Gli stranieri salvano il turismo italiano

Dopo tre anni terribili di crisi, quest’estate gli stranieri sono tornati sulle spiagge e nelle città d’arte del Belpaese fornendo una boccata d’ossigeno alla nostra industria turistica. I dati forniti recentemente dall’Osservatorio Acquisti di CartaSi, relativi a giugno e luglio evidenziano una crescita delle spese effettuate con le proprie carte di credito pari al 4,2%.

A tirare la volata sono i russi (+19,2%) e la piccola pattuglia di turisti cinesi che pur “pesando” solo per l’1% delle spesa complessiva fa registrare un incremento del 34,7%. Bene anche gli americani (+3,1%) e i francesi (+2,1%) mentre sono in calo gli acquisti di tedeschi (-3,2%) brasiliani (-8%) e giapponesi (-11%).

“In giugno e luglio si è invertita la tendenza negativa”, conferma Giorgio Palmucci, presidente dell’ Associazione Italiana Confindustria Alberghi, che raccoglie le grandi catene nazionali e internazionali e circa 2 mila hotel tradizionali, “gli stranieri sono tornati sia nelle città d’arte sia nelle principali destinazioni balneari e montane. Certo, questo non compensa il calo delle presenze degli italiani ma contribuisce a mitigarlo”. Palmucci, inoltre, sottolinea che “se la riduzione c’è stata non si è tramutata nel crollo paventato”.

Il presidente di Confindustria Alberghi scrive a Mario Monti

Che le tasse, per il settore turistico, costituissero quest’anno una pericolosissima spada di Damocle, era risaputo, ma Giorgio Palmucci, presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, ha voluto lanciare un vero e proprio grido di allarme scrivendo direttamente a Mario Monti e a Vittorio Grilli, ministro dell’Economia, nonché all‘ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Siamo ben consapevoli del delicato equilibrio in cui si muove l’economia del nostro Paese, ma ci troviamo nella necessità di evidenziare la gravissima criticità che l’applicazione dell’IMU, nei livelli oggi fissati, sta creando alle aziende alberghiere“.

Ciò che Palmucci chiede in particolare, oltre alla revisione dell’Imu per il 2013, è anche la rateizzazione del saldo 2012 che sta mettendo in seria difficoltà le imprese, già in grosso affanno a causa della crisi dell‘intero comparto.
Per sensibilizzare ancora di più il Governo, infine, il presidente di Confindustria Alberghi ha invitato i propri soci sul territorio a presentare la stessa richiesta ad amministratori locali e Governo centrale.

Vera MORETTI