Imprese, al via la società a responsabilità limitata semplificata

Ha debuttato ieri la società a responsabilità limitata semplificata, con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale Giustizia 138 del 23 giugno 2012 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 189 del 14 agosto), che detta l’atto costitutivo standard della Srl semplificata (SRLS).

Ma di che cosa si tratta, precisamente? Una delle caratteristiche principali della SRLS è quella di esser priva di statuto; inoltre, il suo atto costitutivo deve coincidere con quello dettato dal DM Giustizia, non essendo consentite variazioni di alcun tipo. Ogni variazione rispetto al modello standard dovrebbe infatti avere come conseguenza la costituzione non di una SRLS ma, eventualmente, di una SRL ordinaria o di una SRL a capitale ridotto.

La SRL semplificata va costituita presso un notaio con atto pubblico. Il notaio, nel ricevere l’atto costitutivo della società a responsabilità limitata semplificata, accerta l’identità e la sussistenza delle qualità soggettive dei soci, in particolare il requisito anagrafico e la corrispondenza dell’atto costituivo al modello standard.

Ecco, in breve, le caratteristiche della SRLS:

1. Può essere costituita solo da giovani (persone fisiche) under 35 (vietata la cessione delle quote a soci che abbiano compiuto i 35 anni, è nullo l’eventuale atto di trasferimento).
2. La forma da adottare è quella dell’atto costitutivo pubblico redatto secondo il modello ministeriale.
3. La denominazione dovrà specificare che si tratta di SRL Semplificata.
4. L’amministrazione della società è in capo a uno o più soci.
5. Il capitale sociale per la costituzione varia da un minimo di 1 euro a un massimo di 9.999 euro. Deve essere versato in denaro direttamente agli amministratori della società.
6. Al compimento del 35esimo anno di età del socio, o questi esce dalla società o la SRLS si trasforma in SRL ordinaria, SRL a capitale ridotto o altro tipo di società.
7. Per la stipula dell’atto costitutivo non sono dovuti onorari al notaio.
8. L’atto costitutivo e l’iscrizione nel registro delle imprese sono esenti da imposta di bollo e da diritti di segreteria ma non sono da imposta di registro (pari a 168 euro), né dai diritti camerali di prima iscrizione (pari, mediamente, a 200 Euro) e annuali, né dai tributi per l’apertura della partita IVA, né da altre imposte e tasse. Non sono previste semplificazioni riguardo gli obblighi contabili e fiscali e il bilancio annuale.

Insomma, giovani imprenditori: fatevi sotto.

Italia, non è un Paese per giovani

Non è un Paese per giovani, l’Italia. Almeno stando a quanto emerge dal documento della Banca d’Italia, “Economie regionali – L’Economia delle regioni italiane”. Nonostante le iniziative di imprenditoria giovanile non manchino e gli under 35 si dimostrino molto attivi, le opportunità di lavoro per le fasce di età più giovani continuano a deteriorarsi in tutte le regioni: nel Sud il tasso di disoccupazione delle persone con meno di 30 anni è oltre il doppio di quello complessivo

Secondo Bankitalia, la crescita dell’occupazione (0,4% nella media del 2011 in Italia) è stata più debole al Centro e nel Mezzogiorno rispetto al Nord, dove è cresciuta in particolare nel Nord-est. Le differenze territoriali riflettono l’andamento dell’occupazione nell’industria in senso stretto e nelle costruzioni; un settore che continua a essere in estema sofferenza, dove è proseguito il forte calo del numero di occupati.

Scenario poco omogeneo anche in quanto al pil, che nel 2011 ha ristagnato nel Mezzogiorno (0,0%) e al Centro (0,1%) ed è cresciuto a un tasso lievemente superiore a quello medio nazionale (0,4%) nel Nord-ovest (0,6%) a un ritmo nettamente superiore nel Nord-est (0,9%). Rispetto alle altre aree, il Sud è stato caratterizzato da un andamento particolarmente sfavorevole dei consumi, in presenza di una più debole occupazione e a retribuzioni in ristagno.

C’è poi il capitolo, dolente, dei prestiti bancari che nel 2011 hanno rallentato in tutte le aree del Paese. Manco a dirlo… La frenata, concentrata nell’ultima parte dell’anno, è stata più marcata nel Nord e ha riguardato soprattutto i finanziamenti alle imprese, anche per effetto della debolezza dell’attività produttiva. Anche i prestiti alle famiglie hanno rallentato, ma in modo più accentuato nelle regioni del Centrosud. L’indagine è stata condotta dalla Banca d’Italia su un campione di circa 400 intermediari e ha mostrato un dato incontrovertibile: sulla dinamica dei prestiti ha influito ovunque l’irrigidimento dei criteri di offerta delle banche, in un contesto di debolezza della domanda di finanziamenti; nel primo semestre dell’anno in corso esso si sarebbe attenuato in tutte le aree del Paese.

