Imprese e internet: il bando sta per scadere

E’ in scadenza il bando che eroga incentivi er investimenti nel settore dell’informatica e della comunicazione delle imprese di Milano e provincia.
Si possono presentare richieste di finanziamento per:

1) prodotti e/o servizi per la gestione dei processi interni all’impresa, basati sull’utilizzo innovativo di Reti Digitali;

2) soluzioni e servizi di relazione con fornitori e clienti, marketing e gestione della comunicazione aziendale che si basino sull’interazione e la collaborazione attraverso Internet;

3) tecnologie informatiche che consentano di supportare i processi che coinvolgono partner esterni, secondo il modello dell’Extended Enterprise;

4) tecnologie digitali avanzate a supporto dei processi produttivi caratteristici dell’azienda (linee di produzione, software di modellazione 3D).

Il contributo è a fondo perduto e copre il 50% delle spese per l’acquisto di beni e servizi fino ad un massimo di 30.000 euro.

Le domande potranno essere presentate fino al 28 luglio esclusivamente on line.
Rif.: link Camera di Commercio di Milano.

Roma e Milano tra le città più care al mondo

Roma e Milano sono tra le 40 città del mondo in cui il costo della vita è più alto. Emerge dall’ultima indagine di Mercer sul costo della vita, che prende in considerazione 214 città nei cinque continenti confrontando il costo di oltre 200 beni e servizi in ogni città.

Luanda, in Angola, è risultata la città più costosa per gli espatriati, seguita da Tokyo, N’Djamena, in Chad, Mosca, Ginevra, Osaka, Zurigo e Hong Kong. Chiudono la top ten Singapore e San Paolo del Brasile.

In Europa, Milano è al 25esimo posto e ha perso 10 posizioni rispetto allo scorso anno, mentre Roma si attesta in 34esima posizione. Anche Parigi (27esima) ha perso 10 posizioni come Milano, mentre la più significativa variazione in Europa è quela di Stoccolma, Stoccolma, che era alla 76esima posizione nel 2010 e si piazza ora al 39° posto, principalmente a causa del considerevole rafforzamento della valuta locale rispetto al dollaro USA.

Milano, mercato immobiliare in lenta ripresa

Continua la ripresa del mercato immobiliare milanese nel primo semestre del 2011. I prezzi a Milano riprendono a salire in città per gli immobili residenziali nuovi o ristrutturati (+1,4% in sei mesi, +2,6% in un anno) e più lentamente anche in provincia (+0,1% le case nuove in centro in media, +0,3% in periferia). Comprare casa a Milano costa in media 4.746 euro al metro quadro (era 4.679 euro a fine 2010), per gli immobili residenziali nuovi o ristrutturati. La crescita maggiore è nei Bastioni (+3,3%, 6.867 euro al mq in media), soprattutto in zona Solferino-Corso Garibaldi (+11,6%) e Conca del Naviglio-Porta Genova (+7,3%), ma i prezzi salgono anche in centro (+1,7%, 8.894 euro al mq), in Circonvallazione (+1,3%, soprattutto in zona Solari-Napoli, +4,3%) e in periferia (+0,4%, Padova-Palmanova +3,4%). Mentre rallenta la periferia, in zone come Quarto Oggiaro (-1,7%) e Santa Giulia-Rogoredo (-1,5%). 

Le case più care? In Spiga – Montenapoleone con 13.200 euro al mq (+0,8%) e Vittorio Emanuele – S. Babila con 10.200 euro al mq (+1,5%). Le più convenienti in Salomone-Bonfadini con 2.550 euro al mq (-1,9%), e in Forlanini Mecenate (2.800 euro al mq, +0%).

Rallentano gli affitti a Milano. Nel primo semestre 2011 il prezzo di locazione in città rallenta in media del 2,1%, per un prezzo medio di 169 euro al mq all’anno. Diminuiscono soprattutto i bilocali (in media 190 euro al mq all’anno, -3,2%) e i trilocali (122 euro al mq all’anno, -2%).

Le compravendite. Se nel 2010 le transazioni sono cresciute del +6,7% a Milano città, quasi 19.000 contro le circa 18.000 dell’anno precedente, nel primo trimestre del 2011 si registra un leggero rallentamento (-0,9%). E si allungano in tempi di contrattazione.

Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla 39° edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul primo semestre 2011 realizzata dalla Camera di commercio di Milano attraverso l’azienda speciale Borsa Immobiliare, in collaborazione con gli agenti rilevatori di  FIMAA Milano.

I dati dei primi mesi del 2011 fotografano un mercato immobiliare milanese in lieve ripresa, soprattutto nelle zone del centro e in quelle interessate dagli investimenti di sviluppo immobiliare e infrastrutturale, ma con alcuni aspetti contrastanti – ha dichiarato Antonio Pastore, presidente di OSMI Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano –. Se crescono zone come quella della moda e ripartono anche aree etniche come via Padova, rallenta l’estrema periferia e le compravendite, nel primo trimestre dell’anno, registrano una leggera flessione. Indice questo di un mercato che sconta ancora le fragilità della crisi finanziaria internazionale e le difficoltà delle famiglie nell’accedere ai mutui per l’acquisto di abitazioni”.

Il mercato della casa milanese presenta ancora forti chiaroscuri, ma il peggio sembra alle spalle, nonostante l’acquisto per investimento non consenta ancora di ottenere rendimenti da locazione crescenti” conferma Lionella Maggi, Presidente di FIMAA Milano. “Si deve però guardare a quello che è successo in termini di rivalutazione dei prezzi delle case dal 2006 ad oggi, per acquistare in tranquillità. Nonostante il periodo di crisi, i nostri dati, infatti, confermano in media, in città, come rivalutazione quinquennale un +10,3% di rivalutazione dei prezzi delle case nuove ed un significativo +7,6% per gli appartamenti vecchi, tipologia che più ha sofferto. Considerata la volatilità evidenziata in questi giorni dai mercati finanziari il mattone si conferma ancora l’investimento più sicuro”.

Milanesi, Romani, Napoletani: ufficio, volontariato, palestra…ecco la giornata tipo dell’italiano medio

Vi proponiamo un simpatico sondaggio realizzato dalla Camera di Commercio effettuato in tre città italiane, Milano, Roma e Napoli. Lo scopo è quello di provare a ricostruire la giornata tipo degli italiani. L’italiano medio trascorre un’ora e dieci per mangiare, sei per dormire, venti minuti per lo sport. Fast food per i milanesi, basta meno di 1 ora al giorno per il 74% contro il 72,8% nazionale, più precisamente 1 ora e 5 minuti, contro 1 ora e 10 di media nazionale; comunque nel Paese della dieta mediterranea solo 1 su 4 resta a tavola oltre 2 ore. Sonni migliori per i romani, l’11,5% dorme oltre otto ore contro una media italiana del 9,5% e per i napoletani, il 90% si concentra nella fascia 4 – 8 ore contro una media nazionale dell’88%. Ma gli abitanti di Roma si trattengono anche più a lungo in ufficio, per il 23% oltre 8 ore contro una media del 19,3%. Più impegnati a imparare nella capitale, dove 1 ora e 40 minuti vengono trascorsi sui libri (1 ora e mezza la media nazionale), a Milano però il 37% studia o legge tra le 2 e le 4 ore al giorno (media italiana 32,8%). I romani i più sportivi: il 30,5% svolge ogni giorno fino a 1 ora di attività fisica e ben l’11% da 2 a 4 ore (contro il 28,3% e il 5,8% in media in Italia). Meno uscite con gli amici e più volontariato per i milanesi (il 39% non dedica per nulla tempo agli amici contro il 34% in Italia) e il 14% è impegnato da 2 a 4 ore nelle onlus (rispetto alla media italiana del 10%). Meno volontariato e più amici invece per i napoletani (68% non dedica tempo ad attività per aiutare il prossimo, ma il 19% dedica da 2  a 4 ore al giorno per le uscite con gli amici), anche se sono i romani a dedicare più tempo alle persone care: 55 minuti al giorno (15 in più rispetto ai milanesi), ma solo 20 al volontariato.

Gli abitanti della capitale risultano invece più interessati alle attività culturali (da 2 a 4 ore per il 16,5%, rispetto al 11,2% di media nazionale). I maggiori fruitori dei media sono i cittadini milanesi, il 26,5% infatti vi dedica da 4 a 8 ore al giorno, contro una media nazionale del 18%, quasi 1 ora in più dei napoletani (3 ore e 40 contro 2 ore e 45).