Imu 2023, tutti gli sconti previsti e chi saranno i beneficiari

L’imu 2023 è ancora una tassa che non piace molto agli italiani che sono proprietari di immobili, spesso comprati con i sacrifici di una vita.

L’imu 2023, a chi spetta pagarlo e quando?

L’imu è l’imposta Municipale Unica che versano i proprietari di casa.  L’imu è una tassa del sistema tributario italiano in vigore dal 2012 e introdotta sulla base dell’art. 13 del D. L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011. A pagarla sono tutti i proprietari di immobile, ad esclusione di coloro che hanno la casa come “prima casa“. Per prima casa si intende l’immobile in cui si abita e si ha la residenza.

Tuttavia sono previste delle nuove esenzioni Imu, che più che altro non sono delle vere e proprie esenzioni, ma solo degli sconti sui pagamenti. In ogni caso il pagamento dell’imposta si effettua in acconto e saldo. Per quest’anno il versamento dell’acconto può avvenire entro il 16 giugno di ogni anno. Invece il saldo va effettuato entro il 16 dicembre 2023. E’ anche vero che si può pagare in unica soluzione entro però il 16 giugno di ogni anno.

Quali sono gli sconti previsti per quest’anno?

L’Imu non si paga solo sulla prima casa. Ma ci sono anche degli altri immobili per cui è prevista l’esenzione: i fabbricati considerati di interesse storico o artistico e i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati. Invece esiste uno sconto sull’Imu per tutti gli immobili che sono concessi in comodato d’uso. Questo tipo di contratto è definito dall’art. 1803 come quel “contratto con il quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo della restituzione della cosa“. Il comodato pertanto è una concessione in godimento a titolo gratuito. Tuttavia il contratto deve essere registrato presso l’Agenzia delle entrate. Inoltre l’immobile concesso in locazione non deve rientrare nelle seguenti categorie catastali: A/1, A/8 oppure A/9.

In ogni caso tutti gli sconti sono concessi dai singoli comuni italiani con l’apposita delibera Imu. Soprattutto quando si tratta di contratti di locazione con canone concordato, in cui si hanno una serie di agevolazioni proprio per aver aderito a questo tipo di accordo.  La riduzione alla metà dell’importo IMU 2022 è riconosciuta se il contratto di comodato d’uso gratuito è stipulato tra parenti in linea retta di primo grado (genitori-figli) ed, inoltre, in caso di regolare registrazione dello stesso. Infine tra gli altri soggetti che possono avere degli sconti sull’Imu 2023, sono i pensionati. 

Imu 2023, cosa cambia con la nuova legge di bilancio?

L’Imu 2023 è l’imposta Municipale Unica che versano i proprietari di casa, ma come cambierà quest’anno? Ecco tutte le risposte che cercate.

Imu 2023, la tassa sulle proprietà

La casa è sempre un porto sicuro per molti italiani, che da sempre sognano di avere sulla testa il proprio tetto. Ma proprio sul possesso di immobili esiste l’Imu. L’imu è una tassa del sistema tributario italiano in vigore dal 2012 e introdotta sulla base dell’art. 13 del D. L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011. A pagarla sono tutti i proprietari di immobile, ad esclusione di coloro che hanno la casa come prima casa. Per prima casa si intende la casa in cui si abita e si ha la residenza.

Il nuovo Governo Meloni, nei pochi mesi che è “salito al comando” dell’Italia, ha cercato di modificare molte regole che riguardano le tasse. Infatti la nuova legge di bilancio ha cercato di apportare alcune modifiche, e di farlo a favore dei proprietari. Anche perché fin dalla campagna elettorale Giorgia Meloni ha detto chiaro e tondo che la prima casa degli italiani non si tocca.

Imu 2023, le case occupate abusivamente

Tra le modifiche dell’Imu 2023 c’è quella che riguarda le case occupate abusivamente. Cioè quelle case che hanno un proprietario, ma che in realtà ci abitano delle persone, senza avere nessun titolo per poterlo fare. In questo caso specifico la nuova legge di bilancio ha introdotto l’esenzione al pagamento di questa tassa per le case abusivamente occupate. 

Da quest’anno tutti coloro che hanno il proprio immobile occupato abusivamente e hanno fatto regolare denuncia della situazione, hanno il diritto all’esenzione. Quindi non dovranno pagare l’Imu 2023. Per denuncia si intende proprio che si è andata presso i Carabinieri o Polizia ed aver denunciato la presenza di persone, dentro il proprio immobile, senza alcun titolo idoneo, quindi ad esempio senza nessun contratto di locazione, o prese senza il consenso del proprietario. Un fenomeno che purtroppo è molto diffuso in Italia.

Come fare per avere l’esenzione?

Per avere l’esenzione il primo passo è la denuncia. Subito dopo occorre inviare tutto al Comune in cui ha sede l’immobile ed una comunicazione che attesta il possesso dei requisiti per poter chiedere l’esonero al pagamento. Questo dovrebbe essere la procedura a grandi linee, perché per  le specificazione si attendono le disposizioni del Ministero dell’economia e delle Finanze.

Non solo entro il mese di ottobre di quest’anno il Mef dovrà rendere note anche le nuove aliquote Imu. Sono la base su cui si calcola quanto ogni proprietario deve pagare come tassa sul possesso. Infine il Governo sta muovendo anche per la maggiore responsabilità ed autonomia dei comuni, anche dal punto di vista fiscale.