Delega fiscale, alcune novità – Parte II

Ieri abbiamo visto alcune delle novità introdotte dagli ultimi decreti attuativi della Delega fiscale approvati la scorsa settimana. Ci siamo soffermati nello specifico sull’istituto dell’interpello e sulla tutela cautelare. Oggi vedremo altri due punti salienti.

Intanto, una delle novità più significative della riforma del contenzioso tributario modulata dalla Delega fiscale riguarda l’esecutività delle sentenze, che diviene immediata. Si parla di sentenze che riguardano l’azione di restituzione di tributi a favore del contribuente, l’impugnazione di un atto impositivo e il ricorso avverso gli atti riguardanti le operazioni catastali.

Relativamente all’esecutività delle sentenze a favore del contribuente, nel caso di pagamenti superiori a 10mila euro il decreto attuativo della Delega fiscale dispone che potrà essere richiesta garanzia idonea, il cui onere graverà sulla parte soccombente in giudizio. Se invece si parla di immediata esecutività per le sentenze a favore dell’amministrazione finanziaria, rimane valido il meccanismo della riscossione frazionata del tributo. Una misura presa per non aggravare ulteriormente la situazione del contribuente in un periodo ancora difficile per molti a causa della crisi economica.

L’ultimo aspetto che trattiamo relativo alla Delega fiscale è quello dell’allargamento dello strumento della mediazione, nell’ottica di ridurre il contenzioso tributario. Ricordiamo che, attualmente, lo strumento della mediazione riguarda solo gli atti dell’Agenzia delle Entrate che abbiano un valore non superiore ai 20mila euro.

Ebbene, la Delega fiscale prevede che il reclamo sia esteso a tutte le controversie, comprese quelle che erano prima escluse, come quelle catastali; inoltre, l’estensione della mediazione è ora indipendente dal soggetto impositore: vengono così inclusi sotto il profilo soggettivo anche i concessionari della riscossione e, soprattutto, Equitalia. Altra estensione della mediazione prevista dalla Delega fiscale è quella al giudizio d’appello, mentre precedentemente si fermava al primo grado di giudizio.

Evasione fiscale, le Entrate ci danno dentro

L’Agenzia delle Entrate è in prima linea contro l’ evasione fiscale, almeno questo è il messaggio che le piace trasmettere quando qualcuno, molto spesso, la accusa semplicemente di vessare il contribuente onesto.

Pare comunque che qualche risultato nella lotta all’ evasione fiscale ci sia, almeno stando ai dati relativi al 2014 proprio sul fronte di contrasto all’ evasione fiscale, presentati dalle Entrate nei giorni scorsi alla presenza del ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e del vice ministro Luigi Casero.

Secondo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate, nel 2014 l’attività di recupero dell’ evasione fiscale ha portato l’Erario a incassare 14,2 miliardi di euro, +8% rispetto all’anno precedente. Oltre al record della percentuale anno su anno, quella recuperata nel 2014 è la somma più alta mai incassata dall’Agenzia delle Entrate grazie alla sua attività di controllo.

Per fortuna, oltre ai numeri relativi alla lotta all’ evasione fiscale, sono buoni anche quelli dei rimborsi alle imprese e ai cittadini, che nel 2014 sono stati pari a 13 miliardi. Non solo lotta all’ evasione fiscale quindi, ma anche un netto taglio ai ricorsi fiscali, passati dai 171mila del 2011 ai 90mila del 2014, grazie soprattutto all’istituto della mediazione tributaria.

INT nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico

L’Istituto Nazionale Tributaristi è stato iscritto nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico, insieme ad altre 14 Associazioni professionali nazionali, e, di conseguenza, può rilasciare l’attestato di qualità.

La domanda presentata lo scorso maggio da INT è stata accolta e d’ora in poi sarà possibile, per l’Istituto, rilasciare l’attestato di qualità ai suoi iscritti che assumono una serie di obblighi normativi, non solo più statutari, come quelli dell’aggiornamento professionale e del rispetto del codice di condotta.

