Legge di Bilancio passata al setaccio dai consulenti del lavoro

Le novità della Legge di Bilancio 2018 riguardano diversi ambiti, che sono stati analizzati dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro e approfonditi in una circolare.

Cambiamenti sono stati apportati al sistema di fatturazione elettronica, ma anche agli obblighi di tracciabilità dei pagamenti, senza dimenticare la modalità di corresponsione di retribuzioni e compensi ai lavoratori e la decorrenza degli indici sintetici di affidabilità fiscale, e ovviamente soffermandosi anche sulla variazione dei termini di scadenza delle dichiarazioni e comunicazioni fiscali.

Ovviamente i consulenti del lavoro si sono focalizzati sul super e iper ammortamento, sul credito di imposta per le spese di formazione nel settore delle tecnologie relativamente al Piano Industria 4.0.
La circolare 2/2018 emanata dalla Fondazione offre anche un’analisi delle nuove agevolazioni per le società, per il sostegno agli investimenti nelle piccole e medie imprese e per gli interventi di ristrutturazione edilizia.

Importanti sono anche gli incentivi per le assunzioni dei giovani, nonché le misure pro welfare, l’aumento delle soglie reddituali del bonus 80 euro e le disposizioni per il contrasto alla povertà e il sostegno del reddito.
Per concludere, le direttive da seguire per la ricollocazione dei lavoratori in presenza di cigs, l’incremento del ticket per i licenziamenti e tutti gli interventi in materia pensionistica, a cominciare dall’Ape volontaria e la Rita.

Vera MORETTI

In arrivo per i contribuenti la rottamazione bis

Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018 contiene importanti novità, come ad esempio l’estensione della definizione agevolata dei carichi, chiamata più semplicemente Rottamazione bis, che prevede soprattutto la possibilità di definire i carichi affidati dal 2000 al 2016, ovviamente se non sono stati oggetto della prima rottamazione delle cartelle, ma anche i carichi comprese in piani di dilazione a partire dal 24 ottobre 2016, per i quali il debitore non sia stato ammesso alla prima definizione agevolata a causa del mancato pagamento di tutte le rate degli stessi piani scadute al 31 dicembre 2016 e i carichi affidati dall’1 gennaio al 30 settembre 2017.

A ricordare queste disposizioni è la circolare n.12/2017 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, che analizza le principali misure del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2018.

I consulenti ricordano anche che l’art. 9 del decreto fiscale 148/2017 ha incrementato di 300 milioni di euro per l’anno 2017 e di 200 milioni di euro per l’anno 2018, il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, costituito con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie su prestiti bancari.

Vera MORETTI

Legge di Bilancio 2018: previste misure per le imprese

La legge di Bilancio 2018 contiene alcune importanti misure dedicate alle imprese, poiché il piano Industria 4.0 verrà ulteriormente rafforzato con un nuovo capitolo relativo al lavoro, che prevederà incentivi per la formazione in azienda e probabilmente una proroga degli ammortamenti per gli investimenti in macchinari.
Ma non è tutto, poiché è previsto anche un piano per il Made in Italy e misure specifiche per il Sud, che ha oggettivamente bisogno di risollevarsi e ritornare alle cifre pre-crisi.

Paolo Gentiloni ha accolto queste proposte positivamente, anche grazie ad un lieve ottimismo portato da un ritorno alla crescita trainata soprattutto dalla manifattura e dall’export e i dati positivi sulla fiducia di famiglie e imprese, che ovviamente rappresentano il vero motore del sistema economico.
Ma per velocizzare la crescita si rendono necessarie con politiche economiche adeguate che partano dal sostegno al mercato del lavoro.

Tra le misure previste dall’Esecutivo, c’è prima di tutto il credito d’imposta per la formazione, che dovrebbe prevedere un’agevolazione sulla spesa incrementale delle imprese, fino a un tetto massimo che potrebbe essere intorno ai 20 milioni di euro.

Le imprese, inoltre, hanno espresso la necessità di avere una proroga del superammortamento al 140% sugli acquisti di macchinari e dell’iperammortamento al 250% per gli investimenti in Industria 4.0. Attualmente, è previsto che questi due incentivi siano attivi fino al 31 dicembre 2017, con la possibilità di consegnare i beni fino al 31 settembre 2018. La proroga potrebbe portare entrambi i termini al 31 dicembre 2018.

Quasi certi nuovi incentivi per favorire le assunzioni, anche se non riguarderanno tutti i nuovi contratti, o se saranno relativi ad alcune categorie di lavoratori, come ad esempio i giovani.

Vera MORETTI