L’Italia vuole le energie rinnovabili

Si è concluso in questi giorni ZeroEmission Rome 2011, manifestazione che ha tenuto banco presso la Fiera di Roma, all’interno della quale si è svolto il convegno Le città solari: rinnovabili, bioedilizia e smart cities, la sfida della nuova economia.

Ciò che è emerso, e che in effetti si presagiva, è un atteggiamento favorevole da parte degli italiani nei confronti delle energie rinnovabili, accompagnato da una sempre maggiore conoscenza di fotovoltaico, eolico, Conto Energia e bioedilizia.
Quello che, invece, non cresce di pari passo con i desideri della popolazione è la volontà della classe politica di considerare, per un futuro migliore, l’utilizzo del solare e di altri tipi di energie “verdi”.

Ma la situazione in Italia non è così pessimistica se, come dice Antonio Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde :”L’Italia quest’anno e’ stato il primo Paese al mondo per energia solare installata e il Conto Energia italiano e’ stato studiato anche dalla California. Molto resta però ancora da fare per favorire questo comparto che, oltre a essere poco compreso da chi ha responsabilità politiche, viene tutelato in modo insufficiente anche da Confindustria, troppo ancorata a logiche vecchie e superate“.

Non è solo il fotovoltaico ad offrire dati incoraggianti, perché la crescita, anche se non nelle stesse proporzioni, ha interessato anche il solare termico. In questo settore, infatti, l’Italia nel 2010 si è confermata, per il terzo anno consecutivo, il primo paese europeo per installazioni del solare termico, con ben 400mila metri quadri di collettori e un volume d’affari di 500 milioni di euro.

A fronte, dunque, di questi risultati, gli obiettivi per il futuro si prevedono ancora più importanti ed ambiziosi ma, per fare ciò, occorre che vengano rimosse le incertezze normative e che le aziende facciano di più per cambiare passo e cogliere le nuove opportunità tecnologiche in grado di garantire lo sviluppo di questo settore in continua evoluzione.

Vera Moretti

2013: Italia leader nel settore fotovoltaico

C’è chi predice la fine del mondo, il 21 dicembre 2012, e chi invece, in maniera molto più realistica, fa previsioni sul futuro dell’energia rinnovabile in Italia. E il 2013 sembra confermarsi l’anno in cui l’Italia potrebbe diventare il primo paese in Europa leader nella produzione di energia fotovoltaica. In quel momento sarà possibile produrre un determinato quantitativo di energia elettrica da fonte rinnovabile allo stesso costo di produzione dello stesso quantitativo di energia elettrica da fonte convenzionale. Lo afferma il rapporto annuale l’European Photovoltaic Industrial Association, l’associazione europea dell’industria fotovoltaica (Epia), che ha preso in considerazione le performance energetiche di cinque paesi europei (Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Spagna) concludendo che il comparto è in grado di giungere alla piena competitività con le altri fonti di elettricità entro il 2020, tagliando di oltre il 50% i prezzi attuali.

Il documento dell’associazione mette a confronto il costo reale della produzione di energia elettrica fotovoltaica con quello di altre fonti di energia nel prossimo decennio rivelando quali siano le giuste condizioni normative e di mercato per centrare la meta. Già oggi, secondo l‘Epia, l’elettricità solare è più conveniente di quanto molti pensino e andrà sempre meglio nei prossimi anni grazie all‘innovazione tecnologia in costante miglioramento e alle economie di scala. Il costo di produzione di energia elettrica fotovoltaica in Europa potrebbe diminuire dalla media di 0,16-0,35 euro per kWh del 2010 a 0,08-0,18 euro per kWh nel 2020, a seconda delle dimensioni del sistema e il livello di irraggiamento. E se nel 2013 in Italia si potrebbe parlare di grid parity dinamica nel segmento commerciale, l’anno successivo si potrebbe raggiungere la competitività di generazione di valore che andrebbe a raggiungere i rimanenti mercati selezionati e tutti i tipi di impianti entro il 2020. Allo stato attuale l’industria fotovoltaica dipende ancora dal sostegno governativo e da aiuti di stato ma, grazie allo sviluppo tecnologico, sarà in grado di poter contare sempre meno su sistemi di incentivazione a fondo perduto e arrivare alla graduale eliminazione dei regimi di tariffazione.

A.C.

Energia, crescono le rinnovabili

Il conto energia italiano si avvia verso i 10 Gigawatt. Secondo il contatore fotovoltaico del Gestore servizi energetici, sono oltre 264.400 gli impianti di energie rinnovabili in esercizio, per un totale di quasi 9.530 MW (Megawatt) installati. Sono 20.587 gli impianti entrati in esercizio con il Quarto conto energia. Con il Terzo conto energia sono stati raggiunti 37.127 impianti, per una potenza totale di 1.526.194 kW, mentre lo scatto si è avuto con il Secondo conto energia, grazie a cui risultano in esercizio 200.497 installazioni per un totale 6.691.694 kW. Gli impianti entrati in funzione nel Primo conto energia sono stati 5.734, per un totale di 163.878 kW.

La regione con il maggior numero di impianti è la Lombardia (oltre 35.900), seguita dal Veneto con quasi 33.400 impianti e dall’Emilia Romagna (oltre 22.823 impianti). Dal punto della potenza installata vince la Puglia, con più di 1.442 MW, seguita da Lombardia (oltre 910 MW) e Emilia (oltre 828 MW).

Emilia Romagna ai primi posti per produzione fotovoltaica

L’Emilia-Romagna si conferma anche nel primo semestre 2011 come una delle regioni fortemente interessate al  fotovoltaico con una potenza installata di 738,3 megawatt. Nella classifica nazionale si conferma terza preceduta da da Puglia (1.154,4 MW) e Lombardia (805,2 MW).

Anche per numero di impianti l’Emilia Romagna mantiene la stessa posizione con 21.530 installazioni conferma la posizione di fine 2010, dietro Lombardia (33.910 impianti) e Veneto (31.373). I dati sono stati diffusi da Gse, il Gestore sei servizi energetici.

Una curiosità: la potenza raggiunta dagli impianti attivi in regione sono pari a quanti prodotti dalla ex centrale nucleare di Caorso. Nel 2009 la potenza installata in regione era di 65 megawatt, passati a 223 MW a fine 2010, con un incremento in un anno del 246% arrivando così a produrre il 10,4% dell’intera energia solare italiana.

d.S.