Facoltà di Medicina e Chirurgia, aumentano i posti disponibili

È sicuramente una notizia attesa da tanti studenti: dall’anno prossimo aumentano i posti disponibili per le iscrizioni alla facoltà di Medicina e Chirurgia. I posti in più saranno circa 4.000.

Numero chiuso Facoltà Medicina e Chirurgia, arrivano 4.000 posti in più

Il fatto che in Italia vi sia una carenza di medici è un dato di fatto di cui ci siamo resi conto soprattutto durante l’emergenza Covid, ma non solo, quotidianamente avvertiamo tale assenza quando ci rechiamo presso una struttura pubblica per una visita o addirittura in caso di ricovero. L’emergenza è dovuta al numero basso di laureati in Medicina, a sua volta provocato dal numero chiuso per le iscrizioni alla facoltà. A ciò si aggiunge la fuga dei cervelli determinata da condizioni di lavoro migliori all’estero. Una vera situazione di stallo da cui si tenta di uscire nei prossimi anni.

Il Mur (Ministero dell’Università e della Ricerca) ha deciso di chiedere un aumento dei numeri disponibili per le iscrizioni alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Dal prossimo anno accademico (2024-2025) il MUR prevede la possibilità di arrivare a 19.944 posti così definiti: 17.942 in lingua italiana (679 extra Ue), 2002 in lingua inglese (657 extra Ue). Per l’anno accademico 2023-2024 i posti messi a disposizione sono stati 15.876 (14.740 posti in lingua italiana e in lingua inglese per i Paesi Ue, 1136 per i Paesi extra Ue). Vuol dire che ci saranno 4.000 posti in più.

Ricordiamo che gli studenti ammessi sono dislocati nelle varie sedi presenti in Italia e di conseguenza con un successivo decreto ministeriale saranno definiti i criteri di distribuzione dei nuovi posti disponibili.

Quando si vedranno gli effetti dell’aumento dei posti disponibili nella facoltà di Medicina e Chirurgia?

Gli effetti di questa scelta sulla salute dei cittadini e sui servizi potranno iniziare a vedersi tra circa 4-5 anni, ma sarà relativo, infatti occorre tenere in considerazione che molti medici attualmente a lavoro dovrebbero già essere in pensione e che non sono collocati a riposo per il semplice fatto che non si sa come sostituirli. Questo vuol dire che nei prossimi anni, per un effetto del tutto naturale, aumenterà ancora di più il fabbisogno di personale medico. In tale situazione i 4.000 potenziali laureati in più potranno solo in minima parte tamponare i problemi che attualmente l’Italia sta attraversando da questo punto di vista.

C’è chi auspica anche l’eliminazione del numero chiuso nella Facoltà di Medicina e Chirurgia, anche questa potrebbe essere un’opportunità per avere un numero maggiore di laureati, diventerebbe però difficile organizzare la didattica vista la particolarità della facoltà di medicina.

Detrazione spese universitarie 2023: i nuovi limiti

A breve inizia la stagione della dichiarazione dei redditi e come ogni anno ci sono novità per quanto riguarda le spese che è possibile portare in detrazione o in deduzione. In questo caso ci occupiamo della detrazione spese universitarie in favore di studenti che frequentano atenei privati.

Detrazione spese universitarie 2023

In caso di iscrizione a corsi universitari presso atenei privati è possibile usufruire delle detrazione Irpef per le spese sostenute. Sono però previsti dei limiti per quanto riguarda la spesa massima sulla quale è possibile calcolare la detrazione. Tale importo varia di anno in anno e il Ministero dell’Università e la Ricerca ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2023 il decreto relativo alle spese sostenute nel 2022 e che di conseguenza daranno diritto alle detrazioni nella dichiarazione dei redditi da presentare nella prossima primavera. Il limite alle detrazioni è determinato avendo come punto di riferimento i costi medi dei corsi universitari per la laurea e post laurea per i vari settori di riferimento e per la zona geografica in cui è collocato l’ateneo.

Ecco gli importi della detrazione spese universitarie 2023

Fatta questa premessa vediamo i limiti previsti per le spese sostenute nel 2022.

Area disciplinare medica

1) Nord: 3.900 euro;

2) Centro: 3.100 euro;

3) Sud 2.900 euro.

Area disciplinare sanitaria

1) Nord: 3.900 euro;

2) Centro: 2.900 euro;

3) Sud: 2.700 euro.

Area disciplinare scientifico-tecnologica

1) Nord: 3.700 euro;

2) Centro: 2.900 euro;

3) Sud: 2.600 euro.

Area disciplinare Umanistico-Sociale

1) Nord: 3.200 euro;

2) Centro: 2.800 euro;

3) Sud: 2.500 euro.

Gli importi visti si riferisocno a corsi di laurea triennale, magistrale, a ciclo unico. Vediamo ora gli importi sempre divisi per area geografica relativi a corsi di dottorato, master universitari di primo e secondo livello, corsi di specializzazione.

In questo caso gli importi che possono essere portati in detrazione sono:

1) Nord: 3.900 euro;

2) Centro: 3.100 euro;

3) Sud: 2.900 euro.

Deve essere ricordato che sui limiti massimi ora visti è possibile usufruire di una detrazione massima del 19%. Le detrazioni sono applicate in seguito al calcolo lordo delle imposte Irpef dovute con conseguente sottrazione da tale importo del valore della detrazione.

Infine alle somme viste deve essere aggiunta la tassa regionale per il diritto allo studio.

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