Sale lo stipendio dei metalmeccanici a giugno. La novità che riguarda uno dei settori lavorativi più diffusi in Italia è stata confermata da un accordo firmato dai sindacati con Federmeccanica. E ci sarà chi riuscirà a prendere una cifra vicino alle 500 euro in più in busta paga per il mese di giugno.

Salario metalmeccanici in aumento a giugno

Come spiegano bene sul sito informazionioggi.it, a giugno ci saranno fino a 485 euro di aumenti in busta paga per i lavoratori del settore metalmeccanico. Tutto parte dal principio di equità di trattamento tra i lavoratori. E l’impatto sulla busta paga di giugno sarà importante. A dire il vero questa non è una novità assoluta dal momento che gli aumenti salariali sono già stati decisi da un summit precedente, sempre tra industriali e sindacati. Ciò che cambia adesso però sono alcune voci molto importanti per salario dei lavoratori metalmeccanici. Infatti aumenta l’indennità di reperibilità oltre che l’indennità di trasferta. Per la prima aumenta sia quella su base giornaliera che è quella su base mensile. Si tratta di due delle voci principali che compongono la busta paga dei lavoratori metalmeccanici e chi è dentro questo settore lo sa bene.

Elemento perequativo, cos’è e perchè è importante

Quello che incide è l’elemento perequativo, che riguarda tutti i lavoratori del settore metalmeccanico che fanno riferimento al contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL), quando è privo della contrattazione di secondo livello. Un aumento che finirà nelle tasche dei lavoratori a cui non sono stati concessi gli importi aggiuntivi maggiorati rispetto ai trattamenti minimi fissati sempre dal CCNL. La cifra prima citata di 485 euro sarà quella massima erogabile in più nella busta paga di giugno. Ma sarà una cifra variabile, commisurata alla durata del rapporto di lavoro dell’anno precedente. E questi aumenti salariali finiranno nella busta paga di giugno che i lavoratori dipendenti del settore, In genere incassano nel mese di luglio.

Anche per gli interinali equo trattamento come per tutti gli altri lavoratori metalmeccanici

Ultimo chiarimento riguarda i lavoratori con contratti interinali cioè i cosiddetti somministrati. Si tratta dei lavoratori provenienti dalle agenzie di lavoro interinale. Questi lavoratori prenderanno adesso un incremento di salario per via di questo accordo con tanto di decisione presa. In pratica, ecco la parità di trattamento rispetto agli altri lavoratori metalmeccanici. Quindi aumenti anche per loro. La fumata bianca sull’intesa era una delle cose che principalmente i lavoratori attendevano.

Benefit Metalmeccanici: entro il 28 febbraio le imprese devono provvedere

Il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori del comparto metalmeccanici riconosce ai lavoratori benefit del valore di 200 euro. Le PMI dovranno provvedere entro il 28 febbraio 2022 a mettere effettivamente a disposizione questi strumenti. I benefit metalmeccanici dovranno essere sfruttati dai lavoratori entro il 31 dicembre 2022.

Cosa sono i benefit metalmeccanici

I benefit aziendali sono erogazioni in favore dei dipendenti da elargire attraverso denaro oppure con servizi o sconti, ad esempio bonus carburanti. L’azienda deve fornire al lavoratore diverse opzioni e tra queste il lavoratore sceglie. Rispetto ai contratti “retributivi” si tratta di misure di welfare aziendale ulteriore. I benefit non sono obbligatori, ma se il contratto collettivo nazionale del comparto lo prevede, lo diventano Nei limiti previsti dalla legge l’azienda può riconoscere ulteriori benefit ed erogarli anche solo ad alcuni collaboratori.

I lavoratori hanno un ulteriore vantaggio, infatti non sono tassabili, quindi si tratta di valori che non concorrono a determinare il reddito imponibile. Nel momento in cui sono inseriti all’interno del contratto collettivo nazionale del comparto e l’azienda aderisce a tale contratto, diventano obbligatori. Questo vuol dire che le PMI del comparto metalmeccanico dovranno obbligatoriamente provvedere entro il 28 febbraio 2022 a mettere a disposizione tali fringe benefit. Inoltre l’obbligo sarà vigente anche per gli anni 2022 e 2023. Si provvederà poi al rinnovo del contratto.

La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 28/E/2016 sottolinea che il datore di lavoro è tenuto a predisporre dei piani di utilità che diano ai lavoratori la possibilità di scegliere tra varie opzioni. Tra le opzioni vi sono:

  • buoni spesa;
  • buoni carburante;
  • abbonamenti a trasporto pubblico;
  • abbonamenti per la frequenza di impianti sportivi;
  • mutui agevolati;
  • contributi per sanità integrativa;
  • servizi di asilo nido e per anziani.

Fringe benefit metalmeccanici: attenti alla scadenza del 28 febbraio

La prossima scadenza del 28 febbraio quindi è il termine entro il quale le singole aziende aderenti al contratto di comparto dovranno rendere noti ai lavoratori i benefit metalmeccanici tra i quali potranno scegliere.

Occorre però sottolineare che l’articolo 52 del contratto CCNL Unionmeccanica Confapi prevede che tra gli strumenti che il datore di lavoro deve predisporre c’è la destinazione del contributo alla previdenza integrativa del fondo Fondapi.