Riccardo Alemanno, presidente INT, ha dichiarato soddisfatto: “Si apre così una nuova fase dell’attività dell’INT. Già dallo scorso febbraio avevamo predisposto ed attivato quanto richiesto dalla Legge come lo sportello informativo per il cittadino, la pubblicazione in chiaro degli elenchi degli iscritti nonché tutta una serie di informazioni e garanzie sull’attività del tributarista, ma abbiamo voluto dare agli iscritti il tempo necessario per adeguare carta intestata, siti internet, e-mail ed ogni altra forma di comunicazione verso l’utenza con gli obblighi di Legge, infatti i tributaristi esercenti dell’ INT dovranno sempre evidenziare, oltre al riferimenti alla Legge n.4/2013, anche l’indicazione del numero di iscrizione ed il nome dell’Associazione”.

Alemanno ha poi voluto ringraziare coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo importante risultato, a cominciare dagli iscritti INT, che hanno riposto fin dall’inizio la loro fiducia nell’Istituto.

Questo traguardo è considerato, però, un punto di partenza, e non di fine, verso strade nuove ed altrettanto positive.

Nel frattempo, infatti, continuano le adesioni, a livello regionale, al protocollo d’intesa sulla Mediazione tributaria, il cui accordo a livello nazionale era stato firmato da Riccardo Alemanno e Attilio Befera.
Anche in Toscana è stato siglato il documento, con la firma per l’Agenzia delle Entrate del Direttore regionale Giovanna Alessio e per l’INT del Delegato regionale Roberta Bianchi.

Il Protocollo, firmato singolarmente anche con altre sigle associative, prevede impegni reciproci volti ad assicurare un celere e proficuo svolgimento del procedimento di Mediazione, inoltre sarà costituito un Osservatorio, in collegamento a quello nazionale, per potere seguire l’andamento del nuovo istituto deflattivo del contenzioso tributario e rilevarne eventuali criticità.
Per l’INT i membri dell’ Osservatorio sulla Mediazione tributaria saranno Roberta Bianchi e Marco Masoni.

Vera MORETTI

Siglato in Veneto il protocollo Reclamo/Mediazione tributaria

Per quanto riguarda i protocolli regionali sul Reclamo/Mediazione tributaria, lo scorso 9 aprile è stato sottoscritto quello relativo alla regione Veneto.

Presenti a Venezia, al momento della firma, avvenuta presso il Polo formativo regionale dell’Agenzia delle Entrate, il Direttore regionale dell’Agenzia Maurizio Vecchi, e per l’INT il Delegato regionale Andrea Bognolo, e, oltre a loro, anche il Presidente nazionale dell’INT Riccardo Alemanno che poi ha preso parte all’incontro sulla Mediazione tributaria organizzato dall’Agenzia con le Associazioni dei tributaristi italiani.

Questa intesa, che ovviamente sarà valida per gli Uffici Regionali, prevede che entrambe le parti, Entrate e INT, si impegnino reciprocamente per garantire uno svolgimento più celere dei processi di Mediazione. Inoltre, verrà istituito un osservatorio per poter monitorare l’andamento dei procedimenti ed evidenziare le possibili criticità.

Riccardo Alemanno ha voluto dichiarare: “Il Protocollo rappresenta un valido strumento operativo per i tributaristi che affrontano questi innovativi istituti permettendo di ottimizzare tempi, ridurre i costi ed avere informazioni più rapide anche grazie all’uso di sistemi informatici, importante poi la previsione di incontri per monitorarne l’andamento. Ritengo che il dialogo e la collaborazione siano alla base di un proficuo rapporto, nel rispetto dei reciproci ruoli e sempre nell’interesse del Contribuente, sto riscontrando nelle varie regioni italiane grande professionalità e disponibilità da parte dei Dirigenti dell’Agenzia e ciò è estremamente positivo e costituisce un ulteriore motivo per intensificare sempre più un confronto costruttivo sia a livello centrale che territoriale”.

Vera MORETTI

Accordo tra INT e Entrate sulla Mediazione Tributaria

La collaborazione tra INT e Agenzia delle Entrate si fa sempre più stretta.

