Accesso al credito: Molise e Sardegna fanalini di coda

Se l’accesso al credito è difficoltoso, in Molise e Sardegna è addirittura utopico.
Sono queste due regioni, infatti, quelle che si contraddistinguono a causa di una stretta maggiore da parte delle banche: è qui che la contrazione dei finanziamenti erogati dai sistema creditizio alle imprese tra giugno 2011 e giugno 2012 supera il 5%, a fronte di un calo medio nazionale del 2,5%.
Traducendo questa percentuale in numeri, le imprese italiane hanno ottenuto 978 miliardi di euro invece dei 1.003 concessi nello stesso periodo dell’anno precedente.

Le contrazioni più marcate del credito erogato alle imprese si sono verificate nel Nord Ovest (-3,4%) e nel Nord Est (-3,1%).
Più disponibile alle esigenze del tessuto economico, invece, sembra essersi mostrato il sistema bancario al Mezzogiorno (-1,4%) e soprattutto al Centro (-1%).

Una riduzione superiore alla media si è registrata, oltre che in Molise (-5,4%) e in Sardegna (-5,2%), anche in Friuli Venezia Giulia (-4%), in Veneto e in Calabria (-3,9% e in Lombardia (-3,5%).
Sul fronte opposto, a registrare un aumento dei crediti concessi le imprese di Valle d’Aosta (+1,1%), Sicilia (+0,4%), Abruzzo (+0,3%) e Lazio (+0,1%).

In controtendenza sono invece i crediti alle famiglie, aumentati in termini medi dell’1,2% tra giugno 2011 e giugno 2012, con punte del +1,7% in Lombardia e diminuiti solo in due regioni, Basilicata, -1,4% e Valle d’Aosta -0,5%.

Il peso degli impieghi delle imprese sul totale risulta, in Italia, appena sopra il 50%, anche se supera ampiamente i 60 punti percentuali in diverse regioni del Centro-Nord.
Al primo posto, per incidenza dei finanziamenti alle imprese, ci sono il Trentino Alto Adige (69,6%), seguito dalla Valle d’Aosta (63,7%), dall’Umbria (63,3%) e dall’Emilia Romagna (63,1%).
L’Abruzzo (61,4%) è l’unica regione del Mezzogiorno in cui gli impieghi delle imprese raggiungono una incidenza sul totale superiore al 60%.
Molto modesto risulta invece, il dato del Lazio (30%), sopratutto a causa degli impieghi della Pubblica Amministrazione nella Capitale.

Gli impieghi delle famiglie pesano invece mediamente per poco più di un quarto sul totale degli impieghi (26,1%), ma superano il 33% in tutte le regioni del Mezzogiorno, fatta eccezione per l’Abruzzo, dove si registra una netta prevalenza degli impieghi delle imprese.

Vera MORETTI

L’Italia sorride alle startup

Uno studio condotto da InfoCamere rende noto che in Italia si investe in startup.

I dati raccolti, fino all’11 marzo scorso, testimoniano la nascita di 307 imprese negli ultimi 48 mesi che si sono prefissate come obiettivo “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico“.

InfoCamere, il braccio tecnologico delle Camere di Commercio, ha deciso di monitorare questa situazione con controlli quindicinali, aggiornati anche online all’indirizzo Startup.registroimprese.it.

Con ben 50 imprese, è il Piemonte la maggior fucina di nuove imprese innovative, seguito da Lombardia (47) e Veneto (39).
Unica regione che, per ora, non ha fatto registrare alcuna iscrizione è il Molise.
Sempre in Piemonte si trova la provincia in testa alla classifica: Torino, infatti, è la più innovativa, con 41 imprese, seguita da Padova (19), Trento (18), Milano (17) e Roma (16).

Per quanto riguarda i settori di maggior interesse, le startup si occupano principalmente di produzione di software e consulenza informatica, dove si contano 80 imprese pari al 26,1% del totale di aziende innovative, subito seguito da quello della Ricerca e sviluppo (69 unità, 22,5%).
In fermento anche il settore dell’industria della manifattura, con 58 aziende, seguito dai settori dell’architettura e dell’ingegneria (23), dei servizi di informazione (15), del commercio (10) e della consulenza aziendale (10).

