Equitalia Nord e INT insieme per migliorare l’assistenza ai cittadini

Gli associati all’Istituto Nazionale Tributaristi, su tutto il territorio gestito da Equitalia Nord, possono usufruire di un canale più veloce per fornire informazioni e assistenza sui temi della riscossione. Il Presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, e l’amministratore delegato di Equitalia Nord, Giancarlo Rossi hanno infatti siglato una nuova e più ampia convenzione.

L’accordo assorbe e integra quello sottoscritto in precedenza in Liguria e diventa valido anche per tutte le altre regioni di competenza di Equitalia Nord (Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Lombardia). In base al protocollo, tutti gli sportelli provinciali di Equitalia Nord mettono a disposizione dei professionisti iscritti all’INT una postazione dedicata che fornisce assistenza qualificata in giorni e orari riservati, indicati sul sito www.gruppoequitalia.it, all’interno della pagina “Chi siamo – Equitalia Nord – Convenzioni con Enti, Ordini e Associazioni”.

Inoltre, viene attivato uno canale telematico diretto, accessibile attraverso la sezione “Invia un’e-mail al Servizio Contribuenti” sempre sul sito, grazie al quale gli iscritti INT possono chiedere informazioni online sull’attività di riscossione.

La firma della convenzione”, ha dichiarato Alemanno, “conferma la volontà collaborativa tra l’INT ed Equitalia, permettendo ai tributaristi e conseguentemente ai loro assistiti di disporre di un efficace strumento operativo, nell’ottica della semplificazione e del miglioramento dei rapporti fisco-contribuenti”.

Questa iniziativa”, ha aggiunto Rossi, “costituisce un altro tassello di quella strategia di collaborazione consolidata nel Gruppo che, creando rapporti sempre più trasparenti ed efficaci tra l’ente della riscossione e le categorie produttive e professionali del Paese, favorisce, prima di tutto, i cittadini”.

Spesometro, l’INT: prorogarlo e modificarne la norma

Oggi, 20 dicembre 2011, il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Monti, in quanto Ministro dell’Economia, al Vice Ministro Vittorio Grilli e al Sottosegretario Vieri Ceriani. Nella missiva Alemanno torna sul tema della comunicazione delle operazioni IVA, il cosiddetto spesometro. Nella lettera, non solo si richiede una proroga dell’adempito in scadenza il prossimo 31 dicembre, ma una modifica della norma che regola il nuovo adempimento.

Si legge nella nota: “[…] per richiedere un intervento sulla normativa in oggetto relativa alla comunicazione delle operazioni IVA, sia in merito ai modificati limiti per l’uso di contante, sia per le complicazioni per aziende ed intermediari fiscali, complicazioni che non fornisco alcun vantaggio in termini di lotta all’evasione.
– con la riduzione ad euro 1.000 della soglia per l’uso di denaro contante nei pagamenti non ha più alcun senso il richiamo normativo alla comunicazione della operazioni IVA non fatturate e superiori ai 3.600 euro;
– la limitazione dei 3.000 per le operazioni fatturate non rappresenta una semplificazione ma una complicazione oltre a non fornire un quadro completo, sempre relativamente alla lotta all’evasione fiscale, della spesa totale dell’anno;
– la norma così come attualmente scritta, nonostante i tanti interventi di chiarimento dell’Agenzia delle Entrate, presenta ancora molte difficoltà interpretative già presenti in questa fase in cui il limite delle operazioni fatturate da segnalare per l’anno 2010 è stato aumentato ad euro 25.000 anziché i suddetti 3.000 (scadenza 31/12/2011) […]

La lettera poi prosegue con le richieste: “[…] si chiede un intervento immediato di rinvio relativo alla scadenza del prossimo 31 dicembre 2011, data entro la quale devono essere inviati i dati relativi al 2010, ciò a causa di una effettiva difficoltà da parte di aziende ed intermediari fiscali di individuare correttamente le operazioni da segnalare soprattutto per quanto concerne i rapporti soggetti a contratti o appalti.

