Per le operazioni intracomunitarie necessaria l’autorizzazione.

Il Governo, con il D.L. n. 78 del 31/5/2010 (pubblicato nella G.U. n. 125 del 31/5/2010, S.O. n. 114/L), ha dato il via libera alla c.d. manovra correttiva, con l’obiettivo annunciato di ottenere maggior stabilità finanziaria viste le attuali difficoltà economiche del Paese. Fra le varie novità, sono state apportate delle modifiche per coloro i quali intendono aprire una ditta o costituire una società. Tali soggetti infatti, qualora intendano effettuare operazioni con soggetti UE, devono comunicarne l’intenzione nella denuncia di inizio attività, presentata ai sensi dell’art. 35, D.P.R. 633/1972. Successivamente, entro 30 giorni dall’attribuzione della partita IVA, l’Ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate potrà può negare la facoltà di compiere operazioni intracomunitarie.

Prossimamente, un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate individuerà le modalità di diniego o revoca. Restano da definire anche eventuali obblighi di comunicazione per chi già opera con altri Paesi UE.

Infine, verrà istituita una banca dati dei contribuenti che operano in ambito intracomunitario, il tutto al fine di contrastare le frodi IVA.

Dott. Mauro Michelini

22 milioni di euro per le fonti rinnovabili.

Roma, 17 feb. 10  – Nuovo impulso alla ricerca e all’innovazione applicate in campo energetico. La Direzione Generale per l’Energia Nucleare, le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica del Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti emanato un decreto che assegna 22 milioni di euro per il finanziamento di iniziative di ricerca nel settore dell’energia elettrica, a partire da quelle rinnovabili. “Si tratta di un ulteriore importante passo avanti, in linea con l’impegno di sostenere la ricerca sulle fonti rinnovabile e sull’efficienza delle reti elettriche, parte integrante del programma energetico del Governo Berlusconi”, ha detto Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, ricordando che “esso ha come obiettivo quello di assicurare sicurezza energetica, ridurre il costo dell’energia per i cittadini e le imprese, sviluppare fonti energetiche pulite. I risultati delle ricerche potranno essere utilizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti industriali e servizi a carattere innovativo”. Con un’ampia attività  istruttoria, che ha coinvolto anche l’Autorità di regolazione e la Cassa Conguaglio per il settore elettrico, sono state esaminate le 82 proposte di progetto avanzate da parte di imprese, enti di ricerca e università che hanno partecipato al bando di gara, emanato per individuare iniziative di ricerca per lo sviluppo non solo delle fonti rinnovabili, ma anche della rete di trasmissione e distribuzione e dell’innovazione tecnologica nel sistema elettrico. Con decreto direttoriale è stata approvata la graduatoria che ha assegnato 22 milioni di euro ai 26 migliori progetti selezionati, il cui finanziamento svilupperà investimenti complessivi per quasi 70 milioni di euro. L’impegno verso la ricerca e l’innovazione consegue così un ulteriore risultato. I risultati delle ricerche potranno essere utilizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti industriali e servizi a carattere innovativo.