Disabilità, Federnotai plaude alla legge “dopo di noi”

È passato definitivamente alla Camera nei giorni scorsi, il testo di legge per l’assistenza “dopo di noi”, il cui obiettivo è quello di disegnare un nuovo quadro normativo a tutela delle persone con disabilità grave, che non godono di sostegno familiare. Il testo era stato già approvato con modifiche al Senato a maggio.

Le persone affette da disabilità tutelate dalla nuova legge sono quelle cui mancano i genitori o che li hanno, ma non sono in grado di far fronte ai bisogni dei figli. La nuova legge aspira a funzionare già quando i genitori della persona affetta da disabilità sono ancora vivi, in modo che siano coinvolti in prima persona.

Carmelo Di Marco, presidente di Federnotai, il sindacato dei notai italiani, ha espresso l’apprezzamento della categoria notarile per la legge, con una nota: “L’approvazione della legge ‘dopo di noi’ apre nuove prospettive alle persone affette da disabilità e alle loro famiglie – ha sottolineato Di Marco -. I notai italiani, con la loro funzione di garanti della sicurezza nella pianificazione patrimoniale delle famiglie, saranno come sempre al loro fianco per individuare in ciascun caso concreto gli strumenti migliori per la tutela dei soggetti più deboli. Nella legge approvata in via definitiva meritano grande considerazione le agevolazioni fiscali sui trasferimenti successori, sulle donazioni e sui trust finalizzati al sostegno delle persone con disabilità, che potranno facilitare la loro sicurezza patrimoniale, consentendo di prevenire un costo che avrebbe potuto scoraggiare l’intestazione di beni a loro nome. Inoltre le norme dirette a favorire la permanenza delle persone con disabilità nelle loro case o a promuovere esperienze di co-housing tra loro, garantiranno la conservazione degli affetti e delle relazioni sociali e la fruizione in comune dei necessari servizi di assistenza“.

La nuova legge istituisce il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave e disabili prive del sostegno familiare, attivo presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali. La dotazione finanziaria del fondo, per l’anno in corso, è di 90 milioni di euro.

Attraverso il Fondo si punta a realizzare interventi a favore delle persone con disabilità o a creare e sostenere programmi di aiuto ai soggetti disabili, in modo che possano gestire le incombenze della loro vita quotidiana con maggiore autonomia rispetto a quanto riescono a fare oggi.

Salvatore Lombardo nuovo Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato

Salvatore Lombardo è stato eletto Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato per il triennio 2016-2019. Ad affiancarlo, con la carica di Vice Presidente, è Albino Farina mentre Vito Guglielmi ricoprirà la carica di Segretario del Consiglio.

Il vertice dell’organo di rappresentanza del notariato è stato eletto venerdì 27 maggio nel corso della riunione di insediamento del Consiglio Nazionale del Notariato, rinnovato con le elezioni del febbraio scorso.

Salvatore Lombardo, notaio a Marsala, già Consigliere Nazionale nel triennio 2013-2016 e Presidente del fondo di Garanzia e Coordinatore del Gruppo antiriciclaggio del Consiglio Nazionale del Notariato, ha ricoperto in passato diverse cariche in ambito politico e sportivo, tra cui: Sindaco di Marsala dal novembre 1993 al marzo 2001; Componente dell’Osservatorio Nazionale sull’assegnazione dei beni confiscati ai mafiosi; Componente del Consiglio Direttivo dell’Anci (Associazione Italiana Comuni Italiani) e Presidente Nazionale dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri).

Gli altri componenti del Consiglio Nazionale insediatosi il 27 maggio sono i notai: Giampaolo Marcoz e Roberto Martino – Piemonte e Valle d’Aosta; Franco Amadeo – Liguria; Domenico Cambareri e Enrico Sironi – Lombardia; Edoardo Bernini – Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia; Valentina Rubertelli – Emilia-Romagna; Massimo Palazzo – Toscana; Gianluca Abbate e Cesare Felice Giuliani – Lazio; Pierluisa Cabiddu – Sardegna; Michele Nastri – Campania (con esclusione della corte di appello di Salerno); Sergio Sideri – Abruzzo e Molise; Michele Labriola – Puglia; Claudia Petraglia – Basilicata (con l’aggiunta della corte di appello di Salerno); Francesco Giglio – Calabria; Melchiorre Macrì Pellizzeri – Sicilia.

