Titolare di una sala slot machine rapinato

Rapina nella notte a Udine. Due giovani, con il volto coperto dal casco e una pistola in pugno, hanno rapinato verso l’una e mezza il titolare di una sala slot machine di Udine. I due malviventi, giunti a bordo di uno scooter, hanno visto il titolare fuori dal locale che fumava una sigaretta.

Il passeggero è sceso dal mezzo e gli ha puntato contro la pistola costringendolo a entrare nel negozio e consegnargli i soldi della cassa, circa tremila euro. Una volta perso il denaro, è risalito sullo scooter ed è fuggito con il suo complice.

Rapina da 6.000 euro al Banco di Sardegna

Due rapinatori, con un cappellino un cappellino in testa e occhiali da sole molto grandi che li hanno resi irriconoscibili, hanno rapinato una filiale del Banco di Sardegna a Capannori, in provincia di Lucca. I due si sono fatti consegnare dai tre impiegati presenti nella banca il bottino, che ammonta a circa 6mila euro e poi sono fuggiti a bordo di una Fiat Uno bianca, vecchio modello, rubata a Chiesina Uzzanese. La macchina è stata trovata qualche chilometro più avanti e sono iniziate le ricerche dei carabinieri della stazione di Capannori, insieme al personale di Lucca, per risalire agli autori della rapina.

Tre banditi rapinano supermercato e fuggono con l’incasso

Tre banditi, a volto coperto ed armati di pistole, si sono introdotti in un supermercato di San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto, a pochi minuti dalla chiusura, e minacciando con le armi i dipendenti li hanno costretti ad allontanarsi dalle casse per poi svuotarle. Una volta terminata la rapina sono poi fuggiti a piedi, facendo perdere le tracce. Sono in corso le indagini dei carabinieri per risalire alle identità dei malviventi.

Rapina da 7.000 euro in un bar a Gorizia

Un bandito, col volto coperto dal casco, è entrato poco prima delle 6 questa mattina nel bar ”Un attimo” di via San Michele, nella frazione goriziana di Sant’Andrea, e ha messo a segno una rapina. L’uomo ha minacciato con una pistola il titolare, che non ha potuto fare altro che consegnare una borsa contenente l’incasso del fine settimana, pari a circa 7.000 euro. Una volta presa la borsa con i soldi, il malvivente è fuggito salendo a bordo di una moto di tipo Enduro, guidata dal suo complice. Sulla rapina stanno indagando i Carabinieri di Gorizia.

Tentano di rapinare il titolare di un supermercato, arrestati

Non è andato a buon fine il tentativo di rapina compiuto da sette uomini ai danni del titolare di una nota catena di supermercati del Sannio, in provincia di Benevento. I banditi, dopo essere riusciti ad arrestare il veicolo dell’imprenditore, si sono avvicinati a lui fingendosi soccorritori ma poi lo hanno colpito con l’estintore, minacciandolo di consegnare i soldi che stava andando a depositare in banca.

I sette sono stati successivamente arrestati per il grande lavoro compiuto dai militari, che grazie alle accurate indagini hanno individuato l’area del tentativo di rapina, cioè in via Santa Colomba al rione Libertà. Nell’operazione sono stati sequestrati, tra le altre cose, un congegno esplosivo e le auto utilizzate dai malviventi.

Da imprenditore a rapinatore: arrestato

Storia del tutto particolare quella di un imprenditore edile che, per far fronte al momento di crisi, si improvvisa rapinatore per mantenere la moglie e la figlia di tre anni. Gaetano Marino, 59 anni, originario di Messina ma residente in Friuli, è accusato di due rapine.

La prima risale al 16 giugno in un negozio di abbigliamento Bertiolo, in provincia di Udine (città in cui tra l’altro abita con la famiglia), mentre la seconda è del 27 giugno a un supermercato di San Vito al Tagliamento (Pordenone), per un bottino che in totale ammonta a 750 euro. In entrambi i casi ha agito a volto coperto, nascosto da una mascherina antigas e un paio di occhiali da sole, con una pistola in pugno. Una volta arrestato nella sua abitazione, ha confessato tutto ai Carabinieri.