Per agevolare la crescita e lo sviluppo delle startup, il Decreto Crescita 2.0 ha predisposto una serie di esenzioni per la costituzione e l’iscrizione dell’impresa nel Registro delle Imprese, agevolazioni fiscali e deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro nell’impresa.
Questa nuova normativa vuole incoraggiare la crescita sostenibile e lo sviluppo tecnologico, con un particolare riguardo verso l’occupazione giovanile.

Vera MORETTI

La pasta italiana fa scuola a Tel Aviv

Ci sono alcuni settori nei quali l’Italia eccelle e non ha niente da invidiare a nessuno.
Uno di questi è, sicuramente, la cucina.

A questo proposito, un prestigioso marchio di pasta, La Molisana, è stata al centro di un seminario tenuto presso la Bishulim School di Tel Aviv, dove lo chef Nicola Vizzarri, team manager della nazionale italiana cuochi under 23 e capitano della nazionale italiana chef senior, ha “insegnato” l’arte della pasta a 90 cuochi che lavorano in prestigiose strutture israeliane.

La Molisana, dunque, brand storico del Gruppo Ferro, con sede a Campobasso, ha portato la pasta Made in Italy oltreconfine, ottenendo con il seminario, denominato “La pasta a 360°”, un enorme successo.

Lo chef Vizzarri ha accettato l’incarico con entusiasmo e, subito dopo il suo rientro in Molise, ha dichiarato: “È stata un’occasione importante per contribuire alla diffusione della nostra cultura alimentare all’estero e far conoscere ai cuochi israeliani tecniche di cottura e procedimenti legati all’alimento principe della cucina italiana. In Israele si incontrano cucine da tutto il mondo, da quella araba a quella musulmana, da quella turca a quella ebraica. La pasta sta entrando, e solo negli ultimi tempi, tra le abitudini alimentari e comunque viene preferita come piatto unico. Da parte mia è stata un’occasione di ricerca per presentare piatti e preparazioni adeguate alle loro esigenze. Il modo di cucinarla ha dovuto tener conto anche della cultura di quel paese. Ho svolto seminari di cucina Kosher, privando i condimenti di ingredienti come carne di maiale, frutti di mare, molluschi, crostacei e tartufo che, per osservanze religiose, in alcuni casi non vengono utilizzate”.

Vera MORETTI

Accordo Equitalia Sud e INT per semplificare la burocrazia

E’ stato firmato un importante accordo tra Equitalia Sud e l’Istituto Nazionale Tributaristi, che ha l‘obiettivo di offrire agli utenti adempimenti tributari più semplici, ma anche informazione, assistenza e consulenza in materia di riscossione.

Il protocollo riguarda gli iscritti INT residenti nelle regioni di competenza di Equitalia Sud, ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia ed è stato sottoscritto dal direttore generale di Equitalia Sud, Paolo Bernardi, e dal presidente dell’ INT Riccardo Alemanno.

Ciò che l’associato può fare è collegarsi al sito Gruppoequitalia, seguire il percorso guidato alla pagina “Invia un’email al Servizio contribuenti” e richiedere e ricevere consulenza per conto dei propri assistiti.
Le problematiche più semplici saranno evase con una tempestiva risposta via email, mentre le situazioni più complesse, che quindi necessitano di approfondimenti, verranno discusse previo appuntamento presso la sede provinciale di riferimento.

Paolo Bernardi ha dichiarato: “Sono quasi 60 gli sportelli virtuali dedicati ai professionisti e alle associazioni di categoria che, attraverso le convenzioni, Equitalia Sud ha attivato fino ad oggi, e questo accordo è un ulteriore passo avanti verso un dialogo sempre più collaborativo e costruttivo per migliorare la qualità dei servizi in termini di trasparenza e semplificazione, percorso che passa anche attraverso la collaborazione con quei soggetti, come appunto i professionisti dell’ I.N.T. che operano nel settore tributario e fiscale“.