Compongono il Collegio dei Revisori dei Conti i notai: Marco Marchetti – Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto; Andrea Teti – Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Toscana e Umbria; Bruno Volpe – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

iStrumentum, da Aruba il software per il notariato

Il notariato italiano anticipa i tempi e, grazie alla partnership tra Notartel, società informatica di sua proprietà, e Aruba PEC S.p.A. società del Gruppo Aruba, mette a disposizione dei notai iStrumentum, il nuovo per la stipula degli atti notarili informatici.

Il nuovo programma per il notariato accompagna il notaio nell’intero processo di preparazione, creazione, verifica e costruzione dell’atto informatico notarile e dei suoi allegati e ne semplifica la gestione.

Disponibile per il download già da metà febbraio, iStrumentum consente di gestire interamente l’atto notarile, dalle fasi preliminari (verifica dei dati anagrafici dei comparenti, redazione del testo principale dell’atto, raccolta degli eventuali allegati) fino alla fase di stipula (autenticazione dei comparenti, lettura dei testi al loro cospetto, raccolta delle firme).

Per garantire la massima sicurezza, il nuovo software del notariato non si limita solo a inserire nel documento l’immagine della firma delle parti, ma “cattura” il segno grafico inserito sul tablet tramite apposita firma grafometrica.

La firma di ciascun sottoscrittore di un atto viene associata al tempo di scrittura, alla pressione esercitata sul tablet, alla posizione della mano, alla velocità, accelerazione e ritmo nel momento della sottoscrizione: criteri che garantiscono la massima sicurezza, creando un legame fra i tratti biometrici del firmatario e il documento sottoscritto, rendendo quindi univoca l’identità del firmatario per un preciso documento.

Con iStrumentum, il processo digitale si svolge con questi passaggi:

  • Il notaio prepara il testo dell’atto pubblico informatico e lo riversa in pdf;
  • Le parti sottoscrivono l’atto con firma digitale o firma grafometrica;
  • Il notaio verifica la corretta apposizione delle firme da parte di coloro che presenziano alla stipula e che hanno apposto la propria firma sull’atto;
  • Il notaio firma a sua volta tutti gli oggetti costituenti la stipula e salva l’atto pubblico informatico;
  • Il software calcola l’impronta di tutti gli oggetti, apponendo una firma di processo e richiedendo una marca temporale.

Due le versioni previste del software per il notariato: la prima per desktop (già disponibile) e la seconda web (disponibile a partire dai prossimi mesi). Con iStrumentum dall’inizio di marzo sono già stati stipulati i primi atti con firma grafometrica e non più solo con firma digitale.

Leasing immobiliare abitativo, ecco la guida

È stata presentata nei giorni scorsi la guida per la casa in leasing, una novità introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 per regolamentare la disciplina del leasing immobiliare abitativo, che prevede incentivi fiscali sull’acquisto o la costruzione di immobili da adibire ad abitazione principale.

In sostanza, il leasing immobiliare abitativo si propone di agevolare l’acquisto della casa di residenza utilizzando lo strumento della locazione finanziaria in alternativa al mutuo. Una soluzione pensata soprattutto specie per i giovani.

La guida “Il Leasing immobiliare abitativo”, nasce dalla collaborazione tra Assilea (Associazione Italiana Leasing), il Consiglio Nazionale del Notariato, con l’adesione di 11 tra le principali Associazioni dei Consumatori  ed è stata realizzata con il contributo del dipartimento delle del Mef.

La guida chiarisce le caratteristiche principali del leasing immobiliare abitativo e i dubbi più frequenti legati a questo strumento, le tutele per il cittadino e i regimi fiscali applicabili. Per scaricare gratuitamente la guida, clicca qui.

