Abruzzo: economia in ginocchio

L’Abruzzo sta attraversando un periodo davvero difficile, a causa delle calamità naturali che lo stanno colpendo, a cominciare dal terremoto, fino al maltempo che non ha dato tregua.
Come se non bastasse, infatti, il danno del sisma recente, neve e alluvioni hanno danneggiato le vie di comunicazione e privato di elettricità molte zone, con conseguenze drammatiche per i magazzini di merci deperibili e per gli animali degli allevamenti.

Il gelo e le esondazioni, inoltre, hanno reso inagibili molti negozi delle principali città, bloccando ulteriormente l’economia del territorio, già messa a dura prova. E chi sperava nei saldi per un recupero, è costretto a rassegnarsi ad un’annata disastrosa. I negozianti, dunque, si uniscono al settore alimentare, del turismo e delle attività produttive in una profonda crisi per la quale ora non si vede recupero.

Massimo Vivoli, Presidente Nazionale di Confesercenti, ha dichiarato: “L’Abruzzo versa in condizioni estremamente difficili. Per questo la giunta di Confesercenti ha avviato un piano di finanziamento per garantire la disponibilità di credito a tasso zero alle PMI colpite, per una somma complessiva di 10 milioni di euro. Ma sono state avviate anche altre iniziative, come la distribuzione gratuita di pane e prodotti da forno da parte di Fiesa Assopanificatori Confesercenti Abruzzo. Dobbiamo, però, tutti impegnarci a fondo per sostenere una Regione che ha bisogno di urgenti interventi straordinari. Per questo chiediamo con forza di aprire lo stato di crisi: le imprese, in particolare le piccole, sono al collasso. Servono misure ad hoc ed indennizzi per le PMI del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato, per fermare il tracollo ed evitare l’annichilimento dell’economia regionale”.

Secondo le stime, un’impresa su tre è stata direttamente o indirettamente colpita dalle catastrofi naturali che si sono abbattute sulla regione, anche se, in questa prima fase, risulta ancora molto difficile stabilire i numeri, ma le previsioni parlano di danni subiti per oltre 50 milioni di euro solo su commercio e turismo.

Vera MORETTI

Confcommercio e Intesa Sanpaolo per le imprese lombarde alluvionate

Confcommercio e Intesa Sanpaolo vanno in aiuto delle imprese lombarde delle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza colpite e danneggiate dalle recenti ondate di maltempo. L’istituto mette infatti a disposizione 10 milioni di euro e strumenti di finanziamento a condizioni agevolate a sostegno degli operatori economici ubicati nei comuni di Milano, Monza e relative province.

L’iniziativa, promossa dalla Direzione Regionale Milano e Provincia di Intesa Sanpaolo in accordo con Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, mette sul piatto queste tipologie di finanziamento per le imprese lombarde alluvionate: finanziamenti a breve termine, di durata sino a 18 mesi meno 1 giorno, per la ricostituzione delle scorte e altre esigenze finanziarie di breve periodo quali il pagamento della 13esima e 14esima mensilità e/o pagamento imposte e tasse; finanziamenti a medio termine, della durata di 24-36 mesi, per il ripristino delle strutture danneggiate (uffici, negozi, immobili a uso produttivo), nonché dei beni materiali in essi contenuti.

Le aziende iscritte a Confcommercio Milano, Lodi e Monza e Brianza colpite dalle recenti calamità atmosferiche potranno presentare le richieste in tutte le filiali di Intesa Sanpaolo presenti sul territorio delle province di Milano e Monza: la banca garantisce che i finanziamenti saranno erogati alle imprese lombarde a condizioni agevolate e in tempi rapidi, per rispondere nel più breve tempo possibile alle richieste delle diverse istanze locali.

I danni provocati dalle esondazioni di Seveso e Lambro oggi sono meno visibili, ma molti problemi restano ancora aperti – ha affermato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio -. Proprio per questo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, è stata aperta una linea di credito agevolata destinata alle imprese danneggiate dal maltempo”.