Riccardo Alemanno ha aggiunto: “La firma della convenzione conferma la volontà collaborativa tra l’I.N.T. ed Equitalia, inoltre viene offerto ai tributaristi e conseguentemente ai loro assistiti, un efficace strumento operativo nell’ottica della semplificazione, del miglioramento dei rapporti e del confronto costruttivo. In un periodo di grave crisi, come quello attuale, è fondamentale evitare per quanto possibile ulteriori complicazioni e costi ai cittadini e questo è sicuramente uno degli obiettivi dell’accordo siglato con Equitalia Sud“.

Vera MORETTI

Eurostrike, Italia contro l’austerity

 

IERI

Elezioni Regionali: finalmente c’è una data. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha fatto sapere ieri che le elezioni regionali in Lazio, Lombardia e Molise si svolgeranno il 10 e 11 febbraio 2013. Alla notizia, che arriva un giorno dopo la richiesta del Tar di indire nuove elezioni entro 5 giorni nella Regione Lazio, ha reagito subito Renata Polverini, che su Twitter ha fatto sapere di essere pronta a una riduzione dell’organico: “Confermo la mia volontà di votare per 50 consiglieri invece degli attuali 70”

Monti incontra Cameron: si sono dati appuntamento ieri a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio e il Premier Britannico per discutere sul bilancio dell’Unione europea 2014-2020 che verrà portato in Consiglio europeo il 22 e 23 novembre prossimi. “Le nostre posizioni presentano dei punti non perfettamente coincidenti, è questo un understatement britannico, – ha dichiarato Mario Monti – ma anche molti punti in comune. Primo fra tutti l’idea che il bilancio dell’Unione sia orientato alla crescita e allo sviluppo della competitività dell’economia europea”. Nel pomeriggio il Premier ha ricevuto una telefonata da molto lontano: all’altro capo della cornetta c’era infatti il neoeletto Presidente Barack Obama, che lo ha ringraziato “per l’attenzione con cui segue la politica di risanamento e di riforma in corso in Italia e l’impegno del governo italiano per il rafforzamento dell’Eurozona”. Endorsement anglosassone per Mr Monti.

Ddl diffamazione: è passato quasi in sordina ieri in Parlamento un emendamento della Lega, appoggiato anche dall’Api, al Ddl Diffamazione destinato a riaccendere la polemica. Palazzo Madama ha approvato infatti con voto segreto l’emendamento voluto dalla Lega che dà al giudice la possibilità di infliggere, come pena massima, la reclusione fino a un anno per chi è condannato per diffamazione a mezzo stampa. L’emendamento passa così nell’Aula del Senato con 131 voti favorevoli, 94 contrari e 20 astenuti.

Apple e Antitrust: l’Antitrust ha messo alle strette il colosso di Cupertino: Apple Italia sarà infatti tenuta – per la prima volta da quando opera in Italia -a riconoscere ai propri clienti il diritto “alla garanzia biennale del venditore prevista dalla normativa italiana a tutela dei consumatori”.

OGGI

Proteste austerity: una mobilitazione che, solo in Italia, ha coinvolto le piazze di oltre 50 città. Eurostrike è la giornata paneuropea di protesta indetta dalla Confederazione europea dei Sindacati contro la politica di austerità in Europa: a Milano i cortei hanno preso di mira istituti di credito e filiali bancarie, salvo poi dividersi in due tronconi, uno verso piazza Vetra, mentre l’altro ha raggiunto corso Magenta con l’intenzione di “assediare” gli uffici della comunità europea. Lo sciopero contro la politica di austerity si aggiunge, a Milano, alle manifestazioni della Cgil, e dei lavoratori del S.Raffaele. Sono invece 4 i cortei che stanno attraversando la capitale: da Palazzo Chigi a Montecitorio l’obiettivo dei manifestanti è raggiungere il Parlamento, dove proprio quest’oggi si svolgeranno le votazioni sulla legge di stabilità.