Insomma, anche in questo caso giovani e imprese pagano più degli altri il prezzo della crisi. E se lo dice Bankitalia, c’è poco da stare allegri…

Start up pugliesi, arrivano i finanziamenti

In Puglia un occhio di riguardo per le start up. La Camera di Commercio di Taranto promuove infatti la formazione di nuove start up provinciali con un bando ad hoc, che prevede contributi in conto interessi per le imprese iscritte al Registro imprese che hanno stipulato mutui o prestiti tra il 1 maggio 2011 e il 22 maggio 2012. Tassativo che le imprese siano innovative, femminili, giovanili oppure sociali.

I bando prevede un abbattimento del 100% del costo per interessi del finanziamento, su un ammontare massimo pari a 25mila euro. Oltre questa soglia, l’ammontare del contributo sarà calcolato sulla base del costo per interessi relativo a tale importo massimo. Gli incentivi non possono comunque andare oltre i 2mila euro per impresa.

Le domande possono essere inviate entro il 22 maggio tramite il servizio PEC alla Camera di Commerci di Taranto. Per maggiori informazioni, clicca qui.

SuperG: non si fa sulle piste da sci, è un bando

Dall’1 febbraio scorso e per 90 giorni è attivo il bando per Giovani Imprenditori e Professionisti promosso dal “SuperG” (la Conferenza Dei Rappresentanti Dei Gruppi Giovani Delle Associazioni Di Categoria Imprenditoriali e Professionali Di Treviso), realizzato in collaborazione con la Fondazione La Fornace dell’Innovazione e la Fondazione delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali della Provincia di Treviso, con il patrocinio della Camera di Commercio di Treviso.

L’iniziativa mira a sostenere i migliori progetti di nuova impresa o di attività professionale attraverso un premio in denaro, l’erogazione di un finanziamento bancario dalla durata di 5 anni, servizi di accompagnamento e formazione, uffici per ad ospitare nuove imprese.

Infatti oltre ai premi in denaro e ai finanziamenti, la collaborazione con l’Incubatore “La Fornace di Asolo” consentirà ai progetti imprenditoriali giudicati meritevoli di usufruire dei servizi di formazione, accompagnamento, networking ed eventualmente anche dell’insediamento negli spazi attrezzati dell’Incubatore asolano. Ai migliori tre progetti d’impresa, la Fondazione destinerà un voucher del valore massimo di 5mila euro ciascuno da scontarsi sui costi di incubazione del primo biennio. I progetti di impresa che parteciperanno al bando, ma non risulteranno aggiudicatari dei premi, avranno comunque la possibilità di definire con la Fondazione percorsi di formazione e accompagnamento.

Bando e modulistica sono scaricabili all’indirizzo www.fondazionefornace.org/documenti.asp oppure è possibile richiedere il tutto all’indirizzo mail info@fondazionefornace.org.

A Roma fino a 3 milioni di euro per gli under 35

Avete meno di 35 anni e avete da poco avviato o avete intenzione di avviare un’impresa? La Provincia di Roma promuove un bando volto a favorire la capitalizzazione e l’accesso al credito per le nuove imprese: a disposizione un fondo di 3 milioni di euro grazie all’intesa siglata con Unicredit.

I requisiti

Essere giovani imprenditori di un’età compresa fra i 18 e 35 anni, attivi nei settori di ricerca e sviluppo. Il bando riguarda principalmente attività legato al mondo della cultura (editoria, attività artistiche, audiovisivo, design, moda, architettura) ma anche altri settori come:

  • attività manifatturiere
  • fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
  • commercio all’ingrosso e al dettaglio
  • trasporto e magazzinaggio
  • alloggio e di ristorazione
  • noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
  • informazione e comunicazione.

Per richiedere i finanziamenti occorrerà dimostrare che l’impresa sia stata costituita entro i 18 mesi precedenti la pubblicazione del bando e che abbia sede legale e operativa in uno nei Comuni della provincia di Roma.

