Brevetti+: dal 28 settembre le imprese possono chiedere i finanziamenti

Nuove opportunità per le piccole e medie imprese, PMI, e per le start up, infatti dal 28 settembre è possibile presentare la propria candidatura per accedere ai fondi Brevetti+, si tratta di agevolazioni che permettono di avere dei capitali da investire su nuove idee e nuovi progetti.

Il bando Brevetti+

L’innovazione è linfa vitale per le piccole e medie imprese, queste però possono avere difficoltà a reperire risorse per poter sviluppare i loro progetti, per loro ci sono quindi delle agevolazioni, tra cui i finanziamenti Brevetti+ , si tratta di stanziamenti in conto capitale messi a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico e destinati a valorizzare i brevetti concessi o per cui le imprese hanno già presentato la domanda. Il bando Brevetti+  è gestito da Invitalia, le domande per accedere ai fondi possono essere presentate dalle ore 12:00 del 28 settembre 2021, non dimenticare di salvare questa data, infatti le richieste correttamente inoltrate saranno analizzate in ordine cronologico e fino a esaurimento dei fondi, di conseguenza è importante presentare la domanda il prima possibile. Ogni progetto può ottenere un finanziamento fino a 140.000 euro e la somma totale stanziata è di 23 milioni di euro.

Quali progetti possono ottenere i finanziamenti Brevetti+?

Ogni progetto viene valutato sotto diversi aspetti, in primo luogo si verifica il rispetto delle condizioni formali previste per poter accedere ai fondi. In secondo luogo la commissione valuta il merito del progetto stesso. Questo deve essere funzionale, credibile e coerente.

Possono essere finanziati progetti di:

  • ingegnerizzazione e industrializzazione;
  • organizzazione e sviluppo;
  • trasferimento tecnologico.

Chi può presentare la domanda?

Gli aiuti Brevetti+  sono rivolti alle piccole e medie imprese, PMI, e start up che abbiano sede legale e operativa in Italia, può trattarsi anche di imprese di nuova costituzione. Naturalmente devono avere un brevetto da sviluppare, possono accedere:

  • Titolari di un brevetto industriale concesso in Italia dopo il 1 gennaio 2017 oppure di una licenza esclusiva trascritta dall’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi). Per poter accedere al finanziamento tali brevetti industriali devono essere “mantenuti in vita”, cioè è necessario essere in regola con i pagamenti delle tasse dovute al momento della presentazione della domanda per il deposito del brevetto;
  • aziende che hanno presentato una domanda per il deposito del brevetto industriale dopo il 1 gennaio 2017 con esito “non negativo”, in questo caso il brevetto non è stato concesso, ma comunque  il progetto ha superato il vaglio della commissione;
  • infine, possono accedere al finanziamento anche le imprese che abbiano presentato la domanda per la concessione di un brevetto industriale europeo o internazionale dopo il 1 gennaio 2017 e il rapporto di ricerca ha esito “non negativo” e che abbia priorità rispetto a una domanda precedete per il riconoscimento del brevetto presentata in Italia.

Alla presenza di tali requisiti è necessario che si sommino anche altri requisiti che possono essere definiti “soggettivi”, infatti per poter accedere le aziende:

  • devono essere regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese;
  • non devono trovarsi in liquidazione volontaria e non devono essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • sono escluse le imprese che hanno procedimenti in corso per la revoca di indebite percezioni di risorse pubbliche;
  • non devono essere state escluse dagli aiuti de minimis (si tratta di piccoli aiuti che possono essere erogati in quanto non violano le norme sulal libera concorrenza).

Come presentare la domanda per ottenere i finanziamenti Brevetti+

Come anticipato, il termine per la presentazione delle domande per il finanziamento Brevetti+ prende il via il 28 settembre 2021 alle ore 12:00 e le domande sono esaminate in ordine cronologico fino a esaurimento dei fondi stanziati. La domanda deve essere presentata telematicamente utilizzando il sito www.invitalia.it . La prima cosa da fare, si può già anticipare questa parte, è registrarsi sul sito.

