Annunci immobiliari sarà obbligatorio segnalare la classe energetica di consumo

Dal 1 gennaio 2012 è stato deciso che tutti gli annunci di vendita di edifici o singole unità immobiliari dovranno riportare la classe di “consumo” energetico come riportato nell’Attestato di Certificazione Energetica dell’Immobile (ACE). L’obbligo è stabilito dal decreto legislativo di recepimento della direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili, che a breve entrerà  in vigore.L’obbligo riguarderà anche annunci di affitto.

L’obbligo scatta solo qualora l’immobile possegga già l’ACE, saranno interessati quindi solo gli immobili costruiti recentemente o su cui si è  intervenuti con lavori recenti legati al risparmio energetico. In Italia, la prima regione ad adattarsi a quanto prescritto dalla direttiva europea è la Lombardia inserendo nella legge regionale n. 3/2011 affida alla Giunta regionale il compito di “ dettare le disposizioni per rendere obbligatoria la dichiarazione della classe e dell’indice di prestazione energetica dell’edificio o della singola unità abitativa in tutti gli annunci commerciali finalizzati alla relativa vendita o anche locazione”. La sanzione per chi non rispetta la norma va da mille a 5mila euro.

Mirko Zago

Domenica green convegno sulle energie rinnovabili a Udine

Se a luglio 2010 erano a quota 4.236 gli impianti fotovoltaici incentivati in Friuli Venezia Giulia (1 ogni 290 abitanti, per una potenza totale di 33.964 chilowatt), il 35% del “grazie” di questo parco solare diffuso é da dare agli impiantisti di Confartigianato Udine.

Sempre di più, infatti, sono le cifre che testimoniano la fiducia di famiglie ed imprese nelle fonti rinnovabili.

Per questo, lo stesso Confartigianato Udine, con il sostegno della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e il Caem (Consorzio artigiano energia e multiutility), ha deciso di organizzare una domenica green, ovvero un convegno alla Fiera di Udine nell’ambito di Casa Moderna, dal titolo “Diamoci un’alternativa! Il bello ed il conveniente delle energie solari”.

Se foste interessati a conoscere le ultime novità in fatto di incentivi, ottimi modelli di integrazione architettonica, suggerimenti per risparmiare sulla bolletta elettrica e per ottenere un finanziamento su misura’ per l’impianto di casa: sito

Paola Perfetti

22 milioni di euro per le fonti rinnovabili.

Roma, 17 feb. 10  – Nuovo impulso alla ricerca e all’innovazione applicate in campo energetico. La Direzione Generale per l’Energia Nucleare, le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica del Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti emanato un decreto che assegna 22 milioni di euro per il finanziamento di iniziative di ricerca nel settore dell’energia elettrica, a partire da quelle rinnovabili. “Si tratta di un ulteriore importante passo avanti, in linea con l’impegno di sostenere la ricerca sulle fonti rinnovabile e sull’efficienza delle reti elettriche, parte integrante del programma energetico del Governo Berlusconi”, ha detto Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, ricordando che “esso ha come obiettivo quello di assicurare sicurezza energetica, ridurre il costo dell’energia per i cittadini e le imprese, sviluppare fonti energetiche pulite. I risultati delle ricerche potranno essere utilizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti industriali e servizi a carattere innovativo”. Con un’ampia attività  istruttoria, che ha coinvolto anche l’Autorità di regolazione e la Cassa Conguaglio per il settore elettrico, sono state esaminate le 82 proposte di progetto avanzate da parte di imprese, enti di ricerca e università che hanno partecipato al bando di gara, emanato per individuare iniziative di ricerca per lo sviluppo non solo delle fonti rinnovabili, ma anche della rete di trasmissione e distribuzione e dell’innovazione tecnologica nel sistema elettrico. Con decreto direttoriale è stata approvata la graduatoria che ha assegnato 22 milioni di euro ai 26 migliori progetti selezionati, il cui finanziamento svilupperà investimenti complessivi per quasi 70 milioni di euro. L’impegno verso la ricerca e l’innovazione consegue così un ulteriore risultato. I risultati delle ricerche potranno essere utilizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti industriali e servizi a carattere innovativo.