Oltre agli accordi che in questi mesi verranno sottoscritti a livello regionale, per garantire una semplificazione delle comunicazioni tra i due Enti, è stato siglato un protocollo tra Riccardo Alemanno e Attilio Befera in tema di Mediazione Tributaria.

Obiettivo principale di questa intesa è assicurare un rapido ed efficiente svolgimento delle pratiche di mediazione tributaria rafforzando la collaborazione fra l’Amministrazione finanziaria e i professionisti dell’INT.
In particolare, gli iscritti all’associazione verranno sensibilizzati ulteriormente sulle possibilità offerte dal nuovo istituto deflativo del contenzioso ma anche a individuare canali L’Agenzia delle Entrate si impegnerà ad esaminare tutte le istanze in modo approfondito e gli eventuali casi di improponibilità saranno comunicati al professionista INT entro 20 giorni dalla loro presentazione, in modo tale da consentire la tempestiva costituzione in giudizio del contribuente.

Le Entrate riterranno inoltre validi i pagamenti anche nel caso in cui, per un errore scusabile, le somme versate siano lievemente inferiori a quelle dovute oppure versate con un lieve ritardo, a condizione, ovviamente, che le irregolarità siano tempestivamente sanate.

Un osservatorio sulla mediazione, animato da una serie di incontri periodici, permetterà un continuo e costruttivo confronto sull’andamento delle procedure.

Il presidente dell’Istituto Nazionale tributaristi ha, a questo proposito, dichiarato: “La collaborazione ed il confronto tra l’Agenzia delle Entrate e l’INT ancora una volta si concretizzano e si consolidano grazie alla firma del protocollo nazionale sulla Mediazione tributaria. Voglio pertanto ringraziare della loro disponibilità il Direttore dell’ Agenzia delle Entrate Attilio Befera ed il Direttore Centrale degli Affari legali e Contenzioso Vincenzo Busa. Ritengo estremamente importante la costituzione di un Osservatorio sull’andamento della Mediazione tributaria ed il confronto sulle criticità che potranno così avere una maggiore possibilità di soluzione. Voglio evidenziare che a livello regionale in Piemonte, dove già si è firmato un accordo territoriale sulla Mediazione, è stato formato il primo Osservatorio a cui partecipa l’INT, si tratta di quello istituito dalla DR dell’Agenzia delle Entrate a firma del Direttore Regionale Rossella Orlandi, inoltre sempre a livello regionale si darà vita al Nucleo per la ricognizione della giurisprudenza di merito, strumento importantissimo per l’applicazione del Reclamo-Mediazione”.

Vera MORETTI

Mediazione tributaria: bilancio positivo

La mediazione tributaria sta riscuotendo un successo quasi insperato: al 31 dicembre 2012, a fronte di 47.740 istanze presentate, ne sono state esaminate nel merito 23.395. Per le restanti, ancora in corso di lavorazione, è pendente il termine di conclusione del procedimento.

Le istante già definite sono 11.658, pari al 49,8% di quelle esaminate, mentre quelle rigettate, sono 6.504, pari al 27,8% delle istanze esaminate.
Le istanze con proposta di mediazione in corso ammontato a 5.233.

La percentuale del 49,8% è in realtà superiore, poiché occorre includere nel numeratore del rapporto anche le istanze interessate da proposte di mediazione in corso e i provvedimenti di diniego per i quali i contribuenti ometteranno di costituirsi in giudizio.

La proficuità della gestione della mediazione è confermata anche dalla riduzione del flusso delle nuove controversie relative ad atti dell’Agenzia delle Entrate: il numero complessivo dei ricorsi presentati in Ctp nel corso del 2012 è inferiore del 30% circa rispetto al 2011.
Limitatamente all’ultimo bimestre, nel quale la mediazione è entrata a regime, la riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2011 è del 46,4%.

La mediazione tributaria riguarda le controversie di valore non superiore a 20mila euro e rappresenta un rimedio da esperire in via preliminare ogni qualvolta si intenda presentare un ricorso, pena l’inammissibilità dello stesso.
In questi casi è prevista l’attivazione obbligatoria di una fase amministrativa mediante presentazione di un’istanza, che anticipa il contenuto del ricorso, nel senso che con essa il contribuente chiede l’annullamento totale o parziale dell’atto sulla base degli stessi motivi di fatto e di diritto che intenderebbe portare all’attenzione della Commissione tributaria provinciale nella eventuale fase giurisdizionale.
E’ facoltà del contribuente inserire nell’istanza anche una proposta di mediazione.

