Imprese venete ancora senza liquidità

Confartigianato Veneto si scaglia contro l’iter burocratico ideato dal Governo per favorire la certificazione dei crediti vantati dalle imprese con la PA: la sua macchinosità non permette alle imprese venete di risolvere il problema della carenza di liquidità, e quindi di uscire dalla crisi.

I dati testimoniano la preoccupazione di Confartigianato, poiché, in due mesi, ovvero da quando Corrado Passera ha illustrato il provvedimento che avrebbe dovuto cambiare la vita alle imprese, sono state sbloccate solo lo 0,04% delle somme dovute, a livello nazionale.

Uno dei motivi della lentezza con cui sta avanzando la procedura è che, come sottolineato dal presidente degli artigiani Giuseppe Sbalchiero, sono ancora poche le amministrazioni si sono registrate al portale del Ministero.

Isi Coppola, assessore alle Attività produttive, sostiene che una maggiore fiducia nella ripresa generale dell’economia regionale è riposta nel nuovo programma “microcredito” promosso da Veneto Sviluppo che prevede un sistema di prestiti che variano da cifre minime (5mila euro) arrivando a toccare valori più elevati (50mila euro) e che sarà presentato tra pochi giorni.

Vera MORETTI

La crisi delle imprese giovanili

L’impresa giovanile non se la passa bene e la sua crisi è cominciata in tempi non sospetti: dal 2006, infatti, è stato registrato un calo che, nel 2011, ha toccato il 16% a livello nazionale, ma che raggiunge il 23% nel NordEst.

Questi dati sono stati resi noti da una ricerca condotta dal dipartimento management dell’università veneziana Ca’ Foscari, promossa da Regione Veneto e Centro produttività Veneto.
Lo studio ha analizzato i bilanci di 7.720 giovani imprese con sede legale in regione.

Gli indici di redditività parlano chiaro: il rendimento medio del capitale investito dalla proprietà parte da un valore medio molto basso (-19,41%) nel 2008, assume un valore appena positivo (circa il 3%) nel 2009 per poi tornare a scendere (-9,23%) nel 2010.
Settori con criticità maggiori sono agricoltura, manifattura e costruzioni.

I giovani imprenditori intervistati sono, per il 65%, diplomati, e per il 22% hanno una laurea di primo o secondo livello. Il 5% ha un’educazione di tipo terziario ed è in possesso, dunque, di master o Phd.
Per il 79% degli interpellati, l’approdo al timone di un’impresa propria è avvenuto dopo un’esperienza professionale in una diversa realtà. Le imprese sono state fondate grazie all’apporto e al supporto di reti di conoscenze e familiari: nel 29% dei casi sono stati cruciali l’apporto e la collaborazione di ex-colleghi, ma nel 44% dei casi i cofondatori delle startup intervistate sono i familiari o i parenti.

In Veneto, in particolare, ci sono oltre 47mila imprese giovani, su un totale di 700mila in tutta Italia e rappresentano il 6,7% del totale: si tratta prevalentemente di unità artigiane (il 39% contro il 30% nazionale), con una significativa presenza di imprese al femminile (24,9% contro il 17% nazionale).
Verona è la provincia con il maggior numero di realtà giovani (22%), seguita da Padova, Treviso e Vicenza.

I settori più “battuti” sono quelli delle costruzioni, con oltre 11mila imprese (24,2% del totale) e, tra queste, la maggior parte è di tipo artigiano (86,4%).
Le attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio rappresentano il secondo settore più rappresentato, mentre al terzo posto c‘è il turismo, con quasi 4mila attività presenti, pari all’8,5% delle giovani imprese venete.
L’artigianato artistico si trova al quarto posto con 3.927 imprese (8,4% del totale).

Isi Coppola, assessore allo Sviluppo Economico, ha dichiarato a proposito: “Questa ricerca ci ha permesso di verificare che un imprenditore su due non conosce le iniziative messe a disposizione dalla Regione per il sostegno alle aziende. Per questo abbiamo deciso di puntare anche sull’uso di strumenti e mezzi come YouTube, Facebook e Twitter, molto utilizzati dai giovani, per comunicare le opportunità dei nuovi bandi regionali a favore dell’imprenditoria femminile e giovanile a cui si potrà concorrere a partire dal 4 febbraio prossimo. Sono previsti 5 milioni a fondo perduto per investimenti delle nuove Pmi a prevalente partecipazione giovanile e altri 5 per Pmi a prevalente partecipazione femminile. È la prima volta che una pubblica amministrazione sceglie i social network per far conoscere queste opportunità“.

Per il rettore di Ca’ Foscari Carlo Carraro, “l’università è luogo di studio, ricerca e innovazione, ma deve migliorare il rapporto con il territorio e con il mondo del lavoro. I dati evidenziano che esistono ampi margini per dare ai nostri ragazzi gli strumenti per trasformare le loro idee in impresa e per farlo con le migliori competenze possibili, senza che imbocchino strade privi delle conoscenze necessarie per fissare e raggiungere l’obiettivo fissato“.

