A Lecce, il notariato spiega le startup

Il Consiglio Notarile e il Comune di Lecce hanno organizzato, per martedì 11 giugno, un incontro pubblico che riguarderà le startup dal titolo: “L’Arancia per cominciare, start up: una opportunità per il territorio” in collaborazione con l’Università del Salento e la Camera di Commercio di Lecce.

Ad aprire i lavori saranno il Sindaco di Lecce Paolo Perrone, il Rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia, il Presidente del Consiglio Notarile di Lecce, Rocco Mancuso, e il Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete, ma poi si entrerà nel vivo con i temi “caldi” dell’imprenditoria giovanile e delle iniziative a sostegno delle startup portate avanti dalle istituzioni locali e dall’Università.

Verranno presentate testimonianze di giovani imprenditori che hanno raggiunto il successo ma anche informazioni utili provenienti da larancia.org, la piattaforma realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato che offre strumenti efficaci a tutti coloro che vogliono avviare un’attività in proprio.

Gli interventi saranno a cura di Andrea Tavassi, notaio del Consiglio Notarile di Lecce, per la presentazione del portale “L’Arancia”; Raffaele Parlangeli, Direttore della Candidatura della Città di Lecce a Capitale, su Smart City Learning, Lecce come luogo di lavoro per le Start Up innovative; Angelo Vincenti, Dirigente della Camera di Commercio, per le iniziative locali a sostegno delle Start-up.

La giornata sarà conclusa da Gabriella Gianfrate, dirigente dell’Università del Salento, la quale illustrerà le iniziative dell’ateneo per favorire la nascita di imprese.

Alla presentazione di casi di successo di spin-off e startup seguiranno le conclusioni di Alessandro Delli Noci, Assessore all’innovazione tecnologica, politiche comunitarie, politiche giovanili, politiche per il lavoro e formazione professionale del Comune di Lecce.

Vera MORETTI

Appuntamento a Lecce con la Guida alle donazioni

Il Consiglio Nazionale del Notariato, in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori, ha realizzato una guida dal nome “Donazioni consapevoli. Per disporre dei propri beni in sicurezza”, che verrà presentata oggi alle 18.00 presso la Sala Polifunzionale “Open space – Lecce giovani” del Comune di Lecce, in Piazza S. Oronzo.

Si tratta di un argomento di grande attualità, perché, soprattutto dopo l’introduzione dell’Imu, sono molti i cittadini che ricorrono a questo espediente per poter usufruire delle agevolazioni sulla prima casa.

Ad intervenire all’incontro saranno, tra gli altri, il Presidente del Consiglio Notarile di Lecce Antonio Novembre, il notaio Andrea Tavassi e i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori di Lecce: Francesco Ragusa (Assoutenti), Salvatore Pinnetta (Lega Consumatori), Marco Malorgio (Movimento Consumatori) e Marina della Corte (Unione Nazionale Consumatori).

I relatori offriranno sicuramente punti di vista differenti su un tema che coinvolge sempre più le famiglie, poiché le donazioni vengono viste come uno strumento per fronteggiare la crisi e assicurare sicurezza economica alle nuove generazioni.

La Guida, in particolare, illustra le modalità con cui disporre del proprio patrimonio in vita, esaminando ogni necessario aspetto: i soggetti che possono donare e ricevere, la forma idonea affinché il contratto di donazione sia valido, la commerciabilità dei beni e le disposizioni fiscali.
Fornisce inoltre risposte esaurienti ai dubbi di chi si trova a dover scegliere tra donazione e successione o tra donazione e vitalizio.

Collegandosi al sito del Notariato e ai siti delle Associazioni dei consumatori è possibile scaricare la Guida gratuitamente, e, grazie alla applicazione iNotai, si può fare anche con iPhone.

I dati raccolti da Istat riferiti al 2009, attestano che in Italia sono state effettuate 192.536 donazioni, metà delle quali hanno riguardato unità immobiliari ad uso residenziale.
Tra questi, il 50,4% del totale (97.074) aveva ad oggetto immobili ad uso abitazione ed accessori, e il 22% terreni (42.384), il 7% la cessione di quote di società di persone o di srl, il 5,5% è stato con riserva di usufrutto su fondi urbani o agricoli e il 2,7% ha riguardato la cessione di aziende.

La tendenza degli italiani ad effettuare donazioni è cresciuta negli anni, con un aumento del 57,5% tra il 2000 e il 2009.
In questo lasso di tempo sono più che raddoppiate le donazioni di immobili ad uso abitazione e accessori (+103,8%), mentre quelle di terreni sono cresciute del 10,8%.

Nel 2009 più di una donazione su tre è stata effettuata al Sud. In totale sono state effettuate nel corso dell’anno 69.668 donazioni, corrispondenti a 492,1 donazioni ogni 100.000 abitanti.

In particolare in Puglia, nel 2009 risultano esservi state complessivamente 21.058 le donazioni, così suddivise: 5.978 di terreni, 10.771 di unità immobiliari ad uso abitazione, 864 di aziende, quote di società (di persone e di srl) e altre 3.445 corrispondenti ad atti traslativi a titolo gratuito.

