Start-up in provincia: il comune di Castelfidardo aiuta i giovani imprenditori under 35

Il Comune di Castelfidardo (Ancona), attraverso il Fondo per la Creazione di Nuove Imprese, vuole sostenere le nuove iniziative imprenditoriali da parte dei giovani.

Per questo motivo ha disposto delle agevolazioni per le imprese artigiane o per gli esercenti il commercio al dettaglio che siano in possesso dei seguenti requisiti: inizio l’attività dopo il 1° gennaio 2010; imprese costituite da giovani che non abbiano ancora compiuto a tale data il 35° anno di età; iscritte al registro delle imprese; con sede legale e operativa nel Comune di Castelfidardo.

Le società di capitali non sono ammesse alle agevolazioni e, nel caso di società di persone, i requisiti anagrafici dovranno essere posseduti da tutti i soci.

Sono considerate ammissibili le spese, sostenute non oltre due mesi dalla data di inizio attività, finalizzate all’acquisto o affitto di: locali; attrezzature; impianti; scorte.

Per quanto riguarda l’importo del contributo, che sarà interamente a fondo perduto, esso è pari al 50% delle spese sostenute ritenute ammissibili fino ad un importo massimo di € 2.000,00 per impresa.

I soggetti interessati dovranno inviare domanda, entro il 31 dicembre 2010, al seguente indirizzo: Comune di Castelfidardo – Settore Sviluppo Economico | Piazza della Repubblica, 8 – 60022 – Castelfidardo (AN)

Nelle Marche un contributo per le imprese che investono nel risparmio energetico.

Nelle Marche, è pubblicato un bando per incentivare gli interventi finalizzati alla riduzione di consumo di energia sia elettrica che termica. Promotore del bando è la Regione.

Possono beneficiare delle agevolazioni tutte le micro, piccole e medie imprese operanti nei settori produttivi industriale, artigianale, terziario e agricolo che al momento della presentazione della domanda risultano iscritte al registro delle imprese; nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a concordato preventivo, fallimento, scioglimento o liquidazione; non versano in condizioni di difficoltà alla data del 30/06/2008; che non siano destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile ai sensi del reg. 659/99; con l’unità produttiva sede dell’investimento ubicata nel territorio della regione Marche.

Sono ammessi a contributo interventi finalizzati alla riduzione di consumo di energia sia elettrica che termica, a parità di produzione, anche con l’introduzione di nuovi processi tecnologici ivi compresa la cogenerazione e l’isolamento termico.

Nello specifico, le spese ammesse al finanziamento sono:

  • acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica e/o modifiche impiantistiche;
  • opere di coibentazione relative all’isolamento termico;
  • trasporto e relativa posa in opera;
  • opere edili e di allacciamento  strettamente connesse e dimensionate ai macchinari ed alle attrezzature;
  • spese tecniche per progettazione e direzione lavori fino ad un massimo del 5% dell’investimento ammissibile.

Ogni intervento dovrà consentire un risparmio complessivo di almeno 2,9 tep per mille euro di investimento riferito alla vita convenzionale dell’impianto. (Per  progetti presentati dalle grandi imprese dovranno inoltre consentire un risparmio annuo di almeno 120 tep.)

Risultano ammissibili i progetti i cui lavori siano iniziati a partire dal 01/01/2010 oppure che vengano realizzati successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo.

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale e a fondo perduto in una misura pari al 25% del costo dell’investimento ammissibile e, comunque, non oltre il tetto di 200 mila euro per ogni singola azienda.

Le domande – e la documentazione richiesta – possono essere inviate, fino al prossimo 20 settembre 2010.

Macerata premia le brave imprenditrici.

La Camera di Commercio di Macerata ha istituito cinque premi da assegnare ad imprese femminili della provincia che nei settori del Commercio, dell’Industria, dell’Artigianato, dell’Agricoltura e dei Servizi si siano distinte per: aver favorito la crescita dell’occupazione femminile; aver sviluppato ed applicato un’idea imprenditoriale originale ed innovativa dal punto di vista organizzativo e/o tecnico produttivo; aver sviluppato ed applicato un’idea imprenditoriale dal punta di vista dell’artigianato artistico (riscoperta della manualità) e della riscoperta degli antichi mestieri fortemente legati al territorio; aver favorito un’attività imprenditoriale che accentui la pari opportunità tra i sessi (donne imprenditrici ma che svolgano un’attività più a vocazione maschile); aver svolto attività di ricerca funzionale allo sviluppo della propria realtà aziendale; aver compiuto azioni particolarmente rilevanti per l’internazionalizzazione del settore di appartenenza.

I premi, consistenti in sculture, saranno assegnati in numero di 5 alle imprese individuate in ciascuno dei settori di attività sopra riportati.

Nelle Marche stanziati 500.000 euro per lo start-up di imprese innovative.

Nelle Marche, nuove imprese innovative o imprese avviate dopo il 1° gennaio 2009, create da attività derivanti da precedenti realtà aziendali potranno richiedere di partecipare al bando di finanziamento istituito dalla Fondazione Marche, che ha istituito un progetto per la selezione di start-up di imprese realizzate a seguito di ristrutturazioni o riconversioni aziendali.

La nuova impresa dovrà avere origine da ristrutturazioni o spin-off di aziende in crisi e in ristrutturazione e collocarsi nella medesima area.

Inoltre dovrà risultare regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, tenuto presso una delle Camere di Commercio della Regione Marche ed avere forma giuridica di società di capitali con sede operativa nella Regione Marche.

Le misure d’intervento potranno essere: 

A. per le imprese già avviate, un incremento fino ai 2/3 del capitale sociale preesistente. Esempio: impresa il cui capitale sociale ammonti a 100.000 Euro, versamento quale aumento di capitale di un importo massimo dei 2/3 del capitale sociale esistente, pari a 66.000 Euro;

B. per le nuove società:

  • sottoscrizione del 40% del capitale sociale. Esempio: in sede di costituzione di un’impresa con capitale sociale di 100.000 Euro, potrà essere sottoscritta una quota massima del 40% dell’intero capitale sociale, pari a 40.000 Euro;
  • prestito sull’onore per la sottoscrizione del capitale di rischio (fino a un massimo del 40% del capitale della società);
  • contributo ai costi di tutorship (da definire in fase di valutazione).

In caso di nuova impresa, il capitale o il prestito sull’onore saranno versati in una o più soluzioni conformemente alle operazioni societarie.

La Fondazione stipulerà accordi con i promotori stabilendo, in caso di successo dell’iniziativa imprenditoriale, l’acquisto delle quote sottoscritte dalla Fondazione o il rimborso del prestito sull’onore senza obbligo di rivalutazione.

La partecipazione è compatibile con qualunque altro contributo pubblico, essendo le risorse della Fondazione completamente private.

I progetti per essere ammessi alla valutazione devono avere per oggetto attività di impresa rinveniente da aziende in crisi o in ristrutturazione che attraverso opportune innovazioni organizzative di prodotto o processo permettano di valorizzare le precedenti esperienze.