I contributi

Per i gli imprenditori under 35 la Provincia di Roma prevede contributi individuali superiori a 10 mila euro e fino a un massimo di 30 mila euro. Per ciascuna piccola o media impresa il totale non potrà superare i 100 mila euro. Il finanziamento a favore del socio o dei soci dell’impresa non potrà superare in nessun caso il 30% delle fonti di copertura dell’investimento proposto.

I finanziamenti saranno rimborsabili in massimo 36 mesi a partire dall’inizio della terza annualità successiva a quella dell’erogazione, senza tassi di interesse.

Il bando scade il prossimo 9 aprile 2012. Per ulteriori informazioni e per scaricare la domanda di adesione al bando è possibile consultare il sito della Provincia di Roma.

Se l’imprenditoria italiana ha i capelli bianchi

di Alessia CASIRAGHI

Imprenditori italiani sempre più vecchi. Nonostante le recenti manovre del governo a sostegno dell’imprenditoria giovanile e della creazione di nuove start up – anche con 1 euro si può fare impresa -, il tessuto imprenditoriale italiano diventa sempre più vecchio.

Rispetto al 2010, l’incidenza delle imprese giovanili scende dall’11,8% del 2010 all’11,4% del 2011. E’ quanto rivela uno studio condotto dall’Osservatorio di Unioncamere sull’imprenditorialità giovanile, elaborando i dati del Registro delle imprese delle Camere di Commercio.

Per imprese giovanili si intendono le ditte individuali il cui titolare abbia meno di 35 anni, o le società di persone in cui oltre il 50% dei soci abbia meno di 35 anni, o ancora società di capitali in cui la media dell’età dei soci e degli amministratori sia inferiore al limite d’età di 35 anni.

L’indagine ha evidenziato come le attuali 700mila imprese di under 35 hanno registrato un calo del 3,6% rispetto al 2010, contando al netto 26mila unità in meno.

Ma qual è la causa dell’innalzamento d’età dell’imprenditoria made in Italy? La riduzione delle aziende under 35 si spiega sia con il graduale superamento della soglia dei 35 anni da parte di un elevato numero di imprenditori. Dall’altro lato si evidenzia un netto rallentamento delle iscrizioni di imprese giovanili, soprattutto nella seconda metà del 2011.

Lo scorso anno solo 135mila giovani, nonostante uno scenario economico reso difficile dalla crisi e dalla difficoltà di ottenere finanziamenti, hanno deciso di avviare una nuova impresa.

Montecatini: aiuti all’l’imprenditoria giovanile e rosa

La Confcommercio di Montecatini ricorda che già a partire dal 15 dicembre scorso è possibile presentare domanda per l’ottenimento di contributi che rientrano in un piano di interventi per l’imprenditoria giovanile e femminile, come da Legge Regionale 21/2008.

Sono previste due forme di contributi: in conto capitale o in conto interesse.

I soggetti beneficiari sono le piccole e medie imprese, sia già esistenti oppure in costituzione, che esercitano attività ricettive e commerciali. Requisito indispensabile è che si tratti di giovani imprenditori, oppure di aziende gestite da donne.

«Confcommercio, da sempre al fianco delle aziende per l’utilizzo di tutti gli strumenti di agevolazione finanziaria esistenti sul territorio – si legge in una nota dell’associazione – è in grado di offrire il servizio di orientamento completo alle agevolazioni, a partire dalla fase preliminare di informazione generale, fino all’istruttoria delle domande, nonché all’iter successivo all’accoglimento delle domande».

Per maggiori informazioni i giovani imprenditori del commercio o del settore della ricezione (alberghi, affittacamere, case vacanze, bed & breakfast) possono contattare direttamente le sedi Confcommercio Imprese per l’Italia della Valdinievole.

Fonte: iltirreno.gelocal.it

L’imprenditoria è sempre più giovane

Le cosiddette “fasce deboli” non si fanno intimorire e dimostrano di avere energia e coraggio da vendere.
Stiamo parlando dei lavoratori donne e under 35, i più colpiti dalla crisi econimica con licenziamenti ingiustificati, cassa integrazione, mobilità e riduzione dell’orario di lavoro.

Ebbene, così deboli non sono perché, come confermato anche dai dati provenienti dal Dipartimento delle Finanze, nel mese di agosto sono state aperte il 3,4% in più di partite Iva rispetto al 2010 e, a incrementare il folto popolo di imprenditori e liberi professionisti sono proprio loro: donne, +5,44%, e giovani, +7,36%. Insomma, quando il lavoro che si desidera non viene offerto dal mercato, tanto vale crearselo da sé.