Confcommercio Milano: maltempo, stop ai tributi locali

Milano conta i danni del maltempo e si lecca le ferite. Mentre i politici locali si sparano addosso a vicenda e il sindaco Pisapia è oggetto di critiche non del tutto infondate, non tanto per la gestione dell’emergenza quanto per il poco fatto perché essa non si verificasse, Confcommercio Milano si rimbocca le maniche e, oltre che alle stime delle devastazioni, pensa alla ricostruzione.

Secondo Confcommercio Milano, sono pesanti i disagi per gli esercizi commerciali milanesi per l’esondazione del Seveso: da Niguarda-Pratocentenaro all’Isola. Questa volta è soprattutto il quartiere Isola, dove vi è meno abitudine agli allagamenti provocati dall’esondazione, a dover contare, fra gli operatori commerciali, i maggiori danni.

Confcommercio Milano, presente con il proprio camper nelle zone colpite, ha in corso una rilevazione “porta a porta”. Dai primi riscontri fatti, all’Isola l’80% di negozi alimentari e pubblici esercizi ha subito danni: scorte alimentari buttate per le infiltrazioni di acqua in cantine e magazzini (analoghi problemi, ma in forma più limitata, a Niguarda), frigoriferi saltati, infiltrazioni d’acqua dai muri, danni agli arredamenti, parquet sollevati. Forte preoccupazione a Niguarda-Pratocentenaro per possibili danni strutturali.

Secondo Confcommercio Milano, ai danni fisici, a Niguarda-Pratocentenaro e Isola si aggiunge il danno, molto rilevante, per mancata attività che riguarda anche i giorni successivi all’esondazione.  Gli operatori commerciali hanno inoltre rilevato l’assenza di preavviso (gravissima) che di fatto ha impedito di potersi attrezzare al meglio.

Confcommercio Milano ha immediatamente sollecitato il Comune a intervenire. Presto arriverà un bando di 300mila euro (con i criteri che hanno caratterizzato le iniziative per gli operatori commerciali interessati dai cantieri), ma bisogna fare di più, come afferma Giorgio Rapari, vicepresidente di Confcommercio: “Noi ci stiamo attivando per cercare di poter aprire in tempi brevi linee di credito agevolate per chi ha subito danni e all’Amministrazione comunale chiediamo di impegnarsi con grande sollecitudine per poter sospendere i tributi locali a chi ha subito i danni”.

Coldiretti Liguria: maltempo, danni incalcolabili

Dopo la conta dei danni in Lombardia, tocca a Coldiretti Liguria fare un primo e sommario bilancio di quanto l’agricoltura della regione ha subito a causa del maltempo, approfittando della tregua che il maltempo stesso sta concedendo al Nordovest.

Secondo Coldiretti Liguria sono danni incalcolabili, per decine di milioni di euro, quelli che hanno subito le campagne colpite da frane e smottamenti, le strade poderali cancellate, i terreni allagati, le serre distrutte e coltivazioni perdute: dagli ortaggi alle piante aromatiche in vaso, dalle margherite al basilico, ma fino ai pregiati vigneti.

Secondo Germano Gadina, presidente di Coldiretti Liguria, “le alluvioni stanno mettendo in ginocchio l’economia e l’agricoltura della provincia. Adesso il pericolo deriva dal persistere dell’acqua sui terreni che mette a serio rischio la tenuta del territorio. Complicazioni legate a un dissesto idrogeologico che ha avuto un impatto devastante sui muri a secco che modellano il territorio della Liguria”.

Coldiretti Liguria ha poi fatto il punto provincia per provincia.

