determinati per lo sviluppo di prodotti o servizi innovativi o per risoluzione di problemi connessi ai cambi di proprietà o di trasformazione di aziende in grandi imprese quotate in borsa. Proprio per il tipo di copertura che offrono, i Venture Capital possono qualificarsi come finanziatori di idee ad alto rischio. E il rischio connesso all’attività richiede un iter di approvazione del progetto piuttosto complesso che si concretizza principalmente nella presentazione di un adeguato business plan.

Il ricorso ai bandi per fare impresa: Access to finance

Sono numerose poi le opportunità che offre l’Unione europea in fatto di finanziamenti alle imprese, sia per la loro nascita, sia per portare avanti un’idea innovativa, sostenibile e replicabile. Tuttavia, orientarsi e rimanere aggiornati tra i tanti bandi e finanziamenti messi a disposizione delle imprese potrebbe risultare un’attività davvero difficile. Una razionalizzazione delle tante opportunità è stata fatta dalla Commissione europea con il lancio di Access to Finance.

Finanziamenti europei, le opportunità per partecipare ai bandi e ricevere finanziamenti

Si tratta di un portale, tutto nuovo, dedicato ai finanziamenti dell’Unione europea che fornisce agli imprenditori e alle piccole e medie imprese informazioni dettagliate e semplici per accedere ai finanziamenti comunitari. Accedendo al portale, infatti, è possibile visionare i diversi programmi con i quali la Commissione europea finanzia i settori di attività, gli strumenti finanziari a tassi agevolati, i progetti, le iniziative e i concorsi già banditi. Tra i programmi che maggiormente sono alla portata delle imprese e degli imprenditori si segnalano Cosme e Horizon (l’ex Horizon 2020) che finanzieranno idee progettuali anche per il settennato 2021-2027. Ma anche in altri programmi è possibile ricercare strumenti di microfinanza, di garanzia del finanziamento, di condivisione del rischio e di prestiti erogati dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e dai fondi strutturali.

I fondi da ricercare sui portali delle Regioni

A proposito dei fondi strutturali, la maggior parte dei finanziamenti che la Commissione europea eroga a favore degli Stati membri passa per le Regioni e per le gli altri enti locali. In tutti i portali regionali è possibile trovare bandi per il finanziamento di imprese, per l’imprenditorialità femminile e per portare avanti idee progettuali che avvantaggino gli enti stessi e il territorio nel quale sono erogati i finanziamenti.