Cosa indica questa nuova tendenza? In primo luogo, che la crisi ha portato ad una rivisitazione del mondo del lavoro e, in secondo luogo, che avviare una propria attività professionale e commerciale rimane una soluzione valida ed importante.

Le agevolazioni governative hanno sicuramente influenzato e contribuito ad incrementare i dati, in particolar modo per quanto riguarda i giovani. Con la manovra di luglio, infatti, sono stati introdotti vantaggi per l’imprenditoria giovanile, con un’imposizione sostitutiva del 5% del reddito in luogo dell’Irpef, delle addizionali e dell’Iva, oltre alla non applicabilità dell’Irap.

Ma una spinta notevole verso la libera professione è data anche dai forum e dai Saloni dedicati al mondo dell’imprenditoria giovanile e femminile, che hanno il grande merito di supportare i neo imprenditori nella fase di start-up e di crescita economica ed organizzativa.

Vera Moretti

Fare business con lo speed dating

Lo speed dating per fare business? Perché no. A Milano, martedì 18 ottobre alle 18.45, è in programma il primo appuntamento dedicato a giovani aspiranti imprenditori under 35 che, nel fare squadra tra di loro, potrebbero trovare una chiave per il successo: vincere la concorrenza, trovare nuove idee, sfruttare competenze complementari, condividere progetti, pianificare con creatività e innovazione il futuro, ecc. L’incontro è realizzato dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con la sua azienda speciale  Formaper e si terrà a Palazzo Affari ai Giureconsulti, via Mercanti 2.

Nato come strumento utilizzato dai single per trovare l’anima gemella, lo speed dating può offrire ottimi spunti per l’idea imprenditoriale, per scambiare informazioni essenziali e intuire sinergie. Una comunicazione veloce che fa perno sull’immediatezza e sulla spontaneità dei rapporti interpersonali e infine l’happy hour per approfondire le relazioni in un clima informale e “giovane”.

L’agenda del 18 prevede, infatti: fare impresa è un’impresa? Con Walter Passerini (giornalista) e Marco Campanari (imprenditore e startupper); incontri one-to-one di 3 minuti ciascuno per presentarsi e intuire possibili collaborazioni; Happy Hour per approfondire le relazioni e fare Rete. Nei successivi incontri, i temi saranno invece: energie rinnovabili, design ecosostenibile, biomedicale, ICT, editoria, new-media etc.

La partecipazione è gratuita e l’iscrizione obbligatoria (posti limitati). Per info, tel. 02-85154433, business.hour@mi.camcom.it

Ex PMI ai regimi minimi: niente studi di settore

Esclusione dagli studi di settore le PMI che prima della manovra finanziaria rientravano nei regimi minimi. E’ la richiesta fatta al governo dal deputato leghista Gianluca Forcolin. Lo scopo è di evitare di penalizzare i piccoli imprenditori, artigiani e commercianti già gravati dalla crisi e che fino al luglio scorso potevano beneficiare dei regimi minimi.

Con l’approvazione della nuova Finanziaria il regime dei minimi è scomparso, per essere sostituito da un “Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità“. Ma se prima della finanziaria il regime dei minimi riguardava il 96% dei contribuenti di tale fascia, oggi il nuovo regime fiscale di vantaggio riguarda meno del 5% dei precedenti beneficiari. Il regime dei minimi era infatti esteso alle imprese che rientravano nella fascia contributiva limite di 30.000 euro all’anno di fatturato.

Il nuovo “Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità” favorirà infatti i giovani imprenditori, fino ai 35 anni d’età, e le imprese di nuova costituzione, quelle cioè create prima del 2008, per un periodo massimo di 5 anni. L’obiettivo è quello di favorire l’imprenditoria giovanile e le start up italiane. Ma l’esclusione dal regime di vantaggio degli ex contribuenti appartenenti al regime dei minimi obbligherà tali aziende a sottostare agli Studi di Settore, comportando un aumento significativo delle tasse a loro carico che potrebbe portare in alcuni casi alla chiusura dell’azienda.

Per evitare aumenti drastici a carico di lavoratori autonomi, professionisti e piccoli esercenti, il Fisco ha però concesso alle imprese con un basso ricavo, ovvero sotto i 30.000 euro all’anno (gli ex regimi minimi per intenderci) o con investimenti sotto i 15.000 euro al triennio un prelievo fiscale agevolato. Le imprese a basso livello di ricavo dovranno infatti versare al Fisco il 20% dei redditi prodotti, ma saranno esentati dal versamento dell’Irap e esonerati dagli obblighi Iva.

Alessia Casiraghi