Assistenza anziani: cosa prevede il Disegno di Legge Anziani approvato

È stato approvato il Disegno di Legge Anziani, si tratta di un importante progetto di assistenza anziani finanziato con i fondi del PNRR e che dovrebbe diventare legge entro la fine del mese di marzo 2023, ecco cosa prevede.

Cos’è il Disegno di Legge Anziani?

Il DdL Anziani fa parte delle Missioni 5 e 6 del PNRR, prevede misure volte all’invecchiamento attivo, alla promozione dell’autonomia delle persone anziane e alla prevenzione delle fragilità anche attraverso sistemi di revisione dell’assistenza domiciliare e riconoscimento delle cure palliative.

Queste misure risultano essenziali anche in vista dell’invecchiamento della società. Oggi gli anziani non autosufficienti sono il 5% della popolazione, si calcola che in pochi anni il numero sarà raddoppiato, diventa quindi necessario avere delle misure di tutela adeguate. Naturalmente con l’aumentare dell’aspettativa di vita si ha una naturale tendenza all’aumento anche di persone particolarmente anziane e bisognose di assistenza.

Tra gli obiettivi del disegno di legge sull’assistenza anziani vi è diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio con il miglioramento delle condizioni materiali e di benessere psico-fisico non solo dell’anziano, ma di tutto il nucleo familiare che si trova coinvolto nella situazione di difficoltà.

Novità nel settore dell’Assistenza Anziani

La principale novità del disegno di legge è il superamento graduale e progressivo dell’indennità di accompagnamento che sarà sostituita da altre misure di sostegno. Nella fase che può essere definita sperimentale, sarà il cittadino a dover scegliere se avere l’erogazione dell’indennità di accompagnamento oppure fruire di servizi alla persona. Considerando l’entità dell’assegno, nei casi più gravi in cui l’autonomia è del tutto venuta meno, ottenere assistenza gratuita e professionale può essere economicamente vantaggioso.

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Tra le altre misure che sembrano essere particolarmente interessanti vi è la previsione dello sviluppo di contesti urbani e piccoli centri con abitazioni adeguate che favoriscano maggiore mobilità e socializzazione alla persona non autosufficiente. Si rafforza inoltre l’assistenza domiciliare.

Al fine di promuovere il coordinamento e la programmazione delle politiche nazionali in favore degli anziani, si prevede l’istituzione del CIPA, Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana.

Tra i fatti importanti inerenti il disegno di legge sull’assistenza anziani vi è il fatto che l’approvazione è trasversale, quindi ci sono forze politiche dell’opposizione e della maggioranza che convergono sugli obiettivi proposti e sulle misure previste per la tutela delle persone che si trovano in una condizione di fragilità legata all’età avanzata.

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Adeguamento indennità di accompagnamento 2022 dell’INPS

L’INPS con la circolare 197 del 23 dicembre 2021 ha provveduto all’adeguamento dell’indennità di accompagnamento 2022 riconosciuta a coloro che hanno un’invalidità del 100% e, di conseguenza, non essendo autonomi hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura di loro prestando assistenza continua.

Adeguamento indennità di accompagnamento all’inflazione

L’INPS nella circolare rende noto che, al fine di consentire agli aventi diritto di percepire già dal mese di gennaio importi adeguati all’inflazione, ha ritenuto di dover procedere in anticipo avendo in considerazione l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021. In quel periodo lo stesso corrispondeva all’1,6%. L’INPS però sottolinea che nel corso del primo trimestre dell’anno 2022 provvederà ad adeguare nuovamente gli importi attraverso un indice di perequazione aggiornato.

L’assegno di accompagnamento previsto per il 2021 era di 522,10 euro mensili e passa nel 2022 a 528,94 euro al mese. Si tratta quindi di un aumento di poco più di 6 euro.

Assegno di accompagnamento per ciechi totali

Diverso è il caso dell’assegno riconosciuto ai ciechi totali (ex articolo 1 della legge 406/1968), per loro l’assegno di accompagnamento per il 2021 era di 938,35 euro mensili e nel 2022 l’importo viene aumentato a 954,30 euro mensili .

Ultime informazioni sull’indennità di accompagnamento 2022

Ricordiamo che l’INPS eroga l’assegno di accompagnamento, a differenza di altri assegni, ad esempio quello di invalidità civile e i trattamenti pensionistici, per 12 mensilità e non 13 mensilità.

Non percepiscono l’indennità di accompagnamento coloro si trovano in condizione di ricovero gratuito presso strutture per periodi superiori a 30 giorni. Inoltre non percepiscono tale assegno coloro che hanno il riconoscimento di indennità analoghe di accompagnamento, come nel caso di invalidità a causa di guerra, ragioni di servizio o lavoro. In questo caso il soggetto può optare per il servizio economicamente più conveniente. L’assegno di accompagnamento è inoltre cumulabile con assegno di invalidità civile, inabilità e altri trattamenti pensionistici, ad esempio la pensione di vecchiaia o pensioni indirette, ad esempio la pensione superstiti.