Medico di Castevolturno: un cold case rimasto silente per quasi 8 anni è forse giunto al capolinea. Sono stati rinvenuti nella villetta di un medico di Castelvolturno, Domenico Belmonte, ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio e di occultamento di cadavere, i corpi senza vita di Elisabetta Grande e Maria Belmonte, rispettivamente moglie e figlia del medico, scomparse il 18 luglio del 2004. I resti rinvenuti in un’intercapedine della villetta dell’omicidio, sarebbero di due donne, ma per accertarne l’identità occorre attendere i risultati del test del Dna.

Meno 4.000 statali: la scure del rigor montis è pronta a colpire l’esercito degli statali. Secondo quanto annunciato, prima via Twitter, poi ufficializzato, dal ministro Patroni Griffi ad essere colpito dal taglio saranno oltre 4 mila dipendenti statali, per un totale di 4.028 esuberi, o meglio, come li ha definiti il ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione, ‘eccedenze’. La scure colpirà in particolare l’organico non dirigenziale della Difesa (1.562), dei Beni Culturali (664), dell’Inail (648), dei Trasporti (598).

Let the Skyfull: la creatività dei membri del Pd sembra non esaurirsi mai, e prosegue la carrellata di ‘placard’ che ritraggono in versione ironica i 5 candidati alle Primarie del Pd, dopo l’arena a 5 di lunedì sera su Sky. Stavolta i ‘fantastici 5’ hanno lasciato spazio agli 007 di sua maestà con Skyfull, parodia dell’ultima pellicola dedicata a James Bond, Skyfall. E l’ardua sfida ora è capire chi tra Renzi, Bersani e Vendola assomigli di più a Daniel Craig. O forse meglio un Tabacci in versione Sean Connery?

Italia Francia: in campo questa sera gli azzurri di Prandelli incontreranno a Parma i cugini d’oltralpe guidati da Deschamps. Il ct della nazionale è pronto a schierare il tridente: Candreva a destra, da tornante, Balotelli centravanti ed El Shaarawy a sinistra.

DOMANI

Al via Eicma: il meglio delle due ruote e degli accessori dedicati a bikers e appassionati. Aprirà le porte al grande pubblico domani – dopo l’anteprima solo per addetti ai lavori del 13 e 14 novembre – Eicma, la 70ma Esposizione internazionale del motociclo, ospitata presso i padiglioni della fiera di Milano Rho. Motociclisti e amanti delle due ruote potranno scoprire le novità Guzzi, Vespa, Ducati, Benelli e non solo fino a domenica 18 novembre.

#Cinema Acciaio: una storia di amicizia che è anche una storia di formazione amara, salata e dura, proprio come l’acciaio delle fonderie Lucchini. E’ la storia di Anna e Francesca, le due amiche quattordicenni protagoniste di Acciaio, la pellicola tratta dal romanzo di Silvia Avallone – Premio Campiello Opera Prima 2010 – che racconta la vita ai margini dell’Isola d’Elba, a Piombino, dove ha sede una delle più grandi acciaierie d’Italia, la Lucchini. Protagonisti del film anche Michele Riondino, il Commissario Montalbano junior nei panni di un operaio in Fabbrica, e Vittoria Puccini, un grande amore che torna dal passato. Un ritratto dai toni agrodolci che ricorda da vicino un dramma attuale come quello dell’Ilva di Taranto.

#Cinema Quell’estate: una famiglia come tante, un’estate come tante, quella del 1981, sullo sfondo dei colli toscani. Il cinema italiano sceglie ancora una volta la Toscana per raccontare una storia di famiglia: dal padre, cui presta il volto Alessandro Haber, reduce da un infarto e incerto sul suo futuro, alla madre, che non riesce a superare il dramma di un tradimento. E ancora la figlia ventenne, interpretata dalla quasi neomamma Diane Fleri, che si trova anche nel film alle prese con una gravidanza inaspettata, e ancora le ribellioni adolescenziali di Matteo, il figlio più piccolo, che proprio in quell’estate conoscerà il suo primo amore. Una regia tutta femminile che porta la firma di Guendalina Zampagni, al suo esordio dietro la macchina da presa.

