ScuolaLavoro porta gli studenti in azienda

Grande successo per la seconda edizione di ScuolaLavoro, che ha permesso a 3mila giovani in tutta Italia di venire a stretto contatto con il mondo concreto del lavoro, quello al quale, lo speriamo, presto apparterranno.

Tra i consigli dispensati alle future leve, degno di nota è stato “Apri la tua mente, organizzati e non aver paura di fallire”, che oggi, come non mai, è di strettissima attualità.
In un periodo di crisi come questo, infatti, rimanere sempre aggiornati ed osare si rivela spesso la mossa vincente.

Il progetto era stato diviso in due tranche.
Alla prima, uno stage avvenuto l’estate scorsa, hanno partecipato 1.400 studenti provenienti dalle scuole superiori, dagli istituti tecnici superiori e dalle Università.
I giovani prescelti, dopo aver dimostrato una certa padronanza della lingua inglese, hanno potuto fare la loro prima esperienza lavorativa in una realtà estera o italiana ma con continui contatti con l’estero.

Altri 1.600 studenti, poi, hanno potuto, nel corso del mese di ottobre, vedere da vicino la realtà d’impresa, nell’ambito del JobDay.
In pratica, in linea con un metodo di orientamento di provenienza anglosassone noto come “job-shadow”, i ragazzi sono entrati in stretto contatto con le problematiche che possono insorgere durante una tipica giornata lavorativa. Questo è potuto accadere grazie ad un affiancamento di un lavoratore in azione: imprenditore, professionista, artigiano o manager a seconda dei casi.

Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, ha commentato così il progetto: “Tirocini e stage sono una delle vie maestre per trovare un lavoro al giorno d’oggi. Lo sono anche per capire le inclinazioni, per scegliere una strada di studio o di lavoro confacente alle aspettative e alle peculiarità dei nostri ragazzi. Per questo il sistema camerale è fortemente impegnato sul fronte dell’alternanza scuola-lavoro, affinché, con le armi più affilate, ovvero la determinazione e la consapevolezza di se stessi, i nostri ragazzi possano costruirsi il futuro”.

Il progetto ScuolaLavoro è presente anche su Facebook, dove, con brevi interviste realizzate via Skype, i giovani partecipanti hanno postato le loro esperienze.

Non si tratta, comunque, dell’unico progetto che vede protagonisti giovani e scuole, perché Unioncamere promuove anche il premio Scuola, Creatività e Innovazione, nato per aiutare i giovani a esercitare le proprie capacità creative e innovative in un’ottica di business.

Il concorso nazionale è accreditato dal ministero dell’Istruzione tra le iniziative che contribuiscono alla valorizzazione delle eccellenze degli studenti delle scuole secondarie superiori e che è diventato un’istituzione nel settore, anche grazie al numero dei partecipanti che aumenta anno dopo anno.

Nell’ultima edizione sono stati 2.150 gli alunni partecipanti, 320 i progetti iscritti, 286 gli istituti scolastici coinvolti in 86 province italiane. Un’opportunità straordinaria per imparare a lavorare in “squadra”, osando con concretezza, ed acquisire la consapevolezza che le idee e i sogni possono trasformarsi anche in progetti di business da sviluppare in un’ottica imprenditoriale.

Vera MORETTI

Scuola elevata al lavoro: per sapere cosa fare da grandi

Rispondere alla domanda “Cosa farai da grande?” non è sempre facile, neppure quando grandi si è già.

Ma, forse, per qualcuno sarà più semplice, soprattutto se si ha avuto la fortuna di partecipare a Scuola elevata al lavoro, progetto promosso da Unioncamere e realizzato insieme a 50 Camere di Commercio, che ha coinvolto 3.600 studenti provenienti da circa 110 istituti scolastici secondari superiori un ITS e tre facoltà universitarie.

Di questi, 1.800 hanno avuto l’opportunità di vivere esperienze in ambito lavorativo presso le sedi di aziende e istituzioni in Italia e in Europa.
Mentre altri 1.800 studenti di 150 istituti scolastici (tra tecnici, professionali, alberghieri, per l’agricoltura, licei scientifici, classici, linguistici, artistici etc.) hanno appena concluso la propria esperienza di JobDay, una formula di orientamento innovativa per l’Italia che dà la possibilità ai ragazzi di sperimentare un mestiere affiancando un lavoratore all’opera.

Il successo di questo progetto porterà ad organizzare una seconda edizione, che vedrà la realizzazione di altri 1.200 stage, 500 dei quali all’estero, mentre i rimanenti si svolgeranno in Italia presso aziende attive sui mercati internazionali.

Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, ha dichiarato: “La realtà complessa nella quale i nostri ragazzi si trovano a compiere scelte importanti per il resto della loro vita impone a tutti i soggetti che si occupano di far dialogare il mondo della scuola con quello dell’impresa, tra i quali le Camere di commercio, uno sforzo aggiuntivo. Per questa ragione, Unioncamere, che ha attivato ad aprile una apposita Unità di progetto, si è fatta promotrice della messa a punto di un modello di servizi, basato su standard comuni per tutto il territorio nazionale, che punta a realizzare in tutte le Camere sportelli dedicati alla formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento. A fine anno, con un investimento di 3 milioni di euro, una prima sperimentazione di questo modello sarà realizzata nelle 77 province già coinvolte nelle iniziative finanziate dall’Accordo di programma Ministero dello Sviluppo Economico-Unioncamere sui temi ‘nuova imprenditorialità, micro-credito e sostegno all’occupazione”.

Vera MORETTI