In seguito all’apertura delle domande sarà possibile compilare i moduli presenti nella sezione del sito dedicata al progetto Brevetti +, occorre avere a portata di mano anche l’indirizzo e-mail PEC del rappresentante legale dell’impresa che vuole accedere al beneficio e una firma digitale. Alla domanda occorre allegare i documenti relativi al brevetto per il cui sviluppo si vuole avere il finanziamento. Al termine della procedura si ottiene un numero di protocollo, lo stesso indica che l’inserimento della domanda è andato a buon fine, inoltre potrà essere utilizzato per identificare la domanda stessa.

Vuoi saperne di più? Ecco la pagina ufficiale  dove è possibile trovare tutte le informazioni sui finanziamenti Brevetti+ https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/brevetti

Usa la pagina anche per restare informato, inoltre nella stessa potrai trovare il fac simile del modulo da compilare, in questo modo puoi iniziare a preparare la documentazione.

Qualifiche professionali conseguite all’estero. Come fare per il riconoscimento in Italia?

Il Ministero dello Sviluppo economico, con la Circolare del 28 maggio 2010, ha chiarito il tema del riconoscimento delle qualifiche professionali conseguite all’estero, introdotto in Italia con il Decreto Legislativo del 9/11/2007, n. 206 (con il quale l’Italia ha recepito la Direttiva 2005/36/CE).

Il riconoscimento al titolo viene dato a tutti i cittadini – comunitari ed extracomunitari – che intendono esercitare una professione sul territorio italiano e che hanno ottenuto, in un Paese diverso dall’Italia, un titolo professionale o che vantino un’esperienza esercitata per un congruo numero di anni.

Richiedere il riconoscimento delle qualifiche professionali permette di accedere – ove il richiedente sia in possesso dei requisiti previsti – alla professione corrispondente a quella per la quale i soggetti sono qualificati nello Stato in cui hanno conseguito la suddetta qualifica e consente loro di esercitare in Italia la suddetta attività, alle stesse condizioni previste dall’ordinamento italiano.

Per ottenere il riconoscimento della qualifica professionale nel settore di attività cui è interessato, il cittadino  deve inviare (raccomandata a/r) al Ministero l’apposita domanda. La disciplina normativa prevede che il procedimento si concluda entro quattro mesi dall’acquisizione della documentazione completa, mediante l’emanazione di un apposito provvedimento amministrativo; questo verrà predisposto previo parere espresso dall’apposita Conferenza di Servizi, convocata periodicamente per l’esame delle istanze sulle quali si è conclusa l’istruttoria da parte dell’Ufficio competente.

Finanziamenti a favore delle imprese in difficoltà.

Roma, 25 febbraio `10 – Garanzia dello Stato per ottenere dalle banche finanziamenti a tasso agevolato a favore delle imprese in difficoltà, con priorità alle piccole e medie imprese e a quelle che abbiano fatto ricorso alla cassa integrazione: è questo l’obbiettivo del nuovo Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione varato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che applica nel nostro Paese la normativa comunitaria sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese.

Il Fondo ha una dotazione di 70 milioni e opererà con metodo rotativo. Nei prossimi anni sarà quindi in grado di mobilitare finanziamenti agevolati per centinaia di milioni di euro. “Si tratta di un provvedimento di grande impatto strategico soprattutto in questo momento di crisi”, ha dichiarato il Ministro Scajola, “per sostenere il sistema produttivo e metterlo in grado di agganciare la ripresa che, sia pure lentamente e timidamente, si sta manifestando anche in Italia” Completata la registrazione da parte degli Organi di Controllo, il provvedimento istitutivo del Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale completo degli allegati relativi agli schemi di domanda che le imprese interessate potranno presentare per l’ammissione alla garanzia. –