Si ritiene che, anche ai fini della giusta lotta all’evasione fiscale, sia necessario conoscere la totalità delle spese sostenute anche dai privati ed avere per le imprese un primo controllo incrociato automatizzato grazie alla trasmissione telematica dei dati ed in questo caso di tutti gli importi fatturati. Ciò è possibile con il ritorno agli elenchi clienti e fornitori estesi anche alle operazioni fatturate in capo a soggetti privati, oppure con l’eliminazione, nell’attuale norma sulla comunicazione operazioni IVA, del limite dei 3.000,00 euro, eliminando contestualmente l’obbligo di indicare il numero delle fatture e il sistema (generico) di pagamento, dati che non forniscono elementi utili per la lotta all’evasione e che rendono solo più complessa la predisposizione degli elenchi […]“.

Alemanno ha inoltre chiarito la piena condivisione di una efficace lotta alla evasione fiscale attuata con strumenti efficaci ma di semplice applicazione, sottolineando come in tutto ciò la telematica possa essere di grande aiuto se ben utilizzata, altrimenti si rischia di creare un ulteriore divario ed ulteriori incomprensioni tra fisco e contribuenti.

Alemanno: necessari interventi sulla Spesa Pubblica

di Alessia CASIRAGHI

I tributaristi d’Italia dicono sì alla nuova manovra economica, ma sollecitano l’intervento più che mai necessario sulla spesa pubblica. Riccardo Alemanno, Presidente dell’ Istituto Nazionale Tributaristi ha riaffermato la necessità di seguire la strada indicata da Monti, data la situazione di emergenza in cui versa l’Italia, ma ha ricordato anche che per il futuro sono più che obbligatori interventi mirati sulla spesa pubblica e sulle singole problematiche. “Condividere la manovra economica è quasi obbligatorio date le ragioni di urgenza ed inderogabilità di interventi forti e di immediata efficacia – afferma Alemanno – ma ciò porterebbe a non raggiungere gli obiettivi come è avvenuto per le tante (troppe) manovre dell’estate e dell’autunno”.

Per l’INT sono necessari interventi mirati nel settore fiscale, come l’ immediata revisione delle norme relative alla comunicazione delle operazioni IVA , il cosiddetto spesometro. I tributaristi auspicano la completa revisione della normativa alla luce dell’ulteriore abbassamento dell’uso di contante per i pagamenti (da 2.500 a 1.000 euro). Come? Reintroducendo al posto delle comunicazioni, gli elenchi clienti e fornitori contenenti le operazioni anche nei confronti dei privati

Il divieto di uso del contante oltre la soglia dei 1.000 euro rende inutile la comunicazione di operazioni non fatturate superiori a 3.600 euro. Allo stesso modo la tracciabilità di tutti i pagamenti superiori, anche per le operazioni fatturate, dovrebbe rendere inutile la comunicazione delle singole operazioni fatturate superiori ai 3.000 euro.

Ai fini della lotta all’evasione, secondo l’INT sarebbe molto più utile e quindi necessario conoscere la totalità delle spese sostenute anche dai privati. Per le imprese dovrebbe essere istituito un primo controllo incrociato automatizzato, che si avvalga della trasmissione telematica dei dati e degli importi fatturati.

Alemanno invierà nei prossimi giorni una nota al Ministero dell’Economia e delle Finanze che affronti il problema delle comunicazioni delle singole operazioni: “la comunicazione di singole operazioni, già difficoltosa per gli importi superiori ai 25.000 euro previsti per il 2010, sarebbe molto più complessa per gli importi ridotti a 3.000 per il 2011 soprattutto per le aziende non strutturate” ribadisce il Presidente. Che conclude “Sarebbe auspicabile che tutti commercialisti, tributaristi, consulenti del lavoro, e revisori facessero sentire la loro voce in un solo senso senza strumentalizzazioni per una efficace semplificazione senza volere impedire l’utilizzo di strumenti utili per la giusta lotta all’evasione“.

L’INT dice sì a Monti

Il nuovo Presidente del Consiglio sembra piacere a tutti. Attestazioni di stima e fiducia arrivano anche dal Consiglio Nazionale dell’INT, attraverso Riccardo Alemanno.

Il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, infatti, ringrazia Mario Monti di aver accettato un incarico così impegnativo e delicato e ripone in lui speranze ed aspettative. Come tutti, anche Alemanno attende con ansia le azioni dell’Esecutivo, che verranno rese note, ovviamente, solo dopo aver nominato i nuovi Ministri.

Oltre a dimostrare affetto e stima, Riccardo Alemanno si dichiara pronto a collaborare con il Paese ed esorta tutti i settori produttivi a fare altrettanto, poiché sembra essere l’unica via per uscire da questa “empasse” infinita. No, quindi, a veti e paletti contro il lavoro del Presidente e via libera alle decisioni che prenderà.