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I vantaggi fiscali dei fringe benefit aziendali: panoramica

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Fringe benefit aziendali, quali sono

 

Operai Fiat: 50 mln di euro da Ferrari, nuove assunzioni ed un contratto nazionale…

 

Premi fino a 5.000 euro all’anno con un ulteriore aumento del 5 per cento per i metalmeccanici meno assenteisti; franchigie per 8 giorni di assenza concesse senza decurtazioni; assistenza sanitaria estesa anche ai figli dei dipendenti con finanziamenti agevolati per la casa; proiezioni gratuite di film, campi estivi, libri scolastici per i figli… sarà una piccola Pleasantville dell’automotive italiana la nuova linea politica intrapresa, per ora almeno sulla carta, da Ferrari Fiat. 

La casa di Maranello ha deciso di siglare un nuovo contratto integrativo con il Lingotto ed ha stabilito un investimento di 50 milioni di euro che fino al 2014 lo vedrà attivo nel gruppo Fiat Auto nella realizzazione di un’eccezionale linea produttiva di motori di alta gamma.

Secondo quanto trapelato da rumors e voci di corridoio, la casa di Maranello proporrà a Fiat questa cifra per produrre nuovi propulsori da installare sotto il cofano delle vetture di maggiori dimensioni e di fascia più alta dei listini di Maserati (Quattroporte, Maserati di segmento E Premium, Maserati GranTurismo, Maserati GranCabrio), della futura ammiraglia Lancia, del primo SUV Maserati e di Alfa Romeo.

Ma non è tutto. La Rossa imposterà una linea di produzione ad hoc destinata ad un propulsore V6 bi-turbo benzina capace di erogare circa 450 cavalli insieme ad un nuovo V8 benzina aspirato che andrà a sostituire gli attuali 4,3 litri e 4,7 litri (anch’essi di origine Ferrari), già in grado di superare i 500 cavalli.

Entrambi saranno pensati e progettati tenendo conto della politica di riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti attiva in tutto il mondo automobilistico” – dicono i ben informati, ed una buona parte della produzione dei nuovi comparti auto verrà affidata alla zona del torinese, sfruttando gli stabilimenti Maserati di Grugliasco, con la conseguente necessità di immettere nuova forza loro ed implementare le assunzioni nell’organico.

L’accordo è agli inizi ma si sa che ad un nuovo contratto collettivo nazionale verranno sottoposti i dipendenti del gruppo Fiat, che tuttavia manterranno le specificità di casa Ferrari.

Si tratta di un accordo “sulla partecipazione” e “per questo prevede anche l’introduzione di un modello partecipativo basato sui meccanismi bilaterali delle commissioni su temi come, per esempio, le pari opportunità e le iniziative per i giovani. Il nuovo integrativo avrà durata triennale fino alla fine del 2014. Per quanto riguarda il premio di competitività viene confermato il meccanismo del ‘gain sharing’, cioé che se l’azienda guadagna anche il singolo dipendente deve guadagnare” – viene spiegato a mezza stampa.

Questo significa che, sebbene Ferrari non voglia ipotizzare numeri o sbilanciarsi troppo, saranno inevitabili le ricadute occupazionali e presumibile l’assunzione di oltre un centinaio di persone.

Un bel vivere per gli operai del torinese? Non ne sono così conviti i sindacati di categoria come Fiom e Cgil ai quali ha risposto lapidario l’amministratore delegato di Ferrrari, Amedeo Felisa: “E’ da novembre che lavoriamo per fare questo integrativo”. 

Vorrà forse dire che nel pieno di giugno sarà cosa da ritenersi fatta e stabilita?

 

Paola PERFETTI

Cara Merkel, le Das Auto sono italiane

Altro che Das Auto! I metalmeccanici torinesi e le associazioni di industriali cui questi fanno capo hanno un bel daffare in questi giorni. Stanno aspettando “quei tedeschi” della Volkswagen Group, a caccia di fornitori tra i produttori, disegnatori, distributori della componentistica auto, in quel di Torino.

Anzi, ad essere proprio precisi il Technology Day – questo il nome della giornata che Volkswagen Group dedica alle aziende torinesi per conoscerne da vicino la componentistica, le attività clou, i responsabili del Purchasing Department – sarà organizzata presso Italdesign Giugiaro, a Moncalieri , mercoledì prossimo.

Qui, l’azienda del motto Das Auto sarà in cerca di fornitori tra le aziende torinesi del distretto dell’auto per puntare su tre requisiti base: qualità, tecnologia e innovazione.

A promuovere l’iniziativa sono stati proprio Italdesign Giugiaro e Amma, l’associazione degli industriali metalmeccanici torinesi.
Con loro hanno collaborato Anfia, l’associazione nazionale Filiera Industria Automobilistica, e From Concept to Car, progetto della Camera di Commercio di Torino gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione, ideato per promuovere oltreconfine le eccellenze del settore auto piemontese.

Dopo l’ingresso di Italdesign Giugiaro nel Gruppo Volkswagen, Amma ha accolto la proposta di collaborare all’evento, come spiega una nota: “In una fase in cui la diversificazione dei mercati é sempre più importante, la prospettiva di diventare fornitori del Gruppo Volkswagen è certamente un’opportunità molto importante per le aziende del distretto torinese dell’auto”.

Durante la giornata verrà allestita un’area espositiva in cui le aziende potranno presentare ai vertici dei Purchasing Department del Gruppo Volkswagen i progetti più innovativi.

Insomma, i metalmeccanici e gli operai delle quattro ruote avranno di che alzare le loro bandiere a ragione, per una volta, tutti uniti insieme.

Cari lettori, le Das Auto saranno pure tedesche, ma i pezzi migliori li cercano in Italia.

Che ci dici, Cancelliera Angela?

Paola PERFETTI