Genova
Un intero versante collinare sulle alture di Genova-Prà, zona del basilico Dop, sta franando sull’autostrada A10 Genova-Savona, interessando due aziende agricole. L’intervento per la messa in pristino del versante sfiora i due milioni di euro. Secondo Coldiretti Liguria, nel Tigullio le esondazioni del torrente Rupinaro, del rio Campodonico e dell’Entella hanno provocato ingenti danni ad aziende floricole e orticole di pregio. Su tutto il territorio si contano centinaia di crolli di muretti a secco e ciglioni che hanno interessato aziende olivicole, orticole e agriturismi. Coldiretti Genova ha richiesto lo stato di calamità per tutti i Comuni colpiti e sta assistendo le aziende nella compilazione dei modelli per la segnalazione dei danni.

Savona
Secondo Coldiretti Liguria l’area più colpita resta l’Albenganese, in particolare Albenga e Ceriale. Facendo una stima approssimativa, Coldiretti Savona quantifica danni diretti dai 15 ai 18 milioni di euro alle aziende florovivaistiche, cui si devono aggiugere i danni infrastrutturali ad abitazioni, scantinati, magazzini e ai muretti a secco. Coldiretti Savona ha organizzato una Task force operativa composta dai presidenti di sezione e da soci volontari che si sono recati nelle aziende danneggiate per dare aiutare a pulire e mettere in pristino in modo da riprendere l’attività al più presto.

La Spezia
I danni sono su produzioni e strutture e le aziende più colpite sono quelle vitivinicole e orticole, per oltre due milioni di euro. Nella zona delle Cinque Terre e dell’entroterra spezzino, informa Coldiretti Liguria, si registrano danni sui muretti a secco: il fatto più preoccupante è un ulteriore scivolamento a valle del terreno. Coldiretti La Spezia sta collaborando con gli enti locali e le imprese danneggiate per verificare la situazione.

Imperia
Ingenti i danni ai muri di sostegno delle fasce olivicole, con muretti a secco interamente divelti. Inoltre,
sono state registrate infiltrazioni e allagamenti fangosi nelle serre floricole sanremesi e ventimigliesi, dove sono marcite intere coltivazioni floricole, in particolare di ranuncolo e di anemoni. Secondo Coldiretti Liguria sono ingenti danni nella zona di Diano Marina, dove le colture orticole sono state colpite dall’esondazione del rio Varcavello e del Rio Pineta. I tecnici di Coldiretti Imperia, stanno visitando le aziende danneggiate e stanno raccogliendo le segnalazioni da inoltrare ai Comuni e alla Regione Liguria.

Maltempo al nord, i settori agricoli più colpiti

La Liguria è forse la regione nella quale le devastazioni causate dal maltempo hanno fatto più notizia, se non altro per i morti. Ma anche in Lombardia le imprese agricole sono in ginocchio.

Secondo le stime dell’annata agraria 2014 elaborate dalla Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, tra le province di Milano e Lodi per il maltempo sono caduti poco più di 1.200 millimetri d’acqua nell’ultimo anno, che hanno falcidiato le più diverse coltivazioni, con danni soprattutto per uva da vino, ortaggi in campo e riso.

Secondo Alessandro Ubiali, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza, “le difficoltà per gli agricoltori non sono mancate. Dal riso al mais, dall’insalata ai pomodori, tutte le principali colture hanno sofferto. Gennaio, febbraio, giugno e luglio sono stati i mesi più critici per la pioggia. Il maltempo ha colpito anche i terreni a prato: ci sono stati problemi nello sfalcio e nella fase di essicazione”.

Nello specifico l’andamento delle temperature e le piogge frequenti hanno influenzato lo sviluppo del riso, provocando ritardi nelle false semine e il rallentamento delle fasi di spigatura e fioritura. Dopo il mese di settembre, asciutto e favorevole al riempimento dei chicchi, il maltempo degli ultimi mesi ha fatto registrare un calo delle produzioni del 10%.