#Cinema Vitriol: un altro esordiente per il cinema italiano: Francesco Afro De Falco, giovane autore napoletano, esce nelle sale con il thriller dal sapore mediterraneo – il film è ambientato a Napoli – che strizza l’occhio alle trame nordiche degli Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson. Un mockumentary che ha per protagonista una Lisbeth amante dell’architettura che si lascia sedurre dai misteri occulti di una Napoli segreta e massonica.

 

Alessia CASIRAGHI

Commissioni tributarie online possibili per 13 regioni

Era partita come un esperimento ma ora l’iniziativa di introdurre la possibilità di comunicare tramite posta elettronica certificata da parte degli uffici regionali delle Commissioni tributarie si è estesa a ben 13 Regioni.

Dopo l’avvio con Friuli Venezia Giulia e Umbria, e l’aggiunta di Lombardia, Sardegna, Sicilia e Veneto in un secondo momento, dal 18 ottobre sarà la volta di Campania, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Toscana e Valle d’Aosta.
Le segreterie regionali delle Commissioni, dunque, possono inviare un messaggio con allegate le comunicazioni relative ai dispositivi delle sentenze e agli avvisi sulle trattazione delle udienze.

Per far sì che la procedura sia valida, occorre che al momento della presentazione del ricorso, o comunque del primo atto difensivo, la parte ricorrente abbia indicato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata.

Inoltre, sono previste, per completare la procedura, alcune verifiche tecniche:

  • l’ufficio di segreteria della Commissione invia un messaggio alla parte con allegato il documento informatico da consegnare;
  • il gestore di posta dell’ufficio risponde con la ricevuta di accettazione. A questo punto per la segreteria l’operazione è eseguita;
  • la procedura si considera realizzata quando dal gestore di posta del destinatario viene generata la ricevuta di avvenuta consegna.

La procedura verrà effettuata con le modalità tradizionali nel caso in cui, durante una di queste fasi di controllo, emergano problemi, come la rilevazione di virus informatici o avvisi di mancata ricezione.

Vera MORETTI

Irap e Irpef maggiorate in Calabria, Campania e Molise

E’ stato confermato anche per il 2012 l’aumento maggiorato di Irap e addizionale Irpef nelle regioni Calabria, Campania e Molise. A renderlo noto un comunicato del Mef sulla base dei risultati constatati dal Tavolo per la verifica degli adempimenti e dal Comitato permanente per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. La situazione debitoria registrata nel 2011 in queste regioni, infatti, fa scattare nuovamente l’aumento automatico delle aliquote in questione. Si tratta della misura introdotta dall’articolo 2, comma 86, della legge 191/2009 con lo scopo di risanare il deficit dovuto alla spesa sanitaria, quando il suo ammontare supera determinati limiti.

Confermate, quindi, le percentuali di maggiorazione già applicate lo scorso anno: 0,15% per l’Irap, 0,30% per l’addizionale Irpef.

L’aumento si farà sentire, per l’Irap, già a partire dall’acconto di novembre. Il calcolo potrà essere effettuato seguendo due diversi procedimenti:

  • il metodo storico, considerando quale imposta del periodo precedente quella determinata applicando l’aliquota del 2011 già comprensiva della maggiorazione di 0,15 punti percentuali
  • il metodo previsionale, prendendo come imposta di riferimento quella determinata applicando al volume della produzione previsto l’aliquota d’imposta maggiorata di 0,15 punti percentuali.

Si sentiranno, invece, nel 2013 gli effetti relativi all’aumento dell’aliquota dell’addizionale regionale Irpef per l’anno d’imposta 2012.
Fanno eccezione i lavoratori dipendenti che cessano il rapporto di lavoro nel corso dell’anno, ai quali i datori di lavoro trattengono, in sede di conguaglio, l’importo dell’addizionale regionale 2012, oltre a quello delle rate residue 2011, applicando l’aliquota del 2,03 per cento.