Per dare qualche coordinata in materia, i soggetti che possono fruire del leasing immobiliare abitativo sono quelli con reddito complessivo non superiore a 55mila euro e privi di abitazione principale. I vantaggi fiscali di cui possono beneficiare i  titolari dei contratti di leasing immobiliare abitativo stipulati dall’1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2020, sono interessanti e più vantaggiosi rispetto a quelli del mutuo. I giovani sotto i 35 anni all’atto della stipula del contratto e con reddito inferiore a 55mila euro godranno di:

  • detraibilità pari al 19% dei canoni di leasing (fino ad un importo massimo di 8 mila euro annui);
  • detraibilità pari al 19% del prezzo del riscatto (fino ad un importo massimo di 20 mila euro).

I soggetti con età uguale o superiore a 35 anni e con reddito complessivo non superiore a 55mila euro godranno di:

  • detraibilità pari al 19% dei canoni di leasing (fino ad un importo massimo di 4 mila euro annui;
  • detraibilità pari al 19% del prezzo del riscatto (fino ad un importo massimo di 10 mila euro).

Sia gli under 35 sia gli over 35 che stipulano un contratto di leasing immobiliare abitativo avranno l’imposta di registro sull’acquisto della prima casa ridotta all’1,5%. Nel caso di leasing, l’imposta di registro è calcolata sul prezzo di acquisto, perché non è applicabile il meccanismo del prezzo-valore.

In sostanza, i principali vantaggi del leasing immobiliare abitativo sulla prima casa sono:

  • nessun costo di iscrizione e cancellazione di ipoteca;
  • imposta di registro sull’atto di acquisto ridotta;
  • detraibilità del canone di leasing;
  • prezzo di riscatto detraibile nell’anno.

In caso di leasing immobiliare abitativo la detrazione è del 19% fino a un importo massimo dei canoni (quota capitale e quota interessi) di 8mila euro l’anno, mentre, nel caso del mutuo, la detrazione del 19% è per un importo massimo di 4mila e riguarda la sola quota degli interessi passivi. Inoltre, nel leasing immobiliare abitativo non si paga l’imposta sostitutiva (0,25%) che si paga invece sul mutuo.

Infine, ricordiamo che i vantaggi fiscali del leasing prima casa sono cumulabili con altre agevolazioni, come per esempio il 50% dell’Iva dovuta sull’acquisto di abitazioni di nuova costruzione ad alta efficienza energetica o gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Dal notariato la guida “Genitori e figli, la legge oltre gli affetti”

È stata presentata e distribuita il 3 febbraio scorso nell’auditorium del Consiglio notarile di Roma la tredicesima guida per il cittadino “Genitori e figli, la legge oltre gli affetti”, promossa dal Consiglio Nazionale del Notariato insieme a 12 tra le principali associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).

Si tratta di una guida che affronta gli aspetti legislativi della relazione genitori-figli alla luce delle novità introdotte nel 2014, che hanno sostanzialmente equiparato il rapporto con i figli nati dentro o fuori il matrimonio.

Il vademecum del notariato nasce dalla necessità di rispondere alle trasformazioni della società italiana in cui, secondo i dati Istat, nel 2014 sono stati appena 363.916 i figli nati all’interno del matrimonio, ben 100mila in meno rispetto al 2008, anche a fronte del forte calo della nuzialità registrato nello stesso periodo (-57mila nozze tra 2008 e 2014).

Ad aumentare risultano quindi i nati da genitori non coniugati, che diventano oltre 138mila nel 2014 (quasi 26mila in più sul 2008), e il loro “peso” relativo, che raggiunge il 27,6% del totale delle nascite, con punte del 30% al Centro-Nord.

La Guida del notariato descrive gli aspetti giuridici della relazione genitori-figli come la responsabilità genitoriale che si sostituisce alla potestà enfatizzandone gli aspetti “doverosi” di cura morale e materiale del figlio fino a quando non abbia raggiunto l’indipendenza economica; l’affidamento e l’adozione, nelle modalità ammesse in Italia, la procreazione assistita e tutte le misure di tutela quando si ha a che fare con minori; e ancora, l’amministrazione di sostegno, la fase successoria con i relativi aspetti fiscali e il passaggio generazionale di un’azienda.

Come tutte le altre Guide, il vademecum è distribuito gratuitamente dal Consiglio Nazionale del Notariato e dalle Associazioni dei Consumatori che hanno partecipato alla sua realizzazione ed è inoltre scaricabile dai rispettivi siti web.

