Monopattini elettrici: dal Governo l’annuncio di nuove regole

I monopattini elettrici hanno sempre destato parecchie polemiche, c’è chi li ritiene pericolosi, chi ne chiede la regolamentazione e chi invece pensa che questa porti solo nuove spese. Una rivoluzione è però in arrivo, ecco cosa potrebbe cambiare per i possessori.

Monopattini elettrici: è arrivato il momento di una regolamentazione stringente

I monopattini sono entrati nella nostra quotidianità quasi come se fossero un gioco. Ci si è poi accorti che erano comodi per evitare il traffico, per risparmiare carburante e muoversi in città. La loro distribuzione su larga scala ha però iniziato a creare problemi perché gli incidenti si moltiplicano e a farne le spese sono pedoni e non solo. Nel biennio 2021-2022 si sono registrati 24 morti alla guida di monopattini e numerosi incidenti gravi.

Proprio il verificarsi di numerosi sinistri ha portato molti a richiedere una regolamentazione e il Ministro Salvini ha annunciato l’arrivo di nuove regole.

La prima regola annunciata riguarda i limiti di velocità, ha sottolineato il ministro Matteo Salvini che si sta lavorando a una serie di regole per le quali non potranno più essere venduti e di conseguenza acquistati, veicoli che superino il limite di 20 km orari.

Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile sta inoltre lavorando a ulteriori ipotesi, in particolare, si sta studiando la possibilità di inserire l’obbligo di indossare il casco per chi usa il monopattino e introdurre l’apposizione della targa obbligatoria e l’immatricolazione. Inserire la targa obbligatoria, vuol dire registrare i monopattini e quindi conoscere il proprietario e far valere le responsabilità nei suoi confronti nel caso in cui dovesse provocare sinistri. Ad esempio, se oggi con un monopattino senza targa, causo un incidente stradale e senza essere fermato scappo via, con l’introduzione della targa non potrò più farlo perché l’identificazione del responsabile del sinistro sarà più facile.

Richieste del Codacons per la regolamentazione dei monopattini elettrici

Nuove regole per l’uso dei monopattini sono richieste anche dal Codacons, associazione dei consumatori, che punta sul divieto di uso per i minorenni. Sembra un po’ improbabile che possa essere approvato visto che già ora i minorenni possono utilizzare mezzi a motore, il classico scooter ma anche le minicar.

Inoltre chiedono l’obbligatorietà della sottoscrizione di una polizza assicurativa, in questo modo in caso di sinistri sarà possibile ottenere il risarcimento da parte della compagnia di assicurazione. Codacons chiede anche l’introduzione sui monopattini di sistemi volti volti a bloccare l’uso del monopattino nel caso in cui a bordo salga più di una persona.

Credito di imposta autotrasporti nel decreto Aiuti: arriva il decreto attuativo

Con il decreto direttoriale 324 del 2022 il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS) ha indicato i criteri di attuazione del credito di imposta per autotrasporti destinati ad aiutare le imprese a far fronte all’aumento dei costi determinati dall’aumento dei prezzi nel settore carburanti.

Decreto Aiuti e credito di imposta autotrasporti

Il credito di imposta autotrasporti è previsto dall’articolo 3 commi da 1 a 6 del DL aiuti n.50/2022, convertito con modifiche in legge 91 del 2022. Prevede il credito di imposta pari al 28% ( al netto Iva) della spesa sostenuta nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto del gasolio per autotrasporti. Il credito di imposta è rivolto a imprese che operano nel settore del trasporto merci su gomma con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate. Le imprese per poter ottenere questo beneficio devono essere iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori e al Registro elettronico nazionale per l’anno 2022 al momento della presentazione della domanda.

Possono accedere al credito di imposta per autotrasporti le imprese che abbiano sede legale o stabile organizzazione in Italia, esercenti le attività di trasporto indicate all’articolo 24 -ter , comma 2, lettera a), del testo unico delle accise approvato con decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504.