Buone notizie per i lavoratori svantaggiati

Chi, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, creerà posti di lavoro destinate a lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati otterrà un bonus, che consisterà in un beneficio fiscale del 50% sui costi salariali.
L’assunzione di tali categorie dovrà essere a tempo indeterminato e avvenire nel periodo compreso tra il 14 maggio 2011 e il 13 maggio 2013.

Ma quali requisiti devono avere queste categorie, per essere definite tali?
Lavoratore svantaggiato è colui che:

  • non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi
  • non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale
  • ha superato i 50 anni di età
  • vive solo con una o più persone a carico
  • è occupato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna (che risultano da apposite rilevazioni Istat)
  • è membro di una minoranza nazionale.

Lavoratori “molto svantaggiati” sono coloro che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Per calcolare quante sono le unità lavorative per le quali spetta il bonus occorre determinare la differenza tra il numero dei dipendenti a tempo indeterminato, rilevato mese per mese, e quello dei lavoratori a tempo indeterminato mediamente occupati nei dodici mesi precedenti alla data dell’assunzione.
Se si tratta di assunzione a tempo parziale, ovviamente il credito viene calcolato in misura proporzionale alle ore effettuate rispetto a quelle previste dal contratto nazionale.

Ogni regione avrà le sue modalità per quanto riguarda le procedure per la concessione ma, stabilite queste, per accedere al beneficio, gli interessati dovranno inviare una richiesta alla regione che, a sua volta, comunicherà l’ammissione al credito nei limiti delle risorse stanziate.
Una volta ricevuta la comunicazione di accoglimento della domanda, i datori di lavoro potranno utilizzare la somma esclusivamente in compensazione, tramite il modello F24, entro due anni dalla data di assunzione del lavoratore.

L’agevolazione decade se:

  • il numero totale dei dipendenti a tempo indeterminato è inferiore o pari a quello nei 12 mesi precedenti all’assunzione
  • i nuovi posti di lavoro non sono conservati per almeno due anni dalle piccole e medie imprese o tre anni dalle imprese
  • viene accertata definitivamente la violazione non formale di normativa fiscale, contributiva o sulla salute e sicurezza dei lavoratori.

Vera MORETTI

La crisi avanza, le partite Iva anche

La crisi non ferma chi vuole mettersi in proprio: sono infatti aumentate del 7,4% le richieste di apertura di nuove partite Iva nel mese di marzo. E se si fa il confronto con febbraio 2012, l’incremento è del 12,4%.
Ma, vedendo nel dettaglio questi dati, emerge che, per la maggior parte, il 77,7% del totale, si tratta di persone fisiche, che sopperiscono alle perdite relative alle altre forme giuridiche.

Dal punto di vista del territorio, invece, non c’è una netta maggioranza.
Se, da un lato, è il Nord ad aver aperto il più alto numero di partite Iva (il 41,5%), seguito dal Centro (il 23,2%) e dal Sud (il 35,2%), i risultati che riguardano le macro aree geografiche evidenziano differenze sostanziali a livello regionale.

Per fare un esempio concreto, se la Campania ha registrato un aumento del 21% rispetto a marzo 2011, il Molise perde ben 8,8 punti. Tra le due isole maggiori, è la Sicilia a portarsi avanti, con un +16,98%.
E poi, se nel Nord-ovest l’incremento è piuttosto contenuto, con la Valle d’Aosta in testa con un +11,2%, il Nord-est non ha registrato sensibili cambiamenti rispetto ad un anno fa, a parte Bolzano, che spicca con un considerevole +21,53%.
Al Centro, infine, nel Lazio le partite Iva sono cresciute del 13,40%.