La guida del notariato per genitori e figli

In questi giorni nei quali si fa un gran parlare di famiglia tradizionale, unioni civili, coppie di fatto, adozione di minori ecc, riveste particolare interesse un evento organizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato.

Mercoledì 3 febbraio alle 11, al Consiglio notarile di Roma (via Flaminia, 122, Roma) sarà presentata e distribuita la tredicesima Guida per il Cittadino: “Genitori e figli, la legge oltre gli affetti”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato insieme a 12 tra le principali Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).

La guida del notariato spiega con un linguaggio chiaro e semplice i profili giuridici della relazione genitori-figli anche sotto il profilo patrimoniale, alla luce della riforma della filiazione entrata in vigore nel 2014.

Il vademecum sarà presentato alla stampa e ai cittadini da Albino Farina, consigliere nazionale del notariato con delega ai rapporti con le Associazioni dei Consumatori; Laila Perciballi, Movimento Consumatori e Roberto Tascini, Presidente Adoc. Alla tavola parteciperanno, inoltre, Valentina Rubertelli, notaio in Reggio Emilia; Monica Velletti, magistrato prima sezione del Tribunale di Roma; Stefania Pizzolla, funzionario Autorità Garante infanzia e adolescenza; Sabina Prati, responsabile dell’Unità famiglia e ciclo di vita – Istat. Moderatore sarà Giuseppe Caporaso, giornalista di Tv2000.

Un’occasione ulteriore per il notariato per dimostrare di essere al passo con i tempi, non solo da un punto di vista della tecnologia.

Notariato Mondiale e FAO insieme per il diritto alla terra

Il Notariato Mondiale (UINL) e la FAO hanno firmato un importante accordo che fa seguito all’adozione delle Direttive Volontarie, avvenuto l’11 maggio 2012 da parte delle Nazioni Unite, per aiutare i governi a tutelare i diritti di proprietà e di accesso alle terre, alle foreste e alla risorse ittiche a favore dei diritti di milioni di persone spesso molto povere.

Si tratta di un accordo di cooperazione che Notariato Mondiale e FAO hanno firmato in seguito all’inclusione nelle Direttive Volontarie della figura del notaio come uno degli attori giuridici cui fare appello per ricevere consulenza e garanzie contrattuali nella messa in sicurezza dei diritti di proprietà della terra e al progetto, già posto in essere dal notariato mondiale, che prevede la creazione di registri immobiliari nei Paesi dove è presente il fenomeno del land grabbing.

Per chi non lo sapesse, il land grabbing, stando alla definizione che ne dà Wikipedia, è “una controversa questione economica e geopolitica venuta alla ribalta nel primo decennio del XXI secolo, riguardante gli effetti di pratiche di acquisizione su larga scala di terreni agricoli in paesi in via di sviluppo, mediante affitto o acquisto di grandi estensioni agrarie da parte di compagnie transnazionali, governi stranieri e singoli soggetti privati”.

L’accordo appena firmato prevede l’impegno da parte dell’UINL della diffusione, presso i suoi 86 membri e 300mila notai, dell’informazione sull’esistenza delle direttive volontarie. Questa diffusione continuerà attraverso la creazione del link al sito della FAO sul sito www.uinl.org, che avrà anche una sezione dedicata alle direttive volontarie.

Il Notariato Mondiale metterà inoltre a disposizione la sua rete di esperti giuristi del fondiario per garantire la promozione e l’applicazione delle direttive volontarie (principalmente in America centrale e del Sud, Africa dell’Ovest ed Oceano Indiano, Sud-est asiatico e Estremo Oriente, Europa Centrale e dell’Est).

Sarà inoltre utilizzata la rete istituzionale del Notariato Mondiale per la diffusione delle direttive volontarie e l’attuazione delle sue attività di sostegno agli stati in materia di gestione fondiaria e verranno messi a disposizione delle Agenzie delle Nazioni Unite i “legal tools” elaborati dai gruppi di lavoro dell’UINL, per migliorare l’accesso alla proprietà in un quadro sostenibile.