Vera MORETTI

In Puglia contributi alle microimprese extra agricole

Alcuni comuni della provincia di Lecce, ovvero Acquarica del Capo, Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Nociglia, Patù, Presicce, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Tiggiano, Tricase e Ugento, sono oggetto di un bando pubblicato dal Gal Capo Santa Maria di Leuca.

Obiettivo di tale bando è favorire lo sviluppo e l’innovazione delle microimprese che operano in settori extra agricoli, oltre ad incoraggiare la formazione di microcircuiti locali che possano diversificare le economie delle aree rurali e sviluppare forme imprenditoriali sostenibili e coerenti con le potenzialità e gli elementi caratterizzanti il territorio del GAL.

I contributi possono servire per la costituzione di nuove imprese ma anche per lo sviluppo competitivo di quelle già esistenti.
Possono accedere al sostegno gli investimenti che rientrano nelle seguenti categorie di spesa:

  • ristrutturazione, adeguamento e ampliamento dei locali da destinare allo svolgimento dell’attività produttiva, commerciale, e/o di servizio;
  • acquisto di software, tecnologie e servizi;
  • acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature per la creazione, l’ammodernamento, il potenziamento e l’ampliamento dell’attività;
  • studi di fattibilità, assistenza e consulenza finalizzati alla creazione, all’ammodernamento, potenziamento e ampliamento dell’attività, consulenze per innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale, acquisti di brevetti e licenze e spese generali solo se collegate ad investimenti materiali (parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, spese per consulenza tecnica e finanziaria, spese sostenute per la garanzia fideiussoria, spese per la tenuta di conto corrente appositamente aperto e dedicato all’operazione). L’ammissibilità delle spese di cui al presente punto è limitata al 10% del costo totale dell’investimento ammesso.

Mentre non sono previsti aiuti per

  • investimenti di mera sostituzione;
  • acquisto di beni e di materiale usato;
  • interessi debitori e gli altri oneri meramente finanziari;
  • interventi realizzati e/o i beni acquistati in data antecedente alla presentazione della domanda di aiuto.

Il sostegno sarà concesso nella forma di contributo in conto capitale pari al 50% della spesa ammessa ai benefici. Il volume massimo di investimento è pari a 40.000 euro per singola azione.

I soggetti che intendono partecipare al bando, contemporaneamente alla presentazione della domanda di aiuto, devono provvedere alla costituzione e/o aggiornamento e validazione del fascicolo aziendale sul portale SIAN per il tramite dei centri di assistenza agricola (CAA) autorizzati dall’AGEA.

La scadenza è stata fissata per il 21 gennaio 2013. Entro il quinto giorno successivo al rilascio sul Portale SIAN, la copia cartacea della domanda di aiuto rilasciata sul portale SIAN, deve essere inviata, tramite servizio postale a mezzo Raccomandata A.R., o corriere autorizzato, in plico chiuso indirizzato al GAL al seguente indirizzo:

Gal Capo Santa Maria di Leuca s.r.l.
Piazza Pisanelli (Palazzo Gallone)
73039 Tricase (Le)

Vera MORETTI

Diventare imprenditori per battere la crisi

Italiani popolo di santi, poeti e navigatori, ma soprattutto di grandi imprenditori. La spinta al successo e alla crescita della propria azienda sembra non trovare freni nemmeno nella crisi economica che ha mutato spazi e possibilità di azione: gli imprenditori italiani non si danno per vinti. Mai.

E’ quanto emerge dall’indagine di Confesercenti : nel secondo trimestre del 2012, infatti, il saldo fra aperture e chiusure di imprese è risultato positivo per quasi 21mila unità, che portano il numero totale a sfiorare i 6,1 milioni di unità, dopo il forte calo registrato a gennaio 2012. Confesercenti sottolinea come il dato “potrebbe essere anche migliore e, se si considerano le circa 10.000 aziende attualmente inattive cancellate d’ufficio dal Registro delle Imprese, il saldo positivo salirebbe a 31mila“.

L’istantanea che fotografa le imprese italiane sparse lungo tutta la penisola mette a fuoco grosse differenze fra i diversi settori: a registrare le performances migliori sono le aziende impegnate nella fornitura di energia (+884), le attività professionali (+314) e noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+980). Diverso è il discorso se si guarda al commercio (-4.807 aziende), al turismo (-855) e al settore dell’edilizia (-117), che però in compenso, hanno ridotto le perdite: nei primi tre mesi dell’anno i tre settori avevano, infatti, segnato, rispettivamente, -19.583, -4.712 e -12.104.

Ma veniamo alla penisola. Quali sono le regioni che registrano maggior febbre da imprenditoria?

