Confesercenti: l’aumento dell’Iva deprime i consumi

L’aumento dell’Iva di 1 punto percentuale (dal 20% al 21%) deliberato ieri nell’ultima versione della manovra comincia, come si prevedeva, a creare scontento tra le diverse associazioni, preoccupando così la possibilità di un ritorno all’inflazione.

A questo proposito, il presidente di Confesercenti, l’associazione di categoria rappresentante le PMI italiane del commercio, del turismo e dei servizi, Marco Venturi ha così dichiarato: “Il ventilato aumento dell’Iva di un punto non farebbe altro che allontanare la crescita, deprimendo ancora di più i consumi. Un onere sulle famiglie ed un freno per l’economia che fanno di questa manovra sempre di più un cane che si morde la coda: ovvero si decidono sacrifici seri per far superare un momento di grande difficoltà, ma poi si mettono paletti sempre più stretti alla ripresa dell’economia”.

“Ogni aumento dell’Iva si va a sommare ai recenti rialzi delle materie prime che a sua volta stanno surriscaldando l’inflazione: questa è la prova che si sta imboccando una via ad alto rischio. Fra l’altro si dimentica che fra le prime vittime della misura ci sarà il turismo che invece deve confrontarsi con concorrenti internazionali diretti che godono di un’Iva mediamente più bassa. Serve un ripensamento che deve fare chiarezza su un nodo che invece si continua ad evitare: quello del taglio delle spese, degli sprechi, della miriade di realtà istituzionali.”

Giulia Dondoni

Sicilia, pronti 125 milioni per le imprese turistiche

La Confartigianato imprese Sicilia plaude all’iniziativa presa dall’assessore alle Attività Produttive, Marco Venturi, relativa allo sviluppo delle strutture alberghiere ed extralberghiere. Infatti proprio l’assessorato alle Attività Produttive ha promosso un bando che libererà risorse per 125 milioni di euro. “Un provvedimento importante per chi intende avviare una nuova attività ricettiva – riferisce Salvatore Puglisi, segretario regionale della Federazione – soprattutto perché punta alla riqualificazione e rivalutazione degli edifici siti nei centri storici e nelle borgate marinare. Un progetto che darà una boccata di ossigeno anche alle imprese edili e che si allinea perfettamente alle attività messe in campo dalla Confartigianato, che proprio di recente ha organizzato un importante incontro sul tema“.

Nino Ragosta