Il mais, invece, pur avendo subito diverse trombe d’aria, grandine e acquazzoni, ha retto l’impatto col maltempo, ma la pioggia ha ritardato la raccolta di circa quindici giorni e ha costretto le pannocchie a condizioni di umidità elevata che hanno provocato un innalzamento dei costi di essicazione, ricaduto sulle spalle di imprese già provate economicamente.

Discorso diverso per il florovivaismo, che vive una continua situazione sospesa tra luci e ombre. E non si tratta di numeri piccoli. A fine 2013 nelle province di Milano, Lodi, Monza Brianza si contavano oltre 1.400 imprese florovivaiste: 940 a Milano, 443 a Monza e 116 a Lodi, che impiegavano quasi 4.900 addetti. In Lombardia, le imprese operanti nel comparto sono poco più di 5mila con 14mila addetti, per un settore che sconta ritardi e problemi annosi, che il maltempo contribuisce solo a peggiorare.

Il settore deve infatti lottare da decenni con una forte concorrenza estera, che fa il paio con il calo degli ordini pubblici e la contrazione dei consumi. Un quadro nel quale il maltempo ha acuito la sofferenza per i coltivatori di alberature in genere e piante da esterno, mentre non ha arrecato grandi perdite ai coltivatori di stagionali. Segnali positivi, invece, arrivano dalle piantine da orto le cui vendite hanno ottenuto risultati positivi, grazie al crescente interesse verso gli orti urbani e sui balconi. Finché non saranno spazzati via dalla prossima ondata di maltempo

Maltempo, le piccole imprese agricole in ginocchio

Non bastano i morti, i dispersi, le devastazioni, le attività commerciali rovinate: il maltempo che in questi giorni ha colpito soprattutto il Nord Italia è una sventura anche e soprattutto per l’agricoltura. Le imprese agricole che hanno subito danni non si contano e alla Coldiretti hanno le mani nei capelli.

Secondo il monitoraggio effettuato dalla Coldiretti, è di diversi milioni di euro il conto presentato all’agricoltura italiana dall’ultima ondata di maltempo con campi allagati dai corsi d’acqua secondari esondati, intere zone rurali devastate dalle piogge, coltivazioni compromesse e frane.

Secondo l’associazione, a causa del maltempo in Liguria si registrano le perdite maggiori in quanto a ortaggi e coltivazioni di piante aromatiche, mentre in Piemonte si contano danni per il mais e in Lombardia ed Emilia sono finiti sott’acqua centinaia di ettari di terreno agricolo. Aziende e strutture agricole sono state invase dall’acqua, o colpite da frane e smottamenti che in Piemonte hanno interessato anche i pregiati vigneti di Gavi, flagellati dal maltempo.

E, a proposito di vino, il maltempo a fatto calare del 15% il raccolto di uve e di oltre il 35% quello delle olive per olio. A essere colpiti sono stati soprattutto i prodotti simbolo dell’autunno: se la vendemmia rischia di essere la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri, la produzione di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate.

E’ allarme maltempo anche per la produzione italiana di pasta, a causa dell’eccessiva dipendenza dell’industria nazionale per l’acquisto di grano duro dall’estero, da dove arriva circa il 40% del fabbisogno nazionale. Se in Italia i raccolti di frumento duro hanno subito una leggera flessione (-4%), un calo robusto (10%) si è verificato nell’Unione Europea ed un vero crollo (27%) si è registrato in Canada, il principale fornitore dell’Italia.

Anche il raccolto nazionale di pomodoro da conserva per preparare polpe, passate e pelati da condimento ha subito una botta delle rese per ettaro a causa del maltempo e la produzione rimane in linea con la media stagionale degli ultimi cinque anni solo grazie all’aumento delle superfici coltivate.