Per quanto riguarda i settori di occupazione, molto gettonato il commercio (22,2%), seguito dalle attività professionali (15,8%).
Molto bene è il ramo servizi, che registra il 10,8% di aperture in più rispetto a marzo 2011 e il 51,8% del totale. Anche se, in questo settore, calano del 12,6% le attività immobiliari.
Attività imprenditoriali più in evidenza sono quelle legate all’agricoltura (+14,3%), ed in particolare il comparto pesca acquacoltura che arriva quasi al 40% di crescita.
In discesa il settore industriale, dello 0,8%, a causa soprattutto della crisi dell’edilizia (-2,4%).

Ad aprire nuove partite Iva sono stati, per il 65%, uomini, 31.428 in tutto, mentre le donne sono 16.995, anche se in positivo del 13,60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Dal punto di vista dell’età anagrafica, sono i giovani fino a 35 anni a primeggiare (24.820), rappresentando più della metà dei nuovi entrati a tale criterio.
La percentuale, confrontata con marzo 2011, cresce del 23,38%, 15.710 gli uomini, 9.110 le donne.

Vera MORETTI

Fondi anti-sismici anche per i privati

di Vera MORETTI

Nonostante molti lo ignorino, il Governo ha stanziato un miliardo di euro, per l’esattezza 965 milioni, tra il 2010 e il 2016 per la prevenzione anti-sismica.

La prima tranche di questo finanziamento, che consisteva in 42,5 milioni ed era stata erogata nel 2010-2011 (quasi tutti spesi), ora ne parte una seconda, più consistente, da 145,1 milioni, che si contraddistingue non solo per la cifra, ma anche perché per la prima volta riguarderà anche gli edifici privati.
A chi sono diretti questi finanziamenti? Le quote più consistenti andranno, ovviamente, a Regioni e Comuni a più elevato rischio sismico e in particolare a Calabria, Sicilia e Campania, poi Friuli, parte del Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Molise, Marche, parte del Lazio, Toscana, Basilicata.

La domanda che sorge spontanea è se la cifra stanziata è sufficiente. Risponde Mario Dolce, dal 2006 capo dell’ufficio Rischio sismico e vulcanico della Protezione civile: “E’ tanto rispetto a quanto fatto finora e possono diventare 1,5-2 miliardi con i co-finanziamenti regionali e privati. Dopodiché, certo, per mettere in completa sicurezza sismica gli edifici pubblici e privati in Italia servirebbero 100-300 miliardi. Occorre considerare, però che i terremoti degli ultimi 50 anni sono costati circa 150 miliardi e 4.500 vittime“.

Per quanto riguarda la tranche di 42,5 milioni, stanziata a fine 2010, è stata destinata per 4 milioni a indagini di microzonazione sismica, per 34 min a interventi su edifici pubblici e per altri 4 milioni a infrastrutture.
La seconda tranche, anche grazie alla liquidità maggiore, darà la possibilità di assegnare una cifra compresa tra un minimo di 26 a un massimo di 52 milioni di euro ai privati, con bandi comunali, per la messa in sicurezza anti-sismica delle loro abitazioni.

Si tratta di un successo, considerati i precedenti, ma questi fondi copriranno solo una quota minoritaria della spesa, oscillante fra il 20 e il 60% circa a seconda del tipo di intervento e delle condizioni dell’edificio, e il resto dovranno metterlo i privati. Per saldare la quota rimanente, comunque, sarà possibile beneficiare anche delle detrazioni Irpef del 36%, arrivando così a una copertura dei costi complessivi stimabile fra il 50 e il 75 per cento.

Alla microzonazione sono assegnati 10 milioni, 130 milioni insieme alle categorie degli interventi su edifici e opere pubbliche d’interesse strategico e edifici privati (a questi ultimi il 20-40%, a scelta della Regioni); e infine 4 milioni per altri interventi urgenti e indifferibili.
Agli edifici privati di rafforzamento locale spettano contributi pari a 100 euro a metro quadrato di superficie lorda coperta dell’edificio, che, in sostanza, copre il 50% del costo totale, mentre per il miglioramento sismico si sale a 150 euro.