Architetti e ambientalisti: ecobonus a rischio

A volte, in Italia, capita che vengano prese delle iniziative utili e interessanti ma che si perda tempo nell’attuarle e diventino inefficaci. È il timore legato all’ ecobonus che hanno espresso il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) e Legambiente i quali, attraverso una nota, hanno espresso la loro preoccupazione per il “grave ritardo” nei tempi di definizione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, delle modalità di accesso alle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica che riguardano i condomìni, il cosiddetto ecobonus, approvato con la Legge di Stabilità 2016.

Nello specifico, il grave ritardo che potrebbe inficiare i vantaggi dell’ ecobonus è legato alla mancata definizione da parte dell’Agenzia delle Entrate delle modalità con le quali poter cedere ai fornitori che hanno effettuato gli interventi edilizi le detrazioni fiscali legate alle stesse, in modo che, anticipando le risorse necessarie, questi possano innescare un “processo virtuoso di rigenerazione del patrimonio edilizio italiano”.

Ebbene, le modalità per poter accedere a questa opportunità legata all’ ecobonus avrebbero dovuto essere definite entro il 29 febbraio 2016, ma questa definizione ancora manca. Architetti e Legambiente sottolineano che ormai siamo a marzo, che le detrazioni scadono il 31 dicembre 2016 e che quindi questo ritardo e una diffusa incertezza sull’orizzonte degli incentivi rischiano di pregiudicare l’esito positivo dell’ ecobonus.

Siamo indignati – sottolineano Cnappc e Legambienteperché questa importante occasione per la riqualificazione del patrimonio edilizio condominiale sarà sprecata per precisa responsabilità dell’Agenzia delle Entrate che non ha definito subito e in modo semplice i criteri di cessione delle detrazioni, vanificando così una buona norma voluta da Governo e Parlamento”.

Conferma ecobonus, il plauso degli architetti

L’ ecobonus confermato dal Governo anche per la prossima Legge di stabilità è una misura apprezzata non solo dai cittadini, che potranno beneficiare ancora delle detrazioni collegate, ma anche dai professionisti.

Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e Legambiente si sono espressi infatti a favore della conferma dell’ ecobonus in una nota congiunta: “Apprezziamo fortemente – scrivono – che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, abbia confermato che nella Legge di stabilità 2016 sia prevista per i condomìni – come abbiamo proposto – la stabilizzazione a tre anni dell’ ecobonus energetico e sismico e di innovare gli incentivi per la riqualificazione degli immobili, con una modifica che consente di premiare chi più risparmia energia”.

La conferma del plauso all’ ecobonus prosegue nella nota: “Non si tratta solo di una importante misura per il rilancio dell’edilizia in drammatica crisi di occupazione e di fatturato: lo è per i cittadini che avrebbero la possibilità di ridurre la spesa per il riscaldamento dovuta a edifici ‘colabrodo’; lo è per gli abitanti dell’Italia a rischio sismico e idrogeologico che potrebbero veder finalmente riconosciuto il loro diritto fondamentale alla sicurezza dell’abitare; lo è nell’interesse generale, perché riducendo i consumi energetici si riducono le emissioni di CO2 causa dei cambiamenti climatici”.

Solo con una stabilizzazione tale da permettere di programmare e riqualificare i condomìni – prosegue la nota – si possono rigenerare le città italiane e dare certezze agli investimenti per un habitat migliore”.

Ma architetti e ambientalisti non si fermano qui, per loro la conferma dell’ ecobonus è cosa buona e giusta, ma non sufficiente: “Ora – conclude la nota – ci auguriamo che il ministero dell’Economia, prima, e il Parlamento, poi, concordino sull’opportunità e sull’importanza di un varo di una misura finalmente incisiva e strutturale che in altri Paesi dell’Unione ha dato risultati importanti per l’economia e l’ambiente”.

Freyrie: il nuovo Governo dovrà intervenire sulle città

Il clima elettorale si fa sempre più incandescente e, tra coloro che provano a “bussare alla porta” dei candidati, facendo presente le proprie necessità, ci sono anche le categorie dei professionisti.

