Distinguersi negli accessori donna? Ecco il franchising Miss Roberta

Sono molti i marchi in franchising di abbigliamento e accessori, specialmente per la donna. Un settore che pare inflazionato e dove ritagliarsi importanti quote di mercato sembra tutt’altro che semplice.

Il modo migliore per farlo è distinguersi tra i vari marchi in franchising con l’originalità e la varietà della propria offerta. Va in questo senso l’idea del franchising Miss Roberta, grazie a quelli che, secondo l’azienda, sono i punti di forza di questa formula di franchising: “Conto vendita con marginalità costante anche durante i saldi. Un format originale e di grande impatto. Un prodotto giovane, di qualità a prezzi straordinari. Pluriennale esperienza nel settore. Una struttura efficiente e organizzata. Formazione in sede e addestramento operativo in negozio pilota. Pubblicità a livello nazionale”. 

Dettagli

Superficie media del punto vendita: da 80 a 100 mq

Bacino d’utenza: almeno 40mila abitanti

Investimento iniziale: da 32mila a 50mila euro

Fatturato medio annuo: da 320mila a 600mila euro

Fee d’ingresso: nessuna

Royalties: nessuna

Durata del contratto: 5 anni

Per maggiori informazioni: Miss Roberta/

Franchising, la riscossa di abbigliamento e ristorazione

Si avvicina l’appuntamento annuale con il Salone Franchising Milano (23 – 26 ottobre, Fiera Milano Rho Pero) e, come spesso accade, si comincia a fare il punto sull’andamento del settore, cercando di capire quali sono i filoni più dinamici da seguire.

Quello che è chiaro è che le difficoltà e l’evoluzione dell’economia italiana stanno favorendo sempre più forme di lavoro in proprio e di auto-imprenditorialità. Di questa tendenza beneficia, nel settore del commercio, la formula del franchising.

Aumentano infatti gli italiani che aprono punti vendita in affiliazione. Tra i settori preferiti, nei primi mesi del 2015, per aprire dei punti vendita in franchising, vi sono quello della ristorazione e quello dell’abbigliamento.

Una tendenza a cui prova a dare una spiegazione Antonio Fossati di RDS, che organizza il Salone Franchising insieme a Fiera Milano: “Il concetto vincente è quello della specializzazione, dunque funzionano le catene di ristorazione vegane, per celiaci, a chilometro zero, dedicate ai soli prodotti fritti o i ristoranti a tema come American Dinner. Oppure i negozi di abbigliamento specializzati come quelli per bambini, le camicerie, l’intimo e via dicendo”.

Il Salone Franchising Milano, oltre a essere luogo di incontri B2B tra franchisor e potenziali franchisee rappresenta anche un momento di formazione sul come entrare nel mondo del franchising.

Fontana: “Il franchising? Negli anni potrebbe svilupparsi ancora di più”

 

Dal 2008, anno della sua fondazione, aprireinfranchising.it convoglia sul sito un numero decisamente elevato di persone interessante ad avviare un’attività in franchising favorendo il contatto con i numerosi marchi iscritti al portale. Visti gli ultimi dati resi noti da Assofranchising sulla crescita della pratica, oggi abbiamo incontrato il responsabile commerciale del portale, Gabriele Fontana, per un nuovo punto di vista su questa formula di collaborazione tra imprenditori che negli ultimi anni ha risposto decisamente bene alla crisi economica.

Il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque anni del 5,5%. La formula del franchising può essere uno dei veri antidoti alla crisi?
La crisi ha colpito anche il settore del franchising limitandone lo sviluppo, questo significa che la crescita del 5,5% registrata è da considerarsi un dato fortemente positivo ma inferiore al potenziale che il mercato franchising potrebbe esprimere.
L’affiliazione ad un brand riconosciuto ha certamente un valore aggiunto nel combattere la crisi in quanto la casa madre forte dell’esperienza acquisita è in grado di indirizzare l’affiliato verso le migliori strategie di prezzo e di prodotto.

Quali sono i vantaggi nel scegliere l’avventura del franchising ?
Gli affiliati rispetto agli imprenditori indipendenti hanno diversi vantaggi che derivano dall’esperienza che il franchisor mette a loro disposizione. Il franchisee che aderisce ad un progetto solido e affermato. In generale la gestione di un negozio in franchising richiede meno risorse finanziarie poiché il franchisor offre sistemi di controllo di inventario e di gestione che possono ridurre i costi. Mentre il nuovo proprietario di un negozio indipendente deve imparare tutto i migliori franchising assistono l’affiliato nella gestione di tutti gli aspetti offrendo soluzioni ottimali.

E i rischi…?
I rischi sono minori di qualsiasi altra attività essendo il format già testato. I rischi possono essere quelli legati al dover fare impresa che come si sa non è mai una cosa completamente prevedibile a priori.

Per avviare un’attività in franchising che capitale mediamente si deve investire?
Gran parte delle offerte che prevedono un negozio fisico chiedono investimenti a partire dalle 25000€ chiavi in mano. Oggi si stanno affacciando sul mercato anche soluzioni corner o attività da portate avanti da casa propria senza necessità di un punto vendita.

Jacopo MARCHESANO

Bussoli: “Franchising? Pochi rischi, guadagno (quasi) sicuro”

 

Dopo l’interessante intervista di ieri a Luisa Barrameda, coordinatrice nazionale Federfranchising, in questa nostra settimana dedicata al mondo del franchising, oggi abbiamo incontrato il segretario generale di Assofranchising Italo Bussoli, anch’esso prodigo di consigli per i novizi del settore.