C’è chi effettua colpi da 50.000 euro e chi si fa beccare per un euro…

Due storie di rapine dall’esito (e dal bottino) completamente differente. E’ stato un vero e proprio colpo quello messo a segno a Codigoro, nel ferrarese, da due uomini entrati a mano armata e con il volto coperto nella gioielleria-ottica Pimpinati in via IV novembre e, dopo aver minacciato con una pistola i titolari si sono fatti consegnare i gioielli chiusi nella cassaforte per poi fuggire col bottino, stimato sui 50.000 euro.

Ha perfino del grottesco invece la rapina, se così si può chiamare, di un operaio tunisino, padre di cinque figli, che ha strappato con forza il carrello a una signora che stava facendo la spesa all’Ipercoop di Massa e Cozzile. L’obiettivo? Portarle via la moneta da un euro infilata nell’apposita fessura metallica per sbloccare la sicura metallica. Immediata la denuncia da parte della signora ai responsabili del supermercato. L’uomo è stato identificato e interrogato dalla polizia giudiziaria. Se la cliente non ritira la querela, rischia una condanna da uno a tre anni per rapina. Certo che per un euro una brutta figura del genere il pregiudicato tunisino se la poteva proprio… risparmiare.

Rapina 160.000 euro in gioielli, arrestato

Un uomo di 30 anni di Roma è stato arrestato dai carabinieri di Orte, in provincia di Viterbo, perché sospettato di essere un membro della banda che poche ore prima, a Terni, aveva rapinato un rappresentate di gioielli. L’uomo era stato avvicinato da due malviventi che, armati di pistola, gli avevano intimato di consegnare la valigetta con i campioni di gioielli. Poi i due rapinatori sono fuggiti su una macchina, dove ad attenderli c’era un terzo complice, con il bottino del valore stimato di 160.000 euro.

Ma il rappresentante di preziosi era riuscito a memorizzare la targa della vettura e dopo circa mezz’ora una pattuglia dell’Arma ha intercettato e bloccato l’auto guidata dal romano che, dopo l’identificazione, è stato sottoposto a fermo come indiziato di rapina a mano armata in concorso.

Banditi rapinano un furgone di medicinali per 15.000 euro

Rapina del valore di 15.000 euro messa a segno da due malviventi a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. I due hanno prima aggredito e poi costretto con minacce verbali un autotrasportatore di 24 anni a farli salire sul furgone aziendale dopo aver effettuato una consegna alla farmacia di Pollena Trocchia. Una volta giunti a Volla, i due banditi hanno fatto scendere il ragazzo e sono fuggiti in direzione Casoria a bordo del furgone pieno di medicinali. Sulla rapina stanno indagando i carabinieri.

Benzinaio rapinato mentre porta i soldi in banca

Antonio Braconi, 63enne titolare del distributore Eni sull’Aurelia a Montignoso assieme ad altri due soci, è stato rapinato dell’incasso dell’intero weekend mentre stava andando a versarlo in una banca situata nel centro del paese in provincia di Massa Carrara. L’uomo, che stava viaggiando sul suo scarabeo, è stato fermato da due malviventi in scooter, col volto coperto dal casco, occhiali scuri e foulard sopra la bocca.

Ne è nata una colluttazione e l’imprenditore, nonostante un tentativo di reazione, è finito per terra dopo essere stato preso a schiaffi e i due ragazzi sono fuggiti con il bottino, che ammonta a 13.000 euro in contanti. All’interno del plico c’erano anche tre assegni, che però sono stati immediatamente bloccati e dunque non potranno essere incassati. L’uomo, visibilmente sotto shock, ha raccontato tutto ai carabinieri di Massa Carrara che hanno aperto un’indagine per risalire ai due rapinatori.