In Lazio e Veneto sottoscritti i protocolli tra INT e Entrate

All’accordo quadro nazionale siglato tra Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, e Riccardo Alemanno, presidente di INT, hanno fatto seguito i primi accordi territoriali, avvenuti nelle Direzioni Regionali di Lazio e Veneto.

I protocolli sono stati sottoscritti, per l’Agenzia, da Carlo Palumbo (Lazio) e Giovanni Achille Sanzò (Veneto) e da Piero Pierangelini (Lazio) ed Andrea Bognolo (Veneto) per INT.

Come per l’accordo nazionale, anche quelli territoriali mirano ad incrementare l’uso dei sistemi telematici per il disbrigo delle pratiche e sistemi potenziati sia per quanto riguarda il Civis sia per le comunicazioni tramite pec.
Non meno importante sarà la costituzione di osservatori per verificare l’andamento degli accordi stessi e l’esistenza di difficoltà operative al fine di migliorare gli strumenti di dialogo e confronto tra intermediari fiscali ed Amministrazione finanziaria.

Prossimamente saranno sottoscritti altri protocolli e il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi auspica che tutte le Regioni siano operative entro l’estate, al fine di incrementare la collaborazione con l’Agenzia delle Entrate che l’INT ha da sempre posto come priorità.

Vera MORETTI

Osservatorio sulle tre Venezie per migliorare i rapporti tra Entrate e Notariato

E’ stato appena siglato un accordo tra la Direzione Regionale Veneto dell’Agenzia delle Entrate e il Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie per la costituzione di un osservatorio sulle eventuali difformità operative nell’applicazione della normativa fiscale degli atti del registro.

Obiettivo dell’osservatorio è, prima di tutto, creare maggior scambio di informazioni al fine di migliorare le modalità operative dell’attività di registrazione degli atti, evitando così il sorgere di disfunzioni o irregolarità.
La collaborazione tra Amministrazione finanziaria e Notariato potrà garantire chiarezza ed equità nei rapporti con i contribuenti, soprattutto per ottimizzare la qualità dei servizi offerti rivolti ai cittadini.

Per rendere l’osservatorio sempre più efficiente e vicino alle esigenze degli utenti, verranno indette riunioni periodiche, attraverso le quali sarà, dunque, più semplice venire a capo degli eventuali problemi che si verificheranno, oltre a garantire la giusta applicazione delle norme su tutto il territorio e migliorare la tutela dei diritti dei contribuenti. In una parola, ciò che si cercherà di assicurare sarà la massima trasparenza.

Giulia Clarizio, presidente del Comitato interregionale dei consigli notarili delle tre Venezie, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di questo accordo. Si tratta di un’ulteriore opportunità per rafforzare la sinergia tra notariato locale e Agenzia delle Entrate e che produrrà effetti positivi nei confronti dei cittadini”.

A ribadire il concetto è intervenuto anche Giovanni Achille Sanzò, direttore delle Entrate del Veneto: “Con questo accordo abbiamo creato un interlocutore unico che raccoglie tutte le istanze del Veneto, attraverso cui potremo ottenere una completa omogeneità nelle interpretazioni della norma fiscale tra i notai e le Direzioni Provinciali delle Entrate in tutto il territorio regionale”.

d.S.

Altri sette comuni vicentini nel patto antievasione

Si aggiungono altri sette comuni della provincia di Vicenza in quello che è definito patto antievasione, volto ad individuare le modalità di collaborazione delle amministrazioni comunali all’attività di controllo fiscale.

La stipula del protocollo d’intesa, che comprende i comuni di Arsiero, Chiuppano, Malo, Piovene Rocchette, Velo D’Astico, Villaverla e Zanè, è avvenuta nella sede municipale di Thiene alla presenza dei rappresentanti dei comuni interessati e di Giovanni Achille Sanzò, Direttore Regionale del Veneto dell’Agenzia delle Entrate.

Le amministrazioni comunali si impegnano dunque ad inviare telematicamente alle Entrate informazioni che possano servire per l’accertamento dei tributi e l’individuazione di eventuali casi di evasione fiscale. Come corrispettivo riceveranno fino al 100% delle imposte recuperate e delle sanzioni.

I controlli fiscali a cui i comuni parteciperanno riguardano i seguenti ambiti:

  • commercio e professioni: soggetti che esercitano una attività economica senza partita Iva o che si qualificano come enti non profit svolgendo, tuttavia, lucrose attività commerciali;
  • urbanistica e territorio: contribuenti che hanno venduto aree edificabili senza dichiararne i proventi o che hanno partecipato ad abusivismi edilizi sia di tipo residenziale che industriale;
  • proprietà edilizia e patrimonio immobiliare: proprietari che non dichiarano seconde, terze case, che affittano appartamenti senza registrare i contratti o che omettono dichiarazioni Imu o Tarsu;
  • residenze fittizie all’estero: soggetti che dichiarano di risiedere all’estero ma di fatto continuano a mantenere i loro interessi familiari ed economici in loco;
  • disponibilità di beni indicativi di capacità economica: contribuenti che possiedono una quantità di beni economicamente rilevanti non coerenti con i redditi dichiarati.

Sanzò ha dichiarato: “Perché siano davvero efficaci per il recupero dell’evasione fiscale ed il presidio del territorio è importante che questi accordi vengano sottoscritti non solo con i comuni capoluogo, ma si estendano anche ai comuni della provincia,. Per questo, oggi, siamo particolarmente soddisfatti del successo che il patto antievasione ha riscosso tra le amministrazioni comunali della provincia di Vicenza” .

Vera MORETTI