Tra questi, gli architetti, partendo da una proposta di Legambiente, che vede la bellezza del territorio come una risorsa da cui partire per uscire dalla crisi, hanno voluto intervenire attraverso la voce di Leopoldo Freyrie.

Il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, infatti, ha posto l’accento su una tematica spesso ignorata ma, invece, fondamentale. “Il tema delle città dovrà essere prioritario nella prossima Legislatura; chiunque governerà dovrà assumersi impegni seri e responsabilità precise in tema di politiche urbane, purtroppo escluse – da oltre venti anni – da qualsiasi investimento ed intervento. Se così non dovesse essere, non solo si metterà a rischio la sicurezza dell’abitare e quindi la vita dei cittadini, ma non si creeranno le condizioni affinché il Paese possa guardare al futuro con serenità in termini di sviluppo, crescita e benessere”.

Le città vanno riprogettate, ma senza andare ad intaccare nuove porzioni di territorio, né consumare altre fonti di energia. Inoltre, per sostenere le iniziative pubbliche e private, vengono richiesti strumenti fiscali che possano facilitare gli interventi più urgenti, quali sicurezza, mobilità, rifiuti, trasporti e spazi pubblici.

Ha proseguito Freyrie: “Il territorio italiano e le nostre città – continua ancora – debbono essere trasformate in una miniera di cultura, formazione e bellezza, in una inesauribile fonte di energie anche tecniche e turistiche poiché possano essere volano dello sviluppo economico. Il tema della bellezza e della rigenerazione urbana sostenibile – che è prioritario per gli architetti italiani – rappresenta un progetto indispensabile al futuro delle nostre città e dell’ambiente: può diventare una concreta opportunità per uscire dalla crisi, realizzando un’ alleanza con le rappresentanze ambientaliste, sindacali, professionali, imprenditoriali, con l’industria delle costruzioni”.

Vera MORETTI

Al via la terza edizione di Raeeporter

La raccolta differenziata dei rifiuti riguarda anche le apparecchiature elettriche ed elettroniche e, per capire come fare a smaltire questi ingombranti “scarti”, un valido a iuto arriva anche dai social network.

La terza edizione di Raeeporter, la campagna nazionale intrapresa da Ecodom e Legambiente con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività sull’importanza del corretto trattamento dei Raee, infatti, trova ampio spazio su Facebook e Twitter.

Per far capire come smaltire questo tipo di rifiuti, sono chiamati tutti i cittadini, che potranno fotografare e segnalare sul sito Raeeporter.it i Raee abbandonati, oltre a partecipare alle discussioni che prenderanno forma attraverso la bacheca virtuale Message Board.
Ma il coinvolgimento degli utenti non finisce qui, perché la terza edizione di questa importante campagna prevede il concorso Raeeporter 2012 che premierà il Raeeporter più attivo.
Postando foto, video, tweet e commenti si accumuleranno punti che potranno portare alla vittoria finale.

Che, ne siamo sicuri, sarà molto ambita, dal momento che in palio c’è un viaggio-reportage di 5 giorni ad Accra in Ghana, per conoscere e documentare il fenomeno dello smaltimento incontrollato dei Raee, una parte dei quali è qui esportato illegalmente dai Paesi più avanzati.

Come avviene l’assegnazione dei punti, indispensabili per poter sperare di partire per questa indimenticabile esperienza? Il meccanismo di assegnazioni prevede 10 punti per ogni video caricato, 5 per ogni foto, 3 per ogni commento lasciato su Facebook, Twitter o la Message Board.

Vera MORETTI

L’Emilia Romagna si illumina di fotovoltaico

L’Emilia Romagna si veste di green. E punta al fotovoltaico. La Regione ha aperto un bando per concedere fino a 13 milioni di finanziamenti a tutte le imprese del territorio che promuoveranno interventi volti alla sostituzione delle strutture in amianto con pannelli fotovoltaici.

L’Emilia Romagna si allinea così con quanto stabilito dalla normativa prevista dal pacchetto clima-energia stilata dalla UE: l’obiettivo è la riduzione dell’emissione di gas serra e del consumo di energia fino al 20%, attraverso il potenziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili.