Il notaio Paolo Pasqualis alla guida del CNUE

Si è svolta il 12 gennaio scorso a Roma, nella sede del Notariato Italiano, la cerimonia di insediamento della Presidenza italiana e del nuovo Consiglio di amministrazione del Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea (CNUE).

Il notaio Paolo Pasqualis, nominato dall’Assemblea Generale del CNUE lo scorso 20 novembre a Bruxelles, ha assunto la carica di Presidente del Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea, l’associazione che rappresenta presso le istituzioni europee i 40mila notai dei 22 Paesi Ue che conoscono la figura del notaio. Il Consiglio di amministrazione è composto da sei membri, quest’anno provenienti da Estonia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Ungheria.

Il mandato del presidente Pasqualis avrà durata di un anno e come priorità vedrà il rafforzamento della collaborazione tra i notariati dell’Ue per favorire l’attuazione dell’Agenda 2020, un programma che vede impegnati i notai a favorire e sostenere la semplificazione delle procedure, la libera circolazione dei cittadini e i loro diritti, l’economia e la competitività delle imprese.

In particolare i temi sui cui si focalizzerà l’azione della presidenza italiana del CNUE sono:

  • la prosecuzione del programma di formazione transnazionale, particolarmente focalizzato per l’anno 2016 sul diritto delle successioni al fine di garantire una interpretazione uniforme del recente regolamento Ue 650/2012, entrato in vigore ad agosto 2015, e la diffusione del certificato successorio europeo;
  • lo sviluppo e la diffusione delle piattaforme digitali dei notai europei, quali EuFides, diretta a favorire la collaborazione tra i notai di paesi diversi, consentendo l’accesso e lo scambio di dati e documenti in assoluta sicurezza, Bartolus, per la verifica transfrontaliera delle firme digitali, ARERT, rivolta all’interconnessione dei registri dei testamenti.

Il commento di Pasqualis al suo insediamento è stato una sorta di programma: “L’Europa del diritto è un successo: la tutela dei consumatori, il diritto della concorrenza, le norme sugli appalti, le successioni ecc., hanno fornito a tutti maggiori garanzie. La Corte di giustizia di Lussemburgo con le sue decisioni vincola 28 Stati sovrani e più di 500 milioni di cittadini. In questo quadro anche il Notariato, grazie alla sua storia e alla sua cultura, merita un ruolo di primo piano nella tutela dei diritti. In questa direzione, quindi, il CNUE continuerà a collaborare con le istituzioni europee per trovare soluzioni efficaci per i professionisti e per i cittadini, che beneficiano di una sempre maggiore certezza del diritto nelle problematiche transfrontaliere”.

Il presidente Pasqualis subentra al notaio francese Jean Tarrade, che è stato presidente del CNUE nel 2015. Paolo Pasqualis è Consigliere nazionale del Notariato con delega agli affari internazionali dal 2010.

Rent to buy, la Guida del Notariato

È stata presentata mercoledì 2 dicembre a Roma la dodicesima Guida per il Cittadino “Il rent to buy e altri modi per comprare casa”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con 12 tra le principali Associazioni dei Consumatori.

La guida vuole offrire un’informazione completa e trasparente su questa nuova modalità di acquisto della casa: vantaggi e svantaggi, obblighi sia per il venditore sia per l’acquirente, tutele previste dalla legge.

Ricordiamo che il rent to buy è un’operazione attraverso la quale viene assicurato a chi ha intenzione di acquistare un immobile, la possibilità di usufruirne subito, con pagamento di un canone periodico e di rinviare ad un momento successivo l’acquisto vero e proprio e il pagamento del relativo prezzo, dal quale verranno scomputati, in tutto o in parte, i canoni pagati in precedenza. Il rent to buy si può applicare a qualsiasi immobile: appartamenti, autorimesse, cantine, negozi, uffici, capannoni, negozi, terreni e immobili in costruzione.

Il vademecum spiega tutto ciò che c’è da sapere sul contratto di rent to buy: quali sono gli obblighi del venditore e del futuro acquirente, quali regimi fiscali si applicano e chi paga le imposte legate all’immobile; a chi spettano i diritti e gli oneri condominiali; come si gestiscono le spese legate all’ordinaria manutenzione e alle riparazioni straordinarie.