Non va bene nemmeno all’ortofrutta. Anche se per alcune varietà, le raccolte rimangono ancora da completare o non sono ancora partite, le stime sulla produzione complessiva non sono affatto rosee e a causa del maltempo è previsto un calo rispetto allo scorso anno. Per le castagne, che fanno tanto autunno, la Coldiretti segnala che si è toccato il minimo storico, con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di kg registrati lo scorso anno e pari ad appena 1 terzo rispetto a quella di 10 anni fa. Il maltempo fa vittime anche quando non uccide.

Agordo, schianto fatale: morti due pensionati

Schianto fatale in Veneto, sulla statale Agordina. Complice la neve caduta sulla regione, ieri hanno perso la vita in un incidente due coniugi padovani, Giovanni Giarin, di 72 anni, e Marisa Bassan, di 63: l’auto sulla quale viaggiavano, senza catene né gomme da neve, è sbandata improvvisamente in località Candaten, finendo nella corsia opposto, contro una Nissan Qashqai che viaggiava in direzione Agordo, con a bordo una famiglia di Chioggia, padre e madre di 45 e 43 anni e i due figli di 9 e 11.

I due coniugi Giarin sono morti sul colpo mentre i membri della famiglia di Chioggia hanno tutti subito delle ferite, più o meno lievi: tutti sono stati trasportati all’ospedale di Belluno ma nessuno è grave, solo uno dei bimbi ha subito un trauma toracico. Sembra che la figlia dei Giarin stesse aspettando l’arrivo dei genitori in una casa di proprietà in montagna, per passare insieme a loro i giorni dell’Immacolata.

Porcellum sì o no?

 

IERI

Il Tar per le elezione in Lazio: dovrà indire nuove elezioni entro 5 giorni: è stata questa la richiesta della seconda sezione-bis del Tar del Lazio alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, dopo la scandalo Fiorito che ha colpito la giunta lo scorso settembre. Il tar ha accolto un ricorso presentato dal Movimento Difesa del Cittadino, che chiedeva che “il presidente dimissionario della Regione Lazio Renata Polverini faccia svolgere le elezioni regionali entro il termine di 90 giorni dallo scioglimento del Consiglio regionale avvenuto il 28 settembre scorso”. La Presidente Polverini ha già annunciato di essere decisa a fare ricorso al Consiglio di Stato contro l’ordine di ieri del Tar.

Maroni Candidato: il triumvirato è pronto a delinearsi. Anche Roberto Maroni, dopo l’outing di Albertini e Ambrosoli, ha annunciato ufficialmente ieri pomeriggio la sua candidatura alla Presidenza della Regione Lombardia. La comunicazione arriva direttamente dal Carroccio: la Lega Nord “ha deliberato all’unanimità di candidare Roberto Maroni alla guida delle Regione Lombardia”. “Non è una sorpresa, è una decisione che mi aspettavo – fa sapere Albertini. – Secondo i sondaggi Maroni parte terzo, con un certo distacco, ma la sua abilità e la sua lunga esperienza sul territorio gli permetteranno di guadagnare posizioni”. La corsa è appena cominciata.

Rebus esodati: la soluzione arriva con un nuovo emendamento. Il Parlamento ha sciolto ieri il nodo degli interventi in favore degli esodati nella Legge di Stabilità: per coprire le spese verranno impiegati gli eventuali risparmi dei 9 miliardi già stanziati, risparmi che arriverebbero da politiche attive per la reintroduzione sul posto di lavoro. Ma il Governo ha già pronto un piano B: se i risparmi non dovessero bastare, si ricorrerà alla deindicizzazione delle pensioni più ricche, ovvero quelle superiori a 3.000 euro.

Meglio il porcellum: “Non si può fare una legge per mettere in mano a Casini le sorti della prossima legislatura”. Silvio Berlusconi, fresco di ritorno dalla vacanza malindiana nella reggia dell’amico Briatore, fa saltare ancora una volta il tavolo delle alleanze si dice contrario alle preferenze “quasi quasi era meglio il porcellum”. Ed è caos tra Pdl, Lega e Terzo Polo.