L’iniziativa è volta a 214 imprese del territorio selezionate che potranno beneficiare di contributi fino a 3 milioni di euro per quanto riguarda la rimozione dell’amianto, e fino a 6 milioni e mezzo di euro per installare nuovi pannelli fotovoltaici. Inoltre una parte degli incentivi sarà destinata ad interventi di coibentazione degli edifici.

Sostenibilità ambientale e green economy si traducono grazie alla nuova iniziativa promossa dall’Emilia Romagna nella creazione di ambienti di lavoro più salutari, tramite l’eliminazione di circa 210 mila metri quadri di amianto, che verranno sostituiti da oltre 23 mila KW di pannelli fotovoltaici. Ambienti meno inquinanti e più sicuri, per l’uomo e per l’ambiente.

“Solo nel 2011 sono stati oltre 50 gli abbandoni, a volte con pochi materiali, altre volte con pacchi di lastre, e il costo di smaltimento ricade quasi sempre sulla collettività” ha sottolineato Massimo Becchi di Legambiente, che a proposito della persistenza dell’amianto nel territorio denuncia: “basta addentrarsi in vie secondarie o carraie per trovare dell’Eternit abbandonato cui si aggiunge il problema del degrado di vecchi edifici industriali o zootecnici, con crolli di parte del tetto e la conseguente dispersione e frantumazione della copertura in Eternit”.

5mila euro di bonus per l’acquisto di auto elettriche

Il testo base adottato dalle commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera pochi giorni fa promette di usufruire di un bonus di 5mila euro per l’acquisto di un’auto elettrica grazie ad una nuova piccola tassa di un centesimo e mezzo sulle bottiglie di plastica. Il bonus è usufruibile per acquisti entro il 2012. L’incentivo massimo scende a 3.000 euro per il 2013, 2.000 per il 2014, fino a 1.000 euro nel 2015.

Andrea Lulli, capogruppo Pd nella Commissione Attività produttive della Camera e primo firmatario della proposta di legge spiega, “il comitato ristretto ha fatto un lavoro positivo” per cui unna legge potrebbe essere licenziata “già alla ripresa dei lavori parlamentari, dopo la pausa estiva“. La proposta di legge non si limita a prevedere il bonus ma disegna anche le reti di ricarica a servizio dei veicoli alimentati ad energia elettrica in tutto il territorio nazionale.

Per una volta dalla maggioranza arriva una doppia buona notizia: gli incentivi per chi acquista una auto elettrica con copertura finanziaria tramite una tassazione di 1,5 centesimi sulle bottiglie di plastica favorisce una tecnologia che sarà dominante nel futuro, e al contempo colpisce le bottiglie di plastica, che sono inquinanti e derivate da fonti possibili, quindi che pesano sulla bilancia energetica del Paese” – questo il commento del presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza al provvedimento adottato oggi dalle commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera.

 

Asshotel-Legambiente hanno firmato un’intesa per l’eco-sostenibilità ricettiva

E’ stato firmato nei giorni scorsi un protocollo di intesa tra Asshotel e Legambiente a favore dell’eco-sostenibilità ricettiva. Il presidente di Asshotel, Filippo Donati ha affermato: “Siamo attenti alla crescente domanda, interna e internazionale, di turismo verde, ecologico alla continua ricerca di destinazioni in grado di offrire ecosistemi sempre più intatti ed integri. Per questo aumenta il numero degli alberghi che hanno rivisto la propria offerta nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale. E proprio la consapevolezza della necessità e della rilevanza di migliorare l’offerta alberghiera secondo criteri di ecocompatibilità – ha sottolineato – ci ha portato alla firma di questo Protocollo con Legambiente Turismo“.

Luigi Rambelli, presidente nazionale di Legambiente Turismo ha spiegato che “Il testo dell’intesa prevede che l’etichetta ecologica “Legambiente Turismo” contraddistingua gli hotel aderenti che saranno impegnati per il miglioramento della qualità della vita nelle destinazioni turistiche e all’interno delle loro strutture. Ovviamente, gli hotel aderenti dovranno attuare gli impegni operativi concordati per ottenere e mantenere l’etichetta“. L’etichetta “verde” di Legambiente conta 400 aziende associate in 16 regioni, con oltre 63 mila posti e quasi 7 milioni di presenze annue.

M.Z.