Inoltre, spiega anche che cosa succede se il conduttore decide di non comprare l’immobile e in caso di fallimento del venditore o del futuro acquirente. È importante sapere, inoltre, che il contratto di rent to buy può essere ceduto dal conduttore a terzi prima della sua scadenza e si può applicare anche agli immobili in costruzione.

L’iniziativa nasce dall’esigenza di offrire ai cittadini un’informativa semplice e completa sulla formula del rent to buy, per consentire loro di comprare casa in un momento di difficoltà di accesso al credito, e ai costruttori di smaltire l’invenduto.

La guida, inoltre, offre un approfondimento anche sulle modalità di acquisto alternative alla classica compravendita: la locazione con patto di futura vendita; la vendita con riserva della proprietà; la vendita a prezzo rateizzato con iscrizione dell’ipoteca legale; il preliminare ad effetti anticipati specificando vantaggi e svantaggi per entrambe le parti.

È inoltre importante ricordare che il decreto Sblocca Italia introduce la possibilità di trascrivere – attraverso l’intervento del notaio – il contratto nei Registri Immobiliari fino a un massimo di 10 anni. La trascrizione è fondamentale perché vale come vera e propria prenotazione dell’acquisto dell’immobile. Di conseguenza, quest’ultimo non potrà essere venduto a qualcun altro, né potrà essere concessa un’ipoteca su di essa, né costituita una servitù passiva o qualsiasi altro diritto pregiudizievole. Il vincolo vale anche nei confronti degli eventuali creditori del venditore, i quali non potranno iscrivere ipoteche sull’immobile promesso in vendita, né pignorarlo. Con la trascrizione del rent to buy, infatti, l’immobile è “riservato” al futuro acquirente, e qualsiasi trascrizione o iscrizione non avrebbe effetto nei suoi confronti.

Notai italiani, una rete per la lotta al riciclaggio

Notai italiani in prima linea contro il riciclaggio. Il Consiglio Nazionale del Notariato ha infatti costituito sul territorio nazionale una rete di 92 notai delegati per le attività di antiriciclaggio all’interno dei 92 consigli notarili distrettuali, per affinare la collaborazione della categoria con le istituzioni dedicate alla lotta al riciclaggio.

Ai notai italiani delegati è affidata la peculiare funzione di fornire assistenza ai colleghi del distretto sui profili applicativi della normativa antiriciclaggio e di promuovere iniziative di formazione rivolte alla categoria sui complessi aspetti della disciplina in tema di prevenzione del riciclaggio, agevolando il contributo del Notariato italiano alla lotta di questo fenomeno criminoso.

La rilevanza del contributo dei notai italiani in materia di antiriciclaggio è stata di recente nuovamente evidenziata dall’Unità d’Informazione Finanziaria, secondo i dati relativi al primo semestre 2015, dalla quale emerge che le segnalazioni dei notai – pari a 1.721 – sono ulteriormente aumentate e, ad oggi, rappresentano il 4,4% delle SOS (Segnalazioni Operazioni Sospette) complessive inviate all’UIF (Unità di Informazione Finanziaria) nel 2015, nonché la quasi totalità di quelle trasmesse dai professionisti. Nel 2014 dal notariato sono arrivate 2.186 segnalazioni pari al 91.46% del totale dei professionisti.

La rete dei referenti per le attività di antiriciclaggio si è riunita nei giorni scorsi a Roma, alla presenza del viceministro della Giustizia Enrico Costa, in una giornata di formazione a cura del Gruppo Antiriciclaggio del Consiglio Nazionale del Notariato. L’incontro è stato dedicato a illustrare le novità che dovrebbero essere introdotte nell’attuale disciplina antiriciclaggio per effetto del recepimento della IV direttiva europea, le tematiche delle verifiche e delle sanzioni e le modalità di compilazione di una segnalazione di operazione sospetta, prendendo le mosse dalle ipotesi di più frequenti dubbi ed inesattezze riscontrati negli ultimi anni.

L’impegno dei notai italiani sul tema costituisce un ulteriore elemento a dimostrazione di quanto la funzione notarile sia essenziale nell’ottica di garantire la legalità nell’ambito delle transazioni immobiliari e degli atti societari.