Siamo mamme o top manager?

Quante volte le mamme, casalinghe e non, si saranno chieste quanto potrebbero meritare di stipendio se le loro incombenze quotidiane fossero retribuite con uno stipendio fisso. Ebbene, questo dubbio ha provato a scioglierlo alle mamme un sito americano, Salary.com, che il calcolo di questo stipendio lo ha fatto davvero. E le cifre sono impressionanti.

Secondo la stima di Salary.com, se si volessero retribuire i compiti domestici e le incombenze quotidiane delle mamme, bisognerebbe sborsare cifre degne di un top manager di una grande azienda: 7mila euro netti al mese, pari a oltre 83mila euro all’anno.

Il calcolo del sito non è tirato lì ma è piuttosto rigoroso, elaborato attraverso un algoritmo che fa la somma degli stipendi medi dei 10 mestieri più comuni che anche le mamme quotidianamente svolgono, per un totale di 94 ore alla settimana: cuoca (14 ore alla settimana per 10 euro/ora), autista (8 ore per 10 euro/ora), insegnante (13 ore per 10 euro/ora), psicologa (7 ore per 28 euro/ora), manager (40 euro/ora per un numero variabile di ore).

A questi si sommano i rischi propri dei mestieri cosiddetti usuranti come tagli con coltelli da cucina, ustioni da acqua bollente o da ferro da stiro, tutta roba che le mamme ben conoscono. Resta un dubbio che lo studio di Salary.com non ha chiarito: chi dovrebbe pagare le mamme?

Lavoro e famiglia: equilibristi perfetti


Correre al nido, lasciare il piccolo, correre al lavoro, ricordarsi di andare a prendere il più grande all’uscita da scuola, poi c’è il corso di danza della più piccolina, poi la riunione con il capo, la presentazione in Power Point da preparare … Lavoro e famiglia, o meglio famiglia e lavoro, esigenze non sempre conciliabili in una società che ci obbliga a correre sempre più veloce.

E’ pensato per tutti i genitori che si mantengono in equilibrio come funanboli tra figli e professione il bando di conciliazione lavoro-famiglia istituito dal Comune di Milano. Un bando di finanziamento per le imprese milanesi, mirato a rilasciare una certificazione di qualità e per il quale il Comune ha già stanziato 60 mila euro.

L’impegno è quello di aiutare le Pmi lombarde a migliorare le politiche interne legate alla valorizzazione dell’annosa questione: conciliare lavoro e famiglia. Per ciascuna azienda è infatti previsto un contributo di 3.000 euro, che dovranno essere impiegati per portare avanti progetti interni alle aziende con lo scopo di migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti.

L’iniziativa guarda soprattutto al mondo femminile, e alle neo mamme e non, impegnate su più fronti tra casa, lavoro e figli: “Gli Enti locali possono e devono incentivare le buone pratiche per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini – ha sottolineato Cristina Tajani, Assessore alle Politiche del Lavoro – mediante la promozione di modelli organizzativi a sostegno delle politiche aziendali in materia di conciliazione vita-lavoro. Ci aspettiamo che il progetto, destinato a lavoratori di entrambi i generi, possa sortire effetti positivi soprattutto per le lavoratrici milanesi”.

Per ulteriori informazioni e per compilare la domanda online di finanziamento basta consultare il sito della Regione Lombardia.