Libri sociali: bollatura e numerazione, quando è obbligatoria e quando facoltativa

Quando un’azienda dichiara fallimento si dice in gergo che si portano i libri in tribunale. Anche perché è proprio così visto che il fallimento è un istituto giuridico che comporta l’obbligo di consegna, presso la cancelleria del tribunale, dei libri sociali. Ovverosia, di tutte le scritture contabili e fiscali che sono obbligatorie ai sensi di legge. Per libri sociali sempre in regola, occupiamoci allora di un aspetto specifico, ovverosia quello relativo alla bollatura ed alla numerazione.

Bollatura e numerazione libri sociali, ecco tutto quello che c’è da sapere

Al riguardo c’è da dire, prima di tutto, che la bollatura e la vidimazione dei libri sociali può essere effettuata dal notaio oppure dalla Camera di Commercio che è competente per territorio. Inoltre, ci sono i libri sociali la cui bollatura è obbligatoria, ed altri per cui è invece facoltativa.

Ed il tutto fermo restando che i libri sociali, anche quelli senza obbligo di bollatura, prima di poter essere messi in uso devono essere numerati in maniera progressiva. Così come è previsto, quando dovuto, l’assolvimento dell’imposta di bollo.

Quali sono i libri sociali a bollatura ed a numerazione obbligatoria

Nel dettaglio, i libri sociali a bollatura ed a numerazione obbligatoria differiscono anche in base al tipo di società. Per le società per azioni e per le società cooperative, infatti, sono a bollatura ed a numerazione obbligatoria il libro dei soci, il libro delle obbligazioni ed i libri delle adunanze e delle deliberazioni di tutti gli organi sociali.

Ovverosia, le assemblee, il consiglio di amministrazione o il consiglio di gestione, il collegio sindacale, oppure il consiglio di sorveglianza o il comitato per il controllo sulla gestione. E lo stesso dicasi per il libro delle adunanze e delle deliberazioni del comitato esecutivo e delle assemblee degli obbligazionisti. A bollatura ed a numerazione obbligatoria, inoltre, è pure il libro sociale degli strumenti finanziari emessi ai sensi dell’art. 2447-sexies c.c.

Per le S.R.L., invece, i libri sociali a bollatura ed a numerazione obbligatoria sono i libri delle decisioni. Ovverosia, le decisioni dei soci, le decisioni dagli amministratori e le decisioni collegio sindacale o del revisore se previsto.

Quali sono libri sociali a bollatura facoltativa

Fermo restando l’obbligatorietà della numerazione, e dell’assolvimento dell’imposta di bollo quando dovuta, come sopra accennato, i libri sociali a bollatura facoltativa sono invece rappresentati dal libro degli inventari e dal libro giornale. Unitamente e tutte le altre scritture contabili per le quali, in base alla natura ed alle dimensioni dell’impresa, non scatta l’obbligo della bollatura.

Come avviene la corretta bollatura dei libri sociali

Per la bollatura obbligatoria, se i libri sociali sono a fogli mobili, in ogni foglio occorrerà indicare la denominazione dell‘impresa, il codice fiscale, il tipo di libro ed il numero di pagina. Se invece il libro sociale è rilegato, allora basterà intestare, con i dati sopra indicati, solo la prima pagina oppure la copertina.

Libri sociali e contabili obbligatori: quali sono per SAS, SNC e SRL?

Oggi andremo a scandagliare alcune importanti curiosità, nel mondo delle SAS, SNC e SRL, in merito all’ utilizzo di libri sociali e contabili che sono per essi ritenuti obbligatori. Scopriamo tutto il necessario nei prossimi paragrafi.

Libri sociali e contabili, cosa sono?

I libri sociali non sono altro che quei documenti che contengono la rappresentazione della composizione della compagine sociale e l’attività svolta dai diversi organi.

Quanto alle scritture contabili sono le rappresentazioni dei movimenti economici e/o finanziari di un’azienda che ne evidenziano l’andamento della gestione.

Ma chi sono coloro che sono tenuti a tenere questo tipo di contabilità per la propria azienda o attività?

Quegli imprenditori che adottano la contabilità ordinaria sono tenuti, ai sensi della normativa civilistica e fiscale, a rendere noti i fatti di gestione che interessano la loro attività commerciale, attraverso la tenuta dei libri contabili: libro giornale, degli inventari, delle scritture ausiliarie, registri Iva e il registro dei beni ammortizzabili. Sono esonerati dalla tenuta dei libri contabili i soggetti che adottano la contabilità semplificata.

Ma quali sono i libri contabili?

Possiamo riassumere in un breve elenco i Libri contabili e i registri obbligatori

  • Il libro giornale;
  • Il libro degli inventari;
  • I registri Iva (acquisti, vendite e/o corrispettivi);
  • Il libro delle scritture ausiliarie (ovvero il “mastro dei conti”);
  • Il registro dei beni ammortizzabili;
  • Infine, il registro delle scritture ausiliarie di magazzino.

Andiamo in ultimo a vedere quali sono le differenze tra varie società denominate SAS, SNC e SRL

Quando si parla di SAS, si fa riferimento ad una società in accomandita semplice che è caratterizzata dalla presenza di due categorie di soci, ovvero gli accomandatari, ai quali spetta in via esclusiva l’amministrazione e la gestione della società.

Quando, invece si parla di SNC si fa riferimento ad una società in nome collettivo, essa è differenziabile in due rami:

  • Società in nome collettivo regolare, che si ha quando la società sia iscritta nel registro delle imprese. In tal caso l’atto costitutivo della società deve essere stipulato per atto pubblico o scrittura privata autenticata;
  • Società in nome collettivo irregolare (detta anche società in nome collettivo di fatto), che si ha quando la società non è iscritta nel registro delle imprese, essendo formata di fatto dai rapporti da due o più persone per l’esercizio di un’attività, senza la formalizzazione di scritture ovvero con atti non autenticati da notaio.

In ultimo, ma non ultima, chiariamo di cosa si tratta quando si parla di SRL, ovvero società a responsabilità limitata.

Nel diritto commerciale italiano la società a responsabilità limitata, in sigla Srl, è un tipo di società di capitali che, come tale, è dotata di personalità giuridica e risponde delle obbligazioni sociali solamente nei limiti delle quote versate da ciascun socio.

Modalità e tempi dei libri contabili

Andiamo, in ultimo a scoprire altre curiosità e informazioni non di meno conto, in merito ai libri contabili e sociali.

I libri sociali e contabili obbligatori devono essere conservati per un periodo non inferiore a 10 anni.

Le modalità di conservazione consentite sono due, ovvero quella cartacea o elettronica (cosidetta “conservazione sostitutiva”).

Di seguito, il riferimento normativo:

Le scritture devono essere conservate per dieci anni dalla data dell’ultima registrazione.
Per lo stesso periodo devono conservarsi le fatture, le lettere e i telegrammi ricevuti e le copie delle fatture, delle lettere e dei telegrammi spediti.
Le scritture e i documenti di cui al presente articolo possono essere conservati sotto forma di registrazioni su supporti di immagini, sempre che le registrazioni corrispondano ai documenti e possano in ogni momento essere rese leggibili con i mezzi messi a disposizione dal soggetto che utilizza detti supporti
”.

Dunque, questo è quanto di più necessario ed essenziale vi fosse da sapere in merito ai libri contabili e sociali per alcune categorie di aziende.