Nel 2010 è cresciuto il numero di imprese. Ma l’artigianato soffre

La natalità delle imprese italiane nel 2010 sarebbe tornata a crescere. Stando al comunicato annuale Movimprese le attività aperte sarebbero 72.500 in più con un incremento dell’1,2%. Si tratta del miglior saldo dal 2006. In particolare positivi sono i dati relativi alle iscrizioni ovvero 410mila, praticamente come prima della crisi, le cessazioni sarebbero in forte diminuzione e commercio e turismo stanno crescendo al passo di 30mila unità. Sofferente invece l’artigianato con un calo di 5mila imprese nonostante un miglior bilnacio rispetto al 2009.

Le maggiori tendenze registrate sono state la forte crescita delle Società di capitali e delle “Altre forme” societarie (cooperative e consorzi) con un’incidenza del 76,4% sul totale. Dall’altro lato la tenuta delle Ditte individuali, pari al 18,4% dell’intero saldo annuale con note di crescita.Il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha commentato i risultati: “Tra gli italiani c’è voglia di fare, c’è voglia di scommettere su sé stessi per realizzare quel benessere che è stato così duramente minacciato dalla crisi. Un obiettivo che si persegue sempre più contando sulle proprie competenze e le proprie abilità. Guardando al mercato e prendendo su di sé, consapevolmente, il rischio di fare impresa“. C’è molto da fare, ma il Paese di sta dimostrando forte, anche se alcuni cambi non possono attendere oltre. “Le imprese chiedono alla politica risposte concrete per sostenere e facilitare le loro attività: rimuovendo gli ostacoli burocratici che ancora le imbrigliano, riformando la giustizia civile, rilanciando l’ammodernamento delle infrastrutture e della pubblica amministrazione, investendo sulla formazione“.

d.S.

La Camera di Commercio di Parma finanzia il business plan delle nuove imprese

La Camera di Commercio di Parma ha deciso di stanziare un nuovo finanziamento per la fase precedente l’avvio effettivo dell’attività imprenditoriale.

Al finanziamento potranno accedere:

1. Aspiranti Imprenditori:

  • persone fisiche di età non inferiore ai 18 anni;
  • residenti o domiciliati in provincia di Parma;
  • che intendano, entro 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, avviare una attività imprenditoriale, localizzata nel territorio provinciale.

2. Nuove imprese (con un numero massimo di 50 dipendenti, con sede operativa in provincia di Parma), aventi i seguenti requisiti:

  • forma giuridica: ditta individuale, società di persone o di capitali;
  • iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio di Parma da non più di 6 mesi dalla data di presentazione della domanda;
  • in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • che non hanno protesti cambiari a carico e non hanno in corso procedure fallimentari o coattive.

Avranno priorità e una maggiorazione del contributo le richieste presentate da:

  • aspiranti imprenditori di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti che avvieranno una ditta individuale o costituiranno un’impresa giovanile;
  • aspiranti imprenditrici femminili che avvieranno una ditta individuale o costituiranno una impresa femminile;
  • neo imprese femminili e giovanili;
  • disoccupati o in mobilità, iscritti al Centro per l’Impiego della Provincia di Parma o neo imprese costituite in maggioranza da tali soggetti;
  • lavoratori (CIGS) coinvolti in processi di crisi, riconversione o difficoltà industriale o produttiva o neo imprese costituite in maggioranza da tali soggetti.

Per maggiori informazioni invitiamo a scaricare la documentazione resa disponibile dalla CCIAA di Parma. (clicca qui per scaricare il documento)