Risarcimenti Libero mail e Virgilio mail, le associazioni non demordono

Nel mese di gennaio gli utenti di Virgilio mail e Libero mail hanno purtroppo subito un blocco dell’accesso alla casella di posta elettronica durato per giorni, alcuni utenti hanno avuto l’accesso prima di altri. Le associazioni dei consumatori fin da subito hanno sollecitato gli utenti a proporre ricorso per ottenere un risarcimento. Ora qualcosa sembra smuoversi, ecco chi riceverà Libero mail e Virgilio mail per i disservizi legati al blocco all’accesso alla casella di posta elettronica e in cosa consiste?

Perché ci sono i risarcimenti Libero mail e Virgilio mail?

Il blocco delle caselle di posta elettronica è iniziato tra il 22 e il 23 gennaio 2023 e si è protratto per alcuni giorni. Molti professionisti hanno avuto difficoltà che hanno causato ritardi nel lavoro. Si è anticipato che le associazioni dei consumatori avevano sollecitato gli utenti che non erano riusciti ad avere l’accesso alla casella di posta elettronica libero mail e virgilio mail a proporre un ricorso per ottenere un risarcimento a fronte del disservizio. Allo stesso tempo ItaliaOnline, società che gestisce i due domini di posta elettronica, aveva reso noto che vi era l’intenzione di procedere d’ufficio a un ristoro per gli utenti. Ora sono arrivate le risposte definitive e molti utenti si chiedono: in cosa consiste il risarcimento per il blocco di virgilio mail e libero mail? Ecco la risposta.

Ecco in cosa consistono i risarcimenti Libero mail e Virgilio mail

Il risarcimento previsto per molti è una sorta di beffa, infatti si tratta semplicemente del 20% di spazio in più nella casella di posta elettronica. A questo vantaggio si aggiunge il fatto che l’attivazione dello spazio in più è automatica. A dare la notizia di questo risarcimento è stata proprio ItaliaOnline che ha inviato agli utenti una e-mail in cui comunicava tale notizia. Naturalmente molti consumatori sono perplessi in quanto, a fronte di intere giornate senza poter accedere alla posta elettronica, ormai diventato un mezzo di comunicazione ufficiale e istituzionale, questa agevolazione sembra quasi una presa in giro ed è questo il motivo per cui le associazioni dei consumatori ancora non hanno messo fine all’ipotesi di intentare una class action contro ItaliaOnline per ottenere risarcimenti collegati al blocco di Libero mail e Virgilio mail.

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Risarcimento blocco Libero mail e Virgilio mail: come fare?

Risarcimento blocco Libero mail e Virgilio mail: come fare?

Nei giorni scorsi molti utenti con indirizzo di posta elettronica Libero mail e Virgilio mail hanno avuto difficoltà in quanto per problemi tecnici è stato impossibile l’accesso. Molte le critiche per questa sospensione improvvisa a cui Italiaonline, società che gestisce i due domini di posta elettronica, non ha dato immediata risposta lasciando gli utenti senza informazioni per molte ore. Ora si profila la possibilità per gli utenti di richiedere un risarcimento danni, ma quali sono i termini per poterlo fare? Ecco qualche delucidazione.

Perché le caselle di posta elettronica di Virgilio e Libero erano fuori uso?

La prima cosa da dire è che ci sono numerose associazioni dei consumatori che stanno provvedendo a fornire consulenza a tutti coloro che ritengono di essere danneggiati dal blocco delle caselle di posta elettronica. Nel frattempo Italiaonline ha provveduto a rendere noto che non si è verificata alcuna violazione dei dati personali e di conseguenza, almeno da questo punto di vista, gli utenti possono stare sereni. Il guasto è stato dovuto a un aggiornamento che ha generato un bug del sistema operativo che ha compromesso il sistema operativo delle caselle di posta elettronica.

Come fare per ottenere il risarcimento?

A dare le prime indicazioni sulla procedura da eseguire per ottenere il risarcimento dei danni dovuto al mancato funzionamento della casella di posta elettronica, è Altroconsumo. L’associazione a tutela dei consumatori consiglia di inoltrare un reclamo a Italiaonline in cui si richiede:

  • il ripristino immediato della funzionalità della casella di posta elettronica;
  • la garanzia che siano state attivate tutte le misure necessarie per evitare la violazione della privacy e quindi la diffusione dei dati personali;
  • un ristoro che la mancata possibilità di accesso alla propria casella di posta elettronica.

Secondo i consigli di Altroconsumo, la diffida per conoscenza deve essere inviata anche all’AgCom.

Altroconsumo rende noto che il ristoro può essere richiesto sia dai clienti business che usano l’indirizzo di posta elettronica per lavoro, sia dai clienti privati che comunque hanno bisogno di accedere a comunicazioni ufficiali, ad esempio da parte del datore di lavoro. Il fatto che per i clienti privati la posta elettronica sia un servizio gratuito non costituirebbe, secondo la nota associazione dei consumatori, un ostacolo all’ottenimento del ristoro.

Le indicazioni per ottenere il risarcimento di Codacons

L’associazione Codacons mostra le stesse perplessità e in particolare sottolinea che il black out di Vigilio Mail e Libero Mail durato quasi 3 giorni ha causato ripercussioni e problemi tecnici agli utenti a cui si aggiungono problemi organizzativi a livello personale e lavorativo.

Occorre sottolineare che ad oggi tutti hanno almeno un indirizzo di posta elettronica e tramite la stessa si gestiscono numerosi rapporti interpersonali e lavorativi, diventa infatti un mezzo di scambio di informazioni e documenti che tradizionalmente passavano attraverso la posta cartacea e che ora possono avere il vantaggio dell’immediatezza dovuto alla posta elettronica. Proprio per questo chi è abituato a scambi quotidiani di corrispondenza ha avuto ripercussioni anche di tipo economico dovute al rallentamento del lavoro.

Anche attraverso Codacons è possibile prendere parte alla class action.