La mediazione si pone come obiettivo di ridurre la conflittualità, evitando le lungaggini e i costi del contenzioso.
Ciò comporta anche il miglioramento del rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuente, che deve essere improntato ai principi di collaborazione e buona fede.

Vera MORETTI

Protocollo d’intesa tra Entrate e avvocati campani per la mediazione tributaria

Dopo aver già siglato intese con gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e i Consigli Provinciali degli Ordini dei Consulenti del Lavoro, è stato firmato, il 10 gennaio scorso, un accordo con gli Ordini degli Avvocati campani.

L’appello era stato lanciato dall’Agenzia delle Entrate, per istituire dialogo e collaborazione in tema di mediazione tributaria.
Dopo commercialisti e consulenti del lavoro, dunque, anche gli avvocati non si sono tirati indietro, e così è stato firmato un protocollo d’intesa tra le Direzioni Provinciali delle Entrate della Campania e gli Ordini degli Avvocati presenti nella Regione, con l’obiettivo di migliorare, attraverso una gestione efficace del nuovo istituto, i rapporti tra i contribuenti, rappresentati dagli iscritti agli Ordini, e l’Amministrazione Finanziaria, favorendo la soluzione delle controversie già in sede amministrativa, senza ricorrere al giudice.

Per assicurare una risoluzione celere del procedimento della mediazione tributaria, gli Ordini degli Avvocati si impegnano a informare i propri iscritti sulle opportunità offerte dal nuovo istituto, evidenziandone il carattere preventivo e obbligatorio, e a indicare nelle istanze di mediazione recapiti dedicati per consentire rapide comunicazioni con l’Agenzia.
Dal canto loro, gli Uffici delle Entrate si impegnano, a esaminare sistematicamente tutte le istanze in modo approfondito e con spirito di collaborazione, ad accoglierle in tutti i casi in cui ne sussistano i presupposti, secondo i principi dello Statuto del contribuente, e a promuovere, anche su richiesta dell’iscritto all’Ordine, l’eventuale contraddittorio.

Parlando di cifre, da quando è entrato in vigore il nuovo istituto, le domande presentate agli Uffici legali delle strutture campane delle Entrate sono 7.584 e 4.924 sono già state lavorate. Di queste, 741 sono state ritenute improponibili o inammissibili, 1.694 si sono chiuse positivamente con accoglimento dell’istanza, rideterminazione della pretesa o semplice riduzione delle sanzioni, mentre per 1.603 non è stato possibile definire il contesto in mediazione. Le ulteriori 2.660 domande pervenute sono attualmente in lavorazione, secondo i termini di presentazione.

Il nuovo istituto, in vigore dal 1° aprile 2012, prevede, per le liti fiscali fino a 20mila euro, l’obbligo per il contribuente di presentare istanza di mediazione all’Agenzia delle Entrate, attivando un confronto che, in caso di conclusione positiva, evita l’istaurarsi di un giudizio presso le commissioni tributarie e permette di ridurre le sanzioni al 40%.

Vera MORETTI

Piemonte, commercialisti e Agenzia delle Entrate per la mediazione tributaria

Il puzzle degli accordi sul nuovo istituto della mediazione tributaria si arricchisce di un nuovo tassello. Un accordo di collaborazione è stato infatti siglato nei giorni scorsi a Torino tra la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e il coordinamento regionale degli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili del Piemonte. Obiettivi sono l’ottimizzazione della gestione dell’istituto e il celere e proficuo svolgimento del procedimento di mediazione tramite la condivisione di soluzioni rapide, legittime e trasparenti.

Con l’intesa i commercialisti si impegnano a sensibilizzare i propri iscritti sul carattere preventivo e obbligatorio della mediazione tributaria, ad utilizzare i recapiti di Posta Elettronica Certificata (PEC) per garantire un rapido scambio di informazioni con l’Agenzia e a partecipare in modo collaborativo al contraddittorio con l’ufficio, per giungere a una rapida e positiva definizione del procedimento.