Vera MORETTI

In Veneto, flash mob per lanciare i bandi dedicati ai giovani

Sarà presentata oggi un’iniziativa targata Regione Veneto e Carpe Diem 2.0 che prevede l’utilizzo di Social e Flash Mob per lanciare i bandi sull’imprenditorialità femminile e giovanile.

La presentazione ufficiale avverrà a Vicenza, dove l’assessore Isi Coppola illustrerà il progetto, già da lei commentato con entusiasmo: “Per la prima volta la Pubblica Amministrazione si lancia in modo assolutamente innovativo attraverso una sorta di contest nel quale 6 esperti di old e new media presentano i nuovi bandi di finanziamento per l’imprenditoria giovanile e femminile. Un incontro divulgativo e formativo per dimostrare che si può comunicare efficacemente con il cittadino, basta dotarsi degli strumenti giusti, specialmente se si vuole raggiungere i giovani“.

Regione Veneto vuole, con questa iniziativa, dimostrare che, per la diffusione dei nuovi bandi, soprattutto se rivolti a giovani, occorre utilizzare strumenti nuovi e più diretti.
Questo perché il dialogo con i giovani è indispensabile se si vuole essere sempre al passo con i tempi e pronti all’innovazione.

Durante l’evento sarà presentato uno studio realizzato dall’Università Ca’ Foscari sulla dimensione e le prospettive dei giovani imprenditori e delle start-up nel Veneto.
Il tutto sarà preceduto da un flash mob alle 17.30 in Piazza dei Signori dove studenti e giovani imprenditori faranno suonare contemporaneamente delle sveglie per attirare l’attenzione sulle opportunità dei bandi. Nella stessa piazza ci sarà anche un mega schermo per seguire i lavori in diretta.

Vera MORETTI

Microcrediti per le pmi venete

In arrivo finanziamenti alle pmi venete, grazie ad un’iniziativa di Cofidi e Veneto Sviluppo, per un importo compreso tra 5 e 10mila euro.

Si tratta di un piano regionale che prevede la concessione di microcrediti alle imprese locali, il cui bando dovrebbe partire ad inizio di dicembre ed è stato illustrato da Isi Coppola, l’assessore all’Economia e Sviluppo regionale: “A partire dal mese prossimo Veneto Sviluppo sarà pronto per erogare minicrediti da cinque o diecimila euro diretti alle piccole imprese o ai singoli artigiani, in questo modo avranno accesso ai prestiti anche le aziende più piccole e non solo quelle di grandi dimensioni come è successo finora”.

L’iniziativa, meritevole di permettere l’accesso al credito anche alle microimprese, alle quali, in questo periodo di crisi, spesso era interdetto, non ha però trovato il consenso unanime di tutti gli assessori regionali.

Elena Donazzan, assessore al Lavoro, ha ricordato che, a breve, la regione dovrà far fronte alla necessità di risorse per coprire i costi della cassa integrazione in deroga, in previsione del taglio dei fondi statali.
Grazie al dialogo con le associazioni di categoria e con i sindacati siamo riusciti ad estendere gli ammortizzatori sociali ai lavoratori con contratti atipici, ma adesso sarà a rischio la pace sociale, anche a causa della riforma Fornero”.

Vera MORETTI

Nuovo contributo alle imprese per la Regione Veneto

Regione Veneto e Cassa Depositi e Prestiti stanno per attivare un Fondo di rotazione regionale per il sostegno delle imprese e degli investimenti in ricerca, per un totale di 197 milioni di Euro, sui quali verranno applicate vantaggiose agevolazioni.

Ciò è stato possibile grazie ad un protocollo di intesa che la giunta veneta, nella persona di Isi Coppola, assessore all’economia, ha approvato ed è in attesa di essere sottoscritto.

Grazie a questo fondo, si potrà disporre di una “provvista” a costo agevolato presso banche e società di leasing convenzionate per finanziamenti a medio-lungo termine, con rimborso previsto entro 15 anni. Questi finanziamenti saranno erogati per permettere alle imprese investimenti produttivi e progetti legati alla ricerca e all’innovazione.

Coppola ha così commentato: “ La Legge Finanziaria nazionale ha esteso l’ambito di operatività del FRI, attivo presso la Cassa Depositi e Prestiti dal 2006, agli interventi previsti da leggi regionali di agevolazione o conferiti alle Regioni, per gli investimenti produttivi e per la ricerca. Lo scorso aprile, con un decreto interministeriale, è stato adottato l’atto di indirizzo per l’attuazione di questa strumentazione finanziaria, dando il via, dopo lunghe attese, alla fase operativa. Le risorse complessivamente a disposizione, pari a 1,75 miliardi di euro, sono state suddivise tra le Regioni con i medesimi parametri del “Fondo Unico per le Imprese” e per il Veneto sono utilizzabili oltre 197 milioni

Una buona notizia, dunque.

Vera Moretti