Come ti piazzo il cinquantenne

Se è pur vero che non è cosa così diffusa tra le aziende investire su profili senior, salvo essere alla ricerca di una figura professionale molto specializzata, persiste un eccessivo e radicato luogo comune legato all’impossibilità di ricollocarsi superati i 45-50 anni di età.

Il cinquantenne che si ritrova forzatamente fuori dal mercato del lavoro, a causa della crisi, può sfruttare questa condizione come occasione per rinnovare la propria professionalità, sia il potenziale delle hard skill che le soft skill.

Un’indagine di Manageritalia rivela che, per il 58,7% dei manager, far carriera significa avere un incarico sfidante e ottenere continue possibilità di crescita professionale (54,9%) e solo per il 27% carriera significa stipendio elevato. Essere flessibili alle richieste del mercato significa aprirsi a nuove possibilità e puntare anche alle piccole e medie imprese italiane a conduzione padronale; realtà che hanno bisogno di figure manageriali di grande esperienza anche su mercati internazionali.

I profili vincenti in questi contesti sono le figure tecniche operanti negli ambiti dell’ingegneria trasversalmente ai vari settori. La caccia è spesso aperta nelle aree come la progettazione, la ricerca e sviluppo o quella commerciale, dove questo tipo di seniority crea valore aggiunto per l’azienda.

Si rilevano infatti casi in cui società, già saldamente posizionate sul mercato, cercano esplicitamente professionisti specializzati di almeno 50 anni di età, soprattutto nei settori tecnici, dal metalmeccanico al siderurgico fino all’ambito dell’elettronica-automazione. Ad esempio, direttori per uffici tecnici con un forte background in ambito elettrico, elettronico e direttori di produzione nel settore siderurgico. In queste realtà spesso il manager risponde direttamente al proprietario, quindi non sono previsti percorsi di crescita; questo è ovviamente di meno appeal per il 40enne rampante.

Il plus della risorsa senior? La capacità di inserirsi in un contesto a basso turn over e forte coesione del gruppo, come può essere una piccola impresa; dove un profilo senior può integrarsi con facilità e dinamicità nel team manageriale e operativo.

a cura di Matteo Columbo Manager Technical Hunters

Trovato l’accordo per settori terziario, distribuzione e servizi

E’ stato siglato nella serata di ieri l’accordo di riordino complessivo sulla disciplina dell’apprendistato tra Confesercenti e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. L’accordo sarà in vigore dal prossimo 26 aprile.

Con tale intesa le parti hanno ribadito l’importanza di tale istituto che rappresenta lo strumento principale per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, anche in coerenza delle posizioni assunte da Confesercenti e Rete Imprese Italia in occasione del negoziato con il Governo.

L’accordo, in coerenza con le linee del nuovo TU sull’apprendistato, prevede, per specifiche figure professionali analoghe a quelle artigiane, durate diversificate.

Disciplinate nell’intesa le tre tipologie di apprendistato e valorizzato in particolare l’apprendistato professionalizzante e l’attività formativa professionalizzante che consente sia all’azienda che all’apprendista l’ottenimento di competenze più adeguate alle mansioni che al termine del percorso formativo si conseguiranno. Revisto nel testo un passaggio anche sull’apprendistato di alta formazione con possibilità di promuovere, anche a livello territoriale, specifiche intese con Università.

Attraverso la sottoscrizione della suddetta intesa le parti hanno confermato e valorizzato anche il ruolo della bilateralità inserendo il riferimento al passaggio obbligato all’ente bilaterale per l’ottenimento del parere di conformità.

Fonte: confesercenti.it

Imprese reggiane: le caratteristiche necessarie per l’assunzione

Nell’accesso al lavoro è vincente la capacità di saper giocare in squadra, ma non di meno l’autonomia e l’abilità manuale. Oltre al titolo di studio, le imprese reggiane richiedono al candidato all’assunzione proprio queste caratteristiche. Il dato emerge con chiarezza dalla 14a indagine Excelsior sulle previsioni occupazionali formulate dalle aziende svolta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia per conto di Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro.

Le competenze che deve possedere chi si affaccia al mondo del lavoro risultano essere un mix fra le conoscenze acquisite attraverso il percorso scolastico e le caratteristiche peculiari dell’individuo, che in genere sono trasversali e quindi spendibili in attività e in settori diversi.

A questo proposito, gli imprenditori reggiani ritengono indispensabile, nel 54,4% dei casi, la capacità di lavorare in gruppo, che si impenna al 74,3% per i laureati; inoltre – a dimostrazione dell’importanza che riveste nella nostra provincia la capacità del “saper fare” – nel 46,6% considerano importante l’abilità manuale, subito seguita, con il 45,4% delle indicazioni, dalla capacità di lavorare in autonomia. Al quarto posto (34,7% dei casi), le imprese reggiane collocano la capacità di saper risolvere problemi.

Fonte: Camcom.gov.it

Contratti di apprendistato: pubblicato il bando AMVA

Apprendistato, pubblicato un Avviso pubblico volto a favorire l’inserimento occupazionale nelle aziende mediante stipula di contratti da apprendisti. Si tratta di finanziamenti rientranti nel Programma AMVA (“Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale”), di cui Italia Lavoro è soggetto attuatore, in qualità di organismo di assistenza tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’obiettivo è di promuovere il contratto di apprendistato in tutti i settori di attività per favorire l’occupazione e agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani che si trovano nello stato di svantaggio secondo la definizione data dal Regolamento (CE) 800/2008.

Allo scopo il Programma AMVA prevede un’azione integrata tra politiche per lo sviluppo delle imprese, politiche per il lavoro e politiche per la formazione che viene attuata con il contributo dei Programmi Operativi Nazionali del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 “Azioni di sistema” e “Governance e azioni di sistema”.

Scadenze e risorse del Programma AMVA

La chiusura dell’Avviso è prevista per il 31/12/2012. Entro tale data e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie a disposizione (78.150.700), alle aziende di tutto il territorio italiano che stipuleranno contratti di apprendistato a partire dal 30 novembre 2011 verranno erogati 5.500 euro per ciascun lavoratore se assunto per la qualifica professionale a tempo pieno e/o di 4.700 euro in caso di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno.

Più in particolare per l’assunzione di giovani tra i 15 ed i 25 anni, mediante stipula di contratti di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, sono stati messi a disposizione 27.104.000 euro. Mentre 51.046.700 euro sono stati destinati ai contratti di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere stipulati con giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni. 

Domande di partecipazione

Le domande di finanziamento dovranno essere inoltrate per via telematica, accendendo al sito dedicato al Programma AMVA e attivo già a partire dal 30 novembre 2011.

Assegnazione dei contributi

contributi verranno concessi conprocedura “a sportello” e assegnati in ordine cronologico, in base alla data di presentazione delle domande ritenute ammissibili. L’elenco delle imprese che risulteranno ammesse al finanziamento verrà pubblicato sul sito di Programma a partire dal 60esimo giorno dopo l’apertura dei termini di iscrizione all’Avviso Pubblico. Quelle non ammesse riceveranno invece una comunicazione al proprio indirizzo di posta elettronica.

Fonte: Avviso AMVA