A questo proposito, c’è grande attesa per “quelle riforme rinviate anche per colpa di coloro che sono refrattari ai cambiamenti e che hanno come unico obiettivo quello di mantenere lo stato attuale delle cose, probabilmente perché non vogliono rinunciare a rendite di posizioni o privilegi”, al contrario dei tributaristi, che Alemanno rappresenta, i quali sono pronti a considerare soprattutto gli interessi del Paese e non della categoria.

Solo rinunciando ai propri interessi e cooperando per il bene comune, l’Italia si potrà risollevare, e questo è il pensiero di tutta la popolazione.

Vera Moretti

INT: sì al Redditometro, ma con la sperimentazione

Il 26 ottobre 2011 nella sede dell’Agenzia delle Entrate di Roma, il Direttore generale Attilio Befera e il Direttore centrale Luigi Magistro presenteranno alle associazioni e agli ordini professionali il nuovo redditometro e gli esiti delle attività svolte finora sulla valorizzazione degli elementi indicativi della capacità contributiva delle persone fisiche. L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) sarà presente con il Presidente Riccardo Alemanno, il Vice Presidente vicario Sergio Alfani e il Consigliere Costantino Bianchi.

Alemanno a tal proposito ha dichiarato: “Siamo favorevoli all’utilizzo del cosiddetto redditometro per controllare e verificare la capacità contributiva delle persone fisiche, ma è importante quanto l’Agenzia ha annunciato ovvero una fase di sperimentazione con le categorie, ciò permetterà di verificare l’impatto dei nuovi elementi e quindi la loro congruenza circa la reale capacità reddituale e patrimoniale dei contribuenti. E’ inoltre molto importante che tutti gli elementi patrimoniali e reddituali che l’Agenzia delle Entrate ha già a disposizione non siano nuovamente richiesti al contribuente, ciò eviterà perdite di tempo e costi sia ai cittadini che alla Pubblica Amministrazione. Ovviamente da parte nostra siamo, come sempre, totalmente disponibili a collaborare fattivamente in questa fase di verifica e sperimentazione“.

INT: Convegno Nazionale sul sistema Italia

Si danno appuntamento a Roma i tributaristi dell’INT – Istituto Nazionale Tributaristi in occasione del XV Convegno Nazionale sul tema: ‘Sistema Italia, cambiamento necessario‘. Il convegno si svolgerà martedì 11 ottobre salle ore 10.00 alle 15.30 presso la Sala Capranichetta di Piazza Montecitorio.

Fra i relatori il Consigliere INT Giuseppe Zambon e alcuni esponenti parlamentari come l’Onorevole Giuliano Cazzola ed il Senatore Enrico Morando. Saranno presenti anche il Presidente dell’INT Riccardo Alemanno e il giornalista Franco Stefanoni del settimanale ‘Il Mondo’, oltre ad altri rappresentanti del mondo istituzionale e professionale. Dopo il convegno è prevista l’Assemblea dei Delegati provinciali INT del centro-sud.

Sempre a Roma, lunedì 10 ottobre si svolgerà il Consiglio nazionale dell’Istituto Nazionale Tributaristi, presso l’ufficio di rappresentanza di Via Sistina, per discutere le tematiche professionali e analizzare i nuovi scenari aperti dalla riforma delle professioni.

Un momento per fare il punto su una situazione sempre più precaria per il nostro Paese” ci tiene a sottolineare il Presidente Alemanno “daremo indicazioni ai rappresentanti del Parlamento circa le priorità che riteniamo inderogabili e non più rinviabili per l’Italia: fisco, pensioni, burocrazia, spesa pubblica, professioni e giovani. Indicazioni che abbiamo già fornito nell’ambito dei Tavoli di confronto sulla riforma fiscale e che ribadiamo in ogni occasione pubblica di dibattito.”

E a proposito degli obiettivi futuri da perseguire, Alemanno precisa: “Serve determinazione, serietà e buon senso e soprattutto bisogna evitare che le richieste egoistiche e corporative dei conservatori, refrattari al cambiamento ed alla modernizzazione, abbiamo il sopravvento sulle riforme che invece servono urgentemente al Paese“.

Alessia Casiraghi