Mutui: ecco come ristrutturare casa con il bonus

Chi desidera effettuare i lavori di aggiustamento o abbellimento della propria casa e non ha liquidità potrà richiedere un mutuo ristrutturazione prima casa con la possibilità di ottenere delle agevolazioni come lo sconto d’imposta previsto per le Legge nei casi di ristrutturazioni edilizie.

L’agenzia delle Entrate per facilitare i suoi contribuenti a capire a quali detrazioni fiscali possono accedere ha pubblicato nel mese di ottobre la Guida aggiornata sulle alle agevolazioni fiscali, che riporta tutti i dettagli sulle detrazioni Irpef applicabili alle spese di ristrutturazione.

Le detrazioni Irpef possono essere richieste dai contribuenti che hanno sottoscritto un mutuo ristrutturazione o un mutuo completamento costruzione per l’acquisto dell’abitazione principale e che avranno diritto a detrarre dall’Irpef gli interessi passivi e i relativi a oneri accessori corrisposti per i mutui ipotecari.

Sempre più italiani sono orientati al risparmio e quando richiedono un mutuo cercano di ottenere le condizioni contrattuali più economiche: il vantaggio consentito dalla detrazione Irpef consente di spendere di meno e di effettuare il calcolo rata mutuo con più tranquillità.

La detrazione Irpef prevista in questi casi è pari al 19% e lo sconto può essere applicato su un importo massimo pari a 2.582,28 euro totali per ogni anno d’imposta. I mutuatari che vorranno accedere a tale detrazione dovranno rispettare determinate condizioni, nello specifico 3:

– il mutuo dovrà essere sottoscritto entro sei mesi antecedenti alla data di inizio dei lavori di costruzione o al più tardi nei diciotto mesi successivi;
– il mutuo dovrà essere stipulato dal soggetto che dichiarerà il possesso dell’immobile in qualità di proprietario;
– l’immobile dovrà essere destinato ad abitazione principale entro sei mesi dalla fine dei lavori necessari a rendere la casa abitabile.

Nel caso si verifichino ritardi nel rilascio delle abilitazioni amministrative richieste per legge e questi siano completamente  imputabili al fisco, il diritto alla detrazione non verrà meno, ma si avrà diritto alla proroga del periodo utile alla richiesta della detrazione del 19%.

In che caso non si può usufruire del bonus?
Se l’immobile acquistato non viene destinato ad abitazione come previsto dalla legge entro sei mesi dalla fine dei lavori il diritto alla detrazione non sarà più possibile. In questo caso il termine per la rettifica della dichiarazione dei redditi da parte dell’Amministrazione finanziaria decorre dalla data di conclusione dei lavori di costruzione.

Nino Ragosta

Mutui, crescono le richieste di surroga: rappresentano il 18% dei flussi. Boom al Centro-Nord

Il noto Decreto Bersani è stato in grado di portare una nuova rivoluzione nel mondo assicurativo e nel settore bancario, garantendo la concorrenza tra gli istituti di credito e introducendo importanti modifiche.

A tre anni dalla sua approvazione, quali sono gli aspetti che gli italiani hanno saputo sfruttare maggiormente in materia di mutui? Gli italiani hanno deciso di approfittare dei vantaggi portati dall’introduzione della surroga del mutuo. Lo confermano i dati diffusi da Mutui.it, comparatore online di offerte di mutuo, che grazie all’analisi di oltre 18mila richieste di finanziamento, arrivate al sito nei mesi scorsi, ha potuto rilevare che oggi le richieste di surroga rappresentano il 18% dei flussi.

Gli italiani, risparmiatori sempre più attenti, hanno capito come sfruttare al meglio i vantaggi offerti dalla surroga, approfittando sempre più del web per la ricerca di mutui on line: la surroga oltre a consentire il trasferimento del vecchio mutuo dalla propria banca a un nuovo istituto di credito, consente di evitare il pagamento di costi aggiuntivi, incluse le spese notarili.

Secondo i dati resi noti dal comparatore Mutui.it, le regioni in cui si è ricorso con più frequenza alla surroga sono state tre: il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia e le Marche, dove le percentualie di richieste di surroga hanno raggiunto rispettivamente, il 31,04%, 29,25% e 22,55%. A seguire, con un numero di domande degne di nota, la Sardegna (21,10%) e, a pari merito, l’Emilia Romagna e il Veneto (20,48%). Fanalini di coda Basilicata e Calabria, entrambe al di sotto del 10% di richieste.

Curiosi i dati delle richieste segnalati in base alla tipologia di professione del richiedente: il maggior numero di surroghe sono state richieste da dipendenti delle Forze Armate con il 27,09% delle domande, gli imprenditori e gli operai con rispettivamente il 20,49% e il 20,13% delle richieste di surroga.

Alberto Genovese di Mutui.it commenta così i dati dell’indagine: “La grande richiesta di surroga da parte degli utenti è un segnale importante e per questo abbiamo creato su Mutui.it una sezione dedicata a surroghe e sostituzioni che permette di orientarsi in maniera semplice fra le proposte degli Istituti di Credito. In pochi giorni le richieste giunte sono state migliaia“.

Di seguito  le percentuali di richieste di surroga ricevute dal comparatore di mutui on line in base alle diverse Regioni d’Italia e le professioni che si sono dimostrate più interessate a questa opportunità:

Trentino-Alto Adige: 31,04%
Friuli-Venezia Giulia: 29,25%
Marche: 22,55%
Sardegna: 21,10%
Emilia-Romagna: 20,48%
Veneto: 20,48%
Lombardia: 19,73%
Puglia: 18,11%
Campania: 17,56%
Valle D’Aosta: 16,56%
Lazio: 16,22%
Piemonte: 15,89%
Liguria: 15,62%
Abruzzo: 15,40%
Toscana: 14,10%
Molise: 13,62%
Umbria: 11,49%
Sicilia: 10,59%
Calabria: 9,87%
Basilicata: 8,32%

Forze Armate: 27,09%
Imprenditore: 20,49%
Operaio: 20,13%
Commerciante: 18,56%
Libero Professionista: 18,25%
Impiegato: 17,21%
Quadro/Funzionario: 17,08%
Artigiano: 15,60%
Pensionato: 15,28%
Medico: 14,84%
Insegnante: 11,41%
Dirigente: 11,27%
Consulente: 10,54%
Giornalista: 9,32%

In collaborazione con Mutui.it