 

I fantastici 5ieri nel dibattito su Sky Tg24:

  • questo dev’essere un Paese in cui fai carriera se conosci qualcosa, non qualcuno” (Matteo Renzi)
  • se uno crede nelle istituzioni le serve, non se ne serve” (Bruno Tabacci)
  • siamo tutti su un treno, ma qualcuno è su un carro bestiame” (Pier Luigi Bersani)

OGGI

Alluvioni in Toscana: si aggiungono altre 3 vittime al bilancio nero del maltempo che ha invaso la Toscana. Nella notte sono morti 2 uomini e una donna, che viaggiavano a bordo di un furgone dell’Enel, a causa del crollo di un ponte a Marsiliana, che li ha fatti precipitare nelle acque gelide del fiume Albegna. Ieri a Capalbio era stato ritrovato il corpo di un 73enne finito con la sua auto in un canale e stato trascinato via da un torrente esondato. Per domani occhi puntati invece sul Lazio: secondo gli esperti della Protezione Civile il picco massimo del Tevere a Roma sarà raggiunto domani a mezzogiorno, le previsioni parlano di 12 metri.

Terremoto Calabria: dall’acqua alla terra, che continua a tremare nel sud dello Stivale. Un sisma di magnitudo 4.4 è stato avvertito questa mattina alle 8.06 nell’Aspromonte e nella provincia di Reggio Calabria, tra i comuni di Sant’Eufemia di Aspromonte, Sinopoli e Bagnara Calabra. Al momento non risultano vittime o danni a persone o cose.

Vodafone in rosso: profondo rosso per i conti della multinazionale di telefonia cellulare e fissa con sede a Newbury. Nel primo semestre 2012 Vodafone ha chiuso i conti con una perdita netta pari a 1,977 miliardi di sterline (ovvero 2,47 miliardi di euro) contro un utile netto di 6,679 miliardi del 2011. La performance negativa è stata da subito addebitata al peggioramento della congiuntura economica in Spagna e Italia. L’iPhone 5s, di cui si vocifera l’arrivo sul mercato per l’estate 2013, contribuirà a risollevare le sorti della compagnia telefonica?

Arresto Idv: un altro arresto tra le sale del potere. La Guardia di Finanza ha messo in manette questa mattina l’ex consigliere regionale dell’Idv Vincenzo Maruccio, con l’accusa di peculato per aver sottratto dalle casse del partito circa 800mila euro. Un’altra cover story del marcio che consuma e divora la politica made in Italy, dopo gli scandali Lusi e Fiorito?

Twilight Day: finalmente è arrivato il capitolo finale. La saga dei vampiri belli e dannati, fuori e dentro il grande schermo (dopo l’affaire Pattinson – Stewart, amanti nella fiction e nella realtà e alle prese con le di lei scappatelle) è giunta, sembra, al capolinea: sarà presentato quest’oggi infatti in anteprima assoluta al Festival Internazionale del Film di RomaThe Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 2. Bella è ormai diventata una vampira a tutti gli effetti, ma stavolta dovrà lottare per proteggere, insieme al marito Edward, la figlia Renesmee. L’alba dei morti viventi.

DOMANI

Sciopero generale Cisl: indetto per domani lo sciopero di 4 ore, in contemporanea a quello del sindacato europeo che si svolgerà in tutta l’Unione Europea. A Torino i lavoratori incroceranno le braccia anche per protestare contro le novità introdotte dal Governo sulla questione esodati: appuntamento alle 9.30 a Piazza Vittorio per la partenza del corteo che raggiungerà Piazza Castello, dove si svolgeranno i comizi. E’ previsto invece per venerdì 16 novembre lo sciopero dei ferrotramvieri gestito dal Gtt di Filt-Cgil-Fit-Cisl e Uiltrasporti dalle ore 17.30 fino alla fine servizio.