L’Agenzia delle Entrate, dal canto suo, si impegna a esaminare tutte le istanze in modo approfondito e con spirito di collaborazione, a comunicarne tempestivamente l’eventuale improponibilità e a redigere una motivazione particolareggiata sulle ragioni dell’eventuale diniego.

L’accordo prevede anche l’istituzione di un osservatorio congiunto sull’andamento della mediazione, che servirà anche a risolvere eventuali criticità operative.

Per la mediazione tributaria, gli ordini professionali si accordano con le Entrate

Per gestire al meglio la mediazione tributaria, in Campania puntano su collaborazione e dialogo tra professionisti ed Agenzia delle Entrate.

Questa intenzione sarà ufficializzata con la stipula di intese scritte a livello regionale, la prima delle quali è stata firmata dalle Direzioni Provinciali dell’Agenzia delle Entrate campana e dagli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili presenti nella Regione.

Obiettivo comune è migliorare i rapporti tra i contribuenti, rappresentati dagli iscritti agli Ordini, e l’Amministrazione Finanziaria, favorendo la soluzione delle controversie già in sede amministrativa, evitando il contenzioso.

Il processo di mediazione tributaria, generalmente lento e macchinoso, può diventare più celere se gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili si impegnano a informare i propri iscritti sulle opportunità offerte dal nuovo istituto, del quale è necessario evidenziare il carattere preventivo e obbligatorio, e a indicare nelle istanze di mediazione recapiti dedicati per consentire rapide comunicazioni con l’Agenzia.

Gli Uffici delle Entrate si impegnano a esaminare tutte le istanze in modo approfondito e con spirito di collaborazione, ad accoglierle in tutti i casi in cui ne sussistano i presupposti, secondo i principi dello Statuto del contribuente, e a promuovere, anche su richiesta dell’iscritto all’Ordine, l’eventuale contraddittorio.

Se il confronto con le parti deve essere utile e costruttivo, occorre un osservatorio sull’andamento della mediazione tributaria che sia realistico e preciso, e ciò è possibile con la costituzione di nuclei misti di esperti, scelti tra iscritti agli Ordini e funzionari delle Entrate.

I prossimi Ordini professionali a rispondere all’appello dell’Agenzia delle Entrate della Campania sono i Consigli Provinciali degli Ordini dei Consulenti del Lavoro, con i quali è prevista, per il prossimo 12 settembre, la stipula di un analogo protocollo sulla mediazione.

Vera MORETTI

Consulenti del Lavoro: nuovo protocollo per la gestione tributaria

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate 2 nuovi protocolli d’intesa e una norma di legge che ribadiscono la pienezza dell’attività dei Consulenti del Lavoro in materia tributaria.  Il primo protocollo riguarda la gestione della mediazione tributaria e il secondo l’accesso ai canali telematici.

Il nuovo decreto sviluppo prevede inoltre l’appalto nell’asseverazione della correttezza tributaria eseguita dai Consulenti del Lavoro.

“Il nostro ruolo di centralità rispetto alle dinamiche aziendali fiscali e del lavoro è testimoniato dalla quotidiana attività svolta dai 28mila Consulenti del Lavoro in favore delle imprese italiane – ha commentato Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. – Per questo non ci sottraiamo anche all’assunzione di impegni professionali e istituzionali, ricercando anche strumenti operativi che agevolino esplicazione di questo delicatissimo ruolo“.

In particolare, siamo coscienti del momento di difficoltà vissuto dalle piccole e medie imprese – ha continuato la Calderone – e quindi creiamo situazioni favorevoli alla migliore gestione del particolare momento. Sia l’asseverazione che la mediazione sono due attività che risulteranno utili nella deflazione del contenzioso e nella gestione degli appalti. Non possiamo nascondere la pesante criticità del momento della nostra economia; per questo ribadiamo il nostro impegno e il nostro sostegno alle piccole e medie imprese, vera spina dorsale del nostro Paese.

I nuovi protocolli d’intesa sono consultabili sul sito dei Consulenti del Lavoro.