INT: sì al Redditometro, ma con la sperimentazione

Il 26 ottobre 2011 nella sede dell’Agenzia delle Entrate di Roma, il Direttore generale Attilio Befera e il Direttore centrale Luigi Magistro presenteranno alle associazioni e agli ordini professionali il nuovo redditometro e gli esiti delle attività svolte finora sulla valorizzazione degli elementi indicativi della capacità contributiva delle persone fisiche. L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) sarà presente con il Presidente Riccardo Alemanno, il Vice Presidente vicario Sergio Alfani e il Consigliere Costantino Bianchi.

Alemanno a tal proposito ha dichiarato: “Siamo favorevoli all’utilizzo del cosiddetto redditometro per controllare e verificare la capacità contributiva delle persone fisiche, ma è importante quanto l’Agenzia ha annunciato ovvero una fase di sperimentazione con le categorie, ciò permetterà di verificare l’impatto dei nuovi elementi e quindi la loro congruenza circa la reale capacità reddituale e patrimoniale dei contribuenti. E’ inoltre molto importante che tutti gli elementi patrimoniali e reddituali che l’Agenzia delle Entrate ha già a disposizione non siano nuovamente richiesti al contribuente, ciò eviterà perdite di tempo e costi sia ai cittadini che alla Pubblica Amministrazione. Ovviamente da parte nostra siamo, come sempre, totalmente disponibili a collaborare fattivamente in questa fase di verifica e sperimentazione“.

Un nuovo Redditometro entro la fine del 2010

In arrivo entro la fine di quest’anno il nuovo redditometro che proverà a misurare in modo comprensibile per tutti la effettiva capacità di spesa dei contribuenti in proporzione al reddito dichiarato al Fisco.

A dichiararlo, Luigi Magistro, Direttore Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, che ha stabilito proprio dicembre 2010 come termine conclusivo per varare queste novità.

Non un misuratore del solo possesso di beni e investimenti, dunque, ma uno strumento nuovo, che intende essere più affidabile e “fai da te”, oltre che capace di calcolare la reale capacità contributiva del soggetto e la quota spettante al Fisco per ogni particolare importo investito o speso.

La fase progettuale è impostata e siamo d’accordo“, ha detto Magistro, “con associazioni e professionisti per avviare un tavolo tecnico di confronto non appena avremo i primi modelli su cui ragionare insieme. Dovremo arrivare al nuovo prototipo in modo condiviso“. E continua: “Il nuovo redditometro dovrà poggiare su una base di elementi da considerare molto più vasta rispetto ai 6/7 attuali. Parliamo di due-tre volte di più, e sarà basata su una metodologia statistico-matematica che cercherà le relazioni esistenti tra questa enorme massa di elementi e la capacità reddituale del soggetto“.

Il percorso prevede quattro fasi di sviluppo: subito dopo Pasqua ci sarà una tavola rotonda di associazioni e commercialisti atti a creare un prototipo entro l’estate. A questo riguardo, il prototipo verrà testato su un campione significativo e su migliaia di dati raccolti per la “campagna d’azione 2010” contenente tutti i numeri già in possesso delle banche dati del Fisco.

Infine, seguiranno passaggi normativi e il conclusivo, ufficiale varo del nuovo decreto, previsto appunto a fine anno.

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Paola Perfetti