Italia Francia: un derby con i cugini di Francia. E’ così che definisce il match amichevole che si terrà domani sera a Parma tra Italia e Francia, il portiere nonchè capitano della nazionale Gianluigi Buffon, in un’intervista al quotidiano francese Le Parisien. Il ct Cesare Prandelli dovrà fare i conti con l’assenza del centrocampista Daniele De Rossi, espulso nel derby contro la Lazio; a restare in panchina saranno però anche Cassano, Di Natale e Pazzini.

Emma in tour: partirà ufficialmente domani sera all’Alcatraz di Milano il ‘Saro’ Libera tour’ di Emma Marrone, la cantante rivelazione di Amici e vincitrice dell’edizione 2012 del Festival di Sanremo, ma balzata all’onore delle cronache anche per l’intricato affaire sentimentale tra Stefano De Martino, suo ex, e Belen Rodriguez. Emma toccherà poi Padova, Eboli, Napoli, Roma, Pesaro, Firenze, Torino, Bologna per concludersi a Genova il primo dicembre.

 

Alessia CASIRAGHI

 

Settore agricolo risollevato dalle esportazioni

Coldiretti ha annunciato che il comparto agricoltura, anche per il secondo trimestre, ha chiuso con un segnale positivo, in controtendenza con l’andamento generale del Pil.

Questo risultato si deve soprattutto all’aumento del 7% delle esportazioni di prodotti agroalimentari, addirittura superiore a quello delle auto.
L’esportazione dei prodotti rigorosamente Made in Italy ha raggiunto i 30 miliardi, contro i 25 miliardi di autovetture, rimorchi e semirimorchi registrati nel 2011.

Nonostante ciò, però, per il settore agricolo non sono tutte rose e fiori.
Il maltempo del febbraio scorso, con le improvvise nevicate e le temperature per dieci giorni sempre sotto lo zero, ha causato un danno di 1,5 miliardi.
Il meteo ha pesantemente penalizzato i consumi interni, poiché, in quel periodo in cui tutto era fermo, e in molte località gli abitanti erano isolati, le vendite sono crollate, ma nel secondo trimestre si sta recuperando.

Vera MORETTI

Lazio: dopo la neve, 30 milioni alle Pmi

Sotto la neve c’è il pane. E il detto, almeno stavolta, sembra confermato: la Regione Lazio metterà infatti a disposizione delle Pmi del territorio vittime del maltempo delle scorse settimane un plafond da 30 milioni di euro.

L’iniziativa di sostegno alle imprese è resa possibile grazie ai fondi regionali, in collaborazione con Banca Impresa Lazio e Banco Popolare, che ha aderito stanziando un plafond di 10 milioni di euro.

In programma contributi e agevolazioni per l’accesso al credito per sostenere le Pmi che versano in condizioni disagiate a causa dell’ondata di neve che ha colpito la Regione tra fine gennaio e inizio febbraio. Potranno accedere al fondo di garanzia stanziato dalla Regione le imprese al di sotto dei 250 dipendenti.

Non solo. La Giunta Regionale ha deciso di varare una serie di iniziative a tutela e a sostegno della piccole e media imprenditoria romana. Ecco gli interventi principali:

Proroga delle scadenze dei bandi previste per la fine di febbraio 2012
• pubblicazione di nuovi bandi per agevolare l’edilizia
• istituzione di un fondo di garanzia a favore delle imprese agricole

“La Regione Lazio ha stanziato con Banca Impresa come soggetto attuatore un fondo che consentirà alle imprese del territorio dei comuni colpiti dall’emergenza neve di godere di finanziamenti per 30 milioni di euro – ha precisato Donatella Visconti, presidente di Banca Impresa Lazio – è una prima risposta immediata per quelle imprese che hanno necessità di riparare i danni causati dalle nevicate che hanno fato soffrire molti Comuni della regione”.

Per conoscere i dettagli dell’iniziativa è possibile consultare il sito della Regione Lazio.