Fontana: “Il franchising? Negli anni potrebbe svilupparsi ancora di più”

 

Dal 2008, anno della sua fondazione, aprireinfranchising.it convoglia sul sito un numero decisamente elevato di persone interessante ad avviare un’attività in franchising favorendo il contatto con i numerosi marchi iscritti al portale. Visti gli ultimi dati resi noti da Assofranchising sulla crescita della pratica, oggi abbiamo incontrato il responsabile commerciale del portale, Gabriele Fontana, per un nuovo punto di vista su questa formula di collaborazione tra imprenditori che negli ultimi anni ha risposto decisamente bene alla crisi economica.

Il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque anni del 5,5%. La formula del franchising può essere uno dei veri antidoti alla crisi?
La crisi ha colpito anche il settore del franchising limitandone lo sviluppo, questo significa che la crescita del 5,5% registrata è da considerarsi un dato fortemente positivo ma inferiore al potenziale che il mercato franchising potrebbe esprimere.
L’affiliazione ad un brand riconosciuto ha certamente un valore aggiunto nel combattere la crisi in quanto la casa madre forte dell’esperienza acquisita è in grado di indirizzare l’affiliato verso le migliori strategie di prezzo e di prodotto.

Quali sono i vantaggi nel scegliere l’avventura del franchising ?
Gli affiliati rispetto agli imprenditori indipendenti hanno diversi vantaggi che derivano dall’esperienza che il franchisor mette a loro disposizione. Il franchisee che aderisce ad un progetto solido e affermato. In generale la gestione di un negozio in franchising richiede meno risorse finanziarie poiché il franchisor offre sistemi di controllo di inventario e di gestione che possono ridurre i costi. Mentre il nuovo proprietario di un negozio indipendente deve imparare tutto i migliori franchising assistono l’affiliato nella gestione di tutti gli aspetti offrendo soluzioni ottimali.

E i rischi…?
I rischi sono minori di qualsiasi altra attività essendo il format già testato. I rischi possono essere quelli legati al dover fare impresa che come si sa non è mai una cosa completamente prevedibile a priori.

Per avviare un’attività in franchising che capitale mediamente si deve investire?
Gran parte delle offerte che prevedono un negozio fisico chiedono investimenti a partire dalle 25000€ chiavi in mano. Oggi si stanno affacciando sul mercato anche soluzioni corner o attività da portate avanti da casa propria senza necessità di un punto vendita.

Jacopo MARCHESANO

Bussoli: “Franchising? Pochi rischi, guadagno (quasi) sicuro”

 

Dopo l’interessante intervista di ieri a Luisa Barrameda, coordinatrice nazionale Federfranchising, in questa nostra settimana dedicata al mondo del franchising, oggi abbiamo incontrato il segretario generale di Assofranchising Italo Bussoli, anch’esso prodigo di consigli per i novizi del settore.

Dott. Bussoli, il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque anni del 5,5%. La formula del franchising può essere uno dei veri antidoti alla crisi?
Certamente e sin da quando la crisi è cominciata, oramai nel 2008, anche se da sempre il franchising si è contraddistinto per capacità e di tenuta e performance migliori sul mercato rispetto agli esercizi commerciali indipendenti. La crisi ha accentuato notevolmente questa differenza, rendendo ancor più evidente la marcia in più del franchising in periodi difficili come quelli attuali.

Quali sono i vantaggi nel scegliere l’avventura del franchising?
Dicevamo del minor rischio d’impresa, che però è bene ricordare che continua ad esserci. Altri elementi di vantaggio sono di sicuro la possibilità di intraprendere con alle spalle un’azienda, il franchisor, con una consolidata esperienza e un patrimonio di conoscenze tali da intervenire in aiuto del proprio affiliato, il franchisee, in tutte le problematiche inerenti all’apertura e poi alla gestione del punto vendita. Il franchising garantisce poi una visibilità e una riconoscibilità superiori, così come in reti più strutturate anche la possibilità di usufruire di economie di scala impensabili per il singolo esercizio commerciale di tipo stand-alone.

Per avviare un’attività in franchising che capitale mediamente si deve investire?
Varia molto a seconda dell’attività e del format. Si può partire anche con franchising da 10.000 € a crescere, ai quali ovviamente sono poi da aggiungere nel piano economico completo le consuete e imprescindibili spese di gestione come ad esempio l’affitto della location commerciale o il personale che però sono quantificabili anche qui a seconda dell’attività e della zona di competenza prescelte. Diciamo che tra i 10.000 e i 70.000€ si colloca il 70% dell’offerta.

In questo momento ci sono dei settori merceologici più appetibili di altri?
Il franchising è una formula distributiva trasversale a tutti i settori merceologici. Tra quelli “classici” si comportano bene l’abbigliamento e la ristorazione. Ci sono poi tanti settori nuovi o seminuovi che negli ultimi tempi hanno riscontrato un notevole incremento come le cliniche dentali o ancora il settore dei servizi auto.

Jacopo MARCHESANO