Dott. Bussoli, il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque anni del 5,5%. La formula del franchising può essere uno dei veri antidoti alla crisi?
Certamente e sin da quando la crisi è cominciata, oramai nel 2008, anche se da sempre il franchising si è contraddistinto per capacità e di tenuta e performance migliori sul mercato rispetto agli esercizi commerciali indipendenti. La crisi ha accentuato notevolmente questa differenza, rendendo ancor più evidente la marcia in più del franchising in periodi difficili come quelli attuali.

Quali sono i vantaggi nel scegliere l’avventura del franchising?
Dicevamo del minor rischio d’impresa, che però è bene ricordare che continua ad esserci. Altri elementi di vantaggio sono di sicuro la possibilità di intraprendere con alle spalle un’azienda, il franchisor, con una consolidata esperienza e un patrimonio di conoscenze tali da intervenire in aiuto del proprio affiliato, il franchisee, in tutte le problematiche inerenti all’apertura e poi alla gestione del punto vendita. Il franchising garantisce poi una visibilità e una riconoscibilità superiori, così come in reti più strutturate anche la possibilità di usufruire di economie di scala impensabili per il singolo esercizio commerciale di tipo stand-alone.

Per avviare un’attività in franchising che capitale mediamente si deve investire?
Varia molto a seconda dell’attività e del format. Si può partire anche con franchising da 10.000 € a crescere, ai quali ovviamente sono poi da aggiungere nel piano economico completo le consuete e imprescindibili spese di gestione come ad esempio l’affitto della location commerciale o il personale che però sono quantificabili anche qui a seconda dell’attività e della zona di competenza prescelte. Diciamo che tra i 10.000 e i 70.000€ si colloca il 70% dell’offerta.

In questo momento ci sono dei settori merceologici più appetibili di altri?
Il franchising è una formula distributiva trasversale a tutti i settori merceologici. Tra quelli “classici” si comportano bene l’abbigliamento e la ristorazione. Ci sono poi tanti settori nuovi o seminuovi che negli ultimi tempi hanno riscontrato un notevole incremento come le cliniche dentali o ancora il settore dei servizi auto.

Jacopo MARCHESANO

Barrameda: “Ecco perché il franchising funziona…”

 

Ad oggi, a detta di Luisa Barrameda, coordinatrice nazionale Federfranchising, “tentare” l’avventura del franchising può rivelarsi un colpo più che azzeccato per cercare almeno di aggirare la violenta crisi economica. Come già scritto ieri, nonostante i numeri di punti vendita siano rimasti sostanzialmente stabili, negli ultimi anni il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque è cresciuto notevolmente (+5,5%).

Dott.ssa Barrameda, il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque anni del 5,5%. La formula del franchising può essere uno dei veri antidoti alla crisi?
Il franchising, più di ogni altra formula d’impresa, è un sistema che ha in sé gli ingredienti giusti per reagire alla crisi: capacità innovative, logistica centralizzata, economie di scala, formazione e politiche di marketing mirate.
Il neoimprenditore si trova in tal modo ad aver un know-how da cui partire senza dispersione di energia di tempo per ricercare in proprio formule soddisfacenti e allo stesso tempo contare con il supporto del franchisor per affrontare al meglio la sua attività.Inoltre, le attività in franchising riescono a coniugare nuove soluzioni organizzative e innovative per la distribuzione di beni e di servizi che hanno consentito l’ammodernamento di un settore tradizionale come il commercio e la messa a punto di attività di servizi finora mai viste.

Quali sono i vantaggi nel scegliere l’avventura del franchising?
Il principale vantaggio deriva della notorietà del marchio, dall’esperienza e dal know-how del franchisor al quale il franchisee si lega con un contratto che gli permetterà di lavorare proficuamente fin dal primo giorno di apertura del suo punto vendita.
E’, comunque, indispensabile per il franchisee approfondire nei dettagli la conoscenza degli aspetti specifici dell’attività e verificare che quanto il franchisor offre sia in grado di soddisfare le sue esigenze o prospettive prima di aderire alla sua rete in franchising. Sarà proprio attraverso le informazioni che, per legge, il franchisor è tenuto a fornire al potenziale franchisee che quest’ultimo potrà usare le cautele necessarie con le quali decidere di aderire ad una rete in franchising piuttosto di un’altra.

Per avviare un’attività in franchising che capitale mediamente si deve investire?
L’investimento va in funzione del settore di attività scelto, in media l’investimento si aggira intorno ai 60 mila euro. Ci sono alcune attività che richiedono molto di più in particolar modo i marchi dove la superficie del locale e le attrezzature siano di rilievo. La nostra Federazione attraverso gli sportelli del credito presenti in tutte le sedi territoriali Confesercenti è accanto agli imprenditori per supportare le pratiche di accesso al credito ed accompagnarli nell’avvio della loro attività.

In questo momento ci sono dei settori merceologici più appetibili di altri?
Per quanto riguarda i settori che funzionano meglio, fino a qualche anno fa era il settore dell’abbigliamento. Oggi cresce invece il settore dei servizi e della ristorazione. Le nuove abitudini ed esigenze dei consumatori incidono pertanto nello sviluppo d’alcuni settori, senza genere di dubbi il settore che segnerà le nuove tendenze sarà quello dei servizi soprattutto alle persone.

Jacopo MARCHESANO