Il credito di imposta in oggetto può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, quindi consente di “scontare” altre imposte  versate con modello F24 non concorre alla formazione del reddito di impresa e alla base imponibile Irap.

Modalità operative per il credito di imposta autotrasporti nel decreto Aiuti

Con il decreto direttoriale 324 del 29 luglio 2022 si è provveduto a indicare le modalità operative, la piattaforma per la richiesta del credito di imposta non è ancora accessibile e sarà fruibile sul sito dell’Agenzia Dogane e Monopoli. La piattaforma informatica sarà accessibile per 30 giorni, in questo lasso di tempo sarà possibile inoltrare la propria istanza. Il fondo stanziato per il credito di imposta in favore degli autotrasportatori è di 496.845.000 euro. Con un avviso sul sito del Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibile sarà comunicata la data e il link attraverso il quale accedere alla piattaforma per la presentazione delle istanze.

Già ora è noto che la piattaforma sarà divisa in due sezioni, una per l’inoltro e l’altra per la consultazione della domanda già proposta. Per poter accedere alla piattaforma è necessario essere in possesso di Spid, Cie o CNS e devono essere allegati i file fatture per dimostrare gli importi per i quali si può usufruire del credito di imposta per autotrasportatori e i file targhe, Questi sono necessari perché è possibile accedere al beneficio solo per parco mezzi almeno euro 5.

Per conoscere nel dettaglio le modalità operative, scarica il decreto direttoriale del MIMS decreto direttoriale 324/2022

Retrofit elettrico: contributi per chi sostituisce motore endotermico con elettrico

Hai installato il motore elettrico sulla tua auto per sostituire il vecchio motore endotermico? In questo caso puoi avere fino a 3.500 euro grazie ai contributi statali per il retrofit elettrico.

Cos’è il retrofit elettrico

Con un comunicato il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ha reso nota la firma del decreto che riconosce un contributo fino al 60% delle spese sostenute per il retrofit elettrico. Si tratta delle modifiche necessarie per installare un motore elettrico sulla propria auto in sostituzione del vecchio motore endotermico. In questo modo è possibile alimentare la propria auto con l’elettrico riducendo le emissioni di CO2.

La domanda potrà essere presentata fino al 31 dicembre 2022 e comprende gli interventi effettuati a partire da novembre 2021. Attualmente la piattaforma è in fase di sviluppo e di conseguenza il bonus ancora non può essere richiesto, ma a breve dovrebbero esserci novità. Già ora è noto che la piattaforma sarà gestita da Consap Spa.

Chi può beneficiare dei contributi per installazione del motore elettrico?

Il decreto, in attuazione della legge 156 del 2021, rientra nell’ambito dei progetti per la decarbonizzazione e mira a incentivare la mobilità sostenibile favorendo la transizione ecologica. Il contributo può essere richiesto per le trasformazioni effettuate su veicoli adibiti al trasporto di persone e di merci dal mese di novembre 2021. Si deve quindi trattare di veicoli immessi in commercio con il motore endotermico e successivamente trasformati. Possono accedere al beneficio i veicoli così classificati ( con sigla internazionale):

  • M1, veicoli per il trasporto di persone, con massimo 8 posti a sedere oltre al conducente;
  • M1G, M1 fuoristrada;
  • M2, veicoli per il trasporto di persone, con massimo 8 posti a sedere oltre al conducente e peso massimo 5 tonnellate;
  • M2G, M2 fuoristrada;
  • M3, veicoli per il trasporto di persone, con massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente, peso massimo oltre 5 tonnellate;
  • M3G, M3 fuoristrada;
  • N1, veicoli per il trasporto di merci, peso massimo non superiore a 3,5 tonnellate
  • N1G, N1 fuoristrada.

Il contributo avrà un valore massimo di 3.500 euro, nel limite del 60% delle spese sostenute, a cui però si aggiunge un ulteriore contributo fino al 60% a copertura delle imposte di bollo, iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e imposta provinciale di trascrizione. Il fondo messo a disposizione per questa misura è di 14 milioni di euro.

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