Come sono tassati i premi e le vincite, dalle lotterie ai giochi di abilità

In Italia, sui premi e sulle vincite, nella generalità dei casi, occorre pagare le tasse. Precisamente, a titolo di imposta, una ritenuta alla fonte con le aliquote che possono variare in ragione della tipologia di gioco o di premio corrisposto.

Vediamo allora, nel dettaglio, come sono tassati in Italia i premi e le vincite, dalle lotterie ai giochi di abilità. Ed anche quali sono i casi in corrispondenza dei quali, invece, la ritenuta non è prevista in quanto è già compresa nel prelievo operato dallo Stato italiano.

Dalle lotterie ai giochi di abilità, ecco come sono tassati in Italia i premi e le vincite

Nel dettaglio, l’aliquota applicata per la ritenuta sui premi e sulle vincite varia in base alla tipologia. Questa, in particolare, è pari al 25% nella generalità dei casi, ma può scendere al 20%. E questo quando i premi assegnati per i giochi sono riconducibili a manifestazioni, a competizioni sportive ed a spettacoli radio-televisivi. Ma a patto che i potenziali vincitori dei premi, ovverosia i concorrenti, si sottopongano a prove che siano basate sulla casualità, sull’abilità o su entrambe.

La ritenuta, dal 25% al 20%, scende invece al 10% quando i premi sono riconducibili, a favore di enti e comitati di beneficenza, a lotterie, a tombole, a pesche ed a banchi di beneficenza autorizzati. Così come si legge inoltre sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, c’è un’altra aliquota, che è pari al 6% di ritenuta, e che riguarda alcuni premi e lotterie che, quando la vincita supera la soglia dei 500 euro, è soggetta a questo prelievo addizionale.

Quando la ritenuta sulle vincite e sui premi non è prevista, oppure è già compresa in altre imposte

Su come sono tassati i premi e le vincite, inoltre, c’è anche da dire che ci sono casi in corrispondenza dei quali la ritenuta non è prevista. In quanto magari questa è compresa in altre imposte. Per esempio, per le vincite pagate dalle case da gioco autorizzate la ritenuta non è prevista. In quanto questa risulta essere compresa nell’imposta sugli spettacoli.

Nessuna ritenuta è prevista pure per le vincite legate ai giochi di abilità ed a concorso dell’Unione nazionale incremento razze equine e del Comitato olimpico nazionale italiano. E questo perché, nella fattispecie, la ritenuta è compresa nell’imposta unica prevista dalle leggi vigenti. Così come non è applicata la ritenuta sui premi e sulle vincite dei giochi di Stato. Ovverosia, il lotto, i giochi di abilità, i concorsi a pronostico e le lotterie nazionali.

Un decreto contro i vizi degli italiani

E’ arrivato il decretone, ovvero il maxiprovvedimento che riguarda la sanità, predisposto dal ministro della Salute Renato Balduzzi e che dovrebbe essere presentato al Cdm il 31 agosto.

Tra le novità più evidenti, una maggiore severità che riguarda la vendita di alcool, che verrà tassato e non potrà essere acquistato da minorenni, pena una multa salata.

Provvedimenti anche per quanto riguarda videogiochi e videopoker, che non potranno essere installati nei pressi di scuole e ospedali. Nel dettaglio, non dovranno trovarsi entro 500 metri “da istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale, luoghi di culto”.

I minorenni sono sorvegliati speciali del decreto anche per quanto riguarda il fumo: multe da mille euro, che raddoppiano in caso di recidiva, “con la sospensione per tre mesi della licenza all’esercizio di attività” per chi vende sigarette ai minori di 18 anni.
I rivenditori, dunque, avranno l’obbligo di chiedere all’acquirente un documento di identità, “tranne nei casi in cui la maggiore età dell’acquirente sia manifesta”.

La salute dei cittadini passa sotto i raggi x della legge, anche quando riguarda il tempo libero. Che si decida di trascorrerlo in palestra o in piscina, poco importa: per tutti coloro che vorranno praticare uno sport non sarà più sufficiente il certificato di sana e robusta costituzione rilasciato dal proprio medico curante. Il documento da presentare dovrà essere redatto da un medico sportivo.

A “gestire” lo stile di via dei cittadini può, inoltre, intervenire il sindaco che, con un’ordinanza motivata, “può disporre, per una durata massima di 30 giorni, la chiusura ovvero la limitazione dell’orario di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, dei locali o, comunque, dei punti offerta dei giochi, nelle aree comunali interessate da rilevanti fenomeni di ludopatia”.
Il prefetto con ordinanza motivata “può disporre l’impignorabilità dei beni del soggetto affetto da gioco d’azzardo patologico”.

I malati del gioco, inoltre, verranno assistiti con cure e riabilitazione mirati per sconfiggere la dipendenza da gioco d’azzardo patologico.

E se la salute sta anche in quello che si mangia, e si beve, il decretone prevede una tassa su bibite analcoliche e superalcolici con zuccheri aggiunti ed edulcoranti, il cui ricavato sarà destinato “al finanziamento dell’adeguamento dei livelli essenziali di assistenza”.

Vera MORETTI

Lo Stato fa cassa: gettito Iva +6,7% e febbre da gioco per gli italiani

Tra gennaio-febbraio 2011 le entrate Iva sono state di 13.113 milioni di euro (+824 milioni di euro, pari al +6,7%): 10.467 milioni di euro (+212 milioni di euro, pari al +2,1%) derivano dalla tassazione degli scambi interni; 2.646 milioni di euro (+612 milioni di euro, pari al +30,1%) affluiscono dal prelievo delle importazioni.

E crescono più in generale le entrate nello stesso periodo: le entrate totali sono state pari a 58.674 milioni di euro (+2.148 milioni di euro) con un incremento del +3,8%).

Boom per i giochi: in due mesi entrano nelle casse dello Stato 2,2 mld di euro (+18,6%). E vola il lotto: +35,9%.

Laura LESEVRE