In pole position troviamo gli abitanti di Lecce, provincia che registra un tasso di crescita di imprese dell’1,15%. Seguono in classifica Foggia (+1,02%), Vibo Valentia e Isernia (+1%) e Firenze (+0,89%). Nelle ultime posizioni Ragusa (+0,14%), Imperia (+0,09%), Arezzo (+0,06%) e Vicenza (-0,03%) e Napoli (-0,20%), unici risultati negativi in Italia. Le città con il maggiore numero di imprese totali, invece sono i tre maggiori capoluoghi di regione: Roma al primo posto (456.000), seguita da Milano (382.000) e da Torino (235.000).

Alessia CASIRAGHI

Fare Impresa nel Salento

Anche nel 2012 il bando Fare Impresa nel Salento aiuta le giovani imprese che hanno investito in innovazione ed occupazione con un contributo economico a fondo perduto fino ad un massimo di 15.000 euro. E’ già possibile presentare la domanda di partecipazione al bando promosso dalla Camera di Commercio di Lecce, esclusivamente per via telematica secondo le indicazioni pubblicate sul sito istituzionale dell’Ente camerale salentino.

Sul sito è stata inoltre aperta una sezione dove si possono trovare maggiori chiarimenti sull’iniziativa.

Laura LESEVRE

Notai salentini contro l’usura

di Giulia DONDONI

Lo scorso 14 gennaio il Consiglio Notarile di Lecce, la Fondazione San Nicola e Santi Medici di Bari e la Consulta Nazionale Antiusura di Bari hanno firmato un protocollo d’intesa per iniziare un  rapporto di collaborazione per aiutare tutti coloro che sono vittime dell’usura, dai cittadini e alle imprese.

Un impegno concreto questo, dove la Fondazione e la Consulta vogliono promuovere la cultura della legalità attraverso azioni di prevenzione di carattere educativo e informativo, ascoltando le vittime di questo crimine, che si tratti di privati o di imprenditori.

I notai di Lecce forniranno consulenza gratuita e applicheranno tariffe ridotte per aiutare i soggetti in difficoltà: “con la sottoscrizione di questo protocollo – spiega il presidente distrettuale Antonio Novembre – il notariato dimostra ancora una volta di essere una istituzione di protezione del sistema economico e sociale in momenti essenziali della vita delle persone e delle imprese, con una visione legale ad ampio raggio, attento agli interessi dei cittadini e della società, cercando di tutelare i soggetti economicamente più deboli”.

Puglia, il mattone conviene

La Puglia si conferma una regione nella quale poter fare ottimi affari a livello immobiliare. Secondo l’Osservatorio Casa.it, che ha analizzato il mercato immobiliare della regione, le quotazioni sono in calo in tutto il Tacco d’Italia. Se a Bari si registrano le quotazioni più alte nel centro storico per l’acquisto di un bilocale, Lecce si aggiudica il titolo di seconda provincia più cara, con una media di 2.750 euro al mq per l’acquisto della stessa tipologia d’immobile nelle zone centrali.

Secondo Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it, “nel centro storico di Bari per l’acquisto di un immobile la media si attesta sui 3.100 euro al metro quadro. In generale, le tipologie maggiormente richieste sono i trilocali di piccole dimensioni in particolare dotati di box o posto auto le cui quotazioni oscillano in media tra i 2.000 e i 2.400 euro al metro quadro a seconda che l’immobile sia o meno da ristrutturare“. “Da un’analisi delle richieste pervenute al nostro portale abbiamo rilevato, inoltre, che la domanda immobiliare barese in questo ultimo anno sembra essersi concentrata maggiormente su zone meno centrali, dove sono presenti immobili di più recente costruzione con costi più bassi“, conclude Mancini.

Secondo l’osservatorio Casa.it, dopo Bari è Lecce la città pugliese più costosa, con la media di 2.750 euro al metro quadro per l’acquisto di un bilocale ristrutturato nel centro storico. Fuori dal centro, invece, i prezzi si attestano sui 1.500 euro al metro quadro. A Foggia, nelle zone centrali più ambite di Corso Garibaldi, Corso Roma e Corso Giannone, il prezzo medio si aggira sui 2.000 euro al metro quadro, mentre nel centro di Taranto vengono richiesti circa 1.550 euro per appartamenti in buone condizioni, che salgono fino a 2.300 euro se accompagnati da un garage. Più economica Brindisi, dove nei quartieri centrali di Bozzano e Corso Garibaldi il costo medio di un bilocale è di 1.450 euro al mq.

Poche sorprese anche dal mercato degli affitti. Bari si conferma la città più costosa, con una media di 650 euro mensili per un bilocale. Brindisi, Foggia e Lecce seguono con una situazione omogenea fra di loro di 550 euro circa per la stessa tipologia d’immobile nelle zone centrali. Taranto chiude la classifica con una media di 350 euro d’affitto per un bilocale in centro.

Puglia: link utili da aggiungere ai preferiti.

Segnaliamo alcuni link di siti istituzionali, utili agli imprenditori pugliesi.

Bari

Barletta – Andria – Trani

  • sito istituzionale della Provincia
  • sito della Camera di Commercio

Brindisi

Foggia

Lecce

Taranto